Leonardo da Vinci
Il Rinascimento dei morti
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Dario Merlini
A proposito di questo titolo
Milano, settembre 1493. Leonardo da Vinci è chiamato a indagare su un cadavere sospetto.
Durante l'autopsia, però, accade qualcosa di sconvolgente: la salma si rianima e assale lo studioso e gli assistenti. Scampato all'attacco, Leonardo viene convocato da Ludovico il Moro. Il potente signore di Milano lo mette a parte di notizie agghiaccianti: ciò a cui ha assistito non è che l'ultimo di una serie di casi che stanno terrorizzando l'Europa.
Il duca gli affida allora una missione: andare a Roma per informare papa Borgia e coordinare le forze per contrastare ciò che sembra essere una feroce e letale pestilenza. Leonardo intraprende così un viaggio durante il quale dovrà fare i conti con una realtà deformata: i morti sono tornati sulla terra e hanno fame, fame di carne umana.
A Firenze subirà gli assalti della follia di Savonarola e stringerà amicizia con Michelangelo, prima di ripartire per la Città Eterna, dove altre difficili prove lo attendono. Per risalire alla inconfessabile verità e porre rimedio all'inferno scatenato.
©2019 Newton Compton Editori S.r.l. (P)2020 Audible StudiosCosa pensano gli ascoltatori di Leonardo da Vinci
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Generale
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Storia
- Cliente Amazon
- 21/09/2020
tanto specifico un po' noiosetto
Forse ho sbagliato io tipologia ma troppo pieno di dettagli Secondo me inutili capitoli interi di cui metà non se ne capiva niente perché troppo attaccati alla storia quindi letti in latino non si capisce niente.
Mi spiace per il lettore che però non mi ha trasmesso molto in quanto anche per differenziare i personaggi usando sempre lo stesso tono a volte si faceva un po' di fatica
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Generale
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Lettura
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Storia
- Mara O.
- 05/10/2020
un po' noioso
molto probabilmente non è il libro adatto a me, lettura piacevole, ma contenuto lento, molte situazioni noiose. preferisco i libri più " briosi"
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Generale
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Lettura
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Storia
- Aldo Acerbi
- 07/08/2020
Oltre la soglia del ridicolo: orribile non horror
Va bene tutto: zombi, Leonardo che da del tu al Moro, lo stupito di un personaggio storico per vendere q it alche copia. .. Ma il da vinci che fa cornuto Ludovico con la gallerani è un ridicolo insulto alla nota propensione del Genio per gli uomini. Ed è tanto più grave perché irrelevante nel quadro di una trama già inesistente.
Questa é vera profonda omofobia. E NON chiamare le cose col loro nome, come sembra imporre questa epoca dominata da senteziosi imbrattacarte.
Inoltre, né il contesto né gli straordinari personaggi(storici) coinvolti, aiutano questa spazzatura ad assumere una seppur vaga credibilità. Trama senza capo né coda, senza svolgimento né finale. SENZA FINALE. Aggettivazione al contempo povera ed eccessiva, stile libretto porno venduto in stazione negli anni ottanta. Questo è disboscamento doloso. Si vede anche la mancanza di editing. Orribile, non horror.
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5 persone l'hanno trovata utile
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Generale
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Storia
- Amalia Usai
- 17/10/2024
Libro assurdo e macabro!
Ardua impresa arrivare fino in fondo!
Lettura pessima: gara di corsa, operazione matematica, sempre la stessa cadenza, stacchi quando non ci dovrebbero essere, come dopo che e la e congiunzione...
Perché affidare la lettura a chi non sa leggere?
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Generale
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Storia
- Elisabetta Passagrilli
- 21/10/2021
Racconto interessante
Bellissimo romanzo storico preciso storicamente ma nello stesso tempo pieno di fantasia e azione
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Storia
- Alessandro Rossi
- 09/01/2023
HORRORE!
La fregatura è che, all'inizio, ti dicono che sono rimasti aderenti alla ricostruzione storica.
Poi inizia tutto e ti accorgi che l'aderenza è data dalla corrispondenza delle date.
Per il resto si tratta di un accozzaglia di personaggi famosi calati in ambientazioni improbabili.
In realtà la ricostruzione storica è pessima dal punto di vista sociale: non bastano 4 nomi azzeccati.
Inizia il tutto e abbiamo Leonardo che, a Milano, disseziona cadaveri nelle locande, poi finisce in prigione, poi ha una storia con Cecilia Gallerani.
E questa è la parte migliore.
Perchè abbiamo Colombo che si fa prendere dai problemi di coscienza e rinnega lo sterminio degli Indios in nome della religione, sterminio non ancora avvenuto, ma pazienza.
Ma siamo ancora al nulla, perchè arrivano gli dei sudamericani e portano gli zombie sulla terra.
Il tutto scritto in un italiano cinquecentesco maccheronico e pedante, con prolisse descrizioni di idraulica e storia.
In realtà il 90% del libro è inutilmente proteso alla ricerca di un linguaggio e di contenuti che ne diano un minimo spessore, forse nel tentativo, da parte degli autori, di autoincensarsi e far dimenticare la trama.
Il restante 10% è una storia brutta sugli zombi, del tipo "Leonardi contro i Morti Viventi", o cose simili.
E per brutta non intendo "brutta", ma scritta male: storia povera, trama povera, forzature inutili, personaggi abbandonati a sè stessi e privi di spessore.
Se non sembrasse scritto dal bisnonno del nonno di D'Annunzio nel corso di una solenne ubriacatura, farebbe anche ridere.
Così è solo tempo perso.
La lettura è piatta e monocorde.
Ma vogliamo metterci nei panni del lettore quando ha ricevuto l'opera.
Quindi gli diamo una stella in più per l'impegno.
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