triste verità

Paolo Crepet esamina più che l'insegnamento la situazione della famiglia italiana ai giorni nostri, che soffre molto come istituzione.
La maleducazione dilagante, la mancanza di moralità sono gli effetti delle mancanze dei genitori, che sembra che più che guidare i figli li osservino e,a volte, ne siano perfino schiavi.
È vero e giusto che ci siano i diritti ma bisogna ricordarsi che sono frutto dell'esistenza dei doveri.

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Da ascoltare

Mi è piaciuto...possono sembrare cose ovvie ma a volte ci dimentichiamo dell'ovvieta. Aiuta i genitori a riflettere. lo consiglio.

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interessante

utile ed interessante, fa riflettere molto su quella che è oggi la nostra società .
mi è piaciuto

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Interessante spaccato della società odierna

Qui emerge una lucida e brillante analisi degna del miglior Crepet. Qual è il ruolo attuale degli insegnanti e dei genitori? Quale dovrebbe essere invece? Gli insegnanti non vengono più tanto riconosciuti dalle famiglie che si sono riunite nel sindacato dei genitori. Sorge il dubbio che l’educazione liquida stia togliendo ai nostri figli ogni punto di riferimento, in mancanza del “Capitano, mio capitano” de L’attimo fuggente che sa cosa si fa e lo sa perché ne ha le cicatrici. Quanti genitori si rendono conto di essersi trasformati in camerieri, autisti ecc.? Ora ai ragazzi è tolto pure lo spazio autogestito nel viaggio da casa a scuola e da scuola a casa, sostiene Crepet. Peccato, aggiunge, perché si cresce anche così, mentre invece molti genitori continuano ad invadere campi che non sono i loro e a tralasciare quelli di loro competenza.
Condivido pienamente anche il finale: un ragazzo e una ragazza devono fare qualcosa per loro stessi senza aspettarsi che arrivi sempre dai genitori e senza pretenderlo. E’ una questione di reciprocità. Infine, il piccolo Buddha, che ha già avuto tutto in passato, che cos’avrà da chiedere a 25 anni?
Lezione da ascoltare. Merita.

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Breve e conciso come sempre!

È sempre un'ottima esperienza starlo a sentire.
Consiglio la lettura ai genitori.
Se vi si aprisse un mondo e vi trovaste ad esclamare: caspita è l'opposto di quello che faccio, non vedo l'ora di metterlo in pratica.
Allora i suoi libri sono giusti per voi.
Se al contrario cominciate a provare fastidio quando parla degli errori dei genitori, allora non siete pronti al vero cambiamento.

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mi sembra " non ci sono più le mezze stagioni "

mi sembra di sentire le lamentele di un qualunque anziano o di un anziano qualunque. I giovani, i genitori, la scuola, e poi il grande satana, sul quale sto scrivendo, mah..

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