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L'ultima vittoria dell'impero romano
- Letto da: Alberto Bergamini
- Durata: 3 ore e 47 min
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Sintesi dell'editore
La guerra civile che sconvolse l'impero romano d'Occidente tra il 350 e il 353 d.C. lasciò le frontiere indebolite, consentendo alle confederazioni dei Germani stanziate lungo il Reno di occupare parti della Gallia romana. Nel 355 l'imperatore Costanzo II nominò quindi cesare suo cugino Giuliano, di soli ventitré anni, affidandogli il comando, dapprima solo teorico, di tutte le truppe galliche.
Nonostante la sua giovane età, Giuliano si dimostrò un comandante capace, riguadagnando progressivamente terreno e arginando per quasi due anni le reazioni degli Alemanni; ma anche a causa di dissapori coi subalterni, una parte dell'esercito lo abbandonò, privandolo della possibilità di aggredire il nemico con una manovra a tenaglia.
Si ritrovò pertanto di fronte all'intera armata dei Germani, fuori dalle mura della città di Strasburgo, con un numero di uomini straordinariamente inferiore a quello nemico.
In questo appassionante saggio viene raccontata l'incredibile storia di una delle battaglie più epiche dell'antichità. Di fronte alla schiacciante superiorità dei nemici, infatti, l'esperienza e l'addestramento dei romani permisero al giovane cesare di portare a termine una missione impossibile.