Ha vinto per due volte il Premio Strega, il più importante premio letterario italiano, nel 2006 con Caos Calmo e nel 2020 con Il Colibrì, suo ultimo romanzo. Entrambe le opere hanno ottenuto un successo straordinario, sorte toccata anche a tanti altri libri di Sandro Veronesi, un autore che ha alle spalle una carriera trentennale durante la quale ha saputo conquistare schiere di lettori appassionati con il suo stile narrativo unico. Come ha dichiarato Alessandro Piperno, uno che di scrittura se ne intende, Sandro Veronesi “padroneggia come pochi l’arte di iniziare romanzi”, e dopo essersi assicurato di avere la tua attenzione già dall’incipit ti catapulta dentro una storia vorticosa, che di solito ha al centro un uomo -borghese, onesto e tendenzialmente soddisfatto dalla vita- che un bel giorno scopre una verità che manda in pezzi le sue convinzioni. Nei suoi scritti, oltre a regalarci personaggi indimenticabili (come il Pietro Paladini di Caos Calmo, che molti ricorderanno con le sembianze di Nanni Moretti nella trasposizione cinematografica del libro), Veronesi gioca con il tempo, tempo che passa troppo in fretta e diventa una prigione, con la nostalgia, i rimpianti e rimorsi, la vita e la morte.
Se non conosci ancora questo imperdibile autore e ti abbiamo fatto venire un po’ di curiosità, o se invece hai già ascoltato uno o più dei suoi romanzi e vuoi approfondirne la conoscenza, ecco tutti gli audiolibri di Sandro Veronesi che puoi trovare su Audible.
Ultimo dei suoi romanzi, è sicuramente anche quello che ha fatto avvicinare moltissimi lettori alla produzione letteraria di Veronesi, convinti dall’assegnazione del Premio Strega e dalle critiche positive pressoché unanimi. Anche su Audible Il Colibrì è stato e continua ad essere un vero e proprio best seller: lo testimoniano le oltre 4.000 recensioni degli utenti e la valutazione media di 4,5 su 5 stelle, merito non solo della trama e dello stile ma anche della meravigliosa interpretazione di Fabrizio Gifuni, che in questo articolo ci raccontò tempo fa l’esperienza.
Il Colibrì narra la vicenda di Marco Carrera, un uomo come tanti ma con una vita segnata da amori intensi e perdite devastanti; soprannominato “colibrì” per la sua capacità di non precipitare mai ma al contrario di restare fermo in sospensione tra mille difficoltà, Marco fa da collante tra i vari fantastici personaggi che gli ruotano intorno e i loro eventi privati, sullo sfondo dei fatti salienti della storia italiana dagli anni 60 ad oggi. Colpi di scena atroci e coincidenze al limite dell’inverosimile sono piazzati con grande abilità dallo scrittore, così come i diversi stili narrativi e l’utilizzo non lineare del tempo, che danno vivacità all’opera.
In questo breve saggio, Sandro Veronesi raccoglie l’indignazione scaturita dalla decisione del governo, nel 2018, di chiudere i porti e abbandonare quindi in mare al proprio destino migliaia di naufraghi in viaggio disperato verso un futuro diverso, migliore. Lo stile delle lettere, interviste e tweet è pacato, ironico e sarcastico, in contrapposizione con l’“abbaiare” aggressivo, cinico e populista dei sostenitori di questa politica. Un ascolto illuminante e divertente, che punta a scalfire il muro dell’indifferenza e ad additare le colpe di chi “non conosce il mare” e soffia sul fuoco del razzismo.
Sostiene Veronesi che il racconto dei personaggi dello sport e delle loro imprese è quanto di più vicino all'epica si possa trovare nella modernità. Eroi osannati da folle adoranti che l’autore ci racconta attraverso le loro gesta ma anche con le peculiarità umane di ognuno, come l’eccesso del genio, presente in molte di queste “star”; molto calcio, ma anche tante altre discipline sportive, come il basket, il pattinaggio (ti ricordi di Tonya, la pattinatrice condannata per aver aggredito la sua rivale?), il pugilato, la ginnastica, il surf….
Solo uno spoiler: si parla molto di Juventus. I non bianconeri sono avvisati…
Inizia come un thriller ma non è solo un thriller… Sandro Veronesi come al solito si diverte a mischiare le carte in tavola e a spiazzare il lettore in questa storia che mette faccia a faccia le due componenti dell’essere umano, la fede da un lato e la ragione dall’altro, rappresentate da un prete e da una psicologa che si interrogano su fatti che sono al di fuori di ciò che consideriamo possibile. Gli abitanti del piccolo borgo di San Giuda si ritrovano a vivere situazioni folli e tentano invano di capire cosa si nasconde dietro questi accadimenti e riportare l’ordine nelle loro vite. Lo stile è fresco e la trama è volutamente esagerata e ricca di situazioni assurde, con ampio spazio per l’introspezione.
Quanto conosciamo davvero noi stessi? Sapremmo prevedere la nostra reazione davanti alle avversità e alle imprevedibili vicende della vita? Un uomo viene approcciato da uno sconosciuto che si dichiara amico del padre, morto poco tempo prima, e gli rivela che il genitore era in realtà una spia del KGB. Veronesi fa raccontare in prima persona al protagonista, con una scrittura brillante e originale, il crollo delle sue certezze, le riflessioni sulla sua vita che va in pezzi. A metà tra spy story e romanzo psicologico, ancora una volta l’autore confeziona un romanzo che gioca sull’imprevisto e gli scherzi del passato.
Dopo un tragico evento che cambia da un giorno all’altro la sua vita, Pietro Paladini decide di cominciare a passare le sue giornate fuori dalla scuola della figlia di 10 anni. È qui, in questa piccola oasi personale, che incontra parenti, amici, colleghi e sconosciuti, che si sfogano raccontando le loro difficoltà e segreti. Il protagonista osserva, riflette e non sembra soffrire, almeno fino a quando la figlia non gli aprirà gli occhi…
In Caos Calmo, Veronesi dimostra, oltre a una grande padronanza del linguaggio, una notevole abilità nel creare personaggi intorno ai quali ruota un mondo fatto di storie complicate e contraddittorie. Alla fine lo stesso protagonista si trova a ripensare la sua vita in una dimensione nuova con luci e ombre. Romanzo molto intrigante, forse a tratti leggermente lento, ma che scorre con una sua logica e coerenza. La lettura da parte dell’autore è un ulteriore incentivo all’ascolto.
Questo romanzo del 1995 è stato definito il più “pirotecnico” dell’autore, che qui come non mai si diverte a giocare con visioni, sogni, esagerazioni ed esasperazioni. Ennio Miraglia transita vent’anni di storia italiana che ha frustrato inesorabilmente le sue aspirazioni, dai Beatles alla caduta del muro. Dopo un matrimonio fallito, una carriera andata male da sassofonista, un lavoro da autista e tante altre esperienze al limite del verosimile, Ennio è ora latitante in una Versilia rovinata dal turismo e cerca di recuperare una relazione con la figlia Viola. Ironico, bizzarro, sperimentale, l’audiolibro merita di essere ascoltato per i personaggi e per alcune scene assolutamente memorabili.
Il romanzo racconta in alternanza le vicende di Padre Spartaco, un prete megalomane che gestisce un orfanotrofio per nulla solidale, e quelle degli abitanti del Cantiere, luogo degradato frequentato da delinquenti; Veronesi fa un ritratto di una società poco “umana”, dove gli emarginati sono del tutto estranei al progresso e alla felicità. Molto diverso dal precedente Caos Calmo, l’atmosfera narrativa inedita potrebbe inizialmente spiazzare l’ascoltatore, ma andando oltre ci si accorge della forza del testo. Il titolo è preso da una canzone di Vinicio Capossela.
Una collezione di brevi reportage che raccontano, con grande forza visiva, luoghi, persone, esperienze, eventi sportivi…. Da un viaggio a Montevideo agli esami di maturità fino al Giro d’Italia, ogni storia vive della curiosità e dell’intensità con cui l’autore l’ha vissuta. Piacevole come un album di fotografie da sfogliare, si resta incantati dalle splendide descrizioni e dalle emozioni che le istantanee trasmettono.
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