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Circe: Il romanzo di Maria Tarnowska
- Letto da: Silvia Cecchini
- Durata: 5 ore e 20 min
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Sintesi dell'editore
Pubblicato nel 1912, questo romanzo ebbe un grande successo, non solo perché raccontava lo “scandalo russo”, la storia dell’avventuriera Maria Tarnowska, condannata a 8 anni per aver spinto , con la complicità di un suo amante, un altro suo amante a uccidere il suo futuro marito; ma perché la storia di questa donna la vedeva al centro di grandi passioni e di suicidi (se ne contano almeno due). Maria Tarnowska ebbe una pena mite grazie all’impostazione della difesa che mostrò la sua storia di sposa bambina con un pervertito, e la sua infermità mentale, dovuta anche alla cocaina.
Ecco la critica del libro de le Journal di Parigi: “un lucido e incessante turbine di azione, di sogno, di incoscienza, di follia. IL melodramma sipurifica in elegia, senza perdere niente della sua intensità e della sua furia. L’emozione più rara, più universale fa palpitare queste pagine di febbre, questa ricostruzione ideale e forsennata…E su questa bellezza sparsa e condensata, sul sangue sparso e sul fango illuminato dal sole, le grandi ali della pietà apportano nei giorni della sofferenza di una prigioniera tutto il cielo e tutto il sogno…”
Cornice musicale: concerto n. 1 di Prokoviev
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- Cliente Kindle
- 03/01/2024
Una storia avvincente e crudele
La prova che, dietro a ogni peccatore, c’è un semplice essere umano. Maria era una ragazzina innocente, dolce, corrotta dalla vita e dalle circostanze. La sua discesa verso il peccato e il delitto è avvincente e difficile da condannare. Scopriamo, attraverso il suo diario, i suoi pensieri reconditi, le ragioni che l’hanno spinta ad agire e proviamo pena per lei. No, non possiamo giustificarla, ma possiamo capirla.
Romanzo mirabile letto splendidamente
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