Episodi

  • Ep 30: Il murales
    Apr 6 2024
    Aprile 1990, ultima settimana del mese, tra pochissimi giorni il Napoli è campione d’Italia per la seconda volta. Presente indicativo, assertivo, è così: poche domande, non può andare diversamente. Nello spiazzo vuoto della ‘sfravecatura’ ai Quartieri Spagnoli, nel cuore della città, viene realizzato lo storico murales di Maradona: i fari abbaglianti di due macchine illuminano la facciata grigia del palazzo in via Emanuele De Deo mentre Mario Filardi con i pennelli disegna il Pibe in calzoncini e maglietta azzurra.
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    6 min
  • Ep 29: Un pallone per venir fuori dai guai
    Mar 30 2024
    «L’anno 1987, addì 28 del mese di settembre, nell’ufficio del sostituto procuratore Federico Cafiero De Raho è comparso il signor Maradona Diego Armando, nato in Argentina il 30.10.1960». Il campione viene chiamato dai magistrati a dare conto delle frequentazioni con alcuni esponenti della camorra ma lui si mette paura e scappa dall’ufficio del pm. Le intercettazioni dei carabinieri durante l’inchiesta ‘Sesso e droga’ alzano il velo su un paio di finti segreti che nei vicoli si mormoravano da tempo: Maradona usa cocaina, Maradona va a letto con le mignotte. Il prestigiatore mentre prepara l’interrogatorio con il suo avvocato Vincenzo Siniscalchi si mette a palleggiare seduto sul divano con una pallina da tennis.
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    39 min
  • Ep 28: Senza regole
    Mar 16 2024
    Ferlaino non vende Maradona all’Olympique Marsiglia e lui mantiene una condotta da sovversivo. Vuole imporre la sua ribellione. Giura guerra. Il divo capriccioso rientra dall’Argentina a campionato ormai iniziato. La stagione è complicatissima, il nome dell’ex bravo ragazzo inizia a essere accostato alla camorra e alla droga. Diego però nelle difficoltà si esalta e in campo torna il fenomeno di sempre dimostrando a tutti che è ancora, di gran lunga, il migliore. «Olé olé olé olé, Diego, Diego», canta la folla in coro, perché Dio è tornato. La stagione iniziata con Maradona drogato e camorrista si chiude con il massimo risultato: lo scudetto. Poco più tardi Diego viene fermato per eccesso di velocità in autostrada mentre sfreccia a 200 chilometri all’ora con la Ferrari e organizza un’uscita notturna alla discoteca Pineta insieme ai compagni di squadra durante il ritiro estivo.
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    33 min
  • Ep 27: Una vita tranquilla
    Mar 9 2024
    L’Olympique Marsiglia vuole Maradona e non ha problemi di soldi. Maradona vuole l’Olympique Marsiglia prima della scadenza del contratto col Napoli perché è convinto che lontano dall’Italia ritroverebbe la serenità di cui ha bisogno. Per il presidente Corrado Ferlaino però vendere Maradona significherebbe ritrovarsi contro un’intera città. Sui divanetti dell’albergo di Monaco di Baviera in cui alloggia il Napoli in vista della semifinale di Coppa Uefa contro il Bayern il patron giura al suo capitano: «Se vinciamo la Coppa ti lascio andare in Francia». Qualche ora più tardi Diego scende in campo e inizia la sua sovrana esibizione nel riscaldamento più favoloso della storia del calcio. Uno show indimenticabile di tecnica, divertimento e allegria sotto le note di Live is life degli Opus.
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    22 min
  • Ep 26: La città che vuole prenderselo a morsi
    Mar 2 2024
    La morbosa cappa di venerazione che si crea attorno alla figura mitica di Maradona disturba la psicologia del ragazzo del barrio che a Napoli si sente soffocare dalla gente troppo spesso esigente e aggressiva. Il prodigio non può uscire di casa perché ovunque si sposta c’è confusione e deve intervenire la polizia per liberarlo dall’affetto asfissiante dei tifosi che lo vogliono avvicinare, ci vogliono parlare, vogliono stringerlo, toccarlo, baciarlo. C’è trambusto ogni volta: non è libero di andare a teatro, al cinema, né a fare shopping. Nella sua vita Maradona è stato ben più di un re: riverito, inarrivabile, corteggiatissimo. La notorietà però ha il suo prezzo. Lui è un uomo solo, a dispetto delle folle, non gli è consentito di uscire e perdersi nel mondo. Vivere sotto assedio è il suo destino tribolato.
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    21 min
  • Ep 25: Ulisse circondato dai nemici
    Feb 24 2024
    Fermare Maradona è il problema degli anni Ottanta. Come si marca? Chi lo marca? «Chi marca Maradona?» è la domanda fatta a ogni allenatore il giorno prima delle partite. Il Pibe è l’incubo di ogni difensore: quando parte in slalom scatta in contemporanea la lotteria piede-pallone. La semplicità con cui sfiora la palla scatena i peggiori istinti feroci. Trucchi, trattenute, sventole, scorrettezze, entratacce, regna quasi l’anarchia, le difese lo massacrano. Con gli interventi in spaccata può succedere di tutto. Su Diego converge il meglio e il peggio del calcio. Il suo corpo è usurato per le botte rimediate in campo. Le gambe ferite portano i segni del martirio. La caviglia nuda è gonfia come un’arancia per le randellate, si trascina per i dolori al bacino, l’anca lo tormenta. I dolori sono ovunque. Il suo corpo abusato implora di essere fermato ma l’attrazione che esercita al botteghino è troppo forte.
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    28 min
  • Ep 24: Quasi quasi vado al campo
    Feb 17 2024
    Maradona è un soldato disobbediente, maestro dei cattivi maestri, assoluto nella gloria e nell’autodistruzione. Ha talmente tanto talento da pensare di poterlo sprecare senza che finisce mai. Alle notti infinite fanno seguito i soliti allenamenti, le corse, le partite. Le apparizioni del Pibe al campo però diventano sporadiche: qualche seduta in meno, qualche ritardo in più. Immancabili le polemiche. Diego si alza dal letto nel pomeriggio dopo una notte di bagordi. Ha voglia di giocare a calcio, di respirare il profumo dell’erba, di riprendere a scherzare con i compagni. Un occhio all’orologio. Si sono fatte le 16.15. Quasi quasi vado agli allenamenti.
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    23 min
  • Ep 23: Vivere o morire
    Feb 10 2024
    Lampeggiano le strobo in discoteca. La musica è un interminabile remix che si sovrappone. Lo choc ha fiaccato le forze di Maradona che prosegue tra la gente che si agita. La droga sta facendo effetto, avverte l’eccitazione, anche se cerca di controllarla, ogni cosa sparisce in quella che sembra una dissolvenza fotografica al rallentatore annebbiata dalla cocaina. La macchina spandi fumo va a mille e la nebbia cresce fino ad avvilupparlo del tutto. Un momento di totale stordimento. Il club è il posto più buio del mondo.
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    22 min