Libri classici da leggere
La domanda è di quelle da un milione di euro: quali sono i romanzi che si dovrebbero necessariamente leggere nella vita? La risposta è semplice e complicata allo stesso tempo: i romanzi imperdibili sono quelli definiti “classici”, che sono entrati a far parte della storia della letteratura e sono universalmente considerati dei capolavori. Ma è anche vero che all’interno di questa variegata categoria rientrano moltissimi libri, tra i quali non è sempre facile scegliere.
Per questo abbiamo pensato, con questo articolo, di partire dalle basi, facendo per prima cosa chiarezza su che cosa sono i classici e perché è importante leggerli, e poi proponendoti una lista di titoli suddivisi per epoca di pubblicazione. Un “best of” della letteratura mondiale assolutamente parziale, ma che sicuramente può servire come base fondamentale da tenere presente.
Cosa sono i libri classici?
La risposta più convincente e citata alla domanda “che cos’è un classico” l’ha data lo scrittore italiano Italo Calvino, che afferma che un classico è quello che ha sempre qualcosa da dire. Dice ancora Calvino che i classici sono quei libri che “ci arrivano portando su di sé la traccia delle letture che hanno preceduto la nostra e dietro di sé la traccia che hanno lasciato nella cultura o nelle culture che hanno attraversato".
Si tratta di libri che hanno apportato alla storia della letteratura qualcosa di nuovo e che, nonostante in alcuni casi abbiano un’età secolare, possono ancora essere considerati innovativi, originali, inaspettati per chi li legge.
Leggere un classico è una ricchezza e un nutrimento per lo spirito, a patto di farlo al momento giusto e nelle condizioni migliori.
Perché leggere libri classici è importante
Leggere libri classici è importante perché queste opere sono in grado di trasmettere qualcosa di unico, qualcosa che risuonerà in ognuno di noi in modo diverso a seconda dell’esperienza vitale ma sempre e comunque in maniera potente. Un classico è in grado di parlare con il lettore di vita, sentimenti, situazioni, modi di esistere e di metterlo in contatto con le grandi domande esistenziali che ognuno di noi si pone.
È difficile indicare un’età giusta per leggere i classici, ma quello che ci sentiamo di dire è che, se hai letto un classico da giovane e non ne conservi un ricordo particolarmente positivo, prova a dargli una seconda opportunità. Spesso è solo con la maturità che si è in grado di cogliere il profondo valore trasformativo di un libro.
Quali libri classici scegliere?
Ti proponiamo una lista parziale, basata sul valore riconosciuto dalla critica letteraria alle singole opere ma anche sul gradimento degli utenti Audible, di grandi classici italiani e del resto del mondo, suddivisi per epoca di pubblicazione.
I libri classici antichi
William Shakespeare è il più importante drammaturgo della cultura occidentale e la sua tragedia Romeo e Giulietta è la storia d’amore per eccellenza, quella più citata, rappresentata, trasposta, insomma leggendaria.
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Come non leggere l’opera più importante della letteratura italiana, quella che ha posto le basi per la nascita della nostra lingua, e tra i capisaldi di quella mondiale? Certo si tratta di una lettura lunga e impegnativa, ma ti assicuriamo che verrai ripagato da un grandissimo libro.
La storia dell’eroe greco Ulisse (o Odisseo) e del suo lunghissimo viaggio verso casa dopo la caduta di Troia è un libro di inestimabile valore.
Da molti considerato il più grande romanzo mai scritto, il Don Chisciotte della Mancia di Cervantes è un’opera visionaria, ironica, moderna. Le avventure dell’improvvisato cavaliere errante Don Chisciotte e del suo fedele scudiero Sancho Panza stimolano l’immaginazione dei lettori da ormai 400 anni.
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Libri classici tra ‘700 e ‘800
Fëdor Dostoevskij è uno degli autori più importanti dell’800, e in questo “thriller” che racconta del dilemma morale di Raskolnikov, pone al lettore tante domande filosofiche sul conflitto tra bene e male, la giustizia, la libertà e la sopraffazione.
Il filosofo francese Voltaire ci spinge a riflettere su debolezze e assurdità di certo pensiero filosofico del suo tempo, mettendo in discussione la convinzione di vivere "nel migliore dei mondi possibili".
Appartenente al filone di libri “mai una gioia”, Madame Bovary di Flaubert descrive come pochi altri romanzi la discesa agli inferi della protagonista e la sua umiliazione sentimentale e sociale.
Da leggere perché considerata l'opera più rappresentativa del romanticismo italiano e una delle più importanti della letteratura italiana, sia per la profondità dei temi che per come è divenuta un simbolo dell'identità nazionale.
La lotta del bene contro il male e dell’uomo contro la natura sono i tempi principali di questo capolavoro di Herman Melville, che racconta di uno strano capitano ossessionato da una famosa balena bianca, che non si fermerà davanti a nulla pur di riuscire a cacciarla.
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Incalzante e drammatico, I Miserabili si presta molto bene agli adattamenti teatrali e cinematografici. Nell’eroica lotta di un ex detenuto in cerca di redenzione, sullo sfondo delle guerre napoleoniche, c’è un lato avventuroso ma anche solitudine, denuncia sociale, amore.
Un romanzo epico dalla forza unica, forse insuperata in letteratura, che unisce il racconto delle guerre napoleoniche alla vita quotidiana di due famiglie. Libro di storia, romanzo d’amore, trattato morale: le definizioni e le ragioni per intraprendere questo incredibile viaggio letterario in compagnia di Lev Tolstoj sono infinite, devi solo trovare la tua.
Leggere Jane Eyre oggi è interessante perché, nonostante il romanzo sia stato scritto nell’800, ci presenta una protagonista moderna e libera. La nostra eroina Jane è una povera ragazza orfana che, alla ricerca dell’indipendenza, supera crudeltà e sofferenza. Quando conosce il ricco Mister Rochester, deve scegliere tra l’amore per lui e quello per se stessa.
Scritto da Alexandre Dumas, Il conte di Montecristo è un grande romanzo d’avventura, avvincente e ricco d’azione, con personaggi memorabili. Il libro ripercorre le vicende di Edmond Dantes, un giovane marinaio francese in cerca di vendetta.
I libri classici del ‘900
Composta da sette libri, si tratta di un’opera monumentale pubblicata da Marcel Proust a partire dal 1917. La Recherche è un memoir, forse il primo mai scritto, nel quale si parla di tempo non lineare, memoria, amore. Un’eredità inestimabile che ci ha lasciato un grande scrittore.
Uno dei capolavori del Novecento, questo romanzo catapulta il lettore in un vero e proprio incubo assurdo e incomprensibile (kafkiano, per l’appunto). L'intreccio angosciante racconta dell’accusa lanciata contro il protagonista del libro, un mistero che aleggerà fino alla catastrofe finale.
Tra tutti i suoi romanzi, sembra che il preferito di Luigi Pirandello, premio Nobel per la letteratura nel 1934, fosse proprio questo. In effetti, in Uno, nessuno e centomila si ritrovano tutti i temi cari al geniale scrittore: la farsa della vita, la sua drammaticità e il tema dell’identità.
La forza della distopia più famosa di tutti i tempi sta nel fatto di essere ancora profondamente attuale, perché ci parla dei rischi della sorveglianza esercitata dal potere, del capitalismo estremo, dell'ignoranza come arma nelle mani del potere. Tutte minacce ancora molto plausibili, che rendono il libro di Orwell un’opera profetica e visionaria.
«Se vogliamo che tutto rimanga com'è, bisogna che tutto cambi» è la frase più nota e che riassume al meglio il romanzo Il Gattopardo. Un’opera che racconta la decadenza di un mondo in estinzione, quello della nobiltà, e la sensazione di impotenza e rassegnazione verso un nuovo ordine. Anche se il mondo de Il Gattopardo non esiste più, l’Italia di oggi sembra ancora fare di tutto per cambiare affinché nulla cambi.
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Il grande scrittore e drammaturgo russo Michail Bulgakov è famoso soprattutto per questo romanzo, censurato dal regime sovietico ma diventato comunque uno dei capolavori del 900. Incentrato sulle persecuzioni politiche inflitte dalle autorità russe allo scrittore e drammaturgo, Il maestro e Margherita è un’opera visionaria, satirica e con personaggi indimenticabili.
Italo Calvino ha attraversato, nella sua produzione letteraria, moltissimi generi, dal fantastico al neorealismo fino ai testi nei quali lascia al lettore la libertà di scegliere il proprio personale percorso di lettura. Ne Le città invisibili, attraverso esperienze e sensazioni nascoste sotto le sembianze di città, Calvino prova a dare una risposta alle domande che lo assillano e che riguardano tutti noi: c’è un senso dietro quello che facciamo? Come possiamo sgarbugliare i nodi della realtà?
Un romanzo filosofico nel quale le storie dei protagonisti s'intrecciano con le grandi domande della vita, e che ha fatto scoprire al mondo un autore di rara intelligenza. Kundera in questo libro ci racconta di un uomo libero e della libertà dalle proprie convinzioni.
José Saramago è stato il primo scrittore portoghese a vincere il Nobel per la letteratura nel 1998; tre anni prima aveva scritto Cecità, il suo libro più celebrato, un’allegoria post apocalittica nella quale l’autore si immagina un mondo nel quale tutti, all’improvviso, diventano ciechi. Una parabola sulla natura umana che fa riflettere su indifferenza, egoismo, potere e sopraffazione.
Tra i romanzi di maggior successo degli ultimi decenni c’è Non lasciarmi, del premio Nobel giapponese Kazuo Ishiguro. Un’ucronia scientifica delicata che parla di amicizia e amore, unici rimedi contro l’umanità che si impoverisce.
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