Appena qualcuno lo nomina la malinconia si impossessa di te fin quasi a farti scappare la lacrimuccia e in automatico nella tua testa iniziano a suonare i Marlene Kuntz, i Red Hot, i Faith No More e gli altri brani della mitica colonna sonora del film omonimo. Se poi ti prende una gran voglia di esprimerti in slang bolognese e ti ritrovi a pensare ad Alex e Aidi che girano in motorino per i colli bolognesi, allora la nostalgia a palate per i tuoi 17 anni che non torneranno più è garantita. A fare questo effetto è Jack Frusciante è uscito dal gruppo, il libro che tutti quelli che sono stati adolescenti tra gli anni ‘80 e ‘90 conoscono. Il primo romanzo di Enrico Brizzi, uscito nel 1994, ha da poco compiuto 25 anni e continua a reggere benissimo la prova del tempo, nonostante il suo autore l’abbia scritto che era solo un ragazzo alle prime armi con la narrativa.
Siamo nel 1992 quando il 17enne Alex decide di “uscire dal gruppo”, abbandonando l’immagine del bravo ragazzo borghese da buoni voti al liceo classico invaso da fighetti e “amiche carlotte” per abbracciare la stagione del cambiamento; e così lo vediamo mentre pedala a perdifiato per i vicoli bolognesi, canticchia i Pogues, legge Salinger, pensa a come fare la rivoluzione, ricorda triste e arrabbiato l’amico Martino e immagina l’amore come un disco di Battisti. Quell’amore platonico, così distante da ciò che ci si immagina possa volere un ragazzo della sua età, che il nostro protagonista vive con Aidi, la compagna di liceo che cita il Piccolo Principe e sta per andare a studiare negli Stati Uniti. I due “pirati” passeranno gli ultimi mesi prima della sua partenza insieme, vivendo una relazione tanto intensa quanto fuori dagli schemi.
Se ti abbiamo fatto venire voglia di rivivere le avventure del nostro vecchio amico Alex, che già in tempi non sospetti registrava il suo diario su delle cassette, ascoltare Jack Frusciante è uscito dal gruppo sarà un’esperienza catartica. Dal 13 agosto 2020 l’audiolibro è disponibile su Audible letto da Mattia Bressan, e per l’occasione abbiamo fatto due chiacchiere con il suo autore, Enrico Brizzi.
Sono passati oltre 25 anni dal tuo esordio con Jack Frusciante è uscito dal gruppo. Che effetto ti fa vederlo “rinascere” oggi in formato audiolibro?
È un vero piacere! In fondo la narrativa, che oggi consideriamo inscindibile dal libro, è nata sotto forma orale. L'Iliade e l'Odissea, la Divina Commedia e La Gerusalemme liberata venivano recitate a voce la sera, davanti al fuoco, così da poter arrivare a tutti.
È bello che accada anche con i romanzi contemporanei, e io stesso mi diletto in reading dei miei testi accompagnato da musicisti.
Il tuo romanzo è stato considerato la voce di una generazione, un vero e proprio cult: come ha cambiato la tua vita all’epoca?
Mi ha regalato la possibilità di dedicarmi a una passione, quella per la narrativa, che non sospettavo minimamente sarebbe potuta diventare un mestiere.
Allo stesso tempo c'è qualcosa di violento nel modo in cui la fama ti arriva addosso: qualcuno ti idolatra, qualcun altro ti detesta, mentre in realtà restano pochi quelli che ti conoscono davvero.
Hai mai pensato (o ti è stato chiesto) negli anni di raccontare il seguito della storia del vecchio Alex e di Aidi?
Me l'hanno chiesto centinaia di volte, segno che Alex e Aidi si sono fatti volere bene.
Io, però, credo che debbano restare dove sono.
Li ho rimessi in scena per una parte cameo nel mio recente romanzo Tu che sei di me la miglior parte, ma non scriverò mai un libro dedicato a loro due da grandi... A meno che non me ne venga voglia davvero!
Come viene recepito Jack Frusciante è uscito dal gruppo dagli adolescenti che lo leggono oggi?
Le mie figlie maggiori frequentano il liceo, e molti dei loro compagni conoscono il romanzo. Credo lo trovino per certi versi un "libro d'epoca" - ehi, questi ragazzi degli anni '90 non avevano neppure il cellulare! - ma al tempo stesso le pulsioni e le paure che sentono restano identiche a quelle dei personaggi del romanzo.
Quali sono gli aspetti che ami di più della professione di scrittore?
Senz'altro la possibilità di raccontare storie molto diverse fra loro, e il lusso di poter organizzare da solo il mio tempo: se mi va di prendermi un giorno libero posso farlo, e se ho voglia di scrivere un giorno e una notte di fila anche.
…E da lettore (o ascoltatore): sei un amante degli audiolibri? Podcast?
Mi piacciono molto i podcast, che mi ricordano il meglio delle trasmissioni radio di un tempo. Da quelli narrativi a quelli d'inchiesta, passando per quelli esclusivamente musicali, è un mondo in cui ognuno può trovare qualcosa che fa al caso suo.
Se sei un fan di Enrico Brizzi, stay tuned perché prestissimo arriverà su Audible una novità esclusiva...