Il filo infinito
Viaggio alle radici d'Europa
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Letto da:
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Alberto Onofrietti
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Di:
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Paolo Rumiz
A proposito di questo titolo
Che uomini erano quelli. Riuscirono a salvare l’Europa con la sola forza della fede. Con l’efficacia di una formula semplicissima, ora et labora. Lo fecero nel momento peggiore, negli anni di violenza e anarchia che seguirono la caduta dell’Impero romano, quando le invasioni erano una cosa seria, non una migrazione di diseredati. Ondate violente, spietate, pagane. Unni, Vandali, Visigoti, Longobardi, Slavi e i ferocissimi Ungari. Li cristianizzarono e li resero europei con la sola forza dell’esempio. Salvarono una cultura millenaria, rimisero in ordine un territorio devastato e in preda all’abbandono. Costruirono, con i monasteri, dei formidabili presidi di resistenza alla dissoluzione. Sono i discepoli di Benedetto da Norcia, il santo protettore d’Europa. Li ho cercati nelle loro abbazie, dall’Atlantico fino alle sponde del Danubio. Luoghi più forti delle invasioni e delle guerre. Gli uomini che le abitano vivono secondo una "regola" più che mai valida oggi, in un momento in cui i seminatori di zizzania cercano di fare a pezzi l’utopia dei loro padri: quelle nere tonache monacali ci dicono che l’Europa è, prima di tutto, uno spazio millenario di migrazioni. Una terra "lavorata", dove – a differenza dell’Asia o dell’Africa – è quasi impossibile distinguere fra l’opera della natura e quella dell’uomo. Un paradiso che è insensato blindare con reticolati. Da dove se non dall’Appennino, un mondo duro, abituato da millenni a risorgere dopo ogni terremoto, poteva venire questa formidabile spinta alla ricostruzione dell’Europa? Quanto è conscia l’Italia di questa sua centralità se, per la prima volta dopo secoli, lascia in macerie le terre pastorali da dove venne il segno della rinascita di un intero continente? Quanto c’è ancora di autenticamente cristiano in un Occidente travolto dal materialismo? Sapremo risollevarci senza bisogno di altre guerre e catastrofi?” All’urgenza di questi interrogativi Paolo Rumiz cerca una risposta nei fortini dove resistono i valori.
©2019 Feltrinelli Editore (P)2019 Feltrinelli EditoreCosa pensano gli ascoltatori di Il filo infinito
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Generale
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Lettura
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Storia
- Pietro Bastianelli
- 05/11/2024
Un filo da seguire
I libri di Rumiz sono breviari del corpo e dello spirito, istruzioni da seguire per una vita piena e soddisfacente, spunti di riflessione e scoperta, vie di transito per la crescita dell’anima.
Lettura precisa e adatta.
Narrazione come viaggio spirituale alla cerca delle radici di un’Europa che era più unita quando non esisteva.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Cliente Amazon
- 07/09/2024
Lettura necessaria
Un viaggio che vibra dalla prima all'ultima pagina con le frequenze e il battito del cuore autentico d'Europa. Libro epico, coraggioso, struggente nel nome di Benedetto il santo e dei veri europei, antichi e nuovi.
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Generale
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Lettura
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Storia
- fabio conciatori
- 16/11/2024
retorica gratuita
un viaggio nella realta benedettina che è solo l'occasione per propinare retorica politically correct, con tesi preconfezionate e nessuna tensione critica. peccato
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