Con le peggiori intenzioni

Bellissimo libro letto appena uscito ed ora riascoltato con piacere; peccato la voce rauca del lettore .secondo me più indicata per le opere di Pasolini, e non di mio gradimento perché nella lettura avevo immaginato la voce del protagonista totalmente diversa.
Spero di poter presto ascoltare gli altri libri di questo notevole autore anche se già letti quasi tutti.

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Philip Roth de noantri

tra un Woody Allen di largo Argentina e un Philip Roth de noantri, il risultato è un romanzo che calza a pennello gli anni 80 romani. Probabilmente Piperno ha riportato molti personaggi esistenti in quell'ambiente e in quegli anni, ma li ha raccontati con un ritmo newyorkese che crea un gioco stridente con la statica Roma nord, così da generare già da sé il comico. Il romanzo racconta persone e fatti attraverso il filtro della mente di un adolescente confuso che diventerà adulto spaesato.
La lettura di Rossi crea la giusta ansia costante, perfettamente intonata al contenuto.

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Geniale

Tutta la velleità degli anni 80 e della borghesia italiana, racchiuse nelle pagine di questo libro, che ne fanno un capolavoro esilarante per chi quel periodo se l'è vissuto e per chi, non avendolo vissuto, vuole capire quale fu il delirio edonistico che si sciolse come neve al sole negli anni 90. La lettura di Riccardo Rossi, poi, impreziosisce l'opera dando incredibile risalto all'ironia che sta dietro ad ogni parola

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imperdibile

questo libro è stupefacente, spigoloso e crudele in alcuni punti ma ricco di profonde emozioni, mi ha trasportata attraverso le vicende della famiglia Sonnino attraverso digressioni e flussi di coscienza sempre pieni di ironia. meraviglioso. Ho fatto fatica inizialmente ad adattarmi ai ritmi della lettura ma una volta fatto l'ho trovata molto adatta.

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Magnifico

Non avevo mai letto nulla di Piperno, sapevo della sua bravura, ma questo libro ha superato le mie aspettative. Con ironia e sapiente sarcasmo, Piperno ci racconta un pezzo di società e ci descrive un'ampia gamma di debolezze umane e insindacabili verità. È un delirio magnificamente scritto e il narratore, Riccardo Rossi, riesce perfettamente a trasmettere l'impetuoso flusso di pensieri del protagonista.

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Un po’ di delusione

Delusione perché ho ascoltato una saga di famiglia, diversa dal solito. I fatti sono pochi, tutto scorre da una generazione all’altra senza avvenimenti di rilievo, con tanta descrizione fisica e psichica di ogni personaggio. Emerge la condizione sociale della Roma bene: ricca, superficiale e vuota. Il romanzo è ben scritto, letto in maniera frettolosa.

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Lettore inascoltabile

I romanzi di Piperno sono scritti meravigliosamente. Ogni parola è da gustare. Questo libro è un lungo stream of consciousness di Daniel Sonnino, un rampollo dell’upper class ebrea romana, che ripercorre a ritroso la storia della sua famiglia e soprattutto della gioventù “bene” di Roma della fine degli anni ‘80. Affilato e scabroso l’autore viviseziona ogni personaggio della storia senza pietà. Peccato per la lettura di Riccardo Rossi, così romana e sopra le righe che impedisce di godersi veramente l’ascolto. Penso che non ascolterò mai più un audiolibro letto da lui.

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Eccezionale

Un libro scoppiettante, una scrittura sofisticata esaltata da una lettura egregiamente espressiva. Piacevolissimo. Libro davvero raccomandato

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Rivelazione

Scrittura molto colta, piacevole e divertente. Riflessioni a tratti profonde. Personaggi e situazioni ben descritti

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Irriverente!

Ho letto tante critiche a questo romanzo, "accusato" di sfoggiare un linguaggio troppo ricercato e forbito, come se l'uso (abuso?) di termini come apotropaico e sinestetico inficiasse il romanzo stesso, mentre, a mio avviso, ne definisce bene, semmai, lo stile. Può piacere o no ma questo è. Non vi piacciono termini non ovvi, forse perché non li conoscete? Suvvia, dotatevi di un vocabolario: imparerete qualcosa di nuovo, che non fa mai male.
Non condivido neanche l'accusa di essere un romanzo snob, i personaggi forse lo sono, ma l'autore che c'entra? Si narra una storia e si descrivono dei personaggi, che non per forza, protagonista incluso, devono necessariamente starci simpatici. Certo, c'è una sorta di divertissement, di parlarsi un po' addosso, ma con tanta ironia che, se non viene colta, ancora una volta, non è responsabilità dell'autore. Tante digressioni e domande retoriche, per divertimento sarebbe interessante contare quante volte vengono ripetuti termini come "se" e "come se" (scusate il gioco di parole!) ma alla fine non si può dire che ciò non sia funzionale al racconto, non è un errore!
Insomma, mi domando, che cosa dà davvero fastidio di questo romanzo? Forse l'irriverenza, forse è questo che non viene perdonato. Forse smuove e irrita un certo perbenismo, e allora, fosse anche solo per questo, direi che Piperno ha fatto centro. Già solo per questo mi sta simpatico... non dimentichiamo che è il suo romanzo di esordio: in un mare di melassa autopubblicata, che stravende ma vale zero, che oltre a vampiri e strizzatine d'occhio al genere young adult non va, ma ben venga un romanzo maturo e completo! Ma che volete di più??
Bravo Riccardo Rossi, con la sua voce ruvida e forse poco adatta ad un io narrante che impersona un protagonista più sommesso e impacciato, ma alla lunga, ascoltando, ti rendi conto che invece è la voce giusta. Dietro c'è l'attore, e si sente il mestiere. Bravi tutti!

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