Tutti gli osservatori sono concentrati sui dati dell'economia reale: disoccupazione innanzitutto, poi crescita, consumi, scorte, salari... è tornata l'ossessione per la possibile recessione, ancora una volta gli operatori dei mercati finanziari cercano di tirare la giacchetta alla Fed per far accelerare il processo di riduzione dei tassi. Ma sui mercati finanziari non esistono regole immutabili...
Il mondo degli investimenti potrebbe essere meno instabile se esistessero regole immutabili, come la legge di gravità, su cui poter contare per ottenere sempre gli stessi risultati. Ma sui mercati non esistono regole di questo tipo, poiché i mercati sono costruiti sulle sabbie mobili dei comportamenti adattivi a condizioni costantemente mutevoli.
Gli investimenti di qualità superiore si basano sempre su un'abile analisi e/o su un'intuizione superiore, non sull'osservanza di formule. Percezione distorta, reazioni eccessive, dissonanza cognitiva, irrazionalità, smemoratezza e mancanza di leggi immutabili producono massimi e minimi estremi sui mercati. Le oscillazioni giornaliere del mercato sono un barometro del sentimento degli investitori, non una analisi fondamentale. Non vanno prese troppo sul serio. I mercati non valutano il valore intrinseco di giorno in giorno, e certamente non fanno un buon lavoro durante le crisi. I mercati mostrano ciò che i partecipanti pensano sia il valore, non ciò che è realmente il valore, per citare indirettamente la metafora di Keynes sul concorso di bellezza. I fondamentali - le prospettive di un'economia, di una società o di un asset - non cambiano molto di giorno in giorno. E dove c'è più volatilità (dunque più probabilità che le variazioni di prezzo giornaliere riguardino soprattutto cambiamenti di emotività) la cosa peggiore da fare è partecipare. È molto meglio osservare con disappunto da bordo campo, forti di una comprensione del funzionamento dei mercati. Il compito principale dell'investitore è quello di distinguere i prezzi dal valore intrinseco e capire come agire in risposta, tenere a freddo le emozioni e confidare in un'equilibrata analisi. Per comprendere l'economia, bisogna comprendere la natura umana. Puoi trovarci su tutte le piattaforme di podcast, inclusa la tua preferita.
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Inserti musicali a cura di Enrico Marani