Violet Rue Kerrigan ha 12 anni ed è la più giovane di una numerosa famiglia proletaria di origini irlandesi che vive a South Niagara, una piccola e tranquilla cittadina nello stato di New York. È la preferita del padre, Jerome, un uomo duro che governa la famiglia con pugno di ferro.
Una sera i due fratelli maggiori, Jerome Jr. e Lionel, investono ubriachi un diciassettenne afroamericano, lo colpiscono con una mazza da baseball e lo lasciano agonizzante sul ciglio della strada. Violet sa quello che hanno fatto, ma tutti, persino il prete, le intimano di tacere. Quando Violet, involontariamente, racconterà tutto al preside e alla polizia, portando così all'incriminazione dei fratelli, verrà cacciata di casa perché colpevole di un peccato imperdonabile: ha tradito la sua famiglia.
L'esilio a casa di una zia, un'adolescenza difficile tra bullismo, sensi di colpa e abusi porteranno Violet a fare i conti con la sua educazione familiare e con il suo essere donna, fino a scoprire che la violenza può attecchire ovunque e che se vorrà salvarsi, dovrà trovare in se stessa una forza che non sapeva di avere.
Stefano Benni sfida il racconto di genere e apre la porta dell'orrore. Lo fa con ironia, lo fa attingendo al grottesco, lo fa tuffandosi nel comico, lo fa tastando l'angoscia, lo fa, in omaggio ai suoi maestri, rammentandoci di cosa è fatta la paura. E finisce con il consegnarci una galleria di memorabili mostri.
E allora ecco gli adolescenti senza prospettiva o speranza, ecco il Wenge - una creatura misteriosa che semina panico e morte -, ecco il plutocrate russo che vuole sbarazzarsi di un albero secolare, ecco una Madonna che invece di piangere ride, dolcemente sfrontata, ecco il manager che vuole ridimensionare un museo egizio sfidando una mummia vendicativa.
Con meravigliosa destrezza Stefano Benni scende negli anfratti del Male per mettere disordine e promettere il brivido più cupo e la risata liberatoria. E in entrambi i casi per accendere l'immaginazione intorno ai mostri che sono i nostri falsi amici, i nostri veleni, le nostre menzogne.
La paura è una grande passione, se è vera deve essere smisurata e crescente. Di paura si deve morire. Il resto sono piccoli turbamenti, spaventi da salotto, schizzi di sangue da pulire con un fazzolettino. L'abisso non ha comodi gradini.
Una sera, mentre rilegge "Pinocchio", un uomo sente la presenza del figlio che non ha avuto, il figlio che la madre - la donna con cui in gioventù lo concepì - decise di abortire. Alla fiamma del camino, il figlio gli appare già adulto, e quella presenza basta "qui e stasera" a fare la sua paternità.
Per tutta la notte, al figlio "estratto da una cena d'inverno" lui racconta "un poco di vita scivolata". E così ecco l'infanzia napoletana, la nostalgia della madre e del padre, il bisogno di andare via, di seguire la propria libertà, le guerre trascorse ma anche i baci che ha dato...
Fino a che il figlio, da muto che era, prende la parola e il monologo diventa un dialogo, che indaga su una vita, sugli affetti, sulle scelte fatte, sui libri letti e su quelli scritti, sull'importanza delle parole e delle storie. Un'indagine che, più che tracciare un bilancio, vuol essere scandaglio, ricerca interiore - quasi una rivelazione. Con Il giro dell'oca Erri De Luca scrive la sua storia più intima.
Seattle. Nella cantina dell'hotel Panama il tempo pare essersi fermato: sono passati quarant'anni, ma tutto è rimasto come allora. Nonostante sia coperto di polvere, l'ombrellino di bambù brilla ancora, rosso e bianco, con il disegno di un pesce arancione. A Henry Lee basta vederlo aperto per ritrovarsi di nuovo nei primi anni Quaranta.
L'America è in guerra ed è attraversata da un razzismo strisciante. Henry, giovane cinese, è solo un ragazzino ma conosce già da tempo l'odio e la violenza. Essere picchiato e insultato a scuola è la regola ormai, a parte quei pochi momenti fortunati in cui semplicemente viene ignorato.
Ma un giorno Henry incontra due occhi simili ai suoi: lei è Keiko, capelli neri e frangetta sbarazzina, l'aria timida e smarrita. È giapponese e come lui ha conosciuto il peso di avere una pelle diversa. All'inizio la loro è una tenera amicizia, fatta di passeggiate nel parco, fughe da scuola, serate ad ascoltare jazz nei locali dove di nascosto si beve lo zenzero giamaicano.
Ma, giorno dopo giorno, si trasforma in qualcosa di molto più profondo. Un amore innocente e spensierato. Un amore impossibile. Perché l'ordine del governo è chiaro: tutti i giapponesi dovranno essere internati e a Henry, come alle comunità cinesi e, del resto, a tutti gli americani, è assolutamente vietato avere rapporti con loro.
Eppure i due ragazzini sono disposti a tutto, anche a sfidare i pregiudizi e le dure leggi del conflitto. E, adesso, quarant'anni dopo, quell'ombrellino custodisce ancora una promessa. La promessa che la Storia restituisca loro la felicità che si meritano.
Un romanzo d'esordio che ha sorpreso e incantato, rivelandosi un fenomeno editoriale unico. Uscito in sordina negli Stati Uniti, ben presto ha scalato le classifiche di tutto il paese e ha venduto migliaia di copie solo grazie al passaparola dei seguitori. Ambientato durante uno delle epoche più buie e dolorose degli Stati Uniti, Il gusto proibito dello zenzero è una storia indimenticabile e commovente di speranza e determinazione, di abbandono e di rimpianti, di lealtà e coraggio che esplora la forza eterna e immutabile dell'amore.
Tutto comincia con Delitto e castigo, un romanzo che Paolo Nori legge da ragazzo: è una iniziazione e, al contempo, un'avventura. La scoperta è a suo modo violenta: quel romanzo, pubblicato centododici anni prima, a tremila chilometri di distanza, apre una ferita che non smette di sanguinare. "Sanguino ancora. Perché?" si chiede Paolo Nori, e la sua è una risposta altrettanto sanguinosa, anzi è un romanzo che racconta di un uomo che non ha mai smesso di trovarsi tanto spaesato quanto spietatamente esposto al suo tempo. Se da una parte Nori ricostruisce gli eventi capitali della vita di Fëdor M. Dostoevskij, dall'altra lascia emergere ciò che di sé, quasi fraternamente, Dostoevskij gli lascia raccontare. Perché di questa prossimità è fatta la convivenza con lo scrittore che più di ogni altro ci chiede di bruciare la distanza fra la nostra e la sua esperienza di esistere.
Ingegnere senza vocazione, genio precoce della letteratura, nuovo Gogol', aspirante rivoluzionario, condannato a morte, confinato in Siberia, cittadino perplesso della "città più astratta e premeditata del globo terracqueo", giocatore incapace e disperato, marito innamorato, padre incredulo ("Abbiate dei figli! Non c'è al mondo felicità più grande", è lui che lo scrive), goffo, calvo, un po' gobbo, vecchio fin da quando è giovane, uomo malato, confuso, contraddittorio, disperato, ridicolo, così simile a noi. Quanto ci chiama, sembra chiedere Paolo Nori, quanto ci chiama a sentire la sua disarmante prossimità, il suo essere ferocemente solo, la sua smagliante unicità? Quanto ci chiama a riconoscere dove la sua ferita continua a sanguinare?
Sir George e Lady Hattie Stubbs desiderano movimentare la festa che stanno organizzando nella loro dimora estiva: invece della solita, noiosa caccia al tesoro, una indimenticabile Caccia all'assassino. Ne affidano la regia alla celebre giallista Ariadne Oliver, che a sua volta coinvolge l'amico Hercule Poirot. Il suo intuito femminile ha forse percepito qualcosa di sinistro nell'aria rarefatta di Greenshore? Fatto sta che nei giardini della grandiosa villa con tempietto neoclassico e approdo privato sul fiume il delitto simulato si consuma davvero, e la presenza dell'investigatore si rivelerà provvidenziale...
Scritto nel 1954 ma rimasto inedito per oltre sessant'anni, Il segreto di Greenshore fa rivivere le più classiche atmosfere della campagna inglese in una narrazione ricca di colpi di scena, accompagnata da un raffinato scandaglio psicologico dei personaggi.
Sembra a prima vista un banale incidente ad avere provocato la morte di Salvatore Mazzoni, ma un particolare insospettisce i carabinieri: a una cinquantina di metri dalla vittima viene trovato anche il corpo del suo cavallo, deceduto per un colpo di pistola alla testa. Il tenente Roversi, che sperava di ottenere un permesso per andare a Bologna, viene invece inviato sul luogo per sostituire il comandante, vittima di un infortunio.
Salvatore Mazzoni era un rappresentante di commercio e noto dongiovanni locale, con la passione per i lavori di intaglio sul legno e la pessima abitudine di rappresentare, nelle sue opere, in modo sibillino e ambiguo, le sue conquiste.
Alcune piccole stranezze, e soprattutto la scoperta di una testa di gallo mozzata nei terreni di Mazzoni, inducono Roversi a non chiudere subito il caso. Il tenente è convinto che nelle statuette di Mazzoni si trovino delle indicazioni per far luce sulla sua morte e che seguendo una di quelle piste riuscirà a risolvere il mistero...
"I quattro maestri nel loro insieme prefigurano un itinerario. La meta è il maestro più importante: il maestro interiore, il quinto maestro."
Socrate, l'educatore. Buddha, il medico. Confucio, il politico. Gesù, il profeta. Risalendo alle antiche tradizioni spirituali e filosofiche dell'umanità, Vito Mancuso individua nel pensiero di queste quattro figure gli insegnamenti ancora validi e preziosi per noi, uomini e donne di oggi.
La loro parola diventa così una guida decisiva per percorrere con maggiore consapevolezza gli impervi sentieri della nostra esistenza, convivere con il caos che ogni giorno sperimentiamo, e tracciare una strada nuova verso l'autentica pace interiore.
Perché interrogando questi quattro grandi con sapienza e curiosità, e avvicinando a noi il loro profondo messaggio, saremo in grado di risvegliare il maestro da cui non possiamo prescindere: la nostra coscienza, il quinto maestro. Per diventare così consapevoli che la forza per definire le nostre vite è dentro di noi, e che possiamo essere noi stessi i creatori della nostra felicità.
Siamo lieti di invitarvi al matrimonio del decennio, quando Christian Grey farà di Anastasia Steele sua moglie. Ma saprà essere un buon marito? Suo padre non ne è sicuro, suo fratello vuole organizzare una festa di addio al celibato indimenticabile e la sua fidanzata certamente non giurerà di obbedirgli. Il matrimonio porta con sé le sue sfide: la loro passione reciproca arde più calda e profonda che mai, ma lo spirito ribelle di Ana continua a risvegliare le paure più oscure di Christian e mette alla prova il suo bisogno di controllo.
Mentre emergono pericolosamente vecchie rivalità e risentimenti, un errore di valutazione minaccia di distruggerli per sempre. Christian sarà in grado di superare gli incubi della sua infanzia e i tormenti della sua giovinezza e salvarsi? E una volta scoperta la verità sulle sue origini, troverà la capacità di perdonare e di accettare l'amore incondizionato di Ana? Riuscirà Christian a essere finalmente libero?
Inghilterra, inizi '800. Dopo essersi dedicata alla propria famiglia per anni, Abigail Linton, figlia di un gentiluomo di campagna, si fa assumere come istitutrice di Lady Gwendolyn, la sorella minore dell'affascinante Duca di Rothwell, suo grande amore di gioventù.
Tempo addietro lui era partito per Londra, spezzandole il cuore, e da allora conduce una vita da libertino. Ma inaspettatamente, dopo un'assenza di quindici anni, Max si ripresenta nella propria tenuta con un gruppo di amici dissoluti.
Nonostante l'iniziale sconcerto nel rivedersi, sotto le braci tra i due cova ancora il fuoco di un'intensa passione. Assediati da intrighi e gelosie, riusciranno l'indipendente zitella e lo spregiudicato duca a cogliere questa seconda possibilità di vivere il loro travolgente amore?
Hanno vinto, i Florio, i Leoni di Sicilia. Lontani sono i tempi della misera putìa al centro di Palermo, dei sacchi di spezie, di Paolo e di Ignazio, arrivati lì per sfuggire alla miseria, ricchi solo di determinazione. Adesso hanno palazzi e fabbriche, navi e tonnare, sete e gioielli. Adesso tutta la città li ammira, li onora e li teme.
E il giovane Ignazio non teme nessuno. Il destino di Casa Florio è stato il suo destino fin dalla nascita, gli scorre nelle vene, lo spinge ad andare oltre la Sicilia, verso Roma e gli intrighi della politica, verso l'Europa e le sue corti, verso il dominio navale del Mediterraneo, verso l'acquisto dell'intero arcipelago delle Egadi. È un impero sfolgorante, quello di Ignazio, che però ha un cuore di ghiaccio. Perché per la gloria di Casa Florio lui ha dovuto rinunciare all'amore che avrebbe rovesciato il suo destino. E l'ombra di quell'amore non lo lascia mai, fino all'ultimo...
Ha paura, invece, suo figlio Ignazziddu, che a poco più di vent'anni riceve in eredità tutto ciò suo padre ha costruito. Ha paura perché lui non vuole essere schiavo di un nome, sacrificare se stesso sull'altare della famiglia. Eppure ci prova, affrontando un mondo che cambia troppo rapidamente, agitato da forze nuove, violente e incontrollabili. Ci prova, ma capisce che non basta avere il sangue dei Florio per imporsi. Ci vuole qualcos'altro, qualcosa che avevano suo nonno e suo padre e che a lui manca. Ma dove, cosa, ha sbagliato?
Vincono tutto e poi perdono tutto, i Florio. Eppure questa non è che una parte della loro incredibile storia. Perché questo padre e questo figlio, così diversi, così lontani, hanno accanto due donne anche loro molto diverse, eppure entrambe straordinarie: Giovanna, la moglie di Ignazio, dura e fragile come cristallo, piena di passione ma affamata d'amore, e Franca, la moglie di Ignazziddu, la donna più bella d'Europa, la cui esistenza dorata va in frantumi sotto i colpi di un destino crudele.
Sono loro, sono queste due donne, a compiere la vera parabola - esaltante e terribile, gloriosa e tragica - di una famiglia che, per un lungo istante, ha illuminato il mondo. E a farci capire perché, dopo tanti anni, i Florio continuano a vivere, a far battere il cuore di un'isola e di una città. Unici e indimenticabili.
Racconto magico, Il colombre ha come protagonista lo squalo di misteriosa natura che si rende visibile solo alla propria vittima, che inseguirà per anni e anni finché sarà riuscito a divorarla. Durante un viaggio per mare col padre, il piccolo Stefano ha la sciagura di vedere il mostro: per tutta la sua lunga vita di navigatore resterà inchiodato a una muta, terribile gara a distanza. Ma quando, ormai vecchio, egli si deciderà a sfidare lo squalo, apprenderà da lui che ben altro era il compito della bestia.
Invenzione surreale e prodigio, qui come negli altri cinquanta racconti di cui si compone la raccolta, contraddistinguono tutta la narrativa buzzatiana, con quella sua affabulazione secca e serrata che si nutre di una quotidianità sempre enigmatica e inquietante, con un perenne doppio fondo di strazio metafisico e di disagio angosciato di fronte all'indecifrabilità del destino umano.
Uscita nel settembre 1971, Le notti difficili è l'ultima opera pubblicata da Buzzati. Nei cinquantuno testi spesso autobiografici che compongono la raccolta, elzeviri e racconti soprattutto, tornano in chiave rinnovata i temi più cari all'autore: l'inquietudine delle attese, il senso dello scorrere del tempo, gli incubi notturni, l'indifferenza del destino, la magia racchiusa nell'ovvio...
Il tutto sullo sfondo di una quotidianità percorsa da strani segni premonitori, in continua oscillazione tra la cronaca e un realismo favoloso nel quale vengono accentuati i toni, per altro non insoliti nella produzione dello scrittore bellunese, dell'ironia in ogni sua forma: dallo scherzo giocoso al sarcasmo crudele e fin apocalittico.
Dopo Vita con Lloyd e In viaggio con Lloyd, Simone Tempia ritorna con una nuova selezione dei dialoghi surreali, agrodolci e delicatamente profondi che lo hanno reso celebre.
Un audiolibro ricco di inediti che accompagnerà i suoi ascoltatori giorno dopo giorno, stagione dopo stagione, regalando una quotidiana pillola di ironica saggezza.
365 lampi di genio e dolcezza (366, contando il 29 febbraio) per riconciliarsi con il mondo ogni volta che ci sentiamo fuori posto.
Comici spaventati guerrieri è una "recherche" metropolitana che si dilata coralmente come un blues ritmando spostamenti e appostamenti, separazioni e incontri, agguati e fughe, colpi di kung-fu e spari, amori improvvisi e improvvise amicizie, dialoghi, monologhi, visioni e sogni.
Sulle sue note ilari aleggia l'atmosfera acre della città e l'infinita distanza tra "centro" e "periferia". Giacché questo è un romanzo in cui il riso ricade sul cinismo, la corruzione squallida e dorata, la stupidità di questi anni che qualcuno ha definito e qualcuno ha voluto bui. È un romanzo che risuona delle impreviste possibilità polifoniche del tragicomico quotidiano, un audiolibro in definitiva che non somiglia a nessun altro somigliando a Stefano Benni.
Il quale raggiunge qui un'altra meta del suo percorso solitario, rivolto a riscattare il comico dagli avvilimenti imperanti, a restituirgli dignità letteraria in una narrazione vibrante di modulazioni musicali e poetiche, e in una tensione tematica che porta questo genere ad affacciarsi - come per sfida - sull'opposta sponda del tragico. È una ricerca la sua che ha già suscitato interesse anche fuori d'Italia.
Brian Freeman ci catapulta in un mistero intenso ed emozionante che coinvolge una piccola cittadina per dieci lunghi anni, e in cui un'indimenticabile eroina scopre che, talvolta, i morti sono più facili da salvare dei vivi.
Da neonata, la vice Shelby Lake fu abbandonata e salvata dalla morsa del gelo da un estraneo. Ora, anni dopo, la situazione si è capovolta: è Shelby a dover salvare un bambino.
Jeremiah Sloan è scomparso all'età di 10 anni, lasciando come unica traccia una bicicletta sul ciglio di una strada isolata. Dopo una disperata ricerca infruttuosa, la rete di amicizie e affetti della piccola cittadina inizia a sfaldarsi sotto il peso di accuse e sospetti.
Shelby scopre che tutti attorno a lei hanno dei segreti: il suo padre adottivo, la sua migliore amica e la figlia della sua migliore amica. Ma Shelby non è da meno, e nasconde un errore che potrebbe costarle la carriera e il futuro.
Purtroppo, portare alla luce le bugie di chi conosceva Jeremiah non aiuta la polizia e l'FBI a trovarlo. Col passare delle stagioni, Shelby teme che il mistero resterà congelato per sempre, sepolto sotto una neve profonda. Eppure, la primavera porta con sé il disgelo e il suo arrivo è una promessa.
E così, la scoperta di un indizio inatteso porterà Shelby a smascherare la più terribile delle menzogne. Svelare la verità sul mistero di Jeremiah cambierà la vita di tutte le persone della sua vita, e anche la sua.
Tutti pensano che il principe Merik, lo Stregone del Vento, sia morto nell'esplosione della sua nave. Invece, per quanto malconcio, è vivo, e deciso a dimostrare il tradimento della sorella. Giunge così nella capitale, strabordante di profughi in cerca di rifugio, e inizia ad aggirarsi per le strade, difendendo i deboli. Nasce così la leggenda di un semidio sfigurato, la Furia, che porta giustizia agli oppressi.
Lo Stregone del Sangue Aeduan ha scoperto che su Iseult pende una ricca taglia ed è determinato a trovarla per primo, ma è la ragazza che gli si consegna proponendogli un accordo: gli restituirà il denaro che gli è stato sottratto se la aiuterà a scoprire che fine ha fatto Safi. Legati da un patto, attraversano insieme le Lande Stregate, domandandosi costantemente chi sarà il primo a tradire l'altro.
Vittime di un attacco a sorpresa e un naufragio, Safi e l'Imperatrice di Marstock sono riuscite a salvarsi per un pelo nelle terre dei pirati. La loro vita è appesa a un filo, ma non tutto è come sembra e ogni loro mossa potrebbe essere decisiva per sventare una guerra nelle Lande Stregate... o per scatenarla.
Quando il giovane Billy, in preda a una grande agitazione, irrompe nella sua agenzia investigativa per denunciare un crimine a cui crede di aver assistito da piccolo, Cormoran Strike rimane profondamente turbato. Anche se Billy ha problemi mentali e fatica a ricordare i particolari concreti, in lui e nel suo racconto c'è qualcosa di sincero. Ma prima che Strike possa interrogarlo più a fondo, Billy si spaventa e fugge via. Cercando di scoprire la verità sulla storia di Billy, Strike e Robin Ellacott - una volta sua assistente, ora sua socia - seguono una pista tortuosa, che si dipana dai sobborghi di Londra alle stanze più recondite e segrete del Parlamento, fino a una suggestiva ma inquietante tenuta di campagna.
E se l'indagine si fa sempre più labirintica, la vita di Strike è tutt'altro che semplice: la sua rinnovata fama di investigatore privato gli impedisce di agire nell'ombra come un tempo e il suo rapporto con Robin è più teso che mai. Lei è senza dubbio indispensabile nel lavoro dell'agenzia, ma la loro relazione personale è piena di sottintesi e non detti...
Finora il romanzo più epico di Robert Galbraith, Bianco letale è un nuovo capitolo dell'appassionante storia di Cormoran Strike e Robin Ellacott, ancora insieme in un thriller mozzafiato.
Di ritorno dalla catastrofica seconda crociata, Eleonora d'Aquitania e suo marito Luigi VII si separano. Persa la corona di Francia, ma ripresi i suoi possedimenti, poche settimane dopo l’annullamento del matrimonio Eleonora s'imbarca per l'Inghilterra per abbracciare il suo futuro consorte, Enrico II.
Nel dicembre 1154 viene incoronata, assieme a Enrico II, regina d'Inghilterra nell'Abbazia di Westminster. Sposa irreprensibile, negli anni turbolenti trascorsi a corte dà alla luce otto figli, futuri eredi della monarchia.
Ma lei, donna ambiziosa e volitiva, non si accontenta del suo ruolo di madre e di moglie silenziosa: ambisce al trono. Dopotutto Enrico la tradisce, la fa soffrire, ed è sempre più debole a causa dei contrasti interni al regno. Ma nonostante il sostegno dei figli, il prezzo che Eleonora dovrà pagare per strappargli il potere sarà molto alto...
Sullo sfondo del Medioevo si dipana la vita tumultuosa di una regina che ha lasciato il segno nella Storia, ma anche di una donna sola, fiera e a lungo osteggiata.
Pubblicato nell'aprile del 1950 e considerato l'opera piú bella di Pavese, La luna e i falò è il suo ultimo romanzo. Il protagonista, Anguilla, all'indomani della Liberazione, torna al suo paese delle Langhe dopo molti anni trascorsi in America e, in compagnia dell'amico Nuto, ripercorre i luoghi dell'infanzia e dell'adolescenza in un viaggio nel tempo, alla ricerca di antiche e sofferte radici.
Storia semplice e lirica insieme, costruita come un continuo viavai tra il piano del passato e quello del presente, La luna e i falò recupera i temi civili della guerra partigiana, la cospirazione antifascista, la lotta di Liberazione, e li lega a problematiche private - l'amicizia, la sensualità, la morte -, in un intreccio drammatico che conferma la totale inappartenenza dell'individuo rispetto al mondo e il suo triste destino di solitudine.
Quando acquisti un omicidio online, chi proverà a fermarti?
L'agente del GCHQ Winter ha solo 14 giorni per distruggere il sito web di una terribile organizzazione criminale, prima che un'adolescente venga torturata a morte davanti a milioni di spettatori online. Sotto le mentite spoglie dell'assassina su commissione Biancaneve, Winter dovrà infiltrarsi nella cerchia dell'uomo straordinariamente potente che si cela nel cuore del dark web. Una corsa pazza e avvincente in un futuro tecnologico, inquietante e al contempo plausibile, in cui la protagonista di Callister dovrà battersi per sventare i crimini terrificanti che dilaniano la società.
Winter:
Esperta hacker, straordinariamente intelligente e addestrata al combattimento, Winter è la perfetta spia moderna. Agli antipodi con gli integerrimi personaggi nati dalla penna di Ian Fleming e John le Carré, la protagonista di Alex Callister non si sognerebbe mai di impersonare il ruolo dell'agente impeccabile. Seppur dotata di abilità che metterebbero chiunque in soggezione, Winter è deliziosamente umana, al punto di anteporre la sua libido agli incarichi di lavoro. Bella oltre ogni immaginazione e straordinariamente affermata, Winter è una vera eroina del ventunesimo secolo.
L'autrice:
Alex Callister è lo pseudonimo di un'esperta in titoli azionari dei settori media, telecomunicazioni e Internet. Ha studiato storia a Oxford e alla British School di Roma ed era avviata alla carriera accademica. Poi, con l'avvento del boom tecnologico, è nato in lei un interesse per internet e il mercato azionario. Alex ha investito la sua carriera visitando siti web di hosting di massima sicurezza e provando a ipotizzare possibili risvolti negativi. Winter Dark è il suo romanzo d'esordio e il primo della serie su Winter.
Nota: l'audiolibro contiene contenuti espliciti adatti a un pubblico adulto.
In tracce audio accessibilissime, brillanti, scanzonate, vita e pensiero dei più antichi filosofi, da Talete a Gorgia di Lentini. Un importante successo editoriale.
Prendete un camorrista sfigato e imbranato. Uno di quelli che più disgraziati non si può. Inseritelo in un contesto familiare molto allargato e variopinto: una moglie procace e autoritaria, una figlia ribelle e coraggiosa, un figlio che ama solo i cibi ipercalorici, un suocero guascone, una suocera stizzosa, una vedova d'animo nobile, una nerboruta cameriera ucraina, una coppia di iguane meditans e un coniglietto nano. Sistemate tutti questi personaggi in una palazzina napoletana del rione Sanità. Quello dove è nato il principe della risata Totò, per intenderci.
Aggiungete un boss spietato e i suoi scagnozzi, un giovane prete anticamorra, un teschio parlante, un commissario tutto d'un pezzo, una ditta di pompe funebri che si chiama Requiem Aeternam, una violenta faida di camorra, una campagna elettorale ai limiti dell'assurdo e molto altro ancora.
Mescolate con cura, cuocete a fuoco vivo e condite con abbondanti spruzzate di comicità e commozione: otterrete Bentornati in casa Esposito, il sequel della saga che ha mostrato ai lettori italiani gli aspetti più cafoni e ridicoli della camorra.
La straordinaria interpretazione di Dario Agrillo ancora una volta racconta gli Esposito, riuscendo a condurre gli ascoltatori fin nel profondo dell’animo degli indimenticabili protagonisti creati da Pino Imperatore.
Bentornati in casa Esposito Le avventure tragicomiche di una famiglia camorrista, di Pino Imperatore, è un audioBook realizzato con ambientazioni e sound design originali che vi regaleranno una nuova esperienza di ascolto.
Una produzione GOODmood Editore in accordo con Malatesta Literary Agency.
In vent'anni anni da coach finanziario e imprenditore ho ascoltato innumerevoli storie: storie reali, di persone reali, che sono partite da situazioni di difficoltà, spesso di disagio, oppure solo dal desiderio di passare più tempo con la propria famiglia, di garantire un futuro più sereno a sé e le migliori opportunità ai propri figli. La stragrande maggioranza di queste persone, una volta acquisiti i giusti strumenti, è riuscita a ottenere risultati concreti e a muovere passi importanti verso la libertà finanziaria.
È a loro, ai loro racconti, ai loro bisogni, alle loro emozioni e alle loro convinzioni che mi sono ispirato per scrivere Il denaro logora chi non ce l'ha, nella speranza di riuscire a spiegare a chiunque - sì, anche a te che mi stai leggendo - che l'educazione finanziaria non è una disciplina per soli addetti ai lavori, ma un set di conoscenze alla portata di tutti. Conoscenze speciali, perché fonte di opportunità. Naturalmente servono anche impegno e costanza, ma tutti possono migliorare la propria situazione finanziaria. E, di conseguenza, cominciare a vivere la vita dei propri sogni. (Alfio Bardolla)
Sette dei più forti alpinisti sono impegnati sul Pilone Centrale del Frêney al Monte Bianco, l'ultimo grande "problema" delle Alpi. Da giorni, gli italiani guidati da Walter Bonatti e i francesi da Pierre Mazeaud si trovano in alto sulla parete.
Lampi, vento, neve, temperature a venti sotto zero bloccano la salita. Sembra che resistere nella speranza dell'arrivo del sereno sia l'unica soluzione. Ma la tempesta non si placa. E quando Bonatti decide di tentare una discesa disperata, è ormai troppo tardi. Un dramma nazionale da copertina, che ha lasciato sgomenta l'Italia del boom economico.
Nella vita di Eddie Rochester non c'è posto per due mogli. Ma quale signora Rochester otterrà il suo lieto fine? Ci sono case così scintillanti da far pensare che le vite dei suoi abitanti siano semplicemente perfette. Come a Thornfield Estates, quartiere esclusivo di Birmingham, Alabama, dove la vita del Sud scorre lenta, tra un pettegolezzo e un evento di beneficenza. Jane non sa come abbia fatto a finire lì, lei che proviene da decisamente tutt'altro mondo; in ogni caso, ora è una delle più ricercate dog sitter del quartiere, e per lei non potrebbe esistere posto migliore. Infatti, persi in un universo di macchine sportive e vestiti costosi, i clienti non si accorgono se per caso si fa scivolare in tasca un gioiello... o, se è per questo, neanche si chiedono se Jane sia il suo vero nome. E quando incontra Eddie, un affascinante vedovo, proprietario della casa più bella di tutte, capisce di poter avere molto di più: un uomo premuroso e quegli agi che le sono sempre mancati.
La passione li travolge, e presto Jane si trasferisce da Eddie. È tutto perfetto. Forse troppo. Perché negli occhi azzurri del suo fidanzato, Jane vede passare ombre che le fanno venire i brividi. E il fantasma della bellissima Bea, la prima moglie scomparsa in un tragico incidente in barca, aleggia in quella casa, e negli sguardi e i sussurri dei nuovi vicini. Come se non fosse mai andata via. Ma non è degli spettri che Jane deve avere paura. Qualcosa di più spaventoso si nasconde tra quelle pareti. E non ha intenzione di restare a guardare.
Con echi di grandi classici come "Jane Eyre" e "Rebecca la prima moglie", un romanzo che sorprende fino all'ultima pagina, mostrandoci come i mostri peggiori possano celarsi dietro muri di apparenze decorati a regola d'arte.
Un treno partito da Tokyo e lanciato a trecento all'ora nella campagna giapponese. Una valigia piena di soldi nascosta in una delle carrozze. E sette assassini pronti a entrare in azione.
Oji ha la faccia innocente di uno studente per bene, in realtà è un pericoloso psicopatico. È lui ad aver mandato in ospedale il figlio di Kimura, che ora si trova sullo Shinkansen - il treno proiettile - per vendicarsi. Ma Kimura e Oji non sono gli unici passeggeri pericolosi. Nanao, a suo dire l'assassino più sfigato del mondo, e la letale coppia formata da Mikan e Lemon sono sullo stesso treno. Chi o che cosa li ha riuniti in una manciata di vagoni? E chi arriverà vivo all'ultima stazione?
"Sono un pellegrino sul Cammino di Santiago di Compostela. Ho scelto di percorrerlo facendo voto di silenzio: pertanto tu parlami, ma io potrò comunicare con te solo scrivendo."
Con questo biglietto, scritto in cinque lingue, Claudio Pelizzeni ha percorso a piedi gli oltre duemila chilometri che separano Bobbio, nell'Appennino piacentino, da Santiago di Compostela. Tantissime sono le persone che ogni anno intraprendono "il Cammino", il viaggio per eccellenza: c'è chi lo fa come pellegrinaggio della fede e chi lo affronta in chiave laica, come tappa simbolica di un percorso personale o, più semplicemente, come esperienza immancabile nel curriculum di un viaggiatore che si rispetti.
Per Claudio il Cammino di Santiago ha rappresentato un ritorno alla purezza del viaggio: "gli incontri, le persone, la vita, quella vera. Camminare lento, secondo le stagioni e il ritmo del sole". È stato un disconnettersi dal mondo virtuale che ormai segna le sue - e le nostre - giornate, per tornare ad ascoltare se stesso, il suo corpo e i suoi pensieri. Senza parlare, per aprirsi totalmente agli altri: pronto ad accogliere le storie di chi avrebbe incontrato lungo la strada.
Se è vero che il viaggio è metafora della vita, nel Cammino la vita ritrova la sua essenza: affrontare la solitudine ma anche condividere col prossimo; accettare la sofferenza del corpo ma anche emozionarti per le cose più semplici; metterti in dubbio e credere in te stesso, cadere e rialzarti mille volte, pur di raggiungere quella meta, quel sogno che ti guida come un faro. "Perché la forza non è nei tuoi passi, ma dentro di te."
55 a.C. Quando le navi della flotta romana giungono sulla costa di una terra sconosciuta, si ritrovano a dover fronteggiare un'armata di guerrieri autoctoni, talmente feroci da intimorire le truppe di Cesare. Soltanto l'aquilifero della Decima Legione, Lucio Petrosidio ha il coraggio di lanciarsi nelle fredde acque dell'oceano, e l'aquila del suo vessillo guida la legione degli immortali nell'assalto.
Lucio e i suoi compagni d'armi, Massimo, Quinto, Valerio sono gli eroi che si batteranno nella conquista della Britannia, nel nome di Roma e di Cesare, e che proteggeranno Gwynith, la schiava dai capelli rossi che ha fatto breccia nel cuore dell'aquilifero. Ma il destino, in agguato, li attende ad Atuatuca...
35 a.C. Il passato e i suoi fantasmi, il ricordo dei compagni caduti, il fuoco che brucia la coscienza: è per trovare pace a tutto questo che un vecchio ma ancora impavido soldato torna in Britannia a concludere una battaglia iniziata vent'anni prima. Ma anche per ritrovare la donna che da tanto tempo lo aspetta. L'aquilifero della Decima Legione farà i conti con la propria storia.
Qualcuno per arrivare a New York ci mette una vita, altri ci trascorrono solo qualche anno, giusto il tempo di diventare la persona che immaginavano di essere, e poi se ne vanno altrove. A cercare di capire cosa resta di se stessi, quando il sogno si incancrenisce o esplode. E poi ci sono quelli che a New York non arrivano mai, e convivono con la sua nostalgia.
Pensavano che avrebbero formato una band, che avrebbero lasciato il segno nelle gallerie di arte contemporanea, che si sarebbero innamorate di qualcuno di indimenticabile. Per un po' ci hanno provato, e il loro ostinato tentativo, lo slancio innocente e romantico verso tutto quello che potevano essere, è tutto ciò che conta ai fini di questa storia.
Un giorno verrò a lanciare sassi alla tua finestra è il romanzo di una lunga adolescenza americana che va dagli anni Settanta ai primi anni Duemila, fatta di incontri e di separazioni, di prime volte e di "care, strane, matte ragazze" destinate a uscire di scena.
Jane e Michael, Zelda e Francis, Ginger ed Edward si trovano in mezzo alla città e iniziano a scambiarsi libri, canzoni e lettere d'amore; provano a crescere insieme confrontando i propri miti e abbattendo i propri idoli. Sanno che non durerà per sempre ma sanno anche che qualsiasi apocalisse li distruggerà, sarà comunque meravigliosa
Una strega e un cacciatore di streghe legati nel sacro vincolo del matrimonio. Quella storia poteva andare a finire in un unico modo: un palo e un fiammifero.
Due anni fa, Louise Le Blanc è fuggita dalla sua congrega e si è rifugiata a Cesarine, rinunciando a ogni forma di magia e vivendo di furti ed espedienti. Perché in quella tetra città le streghe come lei fanno paura. Vengono braccate. E mandate al rogo.
Reid Diggory è un cacciatore, ha giurato fedeltà alla Chiesa e da sempre vive secondo un unico, ferreo principio: uccidere le streghe. La sua strada non avrebbe mai dovuto incrociare quella di Lou, ma un perverso scherzo del destino li costringe a un'unione impossibile: il santo matrimonio.
Ma anche se quella tra le streghe e la Chiesa è una guerra antica come il mondo, un nemico crudele ha in serbo per Lou un destino peggiore del rogo. E lei, che non può cambiare la propria natura e nemmeno ignorare sentimenti che stanno sbocciando nel suo cuore, si trova di fronte a una scelta terribile.
Un fine settimana di dicembre, il Palace de Verbier, lussuoso hotel sulle Alpi svizzere, ospita l'annuale festa di una importante banca d'affari di Ginevra, che si appresta a nominare il nuovo presidente. La notte della elezione, tuttavia, un omicidio nella camera 622 scuote il Palace de Verbier, la banca e l'intero mondo finanziario svizzero.
L'inchiesta della polizia non riesce a individuare il colpevole, molti avrebbero avuto interesse a commettere l'omicidio ma ognuno sembra avere un alibi; e al Palace de Verbier ci si affretta a cancellare la memoria del delitto per riprendere il prima possibile la comoda normalità.
Quindici anni dopo, un ignaro scrittore sceglie lo stesso hotel per trascorrere qualche giorno di pace, ma non può fare a meno di farsi catturare dal fascino di quel caso irrisolto, e da una donna avvenente e curiosa, anche lei sola nell'hotel, che lo spinge a indagare su cosa sia veramente successo, e perché, nella camera 622 del Palace de Verbier.
Joël Dicker, autore dei successi mondiali La verità sul caso Harry Quebert, Il libro dei Baltimore, La scomparsa di Stephanie Mailer, ritorna con un romanzo straripante, pieno di colpi di scena, di personaggi dalla doppia o tripla verità, sullo sfondo di giochi di potere, segreti di famiglia, inganni, tradimenti e gelosie.
Un romanzo congegnato con diabolica perfezione, in cui nulla e nessuno sono veramente come appaiono
Un luogo, un momento, un delitto. Un ritorno sulla scena dei grandi crimini attraverso il racconto coinvolgente e diretto dei cronisti che per primi hanno seguito il caso. Storie di persone, di moventi, di vittime e carnefici, ma soprattutto di emozioni e sentimenti, narrati dal punto di vista inedito di chi, con taccuino e registratore alla mano, ha vissuto in prima persona le indagini su queste terribili vicende. Gli occhi dei giornalisti sulla scena del delitto, le testimonianze raccolte, la tensione e le emozioni di quei momenti, fino allo svelamento della verità. Un viaggio nelle tante manifestazioni del Male.
La serie completa è composta da 11 episodi:
- La strage dei fornai,
- Il piccolo Tommy,
- Il ragazzo senza ombre,
- Le bestie di Satana,
- Il delitto Gucci,
- Il serial killer della Liguria,
- La storia di Marinella,
- Le peggiori amiche,
- Angeli e Demoni,
- Il mostro di Terrazzo,
- I fratellini Brigida.