Harry Potter non è soltanto una memorabile serie di libri per bambini e ragazzi: è anche uno strumento fenomenale per tutti quegli adulti che vogliono esplorare i temi complessi dell'esistenza umana attraverso uno sguardo profondo, fresco e potente.
In questo podcast Andrea Colamedici e Maura Gancitano, filosofi di Tlon e autori della Scuola di Filosofie per Audible, utilizzeranno il mondo creato da J.K. Rowling come punto di partenza di una conversazione filosofica sulla vita, l'universo e tutto quanto.
Grazie alla saga di Harry Potter la filosofia potrà essere impiegata per offrire risposte ai problemi della vita quotidiana, riscoprendo il senso antico del fare filosofia: l'arte di vivere e di far brillare davvero la propria esistenza.
Harry Potter e la Pietra Filosofale
In questo episodio affrontiamo il primo audiolibro della serie, che mostra l'arrivo di Harry Potter nel mondo della magia. Qual è il ruolo della meraviglia nella vita, e come può trasformarla?
Che rapporto può esserci tra il Mito della Caverna di Platone ed Harry Potter? Quali sono le conseguenze filosofiche di porre un binario al numero 9 ¾? Cosa unisce lo specchio delle Emarb e Confucio?
Matteo Caccia ci racconta la storia di Karim Franceschi, nato nel 1989 a Casablanca e cresciuto a Senigallia, che nel 2014 parte per Kobane con un progetto umanitario, poi decide di restare in Siria e unirsi alla lotta armata contro l'Isis.
Nel 2016 fonda una brigata internazionale che avrà un ruolo importantissimo nella caduta di Raqqa, capitale dello Stato Islamico. Nel corso delle 10 puntate sarà la voce di Karim stesso a raccontare la sua storia: le ragioni delle sue scelte, i sentimenti, le paure e le speranze in 2 anni di lotta accanto agli uomini e alle donne di Kobane.
- Oltre il confine;
- L'addestramento;
- Kobane il fronte;
- Karim il Partigiano;
- Kobane libera - Explicit Language Content;
- Siamo martiri;
- Il cecchino;
- Ritorno a casa;
- Ancora Kobane;
- Raqqa.
Matteo Caccia è il narratore delle vicende - storiche e umane - che ruotano intorno alla vita di Karim e che ne dettano decisioni ed emozioni.
Il racconto è arricchito da documenti sonori e musiche originali a cura di Luca Micheli che ha firmato anche la regia, testimonianze dirette di amici, parenti, giornalisti "embedded", compagni e compagne di lotta e contributi raccolti dalla redazione a cura di G.L.
"'Give me Harry Potter,' said Voldemort's voice, 'and none shall be harmed. Give me Harry Potter, and I shall leave the school untouched. Give me Harry Potter, and you will be rewarded.'"
As he climbs into the sidecar of Hagrid's motorbike and takes to the skies, leaving Privet Drive for the last time, Harry Potter knows that Lord Voldemort and the Death Eaters are not far behind. The protective charm that has kept Harry safe until now is broken, but he cannot keep hiding. The Dark Lord is breathing fear into everything Harry loves and to stop him Harry will have to find and destroy the remaining Horcruxes. The final battle must begin - Harry must stand and face his enemy....
Having now become classics of our time, the Harry Potter audiobooks never fail to bring comfort and escapism to listeners of all ages. With its message of hope, belonging and the enduring power of truth and love, the story of the Boy Who Lived continues to delight generations of new listeners.
Theme music composed by James Hannigan.
"Tutto cominciò con quel cane sgozzato." Si apre in una torrida estate un lungo anno di omicidi per la polizia di Quarto Oggiaro, quartiere simbolo della periferia milanese.
Protagonista, suo malgrado, delle indagini, è l'ispettore Ferraro, uomo senza qualità particolari, se non, forse, il suo innocuo umorismo, che lo salva spesso da un'esistenza alquanto deprimente. Perché di certo la sua vita personale non è un granché: divorziato, vive solo, in una casa caotica, mangiando a cena pattume surgelato. Per non parlare poi del disordine affettivo... Attorno a lui, come in un coro tragicomico, ruotano poliziotti surreali, imprenditori rampanti, spacciatori, contrabbandieri, snob vogliose, domestici imperturbabili, carabinieri gentiluomini, fruttivendoli, filosofi, informatori, pensionati, picchiatori, pendolari, sciure, manifestanti: il popolo di una città.
Per cosa si uccide, attraverso le indagini dell'ispettore Ferraro, racconta questa varia umanità, scandaglia il ventre molle di Milano, la vera protagonista del libro, diventando così il romanzo, aspro e ironico, di una città. Seguendo le indagini di Ferraro si attraversa l'intero spaccato urbano, dai cortili babelici delle periferie alle dimore borghesi del centro storico. Una Milano troppo spesso odiata, a cui Gianni Biondillo regala un amaro, accorato atto d'amore.
Ventiquattro anni possono sembrare pochi per decidere di raccontarsi in un libro, ma Beatrice Bruschi è una ragazza speciale, sensibile e profonda. Una ragazza che fin da piccola ha inseguito con grande determinazione, superando anche tanti "no", il suo sogno di diventare attrice e che è in grado di mettere a frutto la sua esperienza per arricchire il proprio bagaglio culturale. Le piace infatti approfondire quello che c'è dietro una storia e i suoi protagonisti. Ed è proprio leggendo per curiosità personale e studiando, che Beatrice ha scoperto come nel mondo proviamo tutti le stesse emozioni e le esprimiamo allo stesso modo: dalla paura alla felicità, passando per la rabbia, la sorpresa, il disgusto, la tristezza e il disprezzo. Una rivelazione illuminante, che abbatte qualsiasi barriera e preconcetto, e permette di andare oltre l'io per abbracciare il noi in maniera forte e incondizionata.
Partendo dalle 7 emozioni che accomunano tutti noi, Beatrice ripercorre in questo libro alcuni episodi della sua vita raccontandoli in maniera sincera e profonda, come in un diario, per condividerli con i suoi coetanei - e non solo! - e riflettere insieme a loro su un modo nuovo di guardare gli altri. Uno spaccato di vita di chi, seppur giovane, ha già fatto un piccolo "giro del mondo emozionale" e vuole dire a gran voce che tra noi non c'è Nessuna differenza.
Claire Moletto è un'americana che vive in Italia da tanti anni, Daniel Deserti l'autore del bestseller internazionale Lo sguardo della lepre e di altri romanzi di minore successo. In un giorno di pioggia torrenziale lui, ubriaco e in piena crisi creativa, va addosso alla macchina di lei.
Da questo incontro-scontro nasce un rapporto che passa dall'ostilità alla diffidenza alla curiosità all'attrazione incontrollabile, nel corso di un'estate rovente. La storia è raccontata a capitoli alterni dal punto di vista di lei e di lui, e con ogni cambiamento di prospettiva cambiano le percezioni, i sentimenti in gioco, le domande senza risposta.
Un romanzo che parla delle ragioni diverse e spesso opposte di un uomo e una donna quando si innamorano davvero.
Alto come due cavalli, occhi infuocati, artigli affilati come rasoi. L'ickabog sta arrivando...
Un tempo il regno di Cornucopia era il più felice del mondo. C'erano moltissimo oro, un re con i baffi più belli che si possano immaginare e macellai, pasticceri e casari le cui prelibatezze facevano piangere la gente di gioia. Era tutto perfetto: a parte le Paludi nebbiose del Nord, dove si narra vivesse il terribile Ickabog. Ogni persona di buon senso sapeva che l'Ickabog era solo una leggenda inventata per spaventare i bambini e convincerli a comportarsi bene. Ma le leggende sono strane e a volte assumono una vita propria.
Può una leggenda spodestare un re molto amato? Può una leggenda ridurre in ginocchio una nazione un tempo felice? Può una leggenda coinvolgere due ragazzini coraggiosi in un'avventura sorprendente e inattesa?
Scoprite questa fiaba straordinaria, scritta da una delle più grandi narratrici di sempre, sul potere della speranza e dell'amicizia e il loro trionfo su tutte le avversità.
A cura di Nadia Loffredi. Prefazione di Rudy Zerbi. Audio editing e sound design di Stefano Tumiati e Dario Barollo.
Le mode tramontano, le abitudini si evolvono, i destini possono invertire la rotta da un giorno all'altro. Ma c'è qualcosa che non cambia dalla notte dei tempi, anzi prende sempre più piede: l'irresistibile pulsione a tradire il proprio partner "ufficiale".
Lo sanno bene Andrea&Michele che su Radio DeeJay hanno condotto otto stagioni della rubrica Alta Infedeltà, in cui gli ascoltatori - protetti da "anonimato garantito" - si abbandonavano a esilaranti racconti veri, anche se al limite dell'incredibile, delle loro scappatelle. È nata così quest'insolita raccolta di testimonianze sul tradimento.
Il prezioso apporto psicologico della sessuologa Nada Loffredi fa invece luce sui reali motivi dell'infedeltà. C'è chi tradisce perché si sente ferito e vuol dare pan per focaccia. Chi sta vivendo la vita di un altro e cerca la propria vera identità. Chi è compulsivo. Chi ha stipulato un tacito accordo con il partner. Chi è narciso, e allora buonanotte.
Questa esilarante versione audiobook letta dalle voci degli autori, vi divertirà e allo stesso tempo vi farà pensare... e ricordate di tenere sempre gli occhi aperti... è un consiglio di Andrea&Michele.
Due corna e una capanna di Andrea Marchesi, Michele Mainardi e Nadia Loffredi è un audiobook realizzato con sound design originale che vi regalerà una nuova esperienza di ascolto.
"Il dolore e la paura mi vinsero. Urlai. La parte nascosta dentro di me risalì con impeto in superficie. Non riuscii a fermarmi. Il mondo esplose in una sfolgorante luce bianca. Il buio si infranse intorno a noi come vetro."
L'orfana Alina Starkov non ha grandi ambizioni nella vita, le basterebbe fare al meglio il suo lavoro di apprendista cartografa nell'esercito di Ravka, un tempo nazione potente e ora regno circondato dai nemici, e poter stare accanto al suo buon amico Mal, il ragazzo con cui è cresciuta e di cui è innamorata da molto tempo.
Ma il destino ha in serbo ben altro per lei. Quando il loro reggimento attraversa la Faglia d'Ombra, la striscia di oscurità quasi impenetrabile che taglia letteralmente in due il regno di Ravka, lei e i suoi compagni vengono attaccati dagli esseri spaventosi e affamati che lì dimorano. E proprio nel momento in cui Alina si lancia in soccorso dell'amico Mal ferito gravemente, in lei si risveglia un potere enorme, come una luce improvvisa e intensa in grado di riempirle la testa, accecarla e sommergerla completamente.
Subito viene arruolata dai Grisha, l'élite di creature magiche che, al comando dell'Oscuro, l'uomo più potente di Ravka dopo il re, manovra l'intera corte. Alina, infatti, è l'unica tra loro in grado di evocare una forza talmente potente da distruggere la Faglia e riunire di nuovo il regno, dilaniato dalla guerra, riportandovi finalmente pace e prosperità. Ma al sontuoso palazzo dove viene condotta per affinare il suo potere, niente è ciò che sembra e Alina si ritroverà presto ad affrontare sia le ombre che minacciano il regno, sia quelle che insidiano il suo cuore.
Sono passati trentatré anni da quando Monica Ferreri, una bambina, è scomparsa senza lasciare traccia. Da allora, quasi tutti l'hanno dimenticata. È una misteriosa lettera, scritta da Monica la sera prima di sparire e ritrovata oggi, a risvegliare l'inquietudine di un mistero mai risolto. A riceverla è Bruno Jordan, cronista di successo della rivista Krimen, quarantenne in crisi e, tanto tempo prima, compagno di scuola e amico speciale di Monica.
Quella lettera rappresenta il pretesto che serve a Jordan per allontanarsi da Milano, da una redazione dove si sente soffocare, dall'ennesima fidanzata che lo ha lasciato in malo modo e, soprattutto, dalle minacce di alcuni malavitosi che lo hanno preso di mira a causa di una delle sue inchieste scomode.
Con l'aiuto di Costanza Piras, giovane ma risoluta donna maresciallo, Jordan ritorna sui luoghi dell'infanzia per indagare sulla fine di Monica. E più va a fondo, più quello che scopre si fa spaventoso, facendogli capire troppo tardi che il passato è come una bestia feroce che forse sarebbe meglio non risvegliare.
Roberto Cipresso, winemaker da oltre 30 anni e scrittore, con l'amico Federico Buffa, appassionato di vini e degustazioni, ci portano tra vigneti e cantine alla scoperta del vino e delle sue storie.
Insieme, ripercorrono l'evoluzione di questo antico compagno dell'uomo attraverso epoche e continenti, per parlarci di un legame nato agli albori della civiltà e mai interrotto. Un affascinante viaggio nell'evoluzione stessa del genere umano. A cura di Francesca de Michele.
Lista degli episodi:
- Noah,
- Roma Caput Vini,
- Il grappolo vagabondo,
- Marsala e Madera,
- Il parallelo 43,
- Il treno di Hitler,
- Gli italiani e il Nuovo Mondo,
- Il vino distopico,
- Stati Uniti, parte 1 - da Santa Barbara a Monterey,
- Tràdere,
- Il Roditis e la rotta fenicia,
- Venissa e il vino d'oro,
- Masters of wine,
- Stati Uniti, parte 2 - Il proibizionismo,
- I vini incompresi,
- Il bicchiere della staffa,
- Vini dell'altro mondo,
- Il maestro Luigi Veronelli,
- Gli X-Files del vino,
- La Pangea e il vino planetario.
Il podcast Dedicato ai Cattivi nasce con la volontà di far crollare la barriera che ci allontana dai testi classici. La cultura, come accezione sociologica, purtroppo - inutile negarlo - è diventato spesso sinonimo di noia.
Quindi respingiamo tutti quei titoli più o meno conosciuti che incontriamo durante la nostra crescita, li rispettiamo se veniamo interpellati in merito, ma il più delle volte non li indaghiamo mai veramente a fondo.
Per il suo lavoro, l'attore Francesco Montanari è obbligato a conoscerli e scardinarli fino al midollo e quindi ha deciso di cominciare questa avventura in cui racconta le opere che più gli stanno a cuore e che forse tutti conoscono solo in parte, facendosi un proprio giudizio limitato rispetto alla portata che potrebbero/dovrebbero avere.
Il tutto, seguendo filologicamente la trama e le meravigliose parole scritte da autori giganteschi.
"Romeo e Giulietta è sicuramente una delle tragedie più popolari, forse la più popolare. Mi sono divertito a portare un altro punto di vista seguendo un ragionamento assolutamente credibile dalle parole dell'autore per stimolare la curiosità dell'ascoltatore.
Ricordiamoci cari amici che le grandi opere parlano esclusivamente di noi e quindi c'è tutto quello che riguarda esclusivamente noi, da tutta la gamma di sentimenti ed emozioni possibili a tutta la gamma di gossip possibili.
Non ci siamo inventati niente, quello che siamo e come agiamo, con tutte le differenze del caso, lo facevano i nostri antenati e quindi gli scrittori altro non sono che degli scienziati della nostra anima. Forse leggendo e conoscendo davvero le opere potremmo farci le domande giuste, perché, sulle risposte, beato chi c'ha un occhio... Buon ascolto".
Francesco Montanari
Lista degli episodi:
- Romeo e Giulietta - Atto 1,
- Romeo e Giulietta - Atto 2,
- Romeo e Giulietta - Atto 3,
- Romeo e Giulietta - Atto 4,
- Romeo e Giulietta - Atto 5.
Cosa hanno in comune il fotoreporter spagnolo naturalizzato francese assassinato dalle gang salvadoregne che stava provando a raccontare, la giornalista maltese che aveva accusato il potere politico di gestire affari criminali, il prete di Casal di Principe che per amore del suo popolo aveva deciso di ribellarsi alla camorra, i giudici di Palermo che hanno continuato a fare il proprio lavoro sapendo che sulle loro vite pendeva una condanna a morte, l'agente italo americano sotto copertura che ha sacrificato sei anni della sua vita per smantellare la mafia newyorchese?
Ciascuno, a proprio modo e con i propri mezzi ha contribuito a salvare il mondo. Dall'altra parte ci sono narcos, boss mafiosi, 'ndranghetisti, camorristi, truffatori, assassini, politici collusi e senza scrupoli. Il racconto del mondo che ci circonda sarebbe incompleto se non vi fossero descritte le vite degli uni e quelle degli altri.
Dall'Italia alla Colombia, dalla Russia alla Germania, dal Messico alla Francia, dall'Inghilterra a Malta, agli Stati Uniti questi podcast raccontano le loro mani sul mondo, mani che distruggono, mani che avvelenano, mani che strangolano, mani che sparano, mani che piazzano e innescano tritolo, ma anche mani che scrivono, mani che scavano, mani che cercano mani, che raggiungono mani, che si intrecciano ad altre mani per salvare il nostro mondo.
La scissione - La Faida di Secondigliano
Storia della faida di Secondigliano, una vera e propria guerra nel cuore d'Europa.
Introduzione musicale di Carlo Siliotto.
In copertina, illustrazione di Gipi
"La montagna incantata è un fedele, complesso, esauriente ritratto della civiltà occidentale dei primi decenni del Novecento e, nella sua incantata fusione di prosa e poesia, di vastità scientifica e di arte raffinata, è il libro, forse, più grandioso che sia stato scritto nella prima metà del secolo."
Con queste parole, un entusiasta Ervino Pocar concludeva l'introduzione all'edizione della Montagna incantata da lui tradotta nel 1965 e salutata come esemplare e capace di trasmettere appieno lo stile e lo spirito dell'opera che da allora ha fatto conoscere e apprezzare ai lettori italiani questo Bildungsroman straordinariamente complesso ambientato in un sanatorio svizzero, il celebre Berghof di Davos.
Quando il protagonista, il giovane Hans Castorp, vi arriva, è il tipico tedesco settentrionale, un solido e rispettabile borghese; ha però le sue curiosità spirituali ed è intellettualmente aperto all'avventura. A contatto con il microcosmo del sanatorio, vero e proprio panorama di tutte le correnti di pensiero dell'epoca, il suo carattere subisce un'evoluzione e un incremento: passa attraverso la malattia, l'amore, il razionalismo e la gioia di vivere, il pessimismo irrazionale, senza che nessuna di queste posizioni lo converta. Ma in mezzo a tante forze contrastanti, Castorp trova il proprio equilibrio. In questo mondo dove il tempo si dissolve e il ritmo narrativo si snoda in sequenze di ore, giorni, mesi e anni resi tutti indistinti dalla routine quotidiana, egli può liberamente crescere. Paradossalmente (l'umorismo di Mann), dopo essere stato convertito alla vita Castorp tornerà alla pianura per perdersi nell'inutile strage della "grande" guerra.
Nives Meroi è un'alpinista che ha cominciato una gara appassionante: in competizione con una spagnola, vorrebbe diventare la prima donna a conquistare tutti e quattordici gli Ottomila del mondo. Adesso è a quota dodici. Nives scala con suo marito e con un giovane fotografo, senza portatori d'alta quota, senza usare ossigeno. Il loro rapporto con la montagna è di assoluta purezza. Erri De Luca, anch'egli arrampicatore appassionato, è amico di Nives e la segue da tempo nelle sue imprese. Fin dove può. Sotto la tenda, durante una tempesta, Erri e Nives parlano. Della montagna, della sfida, della fatica, della vita.
La vita non rispetta mai i piani, e Alessandra lo scopre nel peggiore dei modi. Credeva di avere tutto sotto controllo: il lavoro come docente di fisica all'università, una famiglia impegnativa ma presente, un uomo solido al fianco, un'esistenza senza scossoni che, varcata la soglia dei quarant'anni, le regala una stabilità agognata a lungo. Una stabilità che crede di meritare.
Finché il castello di carte crolla per un colpo di vento inaspettato. Un colpo di vento che spalanca la finestra e travolge tutto, mandando in pezzi la sua relazione d'amore e una buona dose delle sue certezze di donna, insieme alla fiducia, all'autostima e all'illusoria certezza di conoscere l'altro.
La tentazione, allora, è di tirare i remi in barca, di smettere di provare, perché il dolore è troppo forte, ma è proprio fra i dettagli stonati della vita che le cose accadono e l'improvvisa custodia dei due nipoti, deliziosi e impacciatissimi nerd, le regala una maternità che arriva quando ormai il desiderio è da tempo riposto in soffitta, portando con sé una rivoluzione imprevista, fatta di richieste di affetto e di rassicurazione e di lezioni in piscina osservate con orgoglio dagli spalti.
È così che Alessandra incontra Lorenzo, un uomo dall'ottimismo senza freni, anche se fresco di divorzio con un'ex moglie perfida e una figlia adolescente, capricciosa e viziata. Tante cose li accomunano, ma tante li dividono, perché la paura è tanta e troppe le difficoltà, e ci vuole coraggio per azzardare un percorso sconosciuto che rischia di portarti fuori strada, ma ti permette di ammirare panorami inaspettati e bellissimi. Perché a volte la felicità risiede nella magia di un momento imperfetto.
Dopo lo straordinario successo di Ci vediamo un giorno di questi, per mesi in vetta alle classifiche, Federica Bosco torna con un romanzo che sfata il mito della perfezione e rilegge con ottimismo le scelte sbagliate. Perché non c'è un tempo perfetto per amare e vivere, ma quello che ognuno detta con il magico rintocco del proprio cuore.
"In letteratura è come in teologia: valgono le sole domande. O meglio: è l'intelligenza delle domande che costringe a elaborare risposte alla loro altezza.
Se chi si appresta a leggere questo libro spera di trovare enunciati regole e precetti più o meno ovvii su come scrivere cosa, allora forse è meglio che abbandoni il libro e l'idea di diventare scrittore. Il talento, l'istinto sono necessari. Vanno educati, certo, ma sono necessari. Uno scrittore autentico i fondamentali li avverte ben prima ancora di elaborarli in concetti.
Chi, non pago di affidarsi al tacito insegnamento dei Maestri, sente il bisogno di un prontuario cui attenersi, è meglio che lasci perdere: la letteratura non è un compitino. Men che meno un suo compitino. Per vari aspetti, il processo di creazione letteraria è come il tempo per Sant'Agostino: "Se nessuno mi chiede cos'è, lo so; se devo spiegarlo a chi lo chiede, non lo so più".
Così esordisce Tuzzi, in questa conversazione che - articolata in dieci capitoli:
- Prima di scrivere;
- Stile, struttura, scrittura;
- Come agganciare il lettore;
- Dire, non dire, da chi farlo dire;
- Come caratterizzare i personaggi;
- Finali chiusi, finali aperti;
- Buona e cattiva letteratura;
- Tutti i colori del genere: giallo nero rosa;
- Due o tre cose sul giallo perfetto?
- Due o tre cose sul perfetto lettore di gialli.
Propone a un più vasto pubblico di lettori il ciclo di lezioni tenuto per Radio Popolare. Non banali ricette di tecnica espressiva o di forma narrativa, non fabula, intreccio, narratore interno esterno o ambiguo, ma più fertili considerazioni su limiti e potenzialità della parola, sulla potente irrealtà della letteratura.
Lungo l'arco degli anni l'attenzione e l'amore di Francesco Guccini per i briganti dell'Appennino tosco-emiliano non sono mai venuti meno e sono passati dentro le pagine dei romanzi scritti con Loriano Macchiavelli (Lo spirito e altri briganti e Appennino di sangue) e più in generale nella tonalità leggendaria che informa di sé i suoi personaggi ribelli.
In questo libro torna Gnicche, e insieme a lui si fanno avanti altre figure mitiche come Domenico Tiburzi detto Domenichino, Tommaso Bartolomei detto Barbanera ed Enrico Stoppa detto Righetto.
Ogni brigante ha avuto la sua storia, la sua leggenda, la sua canzone. Non c'è "malfattore" (con questo appellativo venivano segnalati i briganti) che non abbia lavorato nella immaginazione popolare destando desideri di rivolta e di lotta per la libertà.
Dopo aver conseguito la laurea in Economia alla Cass Business School di Londra, Jay Shetty si trova di fronte a un bivio: può intraprendere una sicura carriera nel mondo degli affari oppure seguire un sentiero meno battuto e investigare la profondità di una chiamata interiore. Decidendo per la seconda opzione, pochi mesi dopo è in India in un noto ashram dove decide di diventare un monaco. Lì impara che dare ascolto a quella parte più profonda di noi stessi che spesso ignoriamo è il primo passo per riuscir ad accettare chi intimamente siamo, e che solo così facendo possiamo rendere significative le nostre vite e toccare la felicità. Jay Shetty comprende anche che essere un monaco è fondamentalmente uno stato d'animo e così dopo tre anni dedicati alla ricerca interiore, in pieno accordo con il suo maestro, decide di lasciare il monastero per raccontare al mondo tutta la bellezza di quell'antica sapienza.
E in Pensa come un monaco condivide con il lettore le sue intuizioni maturate a partire da quell'esperienza, sottolineando che non è necessario trasferirsi a vivere in un monastero perché la saggezza insegnata dai monaci è sempre accessibile, e una volta che la si sappia accendere è capace di offrire una risposta a molte delle domande che quotidianamente affollano la mente. La magnetica capacità comunicativa di Jay Shetty è formidabile nel rendere attualissima la saggezza e nel farci comprendere che è possibile raggiungere l'agognata armonia con il nostro sé più intimo e dimorare in quel fugace equilibro interiore che sembra altrimenti sempre sfuggirci. Ci sono tre fasi di apprendimento della mentalità del monaco.
La prima è il lasciar andare, liberandoci dalle influenze esterne, dagli ostacoli interni e dalle paure che ci bloccano. Potete vederla come una pulizia che farà spazio per la crescita. La seconda fase è la crescita. Ci aiuterà a ripensare la nostra vita in modo da poter prendere le decisioni con intenzione, determinazione e sicurezza. La terza è il dare, volgendoci al mondo al di fuori di noi, espandendo e condividendo il senso di gratitudine e approfondendo le nostre relazioni. Condivideremo con gli altri i nostri doni e il nostro amore e scopriremo l'autentica gioia e i sorprendenti benefici del servizio.
La mattina del 10 ottobre 1517 il cardinale Luigi d'Aragona e il suo segretario Antonio de Beatis salirono su una collina sulle rive della Loira verso il castello di Cloux.
Non andavano a rendere omaggio a un membro della famiglia reale ma a un principe dell'arte, e per di più italiano. In quella giornata, Leonardo mostra al cardinale e al suo seguito tre quadri ai quali stava lavorando e che saranno gli ultimi che dipingerà prima di morire: la Sant'Anna, il San Giovannino e la Gioconda.
E proprio le vicende legate a questi tre dipinti - i più complessi e tormentati dell'esigua produzione pittorica di Leonardo - ci conducono nel mondo del genio rinascimentale, ci svelano particolari inediti sul suo rapporto con i committenti e con gli artisti contemporanei e ce ne restituiscono un'immagine completamente nuova.
Se Leonardo è un artista che non ha ancora finito di dire tutto quello che ha da dire, anche la Gioconda non ha ancora smesso di rivelarci i suoi segreti, se nel 2012 il Museo del Prado di Madrid ha annunciato una scoperta destinata a cambiare per sempre la storia dell'arte: esiste un'altra Gioconda, nata nell'atelier di Leonardo da Vinci.
Cosa ci svela questo dipinto, tanto diverso da quello conservato al Louvre, del mondo di Leonardo? E perché è stato ignorato per oltre cinque secoli? Un viaggio nei segreti di uno dei più misteriosi artisti di tutti i tempi, guidati da un suo profondo conoscitore col supporto di nuovi documenti, evidenze scientifiche e lucida passione
In una Rimini mai dimenticata, un po' felliniana e un po' rock, si incrociano le vite di quattro ragazzi uniti da un'amicizia nata sui banchi di scuola: Giulio, l'incorreggibile vitellone, Giacomo l'avvocato, Lorenzo, figlio del proprietario del Grand Hotel e l'inquieto ingegnere Simone.
È l'estate del 1967, e nulla sembra impossibile. Nemmeno costruire una piattaforma in acque extraterritoriali per accogliere una comunità di giovani artisti, poeti, musicisti, dove la ricerca del bello sia l'unico scopo da perseguire.
Basato sull'esperienza reale dell'Isola delle Rose, uno Stato utopistico sorto nell'Adriatico, "l'altro '68" di Walter Veltroni è un romanzo in cui l'ingenuità è un valore in aperta opposizione al potere, e si spinge coraggiosamente a rincorrere un sogno che vale la pena vivere.
Per Vani le parole sono importanti. Nel modo in cui una persona le sceglie o le usa, Vani sa leggere abitudini, indole, manie. E sa imitarlo. Infatti Vani è una ghostwriter: riempie le pagine bianche di scrittori di ogni genere con storie, articoli, saggi che sembrino scaturiti dalla loro penna.
Una capacità innata che le ha permesso di affermarsi nel mondo dell'editoria, non senza un debito di gratitudine nei confronti dell'uomo che, per primo, ha intuito la sua bravura: Enrico Fuschi, il suo capo.
Non sempre i rapporti tra i due sono stati idilliaci, ma ora Vani, anche se non vorrebbe ammetterlo, è preoccupata per lui. Da quando si è lasciato sfuggire un progetto importantissimo non si è più fatto vivo: non risponde al telefono, non si presenta agli appuntamenti, nessuno sa dove sia.
Enrico è sparito. Vani sa che può chiedere l'aiuto di una sola persona: il commissario Berganza. Dopo tante indagini condotte fianco a fianco, Vani deve ammettere di sentirsi sempre più legata all'uomo che l'ha scelta come collaboratrice della polizia per il suo intuito infallibile.
Insieme si mettono sulle tracce di Enrico. Tracce che li porteranno fino a Londra, tra le pagine senza tempo di Lewis Carroll e Arthur Conan Doyle. Passo dopo passo, i due scoprono che Enrico nasconde segreti che mai avrebbero immaginato e, soprattutto, che ha bisogno del loro aiuto. E non solo lui.
Vani ha di fronte a sé un ultimo caso da risolvere e fra le mani, dalle unghie rigorosamente smaltate di viola, le vite di tutte le persone cui ha imparato a volere bene.
Alice Basso ha creato un personaggio fantastico. Una protagonista originale che i suoi lettori chiamano per nome come un'amica. Una protagonista che vive in mezzo ai libri, da cui ha imparato quasi tutto quello che sa.
Intorno a lei, altri personaggi indimenticabili cui affezionarsi romanzo dopo romanzo. Un universo in cui calarsi per ricordarsi che il piacere della lettura è questo: una storia che incanta e uno stile impeccabile.
A Villa Roccaromana, una delle dimore più affascinanti di Posillipo, si festeggia il novantesimo compleanno della baronessa Elena De Flavis, la cui nobiltà d'animo è riconosciuta in tutta Napoli.
L'ispettore Gianni Scapece, tra gli invitati insieme al commissario Carlo Improta, si gode la serata e la conoscenza di Naomi, incantevole nipote della padrona di casa. E poi succede il finimondo: un tenore attacca a cantare Nessun dorma e molti dei presenti iniziano a perdere i sensi, uno dopo l'altro.
Nella gran confusione che segue, la baronessa scompare insieme al suo maggiordomo cingalese Kiribaba. Un rapimento? Un suicidio? Un tragico incidente? Il mistero diviene ancora più oscuro dopo l'incontro tra Scapece e i tre figli della baronessa, per nulla sconvolti dall'accaduto e interessati piuttosto alla spartizione dell'eredità.
È l'inizio di una complicata indagine che si snoda tra i rancori, le gelosie e le meschinità che a volte distruggono i legami familiari; ma per fortuna un'altra famiglia, quella dei Vitiello, titolari della trattoria Parthenope, porterà allegria, buone idee e un po' di scompiglio nella vita dell'ispettore Scapece.
In un susseguirsi di colpi di scena ed episodi esilaranti, Pino Imperatore ci conduce in una vicenda emblematica di ciò che può diventare la vita: una delizia, se trascorsa con chi amiamo e facendo del bene al prossimo, o un inferno, se ci lasciamo avvelenare dal denaro e dall'egoismo.
L'interpretazione di Dario Agrillo, ancora una volta, regala a questa versione audioBook, tutta la musicalità dello straordinario patrimonio umano e artistico di Napoli, ma da risalto anche alla malvagità, sempre in agguato.
Con Tanto Affetto ti Ammazzerò, di Pino Imperatore è un audioBook realizzato con ambientazioni e sound design originali che vi regaleranno una nuova esperienza di ascolto. Una produzione GOODmood in accordo con Malatesta Literary Agency.
In La società della performance, Maura Gancitano e Andrea Colamedici proseguono la linea tracciata da Guy Debord con La società dello spettacolo e da Byung-Chul Han con Psicopolitica, rivelando come la condizione dell'uomo contemporaneo sia strutturata per sostituire al mondo l'imitazione del mondo, all'espressione di sé l'esibizione di sé, alla narrazione lo storytelling, alla ricerca del senso della vita la ricerca di un livello sempre maggiore di benessere e visibilità.
Una società che richiede costantemente opinioni, condivisioni ed esibizioni è una società che ha paura del silenzio, dello spazio, della costruzione, e dunque di un'autentica narrazione.
Perché raccontarsi oggi significa fare addizioni, sommare like e post e immagini, non lasciare che qualcosa di sacro emerga da qualche parte di noi che si trova davvero in profondità. Come possiamo ritrovare la dimensione sacra e autentica dell'esistenza senza rimanere impigliati nelle maglie della società dell'immediatezza?
Questo libro intende offrire una risposta, prendendo in esame il modo in cui sono cambiate le nostre relazioni e la condizione di disagio, attesa e paura di chi sente di non avere il proprio posto nel mondo.
Alto come due cavalli, occhi infuocati, artigli affilati come rasoi. L'ickabog sta arrivando...
Un tempo il regno di Cornucopia era il più felice del mondo. C'erano moltissimo oro, un re con i baffi più belli che si possano immaginare e macellai, pasticceri e casari le cui prelibatezze facevano piangere la gente di gioia. Era tutto perfetto: a parte le Paludi nebbiose del Nord, dove si narra vivesse il terribile Ickabog. Ogni persona di buon senso sapeva che l'Ickabog era solo una leggenda inventata per spaventare i bambini e convincerli a comportarsi bene. Ma le leggende sono strane e a volte assumono una vita propria.
Può una leggenda spodestare un re molto amato? Può una leggenda ridurre in ginocchio una nazione un tempo felice? Può una leggenda coinvolgere due ragazzini coraggiosi in un'avventura sorprendente e inattesa?
Scoprite questa fiaba straordinaria, scritta da una delle più grandi narratrici di sempre, sul potere della speranza e dell'amicizia e il loro trionfo su tutte le avversità.
Pino Cacucci racconta la singolare storia di Jules Bonnot operaio, soldato, autista nientemeno che di sir Arthur Conan Doyle, il creatore di Sherlock Holmes. E il suo sogno di una felicità rabbiosa che lo trasforma in rapinatore (il primo rapinatore che usa l'automobile) e anarchico sanguinario, convinto di dover colpire la società borghese senza mezze misure, creando il caos, facendo parlare i giornali.
Cacucci gli oppone il commissario Jouin, vicecapo della Sureté, a cui è stato affidato il compito di fermare con ogni mezzo la banda Bonnot.
Draghi, ciclopi, giganti, unicorni, fenici. Quando gli antichi si imbattevano in resti di animali sconosciuti, subito li attribuivano a creature fantastiche.
Poi gli scienziati hanno dimostrato che si trattava solo di fantasie ancestrali: i mostri non esistono, oggi lo sappiamo tutti; eppure la spiegazione che gli studiosi hanno dato di quei reperti è stata addirittura più terrificante: prima di noi, una miriade di altri viventi abitava il nostro pianeta, ma ora non ci sono più.
Sulla Terra, infatti, nulla è per sempre. Nella Malinconia del mammut Massimo Sandal racconta la grande storia delle estinzioni, da quella del Permiano fino alla "sesta", che ci coinvolgerà, ciò che significa per noi e per il nostro rapporto con la natura, e i modi in cui stiamo provando a riportare in vita specie scomparse da anni o addirittura secoli.
Racconta di terre scomparse, oceani di fuoco e meteoriti precipitati dal cosmo, ere abitate da microscopici organismi, piante spaventose e animali straordinari come il dodo, il tilacino, la tigre dai denti a sciabola, i dinosauri.
Come in un gigantesco museo di scienze naturali in cui tutto d'improvviso torna in vita, assistiamo alla resurrezione di uno stambecco dei Pirenei scomparso cento anni fa attraverso campioni di cellule conservate in azoto liquido, alla "costruzione" di un antico uro per mezzo di incroci tra specie simili a quella estinta, all'inaugurazione di un vero e proprio Jurassic Park in Russia e ai tentativi ambiziosi, talvolta folli, di riportare in vita il nostro animale preistorico preferito: il mammut, fonte di ispirazione per scrittori e artisti, idolo dei bambini e oggetto dei desideri degli scienziati.
Nell'ultima sala di questo bizzarro museo ci siamo noi, la specie dominante e invincibile; oppure soltanto la prossima a scomparire.
Quali sono i momenti più importanti che hanno fatto di Roma la capitale di uno degli imperi più longevi di sempre? In quali anni hanno avuto luogo gli episodi chiave della nostra Storia? E quali ne furono i protagonisti? Il fascino dell'antica Roma incanta da secoli i lettori di tutte le età.
Questo libro ci guida alla scoperta degli snodi fondamentali della sua storia, non sempre noti, offrendo uno sguardo d'insieme e una panoramica completa, in un viaggio indimenticabile.
Massimo Blasi, senza rinunciare alla bellezza delle fonti antiche (opportunamente citate) e alla piacevolezza del racconto, ci accompagna lungo la storia.
Quando anche gli ebrei italiani cominciano a essere deportati nei campi di concentramento nazisti, Andra e Tati sono solo due bambine.
D'improvviso, si vedono strappare via tutto ciò che hanno; perfino la famiglia è travolta e straziata da eventi inspiegabili. Troppo piccole per capire, Andra e Tati si ritrovano sole e piene di paura.
Il mondo comincia a cambiare e diventa un incubo, un'ombra minacciosa che si diffonde ovunque e a cui sembra impossibile sfuggire. Andra e Tati sono solo delle bambine, sì. Ma non smettono di sperare e di farsi coraggio a vicenda, unite e salvate dall'amore l'una per l'altra.
Nell'era più buia della storia dell'umanità, la forza e la speranza sono le uniche armi per sopravvivere. Con le immagini originali del primo film d'animazione europeo sull'Olocausto, la commovente storia vera di due sorelline sopravvissute alla Shoah.
Età di ascolto: da 10 anni.
"Sempre vuol dire vivere o morire? Il vetro della clessidra si accende e si colora nella luce che lo attraversa, una luce dorata rugginosa quando la clessidra è colma di sabbia e giallorosa pallido quando si svuota."
I cinque protagonisti di questi racconti si ritrovano tutti a fare i conti con un tempo che sembra non avere inizio né fine, corrente di un fiume che conduce alla foce e alla sorgente.
Il ricco e ormai vecchio industriale che inscena una beffarda ritirata dalla vita; il maestro di musica che dopo tanti anni rivede il proprio allievo in un incontro di ambigua ed elusiva crudeltà; il viaggiatore che, nella piccola e assopita cittadina di Krems, mosso da una coincidenza apparentemente insignificante, scopre il non tempo della vita e dell'amore in cui tutto è presente e simultaneo; il vecchio scrittore ospite d'onore di un premio che misura la propria estraneità al mondo e ai riti della letteratura; e infine il sopravvissuto della Grande Guerra e della grande stagione culturale della Trieste absburgica e irredentista che osserva le riprese di un film dedicato a una vicenda della sua giovinezza e di quella dei suoi amici stentando a riconoscere sé stesso e i propri compagni nei gesti e nelle battute degli attori che li interpretano.
Ironicamente crudeli, malinconicamente sobri, i cinque personaggi sembrano a poco a poco attutire l'intensità delle loro esistenze, sfumando la distinzione tra finzione e realtà, con la consapevolezza che anche "le pagine invecchiano come le cose vive: fanno orecchie d'asino, si sgualciscono, avvizziscono. Come la mia pelle."
Dopo il ritratto di Alan Blair in Sveglia, Sir! e quello autobiografico di Veloce come la notte, Ames si mette a nudo senza pudore.
Insicuro nei rapporti con le donne, angosciato dalla depressione, ossessionato dalla calvizie e dall'impotenza, si rivela una sorta di antieroe in cerca di un'identità, ma soprattutto in lotta con se stesso per non farsi tentare dal Prozac e dal Viagra.
Le sue bizzarre manie diventano il filo rosso di un esilarante viaggio, dall'adolescenza alla "immaturità", nei suoi problemi con il sesso, dovuti all'incapacità di accettare il proprio corpo.
Un racconto frenetico scandito da epistassi, fastidiosi disturbi intestinali, prostitute e risse da bar che rendono questo libro un esercizio di caustica autoironia.
Una "disturbata" versione al maschile di Sex and the city scritta da un esteta sui generis, la cui vita intellettuale è costantemente insidiata da bisogni bassissimi e timidamente perversi.
Questo titolo contiene materiale non adatto ai minori di 18 anni. Audible consiglia l'ascolto ad un pubblico adulto.
"Tutto cominciò con quel cane sgozzato." Si apre in una torrida estate un lungo anno di omicidi per la polizia di Quarto Oggiaro, quartiere simbolo della periferia milanese.
Protagonista, suo malgrado, delle indagini, è l'ispettore Ferraro, uomo senza qualità particolari, se non, forse, il suo innocuo umorismo, che lo salva spesso da un'esistenza alquanto deprimente. Perché di certo la sua vita personale non è un granché: divorziato, vive solo, in una casa caotica, mangiando a cena pattume surgelato. Per non parlare poi del disordine affettivo... Attorno a lui, come in un coro tragicomico, ruotano poliziotti surreali, imprenditori rampanti, spacciatori, contrabbandieri, snob vogliose, domestici imperturbabili, carabinieri gentiluomini, fruttivendoli, filosofi, informatori, pensionati, picchiatori, pendolari, sciure, manifestanti: il popolo di una città.
Per cosa si uccide, attraverso le indagini dell'ispettore Ferraro, racconta questa varia umanità, scandaglia il ventre molle di Milano, la vera protagonista del libro, diventando così il romanzo, aspro e ironico, di una città. Seguendo le indagini di Ferraro si attraversa l'intero spaccato urbano, dai cortili babelici delle periferie alle dimore borghesi del centro storico. Una Milano troppo spesso odiata, a cui Gianni Biondillo regala un amaro, accorato atto d'amore.
Ventiquattro anni possono sembrare pochi per decidere di raccontarsi in un libro, ma Beatrice Bruschi è una ragazza speciale, sensibile e profonda. Una ragazza che fin da piccola ha inseguito con grande determinazione, superando anche tanti "no", il suo sogno di diventare attrice e che è in grado di mettere a frutto la sua esperienza per arricchire il proprio bagaglio culturale. Le piace infatti approfondire quello che c'è dietro una storia e i suoi protagonisti. Ed è proprio leggendo per curiosità personale e studiando, che Beatrice ha scoperto come nel mondo proviamo tutti le stesse emozioni e le esprimiamo allo stesso modo: dalla paura alla felicità, passando per la rabbia, la sorpresa, il disgusto, la tristezza e il disprezzo. Una rivelazione illuminante, che abbatte qualsiasi barriera e preconcetto, e permette di andare oltre l'io per abbracciare il noi in maniera forte e incondizionata.
Partendo dalle 7 emozioni che accomunano tutti noi, Beatrice ripercorre in questo libro alcuni episodi della sua vita raccontandoli in maniera sincera e profonda, come in un diario, per condividerli con i suoi coetanei - e non solo! - e riflettere insieme a loro su un modo nuovo di guardare gli altri. Uno spaccato di vita di chi, seppur giovane, ha già fatto un piccolo "giro del mondo emozionale" e vuole dire a gran voce che tra noi non c'è Nessuna differenza.