C’è chi ce l’ha fatta e chi purtroppo no, chi racconta come ha vissuto la malattia di una persona cara e chi sta ancora affrontando un problema di salute. Tante storie, spesso difficili da ascoltare, commoventi, a volte crude ma anche leggere e spensierate grazie alla capacità degli autori di affrontare la vita e la malattia con ironia, che ti apriranno gli occhi sulla realtà di chi ha perso il bene più prezioso che ognuno di noi possiede: la salute.
Gli audiolibri che ti proponiamo sono ascolti che toccano il cuore e fanno riflettere sulla brevità e l’incertezza della vita e quindi, in un certo senso, aiutano a stare meglio e a dare valore a ciò che conta, oltre che a empatizzare con chi sta passando un momento difficile e rendersi conto della quotidianità di una persona malata.
Antonella Ferrari nasce come ballerina ma, a causa della sclerosi multipla, è costretta a rinunciare a una carriera nella danza; nonostante la malattia, Antonella riesce a farsi strada come attrice, partecipando a musical, spettacoli di teatro, serie tv. Questa autobiografia risale al 2012 e racconta la sua vita dall’amore per la danza, a quello per la recitazione fino alla diagnosi della malattia, con tutti gli stravolgimenti che questa inaspettata notizia porta con sé.
Una testimonianza importante che aiuterà chi soffre della stessa malattia (o di qualsiasi altra) a sentirsi meno solo e ad accettare di convivere con i limiti del corpo che, per fortuna, non intaccano le capacità della mente.
L’ascolto dell’audiolibro è consigliato non solo per i contenuti ma anche per il formato: le ambientazioni e il sound design originali rendono l'esperienza sorprendente e immersiva.
Nonostante questo audiolibro sia indirizzato a un pubblico giovane, l’ascolto è piacevole e fortemente consigliato anche per i più grandi; questo perché gli spunti di riflessione che contiene la storia sono universali e perché chiunque la cominci non potrà fare a meno di amare Auggie, un bambino nato diverso dagli altri a causa di una malattia genetica e che, una volta compiuti 10 anni, si trova a dover affrontare la scuola e la diffidenza dei compagni e del mondo. Raccontato attraverso i punti di vista dei vari personaggi, Wonder non parla solo di tolleranza e accettazione della diversità (in questo caso puramente fisica, ma potrebbe riferirsi a qualsiasi altra caratteristica distintiva), ma fa riflettere anche sul fatto che il protagonista sia in realtà un bambino fortunato sotto molti altri aspetti, per esempio perché è circondato dall’amore di moltissime persone.
Non morire, libro vincitore del Premio Pulitzer 2020 nella categoria General nonfiction, è il racconto dell’esperienza di Anne Boyer, scrittrice e poeta statunitense, a cui nel 2014 viene diagnosticata una forma molto aggressiva di cancro al seno. La Boyer ripercorre le notizie ricevute, le emozioni, sia positive che negative, le cure, il rapporto (spesso conflittuale) con il complesso business della salute. Interessante come la scrittrice non parli mai del cancro come di un nemico da combattere o una battaglia da vincere, espressioni fin troppo comuni nella narrazione mainstream della malattia. Usare questi termini significherebbe secondo lei attribuire tutta la responsabilità della guarigione solo al malato, mentre occorrerebbe interrogarsi sulle colpe sociali e ambientali. “Chi muore e chi no del complesso di patologie chiamato ‘cancro al seno’ lo determina lo stipendio, l’istruzione, il sesso, lo stato familiare, l’accesso alle cure, la razza, l’età.”, dice la Boyer, determinata a raccontare la malattia con parole nuove e significative.
La SLA, sclerosi laterale amiotrofica, è una malattia neurodegenerativa che si manifesta in età adulta determinando la progressiva paralisi dei muscoli volontari e respiratori. Si tratta di una malattia che non ha cura e che presenta un’aspettativa di vita dopo la diagnosi di pochi anni, anche se la sopravvivenza media negli ultimi tempi è notevolmente aumentata.
Michele La Pusata ha ricevuto la diagnosi di SLA dodici anni fa e, in questo audiolibro, racconta di come la sua vita sia cambiata e di come la malattia lo abbia aiutato a dare un nuovo significato alle sue giornate, cercando e trovando la felicità nelle piccole cose quotidiane: i momenti passati con i figli, l’amore per le persone care, la fede. Una persona che sembra prigioniera di un corpo che non funziona più riesce a parlare di libertà, la libertà data dalla consapevolezza che la sua vita si concluderà quando e come stabilito dalla vita stessa.
L’autore, il conduttore radiofonico Alessandro Milan, racconta in questa emozionante cronaca l’esperienza diretta con il cancro della moglie, la sua perdita, ma anche e forse soprattutto la loro storia d’amore. Un amore messo a durissima prova dalla malattia, ma che è più forte delle chemio e delle operazioni, che riesce a reagire alla paura con la pazzia e la risata, che è anche capace di essere vulnerabile, piangere e togliersi la maschera della positività a tutti i costi.
Sicuramente una storia tragica che però non cede mai alla mielosità strappalacrime, perché scritta con amore, rabbia, tenerezza, sincerità, calore. Il narratore Jerry Mastrodomenico riesce a restituire con garbo la forza della storia.
Quello che la scrittrice e saggista Pia Pera non ha ancora detto al suo adorato giardino è che è stata colpita da una malattia che, poco a poco, la sta privando della forza e della possibilità di muoversi. E quindi, anche della capacità di prendersi cura delle sue splendide piante e fiori, elementi di una natura magica che dà conforto al suo spirito nei momenti bui. Pia Pera racconta in questo audiolibro il diario di ciò che avviene, giorno dopo giorno e stagione dopo stagione, nel suo giardino, e in parallelo nel suo corpo sempre più provato dalla malattia. Con grande sincerità, la scrittrice apre una finestra sui suoi pensieri più profondi, sul significato della vita e soprattutto della morte.
L’audiolibro è il diario di una ragazzina giapponese che si ammala di una malattia rara molto grave, che la obbliga a sopportare anni di dolori, lacrime e privazioni prima di lasciare la vita terrena. Aya racconta in questa testimonianza la tristezza di non poter crescere e avere un futuro, sentirsi un peso per gli altri e rifiutare il proprio corpo. Come dice il titolo, le lacrime sono tantissime, quelle di Aya e quelle di chi ascolta, ma questa storia triste scritta con un linguaggio semplice e toccante insegna tantissimo, non solo a chi si trova in una situazione difficile ma anche a chi è sano e non riesce ad essere grato per quello che ha. A detta di chi l’ha ascoltato, si tratta di un audiolibro che riesce davvero a cambiare il mondo di guardare alla vita.
Lo scrittore israeliano Abraham B.Yehoshua firma un romanzo dolce e toccante che affronta il tema del decadimento mentale, riflettendo anche sullo sfondo della storia sull’importanza della convivenza pacifica tra popoli diversi (in questo caso, l’israeliano e il palestinese).
Il protagonista è Zvi Luria, un ex ingegnere responsabile della costruzione di grandi opere tra cui molti tunnel strategici; una volta raggiunta l’età della pensione, Zvi si trova a dover affrontare un tunnel molto più oscuro e senza uscita di quelli fino a quel giorno progettati: la demenza senile. Invece di rassegnarsi alla perdita di memoria e identità, Zvi prova a immergersi nella vita e a mantenere il più possibile il cervello attivo, per cercare di rallentare il decorso della patologia.
Il tema della malattia viene trattato da Yehoshua con ironia e delicatezza, per trasmettere il messaggio speranzoso che, anche nella sofferenza, è possibile trovare conforto nell’affetto, condivisione e generosità.
Nella nostra sezione dedicata alla narrativa di genere puoi filtrare gli audiolibri per le tematiche che più ti interessano, per esempio quella medica.