I demoni di Pausilypon
La prima indagine di Virgilio
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Letto da:
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Dimitri Riccio
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Di:
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Pino Imperatore
A proposito di questo titolo
Neapolis, 22 a.C. Dalla vasca delle murene di una lussuosa villa situata nella meravigliosa località di Pausilypon affiora una carcassa umana. È del ricco e spregevole eques romano Lucio Popilio Lepido, ospite del proprietario della villa, il cavaliere Publio Vedio Pollione, più feroce del morto. Pollione e Lepido non sono gli unici equites di Pausilypon: altri cinque loro sodali, con cui hanno sancito un patto segreto, si sono dati appuntamento nella dimora per un simposio. A pochi giorni – non è un caso – dall'arrivo in città dell'imperatore Augusto. Accanto al corpo di Lepido, un messaggio oscuro. Una minaccia? Un avvertimento? È possibile che l'assassino non voglia fermarsi? E chi può essere il nemico degli equites? Un avversario politico? O uno degli schiavi trattati come bestie? Pollione ha un'idea: rivolgersi al più grande poeta di Roma, il vate Publio Virgilio Marone, che a Neapolis sta componendo gli ultimi libri dell'Eneide. E Virgilio accetta di indagare, con i suoi inseparabili collaboratori: lo scriba Proculo, svelto di mente e di lingua, e Petelia, forte nel corpo e nello spirito. Sarà una battaglia all'ultimo sangue. Un viaggio spietato nei grandi enigmi della vita e della morte. Nei secoli Virgilio è stato raffigurato come poeta del circolo di Mecenate, come mago capace di profetizzare l'avvento di Cristo, e naturalmente come guida di Dante nei gironi infernali e nelle balze del Purgatorio. Ma mai, fino a ora, come detective. Lo fa Pino Imperatore, capace di costruire un mystery pieno di tensione, di ricreare le luci e le ombre della Roma di Augusto, di mettere in scena personaggi indimenticabili, che siano realmente esistiti o inventati dalla sua penna. Senza ovviamente rinunciare all'elegantissima ironia che lo ha reso uno degli autori più amati del nostro tempo.
©2024 HarperCollins Italia S.p.A. (P)2024 Audible GmbHCosa pensano gli ascoltatori di I demoni di Pausilypon
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Generale
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Lettura
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Storia
- Fabio Cesare Bagliano
- 20/10/2024
Lettura fantastica, storia che lascia a desiderare
l'autore non è riuscito a creare un'esperienza immersiva in cui il lettore si senta teletrasportato nel passato. Elementi come l'eccessiva amicizia fra padroni e schiavi (cosa impensabile nell'antica Roma) stonano con l'ambientazione storica. Il finale, per quanto sorprendente e scioccante, appare un po' calato dal nulla e non vi sono indizi che permettono al lettore di formulare ipotesi sul colpevole. La lettura è ottima e sono di particolare qualità le descrizioni delle scene più "macabre"
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Generale
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Lettura
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Storia
- Utente anonimo
- 01/10/2024
Poco giallo
Godibile. La voce narrante é straordinaria e fa la differenza. Purtroppo manca un elemento fondamentale del genere: gli indizi. Il lettore non ha modo di capire chi possa essere il responsabile. La soluzione finale é inattesa, ma inverosimile.
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Generale
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Lettura
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Storia
- BellatrixFS
- 06/12/2024
GRAN BEL LIBRO!
Il ritorno su Audible di un investigatore dell'Antica Roma. La voce di Dimitri Riccio a cantarne le peripezie. Per me, innamorata di Publio Aurelio Stazio, l'accoppiata vince a mani basse. E i ricordi scolastici riaffiorano imponenti. Da riascoltare!
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Generale
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Lettura
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Storia
- Utente anonimo
- 01/10/2024
Virgilio rimettiti comporre versi!
… perché come investigatore lasci un po’ a desiderare.
intendiamoci, non è un libro sgradevole. I personaggi sono simpatici, e alcune interazioni con risvolti comici sono divertenti. Pregevoli gli i passi che rievocano la rivolta di Spartaco. Ma il ‘giallo’ non si risolve certo per la sagacia del poeta. E il difetto peggiore secondo me, pur se la conoscenza del mondo classico all’autore non manca, è che non riesce a restituire la sensazione di essere trasportati in un’altra epoca, che un buon romanzo storico dovrebbe dare. Si avverte l’artificio. L’aspetto più sconcertante è l’humanitas, nota e indubbia in Virgilio, ma resa in un modo assolutamente inverosimile, con una considerazione del ceto servile, una confidenza amichevole, che nemmeno il più generoso padrone dell’epoca potrebbe mai avere.
Peccato perché l’idea era buona. Ma davvero la resa non appassiona.
Nemmeno la lettura mi ha convinta fino in fondo.
Ben fatta ma troppo enfatica.
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