Vecchio testamento

Il primo libro della Bibbia, la Genesi: dalle origini alla morte di Giuseppe. Traduzione in italiano curata da Antonio Martini, arcivescovo di Firenze, che redasse dal 1769 al 1781 la prima traduzione italiana cattolica della Bibbia, partendo dai testi della versione latina di San Gerolamo. L'opera fu approvata nella sua interezza dal pontefice Pio VI.

Enoch, discendente di Adamo, narra il suo viaggio attraverso i sette cieli, ricevendo rivelazioni sulla creazione, il futuro e segreti divini. I Libri di Enoch, considerati apocrifi, svelano conoscenze esoteriche e insegnamenti eretici. Frammenti trovati tra i Rotoli del Mar Morto suggeriscono l'influenza su pensieri del Nuovo Testamento. Il volume offre una prospettiva affascinante sulle prime credenze cristiane, approfondendo temi come Genesi, Noè, angeli caduti, demoni e la fine dei tempi.

"I libri sapienziali" della Bibbia Cristiana sono libri didattici o di etica morale. Hanno lo scopo di insegnare la sapienza. Sono presentati in forma poetica, per cui vengono anche detti "libri poetici".

Concludono l'antico Testamento i libri dei profeti. Il profeta è l'uomo di Dio: animato dal suo Spirito, ha una parola da rivolgere al re o a Israele da parte di JHWH. Egli esprime il giudizio di Dio sul loro agire. Se Israele e il re sono stati infedeli agli impegni dell'alleanza, la parola del profeta rivela il loro peccato e preannunzia il castigo; se invece il popolo ha già scontato la pena, gli annunzia la prossima liberazione.