Hanno occupato pagine e pagine di giornali e riviste, tenuto incollati alla televisione milioni di persone, fatto rabbrividire e appassionare gli italiani, che si sono trovati a seguire indagini e processi con il fiato sospeso. Stiamo parlando dei casi di cronaca nera più intricati e complessi della storia italiana, dal mostro di Firenze all’omicidio Marta Russo, dal delitto di via Poma a quello di Meredith Kercher. Per alcuni di questi reati sono stati definiti dei colpevoli chiari, per altri qualcuno è stato condannato ma resta il beneficio del dubbio sulla possibile innocenza, altri casi ancora sono rimasti irrisolti.
Oggi ti proponiamo di tirare fuori il tuo fiuto da detective per ripassare alcuni dei fatti di cronaca più misteriosi degli ultimi decenni e scavare a fondo con noi alla ricerca della verità, non sempre così evidente.
Nella mente dei criminali
I casi
Negli ultimi due secoli hanno tenuto con il fiato sospeso milioni di persone, a volte il mondo intero, una platea incredula che ha provato a capire la follia e a decifrare i misteri che stavano dietro a quegli orrendi delitti. Stiamo parlando degli omicidi che hanno segnato un’epoca e che ancora oggi sono sulla bocca di molti. La vicenda di Maurizio Gucci e Patrizia Reggiani, per esempio, divenuta un film con Lady Gaga e Adam Driver in uscita questo autunno; oppure l’uccisione di Gianni Versace, ad opera di un giovane serial killer narcisista e bugiardo patologico, Andrew Cunanan, la cui epopea omicida è stata riportata sul piccolo schermo da una serie Netflix; e poi la storia di Donato Bilancia, esecutore imprendibile di 17 omicidi, assassino in serie capace di cambiare movente e tipologia di vittime in un lasso di tempo strettissimo, mettendo a dura prova la capacità investigativa della polizia. Episodi di cronaca nera che continuano a far discutere l’opinione pubblica e che hanno marcato l’immaginario collettivo dal 1800 ad oggi.
Il podcast
Da dove nasce il bisogno di uccidere? Come si fa ad entrare nella mente dei criminali per capire cosa li spinge a compiere i più efferati delitti? Passione, odio, gelosia, profitto, piacere… le dinamiche personali che portano una persona a decidere di togliere la vita ad un’altra sono un territorio oscuro quanto affascinante. Per compiere questo viaggio “nero come il sangue” dentro le scene del crimine e i moventi abbiamo bisogno dei due più grandi narratori della cronaca nera italiana: Carlo Lucarelli, scrittore di gialli e conduttore di programmi mitici come Blu notte, che analizzava fatti di cronaca e omicidi seriali della storia italiana, e Massimo Picozzi, psichiatra, criminologo e consulente delle forze dell’ordine che per Audible ha raccontato anche la serie Original Il mostro, sui delitti del Mostro di Firenze, di cui ti parleremo in questo articolo. I due autori ti portano con loro in un viaggio lungo due secoli nelle menti criminali, e per farlo analizzano 20 delitti celebri e i loro protagonisti. La capacità narrativa di Lucarelli si sposa con la competenza e la logica di Picozzi per dar vita a un prodotto che catturerà gli amanti del true crime fin dal primo minuto.
Cronache del male
I casi
Tutti abbiamo, impresse nella memoria, le immagini dei tg e dei programmi tv che, per giorni, mesi o anni si sono occupati morbosamente di questo o quell’altro fatto di cronaca. C’è chi è rimasto particolarmente segnato dal rapimento del piccolo Tommy, un bambino di soli 17 mesi, chi rabbrividisce ancora all’idea che, nelle campagne lombarde, si riunisse un tempo una setta satanica di giovanissimi assassini, o chi invece ricorda con un moto di indignazione la coppia degli “amanti diabolici”, il dottore e l’infermiera che seminarono il terrore all’ospedale di Saronno…
Il podcast
Dei casi trattati in questo podcast, undici in totale, si conosce già la storia, perché la stampa e la tv ne hanno parlato più e più volte. Per questo, gli autori hanno deciso di fornire un punto di vista differente dei crimini: quello dei cronisti di “nera”, i giornalisti che queste vicende le hanno seguite, sviscerate, indagate e vissute profondamente in prima persona. Se pensi che si tratti di persone superficiali in cerca di scoop, ti renderai invece conto della partecipazione emotiva di questi cronisti e dell’empatia e sensibilità dimostrate nei confronti delle vittime dei delitti da loro raccontati. Per gli amanti del genere, una visione inedita che aiuta ad interpretare tante diverse manifestazioni del male.
Il caso Marta Russo, il delitto perfetto della Sapienza
Il caso
Marta Russo è una giovane studentessa 22enne dell'università La Sapienza di Roma. Il 9 maggio 1997, mentre sta percorrendo un vialetto all’interno della Città Universitaria, viene colpita da un proiettile alla testa che le causa danni cerebrali irreversibili e, dopo 4 giorni di coma, la morte. Il caso è così incredibile che fin da subito riscuote un grandissimo interesse mediatico, interesse che sottomette chi gestisce le indagini a una forte pressione per trovare in fretta un colpevole. Colpevole che viene condannato in via definitiva solo qualche anno dopo, nel 2003, non per prove oggettive ma principalmente per la dichiarazione di una presunta testimone. Il condannato è Giovanni Scattone, assistente universitario di filosofia del diritto, che si è sempre dichiarato innocente. I punti oscuri delle indagini sono molti, a partire dal movente che non è mai stato chiarito, e il caso Marta Russo resta uno tra i più complessi e misteriosi episodi di cronaca nera italiana.
Il podcast
Quando quel maledetto giorno di maggio di fine anni 90 il proiettile della calibro 22, arma del delitto che non è mai stata trovata, raggiunse alla testa Marta Russo, si spezzò in undici frammenti. Undici frammenti che si diffusero nella nuca causando danni irreversibili e segnando per sempre il destino di Marta, una studentessa la cui unica colpa era stata trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Frammenti che ci ricordano anche la discontinuità della verità e la difficoltà nel ricomporre i pezzi di un caso così difficile da essere ancora oggetto di dibattito oltre trent’anni dopo.Questa serie, composta da dieci episodi, vuole dare spazio a diverse parti di questa storia, che compongono un puzzle ancora incompleto che gli autori hanno provato a scomporre e spiegare. Oltre alle testimonianze incredibili dei protagonisti, che apportano ognuno la propria versione dei fatti, quello che rende ancora più coinvolgente e incalzante l’ascolto è la colonna sonora, pensata per arricchire l’esperienza e mescolare crime e musica in un innovativo podcast.
I delitti del mostro di Firenze
Il caso
C’è un motivo per cui, tra la fine degli anni 60 e la metà degli anni 80, le giovani coppie in cerca di intimità nella provincia di Firenze evitavano di appartarsi in luoghi isolati. Il motivo si chiamava Mostro di Firenze, o Maniaco delle coppiette, due dei soprannomi dati dall’opinione pubblica all’autore, o autori, di sette (forse otto) duplici omicidi compiuti in Toscana durante quel periodo. Una scia di crimini ai danni di ragazzi e ragazze che terrorizzò un’intera generazione e suggestionò tutta la società italiana dell’epoca, sconvolta dall’idea di ritrovarsi un serial killer, di quelli che di solito si vedevano solo nei film, dietro l’angolo. Le indagini per risalire agli autori dei crimini furono lunghe e complicate e portarono all’identificazione degli esecutori materiali, lasciando però aperte diverse ipotesi sui mandanti.
Il podcast
Massimo Picozzi è un noto criminologo ed esperto di psicologia investigativa e psicopatologia delle condotte criminali; Massimo Alì un attore teatrale e cinematografico toscano che negli anni dei crimini del Mostro era un adolescente. Le due voci si alternano tra loro, una per profilare il maniaco, l’altra per viaggiare sul posto alla scoperta di protagonisti e dettagli, nella serie originale Audible Il Mostro.
10 episodi per ripercorrere insieme delitti e indagini di una delle epopee criminali che hanno segnato la nostra storia. Le chiavi di lettura del caso fornite dagli autori sono varie, da quella investigativa e criminologica a quella sociologica e di costume, e l’alternanza di una parte teorica, affidata a Picozzi, e di una più “sul campo” di Alì, rendono la narrazione avvincente. Molte domande sono ancora senza risposta e la storia resta ancora, a molti anni di distanza, terribilmente inquietante.
Il caso della “coppia dell’acido”
Il caso
Tra il novembre e il dicembre 2014, tre ragazzi vengono aggrediti con l’acido a Milano; l’ultima vittima, lo studente Pietro Barbini, riesce però a bloccare l’aggressore: si tratta di Alexander Boettcher, che insieme alla fidanzata, Martina Levato, aveva pianificato di vendicarsi degli ex partner della donna. I due vengono arrestati insieme a un terzo complice e condannati a diversi anni di reclusione.
Il podcast
Maria Pia Izzo ed Eva Balzarotti gestiscono una società che si occupa di servizi informatici rivolti soprattutto al settore giuridico. Oltre ad essere business partner, le due donne sono anche una coppia nella vita e insieme hanno realizzato questo podcast che racconta di come, attraverso la loro abilità nell’informatica forense, sono riuscite a mettere insieme le prove necessarie a risolvere e chiudere il caso. Con l’aiuto di Maria Pia ed Eva, i magistrati hanno infatti potuto ricostruire il ruolo di Boettcher nell’ambito della cosiddetta “coppia dell’acido”. La serie si compone di sei episodi che ripercorrono l’evoluzione del caso.
Gli attentati del misterioso Unabomber
Il caso
Il più famoso Unabomber è stato sicuramente quello americano, Theodore Kaczynski, ma anche in Italia abbiamo avuto un suo emulatore. Si tratta di un bombarolo anonimo che ha agito tra il 1994 e il 2006 in Veneto e Friuli Venezia Giulia, collocando bombe improvvisate nei contesti più disparati, incluse feste infantili, provocando innumerevoli feriti. Il caso di Unabomber è stata una delle vicende di cronaca nera che più ha appassionato la stampa e l’opinione pubblica, per il mistero che ha avvolto l’autore degli attentati, per la sua capacità di agire in incognito senza mai lasciare traccia e per la completa irrazionalità delle sue azioni, che sembravano essere spinte solo dalla crudeltà.
L’audiolibro
Lo scrittore Jacopo Pezzan è specializzato insieme al collega Giacomo Brunoro nel raccontare i fatti più intricati di cronaca nera italiana. In questo audiolibro i due ripercorrono in modo estremamente dettagliato il caso di Unabomber. Non solo le sue “gesta”, ma anche le tante teorie investigative che hanno provato a dargli un nome e una personalità, le falle nelle indagini, i depistaggi, la relazione con la stampa e l’interpretazione dei messaggi in codice che il criminale ha forse lanciato attraverso i suoi ordigni. Un resoconto breve ma esauriente ed efficace.
Il delitto di via Poma
Il caso
La diciannovenne romana Simonetta Cesaroni viene trovata morta il 7 agosto 1990 nella sede dell’A.i.a.g., l’organizzazione presso la quale lavora come segretaria per una sostituzione estiva. L’ufficio si trova al civico 2 di via Poma, nei pressi di piazza Mazzini, per questo il caso sarà poi conosciuto come “il delitto di via Poma”. Chi l’ha ammazzata? Non si saprà mai, nonostante le indagini durino oltre vent’anni, e l’omicidio diventerà uno dei cold case più famosi d’Italia. La stampa si affeziona infatti morbosamente fin da subito alla vicenda, un po’ perché Simonetta è giovane e bella, un po’ perché la dinamica della sua morte fa davvero rabbrividire (la ragazza viene brutalmente uccisa con moltissime coltellate) e anche perché, uno dopo l’altro, i sospettati vengono tutti scagionati. A cominciare da Pietrino Vanacore, uno dei portieri dell’edificio, che si suiciderà vent’anni dopo i fatti, e poi il fidanzato di Simonetta Raniero Busco, rilasciato per mancanza di prove. Al delitto è stato dedicato anche un film per la televisione.
L’audiolibro
Gli esperti di crimini irrisolti e complicati, Jacopo Pezzan e Giacomo Brunoro, ti portano questa volta a ripassare e approfondire con loro uno dei grandi misteri di cronaca nera italiana, il caso dell’omicidio di Simonetta Cesaroni, da tutti conosciuto come “il delitto di via Poma”. Tutte le sfaccettature dell’episodio e le ipotesi prese in considerazione durante le indagini sono vagliate e spiegate con chiarezza e dovizia di particolari; l’interpretazione e la musica di fondo contribuiscono a rendere l’atmosfera ancora più realistica e trascinante.
Il delitto di Perugia
Il caso
Tutti ricordiamo il caso della studentessa inglese Meredith Kercher, uccisa nel 2007 a Perugia, dove si trovava per il programma Erasmus. Il caso è sicuramente uno tra i più chiacchierati episodi di cronaca nera degli ultimi decenni e ha ispirato teorie, libri, documentari e generato un’attenzione morbosa da parte della stampa. Tre persone vennero additate come responsabili fin dalle prime ore dopo il delitto: Amanda Knox, una delle coinquiline di Meredith, il suo fidanzato Raffaele Sollecito e l’ivoriano Rudy Guede. Dei tre, l’unico condannato per il delitto sarà Rudy, mentre gli altri due indagati verranno infine dichiarati definitivamente innocenti dopo vari anni e diversi gradi di giudizio e appello.
Il podcast
La criminologa e psicologa forense Roberta Bruzzone analizza in questi due episodi della sua serie Professione Profiler il delitto di Perugia. Dall’inizio delle indagini quel 2 novembre 2007, all'identikit dei tre protagonisti, Amanda Knox, Raffaele Sollecito e Rudy Guedè, che saranno al centro di un’investigazione lunga, controversa e complessa. La Bruzzone ripercorre anche tutto il tortuoso percorso processuale del "caso Meredith": dal coinvolgimento di Patrick Lumumba alla separazione dei percorsi processuali dei tre indagati, fino alle condanne in primo grado e alle successive assoluzioni per Amanda Knox e Raffaele Sollecito.
I segreti di Ustica
Il caso
27 giugno 1980: il volo Bologna-Palermo della compagnia aerea Itavia sprofonda nel mare a largo dell’isola di Ustica; muoiono tutti gli 81 passeggeri, 69 adulti e 12 bambini. All’inizio si cerca di dare la colpa a un cedimento strutturale dell’aeromobile, ma presto appare chiaro che le responsabilità vanno cercate nell’instabilità del contesto politico internazionale, in particolare nelle relazioni tra Francia e Stati Uniti da un lato e la Libia di Gheddafi dall’altro. L’ipotesi oggi più accreditata è infatti che il Dc9 sia stato abbattuto da un missile partito da uno degli aerei militari che quella notte stavano sorvolando i cieli italiani. Una verità però ancora incompleta, visto che i responsabili non sono mai stati condannati ne è mai stato chiarito quale fosse il reale obiettivo di quella “guerra segreta”. E così, quarant’anni dopo la strage, le famiglie delle vittime sono ancora in attesa di giustizia.
L'audiolibro
Lo scrittore Carlo Mazzei ha realizzato una precisa ricostruzione storica dei fatti, corroborata da molti documenti che servono a spiegare le diverse piste seguite nel corso degli anni e che, tra depistaggi e menzogne, hanno portato al nulla di fatto. L’autore segue gli eventi e poi tutte le tappe processuali arrivando fino ad oggi, con uno stile asciutto e chiaro alleggerito da una narrazione che ricorda quasi più un romanzo giallo che un saggio.
Il delitto dell’Olgiata
Il caso
La nobildonna napoletana Alberica Filo Della Torre viene trovata morta nella sua casa del quartiere Olgiata di Roma il 10 luglio 1991, mentre sono in corso i preparativi per la celebrazione del suo decimo anniversario di matrimonio. Per più di 15 anni, il caso è rimasto irrisolto, perché tutte le piste, fantasiose e romanzesche, seguite all’inizio si sono rivelate prive di fondamento. Fino al 2007, quando grazie al lavoro di un biologo molecolare e di una specialista in genetica forense, viene isolato sul lenzuolo del letto della contessa il DNA di Manuel Winston; Winston è un ex maggiordomo della donna, con la quale aveva avuto delle incomprensioni all’epoca del suo servizio nella casa. L’uomo confessa subito, e il misterioso cold case trova finalmente il suo epilogo.
L’audiolibro
Pezzan e Brunoro ripercorrono vent’anni di fantasiose teorie e piste investigative, alimentate dal sensazionalismo della stampa, per dare una spiegazione alla morte della nobildonna napoletana. Nonostante l’assassino abbia confessato, restano ancora alcuni aspetti misteriosi da chiarire; nell’audiolibro ascolterai un’esclusiva intervista alla persona che per prima trovò la padrona di casa morta nella sua stanza, la babysitter Melanie Uniacke, che per la prima volta da più di 15 anni dice la sua sul caso.
Se vuoi continuare a far luce sui grandi misteri italiani e sui gialli più intriganti della storia, dai un’occhiata alla nostra sezione dedicata ai crimini reali; sul blog abbiamo invece scritto un articolo sulle storie dei più pericolosi serial killer di tutti i tempi.
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