Hai visto tutti i film di James Bond, aspetti con ansia ogni nuova uscita editoriale di Ken Follett o John le Carré e tutte le volte che leggi sul giornale qualche notizia sulla CIA, il KGB o il terrorismo islamico ti ritrovi a fantasticare su complicatissimi intrighi mondiali. Non c’è dubbio: sei un fan dell’affascinante universo delle spy story! Un mondo fatto di di misteriose sigle e temibili organizzazioni che tessono nel buio delicate trame in grado di influenzare il futuro dell’umanità, di spie alla frenetica ricerca di informazioni riservate e di personaggi che non sono quello che sembrano e nascondono sempre qualcosa.
Nelle spy story infatti la parola d’ordine è non fidarsi mai di niente e nessuno. Per questo l’abilità degli autori sta nel costruire personaggi a più strati, che si svelano poco a poco, che riescono a capire cosa fare delle informazioni che hanno tra le mani e a chi potrebbero servire. Il romanzo di spionaggio ha alle spalle una storia lunga e florida e, nonostante sia spesso considerato di scarsa qualità, è amatissimo dai lettori di tutto il mondo e si presta molto bene, per ambientazioni, fascino dei personaggi e dose di mistero, ad essere rappresentato al cinema. Guerra Fredda, Medio Oriente o colpi di stato in Sudamerica fanno da sfondo per avventure al cardiopalma di scaltri eroi.
Collegati anche a generi come il thriller, l’hard-boiled, l’avventura, il giallo e il poliziesco, i romanzi di spionaggio sono l’ideale per chi cerca storie di finzione che però sembrano reali e che ti permettono di giocare a sofisticati e adrenalinici “spy game”, allenando la tua personalità deduttiva.
Ambientato in India alla fine dell’800, Kim viene da molti considerato il primo romanzo di spionaggio mai pubblicato. Il premio Nobel Rudyard Kipling vi racconta la vicenda di Kimball O’Hara, un orfano irlandese che lavora per l’intelligence britannica all’epoca del “Grande gioco”, la guerra diplomatica tra Russia e Gran Bretagna combattuta in territorio indiano.
Un romanzo interessante non solo perché è stato scritto da uno dei più grandi autori britannici, ma perché unisce in un’unica opera avventura, formazione, spionaggio, religione e atmosfere esotiche.
Lo scrittore Erskine Childers è ricordato per essere stato il pioniere del genere letterario della spy-story e questo suo romanzo, pubblicato nel 1903, fu la prima opera letteraria in cui si parlava esplicitamente proprio di spionaggio. Il libro ebbe una grande popolarità che durò negli anni, tanto da ispirare scrittori come Ian Fleming e John Le Carré e un adattamento per il cinema nel 1979.
La trama racconta di due giovani inglesi che, durante una crociera nel Mare del Nord, scoprono che esiste un piano tedesco per attaccare l’Inghilterra e decidono di fare di tutto per mandarlo a monte. Una curiosità: l’autore, che aveva prestato servizio in Marina, scrisse il romanzo in modo così accurato da convincere la stessa Marina inglese a destinare più risorse al fronte del Mare del Nord.
Un altro di quei romanzi che può essere classificato come uno dei primi del genere spionaggio, Il corriere scomparso è stato scritto nel 1914, poco prima dell’inizio della prima guerra mondiale. L’autore vi sviluppa una intrigante spy story ambientata sulla costa del Norfolk, in Inghilterra, utilizzando uno stile moderno per l’epoca di pubblicazione, stringato e godibile.
È il 1953, siamo in piena guerra fredda e nella zona della Camargue, in Francia, vivono due fratelli: André, che di lavoro fa l’agente della CIA, e Eloïse, che vorrebbe seguirne le orme. Il legame strettissimo tra i due fratelli, la loro terra d'origine, selvaggia e dura, e il contesto storico dell’epoca, con la divisione netta tra chi appoggiava gli americani e chi stava dalla parte del regime comunista, sono gli ingredienti di una storia affascinante, ricca di bugie, sotterfugi e ambiguità. Un’idea originale raccontata con uno stile di scrittura incalzante.
Aba Abate ha un marito, due figli adolescenti, una cagnolina e una migliore amica in crisi sentimentale. Una donna come tante, se non fosse per un dettaglio: da molti anni Aba porta avanti segretamente una doppia identità, lavorando anche come funzionaria dei servizi segreti impegnata nella lotta al terrorismo islamico, con il nome in codice di Ice. Una coesistenza, quella tra Aba ed Ice, che viene messa a dura prova dalla notizia che in Italia starebbe per arrivare un uomo pronto a farsi saltare in aria in un luogo pubblico…
Interessante assistere a un intrigo terroristico con gli occhi di una donna e ottima la capacità dell’autore di descrivere il contrasto tra la vita familiare alla luce del sole e quella professionale segretissima.
Confine di sangue è il romanzo che inaugura la serie de El Asesino scritta da Rey Molina, pseudonimo di Andrea Franco, autore di molti romanzi fantasy, gialli storici e racconti.
Il protagonista è Rey Molina, detto appunto El asesino, che sta passando una notte infuocata in un locale di Tijuana con una sconosciuta, quando scopre che la donna è in realtà un’agente della CIA mandata lì per reclutarlo. Quelli dell’intellgence hanno bisogno proprio di lui per un’importante missione in Colombia, dove un infiltrato in un cartello Narcos è scomparso e con lui tutte le informazioni sensibili di cui era entrato in possesso.
Comincia così una vicenda costellata di intrighi, suspense e passioni forti.
La cruna dell’ago è il romanzo con cui il giallista britannico Ken Follett, tra i più stimati narratori al mondo, si fa conoscere al grande pubblico e che ancora oggi è uno dei suoi più apprezzati bestseller. Il protagonista di questa storia di spionaggio è Henry Faber, soprannominato “L’ago”, una spia tedesca che ha la missione di scoprire dove avverrà lo sbarco in Normandia, mentre chi gli dà la caccia è sul punto di catturarlo. A causa di una catena di imprevisti però, né l'inseguito né gli inseguitori riusciranno ad arrivare al loro obiettivo…
Una storia che ti catapulta in una fita rete di intrighi e avventure, dalla quale è stato tratto il film omonimo del 1981.
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Adolf Verloc, proprietario di un negozio di pornografia a Londra, è in realtà una spia assoldata da un governo straniero (che si capisce sia la Russia) per controllare i gruppi anarchici della capitale inglese ai primi del Novecento. Quando gli viene ordinato di compiere un attacco terroristico, vorrebbe disobbedire ma non può farlo.
Per una volta, Joseph Conrad si distacca dai temi a lui cari, come quello esotico e marinaresco, per dedicarsi a una storia di spionaggio ispirata a un fatto realmente accaduto, un’esplosione in Greenwich Park provocata da un attentato di stampo anarchico.
Il romanzo fu portato al cinema nel 1996 da Christopher Hampton.
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