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Dinastie
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Letto da:
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Alessandro Pili
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Di:
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Michele Masneri
A proposito di questo titolo
Da Prada ai Ferragnez, ritratti della vera nobilità italiana. Quella senza blasone. Chi sono e cosa fanno i ricchi in Italia, oggi? Quelli che i soldi li hanno da sempre, gli aristocratici, ne hanno sempre meno. E la borghesia, col suo tanto decantato fascino discreto e con l'operosità instancabile? E i nuovi ricchi, quelli delle start up, che diventano milionari in una notte, esistono o sono solo una specie d'oltreoceano? Con il piglio del naturalista Michele Masneri inizia un esilarante viaggio attraverso il bel Paese alla scoperta di questa specie facoltosa, deciso a descriverne vizi, virtù e abitudini. Partiamo da Milano che, dimenticata la nebbia che si taglia con il coltello grazie al riscaldamento globale, è diventata l'habitat ideale delle ricche famiglie italiane. Ci sono i Prada, i Moratti e i parvenu Ferragnez. Passiamo poi a Torino. Fino a qualche anno fa epicentro identitario molto conscio del suo essere stata la prima capitale d'Italia, ora invece sembra fare fatica a star dietro ai cambiamenti del nuovo secolo. E così le due principali dinastie locali, gli Agnelli-Elkann e i De Benedetti, sono più ritirate e slegate dai destini della città e anche della nazione. Ed eccoci arrivati alla Capitale. Trovare una borghesia non folkloristica a Roma sembra quasi una missione disperata. Del resto, in una città in cui il lavoro non è un tema di conversazione né un obiettivo reale di alcuno perché mai uno dovrebbe aspirare a fare le grand bourgeois? Eppure qualche famiglia che ha scelto Roma come suo habitat esiste, e merita di essere descritta. E poi c'è la provincia, sterminata e mutevole: in fondo l'Italia è fatta di provincia. Ed è proprio lei, con i suoi capannoni e le sue fabbrichette a essersi maggiormente trasformata con la globalizzazione. L'incontro tra la provincia e i social poi ha creato un mistone esplosivo, quasi postmoderno, rendendo queste terre l'ambiente ideale della più o meno nuova ricchezza. Dai Beretta ai Trussardi fino ad arrivare ai "veri" Agnelli, i re delle pentole non meno orgogliosi degli omonimi più celebri. Con Dinastie Michele Masneri ci regala un'indimenticabile galleria di ritratti delle più ricche famiglie italiane. E con la sua penna raffinata, ironica e a tratti graffiante, ci consegna un irresistibile affresco di costume del nostro Paese.
©2022 Mondadori (P)2023 MondadoriCosa pensano gli ascoltatori di Dinastie
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Generale
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Lettura
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Storia
- Utente anonimo
- 22/10/2024
contemporaneità
credo sia necessaria una revisione editoriale post registrazione. il 90% dei nomi sono pronunciati male. persino una frase con la "real casa" riferita ai Savoia viene letta con con accento inglese.
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Generale
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Lettura
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Storia
- D.
- 16/10/2024
Piacevole ma lettore pessimo
Mi sentito leggere così male: accenti e pronunce tutti sbagliati. Peccato perché il racconto è piacevole e brillante
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Generale
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Storia
- Tatiana
- 18/11/2024
Chi legge potrebbe far di più
Tutti i nomi in inglese e molti italiani pronunciati in modo errato, si poteva fare un minimo di ricerca per non far figuracce.
Le storie un po’ prolisse e troppo ricche di particolari, ma nel complesso il libro è scorrevole.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Luca Delponte
- 23/08/2024
Affascinante e ironico, lettura al limite del ridicolo
Libro gustosissimo, pieno di aneddoti gustosissimi e una sana dose di sottile ironia. Scrittura arguta e coinvolgente.
Nota di demerito all'attore: io spero che si tratti di un'intelligenza artificiale, piuttosto che di una incapacità reale. Non c'è lingua, toponimo o addirittura omonimo al sicuro. Cuori inglesi pronunciati come feriti, palazzi storici romani che da casini di caccia sono diventati luoghi do gioco d'azzardo.
Questo conferma la mia ipotesi per cui una lettura insufficiente possa rovinare anche il migliore dei libri
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