Qualche giorno fa sul blog ti abbiamo parlato dell’Audible Club, il nuovo podcast dedicato agli amanti degli audiolibri a cura di Maura Gancitano e Andrea Colamedici, che in ogni episodio analizzano un audiolibro e danno agli ascoltatori spunti per interpretarlo e riflettere sul suo contenuto e autore. Proprio come succedeva nei gruppi di lettura di una volta, anche in questo caso l’obiettivo è quello di stimolare la discussione sulle opere scelte, per questo è nato uno spazio virtuale su Facebook dove gli audiolettori possono scambiarsi opinioni e interagire tra loro a proposito della passione comune per gli audiolibri. Il Club dell’Audiolibro è aperto a tutti, basta solo iscriversi e, se ti va, iniziare a parlare degli audiolibri del mese, suggerire ascolti, chiedere consigli e confrontarsi su abitudini e preferenze d’ascolto.
I primi audiolibri scelti da Andrea e Maura per rompere il ghiaccio sono un po’ come delle “pietre miliari” che secondo i due autori dovrebbero nel corso della vita fare compagnia ad ogni ascoltatore. Si tratta di opere eterogenee, ma tutte hanno in comune la capacità di stimolare il dibattito intorno ad esse.
Il viaggio dell’Audible Club comincia oggi con un autore che di viaggi e di paesi esotici ne sapeva parecchio, tanto da fare del cronista estero la sua professione. Parliamo di Tiziano Terzani, grande giornalista e scrittore toscano, scomparso nel 2004, che poco prima di morire decide di raccontare al figlio Folco le memorie di una vita.
"… e se io e te ci sedessimo ogni giorno per un'ora e tu mi chiedessi le cose che hai sempre voluto chiedermi e io parlassi a ruota libera di tutto quello che mi sta a cuore dalla storia della mia famiglia a quella del grande viaggio della vita?"
Così Terzani invita il figlio ad ascoltare i suoi ricordi e le sue riflessioni, in un incredibile testo che raccoglie tutte le sue opere precedenti; si tratta di La fine è il mio inizio, disponibile su Audible da dicembre 2017 letto da Edoardo Siravo, Marco Pagani, Carmen Piga, Lucy Matera. L’audiolibro è uno dei più amati dagli ascoltatori Audible, che l’hanno recensito con una valutazione media di 4,9 su 5. Se sei tra quelli che hanno apprezzato questo racconto così speciale, oggi ti proponiamo altri ascolti dal nostro catalogo, dello stesso autore e non, che ti potrebbero interessare.
Come reagiresti se un giorno un astrologo/indovino/cartomante ti dicesse che nell’anno "X" non dovrai prendere aerei, perché altrimenti moriresti? E’ quello che successe a Tiziano Terzani nel 1976, quando un indovino di Hong Kong gli predisse il pericolo di un incidente aereo che sarebbe avvenuto nel 1993; 17 anni dopo, l’autore decide di far caso alla profezia e spostarsi per 12 mesi utilizzando altri mezzi di trasporto alternativi. Nasce così Un indovino mi disse, cronaca di viaggi intensi, faticosi e imprevisti, che affrontati con maggiore lentezza e consapevolezza stimolano la conoscenza e comprensione profonda della realtà umana e sociale dei paesi visitati. Thailandia, Laos, Birmania, Singapore, Cambogia, Vietnam, Cina, Mongolia e poi di nuovo in Europa con la Transiberiana, sono le tappe di una grande avventura durante la quale Tiziano ha modo di indagare e riflettere sulla relazione tra la magia e spiritualità tipiche delle culture orientali e la razionalità occidentale, e di trovare un suo punto intermedio che gli garantirà la pace interiore.
Tutti noi ricordiamo quello che stavamo facendo l’11 settembre 2001, il giorno che ha costituito un punto di non ritorno tra il mondo di prima e quello di oggi. Proprio in quei giorni concitati post-attentato, quando in molti evocavano una vendetta che avrebbe poi portato a enormi squilibri in un’intera regione del mondo che continuano ancora oggi, Tiziano Terzani sente il bisogno di condividere parole di pace. Scrivendo lettere da diverse parti del mondo, zone di guerra come il Pakistan e l’Afghanistan, racconta in presa diretta cosa è capace di generare l’odio e di come l’unica soluzione per evitare di generare altro odio sia la non violenza. Non si tratta di una riflessione naif, ma di una argomentazione basata sull’apertura, sulla conoscenza e comprensione dell’altro, le uniche “armi” davvero efficaci. Un audiolibro che, per il suo alto valore civico, potrebbe essere ascoltato nelle scuole per educare le nuove generazioni al pacifismo.
Viaggiare è stato il modus operandi utilizzato da Terzani durante tutta la sua vita per comprendere e raccontare il mondo. Quando scopre di essere malato, l’autore non può quindi far altro che decidere di intraprendere un altro viaggio, questa volta forse il più difficile di tutti, per cercare una cura al suo male, che è poi il male che abbiamo tutti in comune. Si tratta della “mortalità”, quella paura della morte così rinnegata da una società occidentale troppo impegnata ad osannare la vita e trattare il malato solo come un ingranaggio da aggiustare. Il viaggio lo porterà in America, tra medici espertissimi ma poco empatici, e poi in un Oriente che mette al centro la spiritualità e che gli offre l’opportunità di testare sul proprio corpo soluzioni di tutti i tipi. Alla fine, quest’ultimo giro di giostra lo porterà a capire che la ricerca in sé e non la risposta è il vero miracolo, e che tutto può essere l’occasione per fermarsi a riflettere sul senso delle cose e migliorarsi. L’interpretazione di Edoardo Siravo è stata premiata con una valutazione di 4,9 su 5 e rende ancora più intenso l’ascolto.
Proprio come La fine è il mio inizio, anche questo è il racconto di una vita e l’ultima opera di Cesare Pavese. E’ la storia di Anguilla, uomo delle Langhe che dopo una lunga parentesi in America torna nel suo paese natale, dove un tempo era solo il servitore di una famiglia ricca, e dove ora si aspetta di essere riaccolto come un eroe. Invece trova un mondo che l’ha dimenticato e dove nulla è cambiato, addirittura esiste un nuovo Anguilla, Cinto, un disgraziato che a causa della miseria sembra avere la vita segnata. Ma sotto l’apparenza immutata, il trauma della guerra ha però modificato la terra della luna e dei falò; in questo contesto, Anguilla non potrà far altro che prendere atto del proprio destino e cercare almeno di aiutare Cinto. Una prosa cruda che riflette il difficile “mestiere di vivere” che ha accompagnato fino alla fine l’esistenza travagliata di Pavese.
Chi l’ha detto che la spiritualità dev’essere per forza “pesante” e noiosa? Così come Terzani ha dimostrato che è un peccato che l’occidente si sia allontanato dalle sue radici spirituali e ha ricordato che uno dei maggiori insegnamenti delle culture orientali è proprio quello di riconciliarci con la nostra trascendenza, così Giulio Cesare Giacobbe riesce a rendere facile e diretto l’insegnamento di Buddha. Un audiolibro fluido e essenziale, che spiega le basi della filosofia buddhista attraverso concetti che possono sembrare ovvi ma su cui non siamo abituati a riflettere e fornendo metodi concreti per metterli in pratica. Divertente e leggero ma allo stesso tempo assolutamente credibile, è un audiolibro che piacerà a tutti per la sua utilità e non pretenziosità.
Terzani era un grandissimo conoscitore della Cina, raccontata dall’autore in tante delle sue opere ma soprattutto in La porta proibita, scritto tra il 1980 e il 1984. Ma cosa è rimasto oggi di quella Cina post-Mao di cui Tiziano era così innamorato? Questo breve racconto (un’ora circa di ascolto) della Cina contemporanea di Paolo Rumiz, giornalista e viaggiatore, ci svela aspetti poco conosciuti di questo enorme Paese, sotto forma di aneddoti e impressioni di un turista che va a fare visita al figlio lontano. Non un’opera profonda sulla Cina millenaria, ma un diario di viaggio che lascia con la curiosità di saperne di più su questo mondo strano e indecifrabile.
Torniamo alla narrativa per parlarti di un romanzo che si occupa dello stesso tema che è al centro di La fine è il mio inizio: il rapporto padre-figlio. In questo caso Carofiglio racconta la vicenda del 18enne Antonio, fragile e ribelle come sono probabilmente tutti i giovani della sua età, e forse ancora di più perché lui è dovuto crescere con il peso sulle spalle della malattia, un’epilessia vissuta come una macchia vergognosa e che lo ha allontanato dalla sua famiglia “perfetta”. Ma a un certo punto Antonio deve partire per un viaggio di tre giorni con il padre, un viaggio in una città misteriosa come Marsiglia e in condizioni eccezionali: i due dovranno - per testare l’effettiva guarigione di Antonio - restare svegli per 48 ore. Un’occasione per conoscersi e apprezzarsi, un modo per l’autore per raccontare il confronto generazionale e far riflettere sulle cose che potremmo vedere nelle persone che amiamo se solo riuscissimo a guardarle in un altro modo.
Tenzin Gyatso, nato in Tibet nel 1935, è il quattordicesimo Dalai Lama, leader politico e spirituale del popolo tibetano e attivista per la pace, tanto da essere stato insignito del Nobel nel 1989. E’ lui l’autore di questa guida agli “insegnamenti fondamentali del buddhismo tibetano”, adatta sia a chi segue già i precetti del buddhismo, sia a chi vorrebbe avvicinarsi a questa dottrina e comprenderla meglio. L’ascolto richiede la giusta dose di tempo (20 ore!) e concentrazione, ma ti ricompenserà con la saggezza e l’intelligenza fuori dal comune del Dalai Lama e con risposte illuminanti alle grandi domande esistenziali.
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