Episodi

  • E-commerce e Diritto di Recesso
    Feb 24 2021
    Uno degli aspetti che crea spesso attrito nell’ambito della vendita online è la gestione da parte del venditore del diritto di recesso esercitato dal consumatore. Facciamo, quindi, chiarezza su tre aspetti precisi. Posso addebitare una penale in caso di recesso? Chi paga le spese di consegna originariamente sostenute dal consumatore? Nelle condizioni generali di vendita devo sempre prevedere il diritto di recesso? Con una precisazione: nel caso in cui il venditore non provveda a informare il consumatore sulle modalità di recesso tramite informative chiare, complete e ben visibili sul sito web, il termine per esercitare il diritto di recesso aumenta da 14 giorni a 12 mesi.  Se vuoi approfondire gli argomenti trattati in questo episodio oppure altri argomenti correlati all’e-commerce vienimi a trovare sul mio blog lexaround.me oppure se mi vuoi contattare o farmi qualche domanda seguimi sui miei social, l’hashtag è sempre #LexAroundMe. Se invece vuoi una consulenza mirata e dedicata tutta per te puoi prenotarla al link https://silviadivirgilio.youcanbook.me/ Grazie, ciao. #LexAroundMe #Ecommerce Mi trovi sul mio blog e sui social https://www.lexaround.me/ #LexAroundMe ✨ Prenota la tua consulenza online su YouCanBookMe https://silviadivirgilio.youcanbook.me/ ✨ Linkedin https://www.linkedin.com/in/silvia-di-virgilio/ ✨ Iscriviti al mio canale Youtube http://bit.ly/AvvSilviaDiVirgilio ✨ Ascolta il mio Podcast su Spreaker https://www.spreaker.com/user/lexaroundme ✨ Instagram https://www.instagram.com/silvia.divirgilio/ ✨ Facebook https://www.facebook.com/lexaroundme ✨ Twitter https://twitter.com/LexAroundMe
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  • La grande Riapertura
    May 19 2020
    In queste settimane di pandemia l’impatto del Coronavirus sul business è stato trasversale. Uno dei settori colpiti dal lockdown è stato sicuramente quello del retail, in particolare dei piccoli esercizi commerciali che stavano già attraversando un’importante fase di transizione, cominciata con l’incremento dell’e-commerce. L’emergenza Coronavirus ha dato la spinta, anche a chi non aveva mai approcciato la vendita online, a fare i conti con una realtà che era già ben presente nelle nostre vite ma come scelta più che come necessità. La quarantena ha fatto esplodere l’e-commerce. Basti pensare che il 75% degli acquirenti online in questo periodo non aveva mai sperimentato l’e-commerce in precedenza.  Tutto questo potrebbe far pensare che la vendita fisica sia morta. Non è così. E’ finito il tempo di proporla solo nella modalità tradizionale. Il negozio fisico ha delle caratteristiche necessarie per il consumatore e complementari all’e-commerce. Il modello vincente da sviluppare è quello che in grado di integrare il commercio fisico e quello digitale. Durante questa fase di ripresa ci saranno delle nuove dinamiche, che introdurranno qualche cambiamento a questo paradigma. In alcuni casi sarà il consolidamento di tendenze già riscontrate. In altri si troveranno stimoli per ripensare il proprio marchio e la propria modalità di vendita. La carta vincente per i piccoli esercizi commerciali sarà proseguire nel percorso iniziato in queste settimane: sfruttare la vicinanza con la clientela abituale per poterla estendere e rafforzare attraverso la vendita online. L’attuale situazione richiede misure di sicurezza e di distanziamento che riducono l’affluenza e l’accesso agli esercizi commerciali. Poter sfruttare il canale della vendita online rimane, quindi, anche in questa fase una risorsa fondamentale per continuare a vendere i propri prodotti. Ma è anche un’occasione preziosa per poter far conoscere il proprio marchio e la propria attività oltre i confini ristretti del quartiere. Poter usufruire di un’esperienza di acquisto completa non ha prezzo. L’acquisto online non è la stessa cosa, non c’è quella parte umana che fa la differenza, manca quella componente relazionale fondamentale.  L’empatia non è trasferibile in un linguaggio di programmazione.  Ma se potessimo avere la possibilità di aprire l’app del nostro negozio di fiducia? E invece di acquistare direttamente online potessimo avviare una video call, fare due chiacchiere, vedere le novità più interessanti? E alla fine concludere anche un acquisto con un clic? Avere una piattaforma di vendita online legata al proprio negozio evita di dover ricorrere a piattaforme terze che chiedono royalties per poter vendere i propri prodotti. E di certo non garantiscono una fidelizzazione che solo la gestione diretta e la cura del proprio store online consente. Certo è impegnativo; è necessario dotarsi di contratti con i corrieri, preparare le condizioni di vendita secondo quanto prescritto dalla legge. Trattare i dati e conservarli nel modo corretto. Ma una volta impostato tutto con cura la soddisfazione e il successo sono assicurati. Anche perché il futuro è nei pagamenti sempre più digitalizzati. Lo abbiamo visto in questo periodo. L’uso del contante è sconsigliato e relegato a situazioni ridotte, ma il futuro è il pagamento elettronico. Che è più immediato e più sicuro. Con il Coronavirus siamo tutti più sensibili sui rischi sanitari del denaro contante che può rappresentare un veicolo di infezione. Abbiamo tutti più voglia di pagare con carte o smartphone. E questo può avere un impatto positivo anche per la vendita online. Prendere confidenza con il pagamento elettronico rende più fluido anche il processo di acquisto online.  Per aiutarti a gestire al meglio il tuo e-commerce oppure ad aprirlo se ancora non lo hai fatto ma hai capito le sue immense potenzialità ho pensato a un webinar apposta per te. Affronteremo insieme gli aspetti pratici di una vendita online efficace...
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