Viaggiare è una delle cose che più sono mancate a molti di noi negli ultimi due anni e, forse un po’ per la scarsità di esperienze che ha accompagnato la pandemia, il bisogno di adrenalina fa capolino oggi più forte che mai. Gli audiolibri che ti proponiamo in questo articolo raccontano grandi imprese, sogni che si realizzano con la conquista di vette altissime, viaggi in luoghi inospitali dove l’uomo è un estraneo, scelte di vita controcorrente fatte lasciando da parte le certezze e le comodità.
Per alimentare la tua voglia di avventura e tirare fuori il coraggio (e un pizzico di incoscienza), ecco le esperienze di uomini e donne che hanno fatto viaggi eccezionali.
Simone Moro è nato a Bergamo nel 1967 e fin da piccolo la sua passione assoluta è sempre stata la montagna. Tra le sue imprese più incredibili c’è l’aver portato a termine la salita invernale di tre ottomila: lo Shisha Pangma nel 2005, il Makalu nel 2009 e il Gasherbrum II nel 2011. In questo audiolibro, Simone racconta la storia delle sue spedizioni in Himalaya, vent’anni di avventure cominciate sulle Alpi per arrivare fino al tetto del mondo; mentre narra le sue gesta, l’autore coglie l’occasione per ripercorrere anche le vicende dei grandi scalatori che, dal 1953 ad oggi, sono saliti fino in cima all’Everest. Una montagna, l’Everest, che non è solo una vetta agognata dagli alpinisti, ma anche una scuola di vita, un luogo di crescita dove si possono e si devono intraprendere scelte diverse, dove si sperimenta la vera amicizia ma anche la sfiducia nelle persone, la meraviglia, la paura e la felicità. Questo audiolibro è il diario di un’avventura estrema che piacerà anche a chi non è un fanatico della montagna.
Se vuoi continuare ad ascoltare le avventure di Simone Moro, ti consigliamo anche l’audiolibro La voce del ghiaccio, nel quale l’alpinista racconta e spiega il suo sogno quasi irrealizzabile: quello di affrontare le vette più alte del pianeta nella stagione più difficile, l'inverno.
Un audiolibro che sembra voler dire a chi lo ascolta: il concetto di impossibile non esiste, sta solo nella tua testa. In effetti, una mente razionale fa fatica a capire come alcuni uomini riescano ad avvicinarsi così tanto al limite; Simone Moro però è l’esempio di una persona che è riuscita ad abbattere quella barriera tra il possibile e l’impossibile, ma che non scrive per vantarsene o per enfatizzare il suo coraggio, ma piuttosto per provare a farti vivere in prima persona cosa significa camminare fino ad oltre 8000 metri e sentire sulla pelle il freddo e la fatica. Per la prima volta nella storia della letteratura di montagna infatti, questo libro è stato scritto quasi interamente durante l'ascensione del Nanga Parbat, che Simone ha intrapreso alla fine del dicembre 2011. Una cronaca eccezionale che lascia trasparire in ogni momento la passione per l’esplorazione e per la montagna che animano Simone a continuare; una passione che ti contagerà e ti darà l’ispirazione per lanciarti in nuove appassionanti avventure.
La sera del 9 luglio 1961 due cordate, una composta da 4 alpinisti francesi e l’altra da 3 italiani, si incontrano casualmente al bivacco della Fourche, sul versante valdostano del Monte Bianco. Tutti e due i gruppi puntano a scalare per la prima volta il Pilone Centrale di Frêney, una altissimo monolite che conduce alla vetta del Monte Bianco. Decidono così di compiere l’impresa insieme; due giorni dopo la partenza però, durante la parte più difficile della scalata, una violenta tempesta estiva si abbatte su di loro. Da quel momento l’avventura prende una piega tragica: dei sette alpinisti, solo tre riescono a sopravvivere.
Marco Albino Ferrari, grande amante della montagna, si è appoggiato a documenti e cronache di quel periodo e alle testimonianze dirette di due dei sopravvissuti per raccontare i fatti concentrandosi soprattutto sull’emotività dei personaggi, inseriti in una dettagliata ricostruzione d’epoca. Un appassionato reportage che resta fedele alla realtà senza bisogno di enfatizzarla, scritto in modo vivido e appassionante. Il risultato è che sembra di trovarsi dentro a un thriller mozzafiato.
Se ti interessa approfondire questa vicenda puoi ascoltare anche l’episodio della serie Lezioni di storia dedicato proprio a Walter Bonatti e la scalata del Frêney.
È la sua leggendaria forza ad aver ispirato il soprannome “Massiccione”, l’appellativo con cui tutti conoscono Roberto Zanda, un uomo che dopo un’infanzia complicata e tanti anni passando da un lavoro all’altro ha scoperto la passione per le imprese estreme: triathlon, ultramaratone, gare desertiche… ha provato un po’ tutto quello che è al limite del possibile, e per due volte ha rischiato la vita. In questo racconto della sua straordinaria vita, l’autore non vuole però soffermarsi sul dramma vissuto o elogiare la propria capacità di resilienza, ma piuttosto lasciarsi andare alla narrazione di un’esistenza, con i suoi alti e bassi, che a un certo punto ha avuto un picco drammatico che è riuscita a superare, andando oltre. Nella sua autobiografia traspare la dicotomia tra voglia di libertà e sofferenza per non poter stare vicino alla famiglia, tra ricerca di un equilibrio interiore e necessità di tirare fuori la forza e la tenacia per andare avanti, tra bisogno di solitudine ma anche di amore. Una celebrazione della bellezza e della forza della vita e della sopravvivenza.
Eva Toschi è un’alpinista e runner romana che, nonostante l’influsso della metropoli, ha le montagne nel sangue come se fosse nata in una baita d’alta quota. In questo libro “on the road” racconta la sua esperienza di viaggio, un percorso intrapreso in un momento difficile della sua vita, quando dopo la laurea deve decidere velocemente che fare del suo futuro. La decisione che prende è quella di salire su un vecchio Ducato bianco, che soprannominerà Maurone, e guidarlo in lungo e in largo per le Alpi. Tra una faticosa salita e l’altra, accompagnata di volta in volta da nuovi amici, Eva ci conduce verso un modo diverso di vivere, dove non esiste la paura delle pareti più ripide e della libertà assoluta.
Un ottimo ascolto formativo per chi si trova, come successe ad Eva, in un momento cruciale del proprio percorso di vita e sta valutando cosa e quanto rischiare per essere felice.
Carla Perrotti è un’esploratrice che gira il mondo alla ricerca dei luoghi più impervi da perlustrare. Fabio Pasinetti lavora come centralinista ed è non vedente dall’età di 35 anni; insieme, i due hanno compiuto una grande impresa, non solo dal punto di vista fisico ma anche e soprattutto motivazionale: hanno affrontato il deserto egiziano, 250 km di dune e pietraie percorsi in due settimane, sopportando temperature estreme. Una soddisfazione enorme per entrambi, un’avventura che ha fatto nascere una splendida amicizia e ha dimostrato che le barriere sono spesso più mentali che fisiche. Vale la pena avere paura e sacrificarsi per spostare l’asticella del limite ancora un po’ più in là e lanciare un messaggio di speranza a chi vive una forma di disabilità: con preparazione, forza di volontà e le persone giuste accanto, tutto è possibile.
Preparati, perché questo audiolibro ti farà venire un’incontrollabile voglia di viaggiare! Claudio, il protagonista, vive una classica vita normale nella quale, all’ apparenza, non manca nulla: un lavoro stabile, una fidanzata, una vita sociale soddisfacente. Eppure, si chiede, come mai non sono felice? Così un giorno decide di assecondare la sua voglia di cambiamento e comincia una grande avventura in giro per il mondo; un viaggio lungo tre anni, senza aerei ma con mezzi lenti, che gli permettono di raggiungere i luoghi meno noti e stare con la gente senza nessuna fretta. Oltre a farti vedere con i suoi occhi posti splendidi e a trasmettere la bellezza di conoscere persone diverse da lui, il viaggio che racconta Claudio è anche quello introspettivo, fatto di domande, riflessioni, emozioni, ricerca della serenità…
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