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Fascismo e Populismo
- Letto da: Alberto Onofrietti
- Durata: 1 ora e 53 min
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Sintesi dell'editore
L’allarme per un ipotetico ritorno del fascismo guarda nella direzione sbagliata. L’attenzione degli allarmati democratici si concentra sui segnali più vistosi: gesti identitari (saluti romani, croci celtiche), violenze fisiche, manifestazioni di odio razziale. Si tratta di fenomeni esecrabili, ma appunto perché plateali forse meno pericolosi rispetto a quelli meno immediatamente evidenti: i movimenti politici che, pur ripudiando il ricorso alla violenza agita sul piano fisico (ma non su quello verbale) e pur muovendosi all’interno delle regole del gioco democratico, manifestano chiari caratteri ereditari del fascismo novecentesco. Sono quei partiti – spesso difficilmente riconducibili alle categorie di destra e sinistra – che vengono convenzionalmente definiti come populisti o sovranisti. Mentre i nostalgici dichiarati del nazifascismo non sono che un fenomeno di nicchia, i populisti europei e americani discendono, consapevolmente o inconsapevolmente, non dal Mussolini fondatore del partito fascista ma dal Mussolini che per primo intuisce i meccanismi della seduzione politica nella società di massa. Dopo anni dedicati a un corpo a corpo storico e letterario con i protagonisti del fascismo novecentesco, Scurati si solleva sopra quella materia bruciante e in queste pagine ne individua con limpida precisione le leggi e le eterne insidie, consegnandoci un testo fondamentale per affrontare l’epoca inquieta che stiamo attraversando.
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Storia
- Massimiliano P.
- 22/04/2024
indispensabile
lucida riflessione sulla deriva della democrazia odierna. lo raccontero a figli e padri. non tutto è perduto
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Generale
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Storia
- Dinomamma
- 07/05/2024
Lapidario, uno spartiacque 🌱
Breve e definitivo. Se avevate qualche dubbio sulla pericolosità delle gigionerie del populismo social di chi ci governa, una volta letto saranno evaporati.
La democrazia e la libertà sono come la vita, per poterne godere richiedono attenzione e cure costanti.
Delegare la propria quota di partecipazione e fatica non solo è illusorio, è l'anticamera del disastro.
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Generale
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Storia
- Gian.
- 23/04/2024
No alla censura
Non permettiamo che i princìpi democratici per cui i nostri nonni e padri hanno combattuto, vengano calpestati da chi pensa che il fascismo e il populismo siano strade percorribili. Viva la democrazia! Viva l'Italia antifascista!
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Storia
- Utente anonimo
- 26/04/2024
Determinazione
Acuto, preciso e analitico.
Alla presidente del consiglio non chiederei se si ritiene antifascista ma se si ritiene fascista. Credo che a questa domanda sarebbe più complicato rispondere eludendo, sebbene la totale mancanza di coerenza ontologica sia anche per l’attuale presidente, parte del proprio DNA.
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Storia
- MARTINA
- 11/05/2024
attuale
sembrano cose scontate, già dette,già ascoltate ma così intense ed attuali. scritto molto bene, chiaro ed efficace
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Storia
- Nilla
- 12/05/2024
Insulso
Storiografia utilizzata a fini di propaganda della propria area politica di riferimento.
Racconta fatti storici del fascismo che Barbero saprebbe spiegare meglio, solo per dire che chiunque sia “populista” e “sovranista”, anche se non se ne rende conto, è fascista…. Il solito slogan del Pd insomma. Non c’era bisogno di farci un libro, bastava citare un qualsiasi manifesto elettorale del partito….
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Storia
- Pippo
- 15/05/2024
Forviante e fazioso
Mi sfugge lo scopo di questo libro.
Se si vuole parlare del fascismo lo si deve contestualizzare al periodo storico evitando accostamenti al presente. Diversamente siamo di fronte ad un volantino di propaganda politica, per il quale un A5 fronte retro è più che sufficiente.
Ma sopratutto , se dovessimo parlare di Stalin allo stesso modo e con lo stesso metro , dovremmo avere ancora più paura della sinistra. Aggiungo, c’è ben poco da preoccuparsi dal ritorno delle dittature di 100 anni fa che sono in un contesto storico ben diverso da oggi. Consiglio di leggere Barbero per capire che se anche la storia si ripete come si usa dire, non è mai la stessa. Contestualizzare, questo sta alla
base di qualsiasi ragionamento.
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Generale
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Storia
- Francesco dB
- 11/05/2024
Grazie RAI
Ringrazio la RAI per avermi fatto conoscere Scurati… oscurando il suo intervento in una trasmissione di qualche settimana fa. Senza la censura della "nostra" TV di stato non avrei conosciuto ed apprezzato l'autore. Sul libro poco da dire. Grandi verità che per me e quelli della mia generazione anche poco impegnati sono poco più che ovvietà. Ma ben vengano libri come questi per le nuove generazioni, perchè il pericolo che certe sciagure storiche si ripetano, è sempre dietro l'angolo, soprattutto in questi anni dominati da... populisti neofascisti.
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