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Il poeta che non sa parlare
- Letto da: Nino D'Angelo
- Durata: 3 ore e 21 min
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Sintesi dell'editore
La vita di Nino D’Angelo non è una favola, è l’emblema del cambiamento. La sua è una storia unica eppure esemplare: nato nella periferia napoletana, ha corso più veloce della miseria e ha realizzato il sogno di fare il cantante. Lui che è stato prima “il caschetto biondo” – neomelodico prima ancora che questo genere esistesse – e poi l’artista che evolve, che produce poesia, che rivoluziona la sua musica e i suoi dischi, fino a comporre anche per il cinema di qualità, raccoglie ora in questo libro alcuni frammenti della sua vita, la sintesi dei suoi stati d’animo, e traccia la sua storia personale e artistica. Questo volume potrebbe assomigliare a un’autobiografia, ma è in realtà molto di più: più che seguire un ordine cronologico, fa proprio l’andamento ondivago della memoria, che accarezza, accelera, che rallenta per ricordare un amico, un luogo, un aneddoto del passato; in queste pagine, scritte con ironia e leggerezza, ma segnate anche da tanta drammaticità e lirismo, si ha l’impressione di scavare in profondità e di arrivare a conoscere, di quello che è ormai un simbolo della canzone napoletana, anche le pieghe più intime, i trascorsi più remoti, i pensieri più veri. Il risultato è un affresco di luoghi e persone – dall’estrema periferia alle luci della ribalta, da Forcella alla vertigine del successo –, ma è anche e soprattutto un ritratto di un mondo che – sembra dirci Nino D’Angelo – forse ha molto da insegnare: un universo di povertà e dolore, ma fatto di piccole cose, di amicizie sincere, di famiglie numerose che si aiutano, di scherzi e scazzottate, un mondo in cui nessuno si salva da solo e in cui si può ridere di tutto, anche della miseria.