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Le famiglie arcobaleno

Di: Paolo Crepet
Letto da: Paolo Crepet
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  • Riassunto

  • Le lezioni di Paolo Crepet, uno dei più noti e illustri psichiatri e sociologi italiani, sono un'occasione di riflessione su alcuni dei temi più dibattuti della società in cui viviamo: dalle dipendenze alla violenza di genere, dalla disoccupazione giovanile alle nuove tecnologie, dai "millennials" alle famiglie arcobaleno.

    L'autore stesso le definisce "appunti per un viaggio in cui ciascuno di noi ha un costante bisogno di orientarsi". Sono riflessioni lucide e ben documentate, sempre in equilibrio tra il rigore scientifico dello studioso e l'abilità del divulgatore, caratteristiche grazie alle quali Crepet si è conquistato un posto di primo piano sui media cartacei e televisivi.

    Il concetto di famiglia negli ultimi decenni si sta modificando. Alle famiglie tradizionali si sono aggiunte le nuove famiglie, che derivano dalle unioni civil, dalle adozioni gay e dalla fecondazione eterologa. All'interno della società il dibattito è aperto. Che cos'è davvero la famiglia oggi?


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bellissima riflessione

sono pensieri brevi molti semplici nell'esposizione ma molto efficaci nel dimostrare posizioni di buon senso e fi valore ampiamente condivisibili.
francesco

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ottimo

E' sempre un piacere ascoltare il dottor crepet, sono d'accordo con le cose che dice. Ottimo.

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ottimo ascolto

io trovo quest'uomo sia un luminare condivido a pieno tutto quello che dice .. i miei complimenti farò tesoro delle sue dottrine

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Ipotesi espresse come verità

Non ho apprezzato la maniera in cui, soprattutto verso la fine, venivano espresse delle opinioni personali come un assunto della scienza.
Credo piuttosto che tutte quelle affermazioni ipotetiche potevano avere una base di verità in una struttura sociale retrograda, ma che con il progredire della società e dell’educazione domestica e scolastica si possano colmare certe lacune. Esempio : se assumiamo come normale solo le famiglie etero-parentali, allora è logico che un ragazzo abbia delle riserve ad accettare lui stesso la sua famiglia, se invece attorno a lui ci sono altri esempi di famiglia omo-genitoriale probabilmente la sensazione di alienazione rispetto alla sua situazione sarà in principio attenuata e in seguito nulla. Preferisco costruire la mia opinione su casi concreti di vita piuttosto che su delle ipotesi. Penso a tutte le famiglie arcobaleno che esistono già e che hanno, sin dall’infanzia, accompagnato i bambini alla comprensione della loro situazione e che ora da adolescenti non hanno alcuna crisi d’identità o vuoto esistenziale.
Per quanto riguarda la ragione che possa spingere un essere umano a volere un figlio anche in condizioni biologicamente sfavorevoli, non credo che in tutti i casi si possa parlare di narcisismo. Perché se così fosse, ogni atto allora è generato dall’amor proprio. Etero sessuali non consapevoli e non preparati a essere genitori ma che vogliono un figlio a tutti i costi anche essi sono dei narcisisti. Quando si cede il posto sul l’autobus ad una persona anziana è l’amor proprio e l’auto compiacimento che ci spinge a farlo.
Probabilmente, in fondo, sono queste le ragioni che ci muovono, ma se dovessimo per questo rifiutare qualunque atto motivato dall’amor proprio, allora questa consapevolezza ci porterebbe ad una società completamente individualista.
Insomma, credo sia meglio esprimere certi concetti in maniera meno scientifica e lasciare spazio al beneficio del dubbio.

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sempre un ottimo spunto

condivido tutto quello che dice il nostro caro dottore: quando c'è in ballo la vita di una terza persona, e non più solo quella della coppia, le scelte non possono essere egoistiche ed egocentriche. quel terzo essere umano si chiederà ,prima o poi, come è venuto al mondo e non sarà una notizia felice sapere che la madre era una incubatrice e il padre una provetta congelata.
grazie di cuore dottor Paolo, sei grande❤️

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la sua visione una realtà di valore

Quello che penso sta nel titolo. Un breve messaggio che spero non venga mai perso di vista anche nelle future generazioni perché il progresso non deve riempirsi la bocca soltanto, ma deve PROGREDIRE CONSERVANDO. E questo mi spaventa. Grande Paolo Crepet

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Ottima analisi

Splendida ed obiettiva analisi su un argomento sicuramente spinoso. Crepet affronta con grande lucidità la situazione

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Condivido al 100%

Come non condividere questa riflessione su un’argomento così delicato. Lui ha centrato il punto. Consigliato

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Toppato

E qui Crepet ha toppato ma c’era da aspettarselo data anche la sua età... molto d’accordo sulla prima parte, quando parla di diritti civili che devono essere garantiti alle persone, di qualsiasi tendenza sessuale. Sull’omogenitorialità vera e propria invece abbondano gli stereotipi che sinceramente da un buon comunicatore e analista della società mi hanno molto colpito. Non posso fare a meno di vederci un solco generazionale, come emerge anche dal tono di voce da beghina smarrita che l’autore utilizza alla fine del suo monologo quando parla dei “4 possibili papà”. Capisco che in 30 minuti sia difficile affrontare questo tema ma condirlo di queste banalità non mi sembra il punto di partenza migliore. Peccato Crepet... con le altre puntate sei andato forte, d’altra parte non tutte le ciambelle escono col buco... e nemmeno tutti bambini. 😉

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Dovrebbe scrivere di cose che conosce

e dovrebbe imparare l'uso corretto del piuttosto che. Mi aspettavo di meglio, è stato piuttosto deludente. Piuttosto che scrivere o parlare di realtà che non si conoscono,sarebbe meglio documentarsi,fare ricerche ascoltare l'esperienza di chi ha vissuto in prima persona questo tipo di famiglia.

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