L'estate dell'incanto
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Francesco Carofiglio
A proposito di questo titolo
È l'estate del 1939, Miranda ha dieci anni e il mondo è sull'orlo dell'abisso. Ma lei non lo sa. Quell'estate sarà la più bella della sua vita. Miranda parte con sua madre da Firenze per raggiungere Villa Ada, la casa del nonno paterno, il marchese Ugo Soderini, sulle colline pistoiesi. Suo padre è altrove.
La cascina del nonno e il bosco misterioso che la circonda sono il teatro perfetto per le avventure spericolate insieme con Lapo, il nipote del fattore, le scorribande in bicicletta, le scoperte pericolose, il primo, innocente bacio. Ma il bosco è anche il luogo abitato dalle creature parlanti che l'anima di bambina vede o crede di vedere. E la foresta compare sempre, e misteriosamente, nei quadri del nonno, chiusi nel laboratorio che nessuno ha il permesso di visitare. C'è come una luce magica che rischiara quella porzione di mondo.
Miranda, ormai novantenne, ce la racconta, fendendo le nebbie della memoria. Tornare a quei giorni, a quella bambina ignara, che ancora non ha visto, vissuto, sofferto, perduto è più che una consolazione, è un antidoto. È l'incantesimo di una giovinezza improvvisa.
Francesco Carofiglio ci conduce per mano all'ultima estate di innocenza. E lo fa con ciò che, più di ogni altra cosa, contraddistingue la sua poetica, la fragilità incorruttibile del ricordo e lo sguardo innocente di chi può ancora essere salvato.
©2019 Piemme (P)2020 PiemmeCosa pensano gli ascoltatori di L'estate dell'incanto
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Generale
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Lettura
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Storia
- Cliente Amazon
- 14/08/2021
Commovente e delicato
Un libro lento, rilassante ma coinvolgente e delicato. Abituata agli altri libri di Carofiglio, all’inizio mi ha sorpreso per il ritmo molto diverso. Anche la voce del lettore non sembra quella di Carofiglio. Secondo me è un libro che si presta a diventare un film.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Cliente Ama-zon
- 26/11/2021
Poetico
Un libro la cui protagonista e voce narrante è una bambina/donna letto da un uomo avrebbe potuto essere difficile da ascoltare. Invece è proprio bravo il lettore.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Utente anonimo
- 21/07/2022
poetico
Buona lettura ma sarebbe stato preferibile una voce narrante femminile per descrivere un tale contesto familiare.p
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Generale
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Lettura
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Storia
- paola tanti
- 25/08/2022
Bellissimo
Mi è piaciuto moltissimo, mi ha fatto piangere e ridere, mi ha fatto riflettere sulla mia vita di ultraottantenne che vive di ricordi come la protagonista e che è stanca di vivere come Nives.
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1 persona l'ha trovata utile
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Generale
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Lettura
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Storia
- Marcello Maggioli
- 29/11/2020
triste
L'ultima estate dell'innocenza: prima della guerra, prima della mlattia, prima della morte.
La bambina Miranda e il suo alter ego intrecciano, ottanta anni dopo, le loro vite, in mezzo a ricordi che affiorano, a volte commoventi e leggeri, a volte troppo vividi per essere sopportabili.
Il gioco del passato e del presente che si rincorrono funziona soltanto a tratti, ma in quei momenti è davvero intenso e coinvolgente.
Un bel racconto, molto accurato, con un sorprendente punto di vista "femminile".
La lettura ey piacevole, anche se un po' troppo dolente, specie verso la fine.
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Storia
- Alessia
- 17/08/2020
Troppa maliconia
si ma mette troppa tristezza a 68 anni mia età Francesco mi ha fatto entrare nella sua storia
Bravo a scrivere ma anche a leggere. Sono stata tutto il tempo anch'io a passare un'estate d'incanto. Ma quella tristezza... no non fa più per me
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Storia
- raffaella mercatelli
- 12/11/2020
Davvero bello
Bellissimo libro, coinvolgente, intimo. Carofiglio fonde magistralmente il punto di vista e le emozioni di una bimba e di una signora anziana fino a far sparire il passato ed il futuro.. E rimane solo il presente. Inoltre, da fiorentina posso dire he l'autore ha colto lo spirito toscano, vivo anche nell'interpretazione.
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Storia
- maria teresa pedini
- 07/12/2020
Un libro che si ricorda
Veramente toccante riassume in un modo o in un altro la vita di noi tutti !!!
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Storia
- Barbara D.
- 17/07/2021
Bella storia!
Non conoscevo Francesco Carofiglio e dopo aver letto molti libri del fratello, volevo capire se lo stile era simile o diverso. È completamente diverso. La storia parla della vacanza estiva di una bambina di 10 anni circa, in casa del nonno, barone un po' burbero e abile pittore. L'estate è quella del 1939 subito prima dello scoppio della seconda guerra mondiale. Miranda è in vacanza nella campagna toscana, solo con la mamma, perché il babbo per "lavoro" non può esserci. La bimba racconta tutte le sue esperienze con la mamma, con l'amico Lapo e con il nonno, in prima persona, con pennellate di colore che rendono visibili le scene e i personaggi descritti. Sono i ricordi ancora vividi dell'anziana novantenne Miranda che chiude il racconto con le perle di saggezza raccolte nei lunghi anni di sofferenze e gioie vissute durante tutta la vita. Il narratore è lo stesso autore che se la cava dignitosamente e fa passare abbastanza bene le intenzioni del racconto. Lo consiglio.
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Storia
- Lara
- 15/08/2021
Nel complesso apprezzabile
L'ho trovato un po' prolisso in certi punti, ma fa parte dell'intento del romanzo: per descrivere la vecchiaia e le estati dell'infanzia lo stile è lento e ricco di dettagli. Non ha certo un ritmo incalzante, quindi è adatto a chi apprezza le descrizioni.
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