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Uomini di cavalli

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Uomini di cavalli

Di: Pietro Santetti
Letto da: Alessio Talamo
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A proposito di questo titolo

Lucio ha diciannove anni ed è quello che, nell’ambito dell’equitazione, si chiama cavaliere. Nel suo orizzonte ci sono solo cavalli. Poi ci sono i cavalieri che hanno fatto storia, e c’è l’amico, Ferro, con cui dividere il sogno di vincere. A fronte di tanta ambizione, il padre di Lucio è un intralcio. Intorno il mondo preme: sotto il vigile occhio di istruttori e commercianti di cavalli, si muovono ricchi investitori e le loro figlie. Tutto sembra a portata di mano, anche il sesso, e di ragazze si fa sin troppo facile conquista.

Per Lucio e Ferro l’agonismo accende sogni di gloria e l’ansia sempre più forte di emanciparsi dalla famiglia e dalla grevità della provincia. Basta tuttavia pochissimo per precipitare nei giochi di sopraffazione e compromesso di un ambiente spietato, in cui le molestie sulle allieve sono all’ordine del giorno e la violenza sugli animali, se pur amati, è talvolta necessaria per andare avanti, o addirittura per salvarli dal macello. Gli equilibri si spaccano e Lucio, rotti i ponti con il padre e l’amico di sempre, si trasferisce in Svizzera per tentare il tutto per tutto, anche l’amore. La lontananza si potrà mai accorciare? Bastano i primi successi a dare fondamento alle sue aspirazioni? Di fronte al futuro, la giovinezza sembra perdere fiato.

È questa una formidabile storia che mette al centro gli “uomini di cavalli”, un mondo che poco si conosce ma che qui, proprio grazie alla sua specificità, diventa metafora della lotta per la vita, e fa sentire nella bellezza ferita di un cavallo la smorfia del destino. Nessuno meglio di Pietro Santetti, passato dal talento della sella a quello della penna, poteva raccontarcela, quella storia, con tanta passione.

©2022 Mondadori (P)2022 Mondadori
Narrativa letteraria Romanzo di formazione

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Intenso

Mamma mia che libro! Amore e odio, poesia pura, una scrittura superba che ti inchioda all’ascolto e pagine di ansia, orrore e rabbia. Un audiolibro che a tratti ho divorato e a tratti ho dovuto abbandonare, troppo intenso e doloroso, ma che poi ho ripreso, perché non riuscivo a farne a meno.
Stupendo. Un’eleganza e una potenza narrativa straordinari.
Certo, sono di parte: da ragazzina ho vissuto il mondo dell’equitazione per anni e mi chiedo quale impatto possa davvero avere il libro su chi è completamente estraneo a questo mondo. Questo forse è l’unico punto interrogativo: avrà la stessa dirompente forza d’impatto anche su chi nulla sa di equitazione?
Tanti sono i libri che parlano di ragazzine e cavalli, un romanzo sulla realtà dell’equitazione invece mancava proprio. E’ un libro coraggioso e necessario: illumina i lati oscuri di un mondo patinato e all’apparenza bucolico, ma in realtà pieno di violenza e ipocrisia. Tutti sanno, ma tutti tacciono: lo sfruttamento, la violenza e la crudeltà sui cavalli sono all’ordine del giorno; eppure, tutti partono amando questi animali, ma ambizione di successo o brama di soldi, o semplicemente la necessità di sopravvivere, portano molti a trattare queste creature come meri oggetti utili ai propri fini. Così come spesso tutti si girano dall’altra parte davanti alle più o meno velate molestie che molte ragazze subiscono. Genitori ambiziosi che rovinano ragazzi e cavalieri incompetenti che rovinano cavalli.
Un libro che ti sputa in faccia la durezza della vita, i compromessi necessari per andare avanti e che mette il dito nella piaga anche del vuoto in cui sono immersi moltissimi adolescenti di oggi. Un libro che ha il coraggio di insinuare un dubbio su uno dei miti dei nostri tempi : “volere è potere”, “credici sempre e raggiungerai il tuo obbiettivo”. Ma a volte, nonostante la tenacia e i sacrifici, la vita ti volta le spalle.
Un libro che parla di ossessioni.. e che a me ne ha lasciata addosso una: il suo cuore batte ancora? Avrà trovato una vecchiaia serena? Quanto ho pianto per tutte le Cadis del mondo..
Un libro che parla soprattutto di formazione, di crescita, di amicizia e di passione. Lucio, un protagonista indimenticabile: ne ho ammirato la determinazione, in certi momenti l’ho odiato, in altri mi ha commosso per la sua sensibilità. Alla fine del libro avrei voluto abbracciarlo e stringerlo forte, come un figlio.
Il libro regala anche un paio di colpi scena inaspettati: il finale che qualcuno ha definito troppo aperto invece a me ha sorpreso ed è piaciuto.
Assolutamente consigliato! E sicuramente non mi perderò il prossimo lavoro dell’autore!

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