• ep.90- Una goccia di sangue che ti salva la vita, Robert Guthrie
    Mar 18 2024
    Cosa succede quando si nasce? Succedono tante cose, tra queste si valuta che il bambino stia in salute e si va a ricercare possibili patologie con un piccolo prelievo di sangue sul tallone, così che si possano intercettare preventivamente alcune patologie, che si sarebbero potute riscontrare nel corso dell'infanzia del piccolo. Fenilchetonuria, fibrosi cistica, ipotiroidismo congenito e altre decine, quasi una cinquantina per la precisione, riusciamo, con poche gocce di sangue e una carta speciale che permette di riconoscere ognuna di queste. Oggi parliamo dell’ideatore di questa “carta” e di questa rivoluzionaria procedura, Robert Guthrie, e di come, le sue esperienze e la sua vita abbiano contribuito alla sua scoperta, mischiando competenze scientifiche e fattore umano

    Fonti: https://robertguthriepku.org/newborn-... Int. J. Neonatal Screen. 2021, 7, 5. https://doi.org/10.3390/ijns7010005

    Il podcast dedicato interamente alla Storia della Sanità in Italia:
    "Storia di un Sistema Sanitario" https://open.spotify.com/show/7BLH4Pa...
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    9 min
  • Chi fu la prima laureata in medicina in Italia? Storia delle prime 3 mediche del nostro paese
    Mar 8 2024
    Le prime 3 laureate in medicina in Italia
    La figura del medico per molti secoli è stata appannaggio dell’uomo, in tutto il mondo. Non è sempre stato così, e durante questo video ci ritorneremo, ma è ineccepibile il fatto che per gran parte della loro esistenza le università resero inaccessibile alle donne il potersi laureare in tutte le materie, in particolare nella medicina. Un tabù che cadde solamente relativamente tardi, alla metà dell’800’, oltreoceano, quando in via del tutto eccezionale, fu concesso ad Elizabeth Blackwell di poter diventare dottoressa in medicina, creando una vera e propria deroga ad una legge universitaria che vietava l’accesso alle donne. Da lì in poi, in un percorso lento, moolto lento, ma fortunatamente inesorabile, l’accesso alle donne alla facoltà di medicina venne progressivamente accettato. A questo punto mi sono chiesto: ma chi fu la prima dottoressa d’Italia? Quando il regno d’Italia concesse il diritto di praticare l’arte medica alle donne? Oggi parliamo delle prime 3 dottoresse del nostro Paese e di come hanno rivoluzionato la medicina e non solo. Partiamo!

    Fonti:
    Umori, il Fattore umano in Medicina, L.Borghi, KDP 2023
    Treccani, Ernestine Puritz
    Maria Farnè Velleda, UNITO


    Questo episodio è un estratto di un altro podcast sempre parte del progetto "Pillole di Storia della Medicina" che racconta la Storia della Sanità in Italia, lo puoi trovare a questo link:
    Storia della Sanità in Italia

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    16 min
  • ep.88-Helicobacter Pilory: Storia di una scoperta da Nobel da un cocktail
    Feb 19 2024
    “Bevici su” quando le cose non vanno come previsto e non sembra una soluzione, solo che Warren e Marshall grazie al cocktail che avevano scelto, bevendoci su vinsero il nobel.. e anche una bella gastrite.

    Le cose in effetti non andavano bene, affatto, non dal giorno prima, era dal 1973 che nessuno gli aveva creduto granché. Era infatti in quell’anno che un patologo australiano, di fronte a dei campioni di ulcera, come molti, troppi all’epoca, aveva rinvenuto dei batteri. Che fosse quella la causa di tante gastriti? Se c’era una cosa che ogni studente di medicina sapeva era che lo stomaco era sterile, con tutto quell’acidità nulla sarebbe sopravvissuto. Tranne Warren, che per 10 anni, di fronte all’acidità di stomaco e della comunità scientifica sopravvisse con la determinazione di chi crede nelle proprie idee e ai propri, alla ricerca di indizi che buttassero giù quel muro di indifferenza e sterilità

    Al resto ci pensarono dei campioni lasciati maldestramente vicino al termosifone, da un suo dottorando Marshall, durante le vacanze pasquali e lì crebbero batteri, si, proprio quelli di Perth.
    A quel punto arrivò l’ora del cocktail: Marshall per dimostrare che erano loro la causa di tante ulcere, non fece altro che bere una delle piastre, portandosi a casa una bella gastrite, poi curata con antibiotici e premiata con un bel Nobel. Insomma se avete un sogno e le cose non stanno andando come previsto, siate determinati come Warren ed evitate di “berci su”, a meno che non sia una cocktail di Helicobacter Pylori.

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    5 min
  • L'arte incontra la Medicina, G.Traversi-L'operazione e la visita, 1752-53
    Feb 13 2024
    L'operazione e la visita- Gaspare Traversi

    La Visita, immagine superiore della copertina
    L'operazione, immagine inferiore della copertina

    E’ interessante cogliere i momenti che anticipano e accompagnano il momento delle operazioni chirurgiche. Oggi la fotografia è in grado di immortalare questi momenti di umane passioni e ragionati protocolli basate sulle evidenze, ma avere questi momenti immortalati, nella chirurgia di qualche secolo fa, è impagabile.1752, Gaspare traversi dipinge su due tele gli istanti che accompagnano un ragazzo ferito negli istanti della visita e dell’operazione chirurgica. Partiamo dal primo. Il ragazzo che preoccupato cerca di non guardarsi la ferita, rassicurato dalla ragazza, mentre il medico è lì con lo sguardo fisso sulla ferita. Da un lato la ragione, dall’altro l’emotività. L’essere umano non è cambiato ma è cambiato tutto il resto. Tutto questo è ancora più lampante nel secondo, L’operazione. Il medico adesso è pronto ad agire con uno strumento.Le operazioni dovevano durare massimo 15 minuti e il chirurgo bravo era quello ci metteva meno, anche perché senza anestesia il paziente diventava intrattabile. Mancano anestesia, guanti, protocolli, sala operatoria, lettino, camici e strumenti adeguati, non mancano i dolori e il rischio di morire per infezione. Due mondi paralleli

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    4 min
  • ep.87- Perché la rinoplastica si chiama così? Rifarsi il naso nella Storia
    Feb 5 2024
    BREVE STORIA DELLA RINOPLASTICAGià Aulo Celso aveva parlato della ricostruzione del naso, medico romano, noto ai più per la famosa tetrade, rubor, tumor, calor et dolor, siamo nel 45 d.C. Da lì il salto fu lungo. Si va diretti in sicilia, 1412, Re Ferdinando concede la licenza per la guardia di Palermo alla famiglia Branca di Catania. Si ma perché questo è importante? Perché Gustavo Branca, il padre, e Antonio, erano diventati famosissimi nella pratica ricostruttiva del naso. Sappiamo poco altro, o meglio avremmo saputo poco altro se non ci fosse stato un personaggio che poi menzioneremo, ma insomma, non andiamo oltre, limitiamoci a dire che Gustavo e Antonio Branca erano diventati eccellenze nella pratica chirurgica della ricostruzione del naso. La tecnica e i metodi non furono molto tramandati, forse per volontà personale, forse per altri motivi, sappiamo solo che di questa tecnica vennero tramandate molte ipotesi e racconti, ma non direttamente connesse agli stessi Branca. In contemporanea ai Branca un’altra famiglia si affermava in questa pratica, sempre nel sud italia, i Vianeo, Gustavo e Vincenzo Vianeo, in particolare, che tra Lamezia Terme e Maida erano diventati rinomati in questa pratica. Non risultano contatti né conoscenza reciproca fra queste due famiglie. Tagliacozzi “De Curtorum chirurgia per Insitionem”, la chirurgia delle mutilazioni per mezzo degli innesti di Gaspare Tagliacozzi, è forse questo il più importante testo dedicato interamente agli innesti nel 1500, che ha determinato per sempre la storia della chirurgia plastica. Si preparava il paziente con una struttura apposita che gli ponesse in vicinanza l’arto superiore sinistro, nella sua parte interna al naso o comunque al viso, dopo che era stato tagliato un apposito lembo di pelle a parallelepipedo. A quel punto si rovesciava il pezzo di pelle staccato su 3 lati verso il naso e lo si innestava modellandolo con delle forme pre-impostate, in modo da ottenere la forma voluta e scavare le due narici. Si cuciva tutto con ago e filo e si lasciava il tutto aderire. Il paziente rimaneva col braccio legato al naso fino a che non avevano aderito tutti i bordi e poi, qualche settimana dopo, si staccava l’ultimo lembo ancora collegato all’arto superiore. Il libro ricco di illustrazioni mette il punto sul percorso e sullo strumento utilizzato per bloccare l’arto superiore del paziente vicino al naso. Una sorta di strana gabbia, che il paziente era costretto a tenere almeno un paio di settimane, prima che i 3 lembi avessero aderito al naso e che metterò qui come immagine del podcast. La morte anche del nostro fu un atto strambo. Morì nel 1599 e sepolto nella chiesa di San giovanni Basttista con un vicino convento con delle monache. Qui si racconta che qualche settiamana dopo si senti urlare di notte contro Tagliacozzi e le monache spaventate, l’abbiano disseppellito e spostato con l’intero corpo al di fuori della struttura. Da questo fatto si era sparsa la voce che la chiesa fosse contraria all’arte chirurgica plastica e l’opera di tagliacozzi. Cosa che è in realtà impossibile, perché non solo giurò fedeltà al papa, ma per un periodo fu giudice per la valutazione dell’indice dei libri proibiti per il papa. Carpue presentò al paziente le alternative chirurgiche, studiò nel preoperatorio la durata dell’operazione (non c’era anestesia, calibrare tutta l’operazione in tempi stringenti era essenziale), preparò dei modellini plastici in cera e poi passò alla pratica. Il naso del Capitano Williamson venne studiato accuratamente anche nel post-operatorio e valutato periodicamente. Il tutto venne trascritto accuratamente, menzionando anche le fallacie della tecnica ed eventuali problematiche sopraggiunte successivamente. A quella seguì una seconda operazione al naso, al comandante Latham, mutilato per un colpo di sciabola, con lo stesso protocollo ma applicando un’altra tecnica e confrontando i risultati.Questo episodio è un estratto di un altro podcast sempre parte del progetto "Pillole di Storia della Medicina" che racconta la Storia della Sanità in Italia, lo puoi trovare a questo link:Storia della Sanità in ItaliaQui puoi trovarmi sui miei social:https://www.instagram.com/pilloledistoriadimedicina/https://www.youtube.com/channel/UCOmUIZvblJeFWNWByOIozMghttps://www.facebook.com/PilloledistoriadimedicinaIscriviti alla newsletter bisettimanale dedicata alla Storia della Medicina, "ApprofondiPillole"Chi sono? https://msha.ke/pilloledistoriadellamedicina/Ogni tanto scrivo anche degli articoli: https://blog.parabellumhistory.net/author/federico-allegri/Ho anche scritto un libro, dedicato alla Storia della gotta: https://www.amazon.it/dp/B0CCCPT8VL
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    14 min
  • ep.86- Guerra alla Malaria in Italia: Una Storia di Scienza e Politica
    Jan 30 2024
    Una storia fatta di grandi figure medico scientifiche, di lotta nel far prevalere le proprie idee e di contrasti, di nobel mancati e di pregiudizi e falsi miti che ancora oggi si affermano nelle nostre convinzioni. Oggi insomma parliamo di Malaria, forse la prima grande sfida sanitaria, insieme alla tubercolosi, che il nostro paese si trovò a dover superare, per poter coltivare i sogni di poter diventare una grande potenza economica come altri paesi europei vicini, per mostrare le capacità scientifiche e tecniche del neonato regno e per tutelare la salute dei propri cittadini. Insomma questa battaglia la nostra Italia la vinse o la perse?

    📌L'articolo in cui ho parlato di malarioterapia per il sito del Manicomio di Volterra: https://manicomiodivolterra.it/la-sifilide-terziaria/
    📌Fonti:
    -Umori, L.Borghi, KDP, 2023
    -Fonti per la Storia della Malaria in Italia, Archivio Centrale dello Stato
    -La lotta alla malaria in Italia: conflitti scientifici e politica istituzionale, Gilberto Corbellini, Università La Sapienza
    -Politiche sanitarie in Italia da Crispi a Giolitti:percorsi di ricerca nelle carte dell’Archivio centrale dello Stato, Mariapina De Simone

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    28 min
  • L'Arte incontra la medicina, "The Doctor" di L. Fildes
    Jan 26 2024
    LUKE FILDES

    1887 Luke Fildes venne chiamato per un’opera a tema libero per la Tate Gallery di Londra, il protagonista l’aveva già scelto. Era suo figlio deceduto bambino che 10 anni prima. Forse neanche suo figlio, ma il medico che aveva urgentemente chiamato per tentare di salvarlo. Visitandolo poco poteva fare, la gravità era tale che nulla ha potuto se non alzare le mani e accompagnarlo verso signora morte che arrivò ingiusta come sempre, in una medicina che all’epoca aveva poche armi e spuntata. Rimane tutto il resto che è senza tempo: la lotta continua tra scienza e malattia, che è tutto meno che fredda, perché il soggetto e l’oggetto è uomo. La possibilità di arrendersi, il contesto sociale tutto attorno che ne disegna i rischi. Fildes ci insegna che il medico non è l’eroe che vorremmo fosse e non solo va accettato ma ringraziato perché sbatte continuamente con i limiti suoi e della sua umana conoscenza.

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    3 min
  • Scuola medica Salernitana e le sue mediche, con la Prof.Beatrice del Bo e Federica Garofalo (2 di 2)
    Jan 9 2024
    Un'esperienza della Storia della Medicina che mi ha sempre affascinato è quello relativo alla Scuola Medica Salernitana, un'istituzione sorta sin dal 900 d.C e che perdurò nella città fino al 1800, quando venne smantellata da Gioacchino Murat. Lo sviluppo dell'Ars Medica a cavallo dell'anno 1000 e successivamente fino all'età angioino avvenne grazie anche a questa istituzione, sicuramente unica nelle sua capacità di far confluire nozioni, conoscenze e culture, provenienti da ogni parte del bacino del mediterraneo. In un contesto estremamente eterogeneo nello studio, nella ricerca e nella pratica dell'Arte Medica, Salerno ha saputo emergere, raccogliendo fra le sue vie, molti e validissimi intellettuali, provenienti da esperienze e culture differenti da cui avevano appreso tecniche e teorie in ambito medico altrettanto differenti. Come potete immaginare si tratta di un contesto estremamente difficile da analizzare e divulgare, per questo ho chiesto aiuto a due eminentissime figure esperte di Storia Medievale, che ci aiuteranno a raccontare questa straordinaria esperienza in campo medico a cavallo tra l'anno 1000 e il 1300. Ecco la prima parte della intervista fatta alla professoressa medievalista della Università Statale di Milano, Beatrice del Bo e alla dottoressa Federica Garofalo, esperta conoscitrice del periodo medievale, in particolare ricercatrice e studiosa della scuola medica salernitana e delle sue dottoresse, o per meglio dire, come diranno loro, mediche o medicae. La durata dell'intervista è stata di un'ora e mezzo per questo ho preferito ricavarne 3 video distinti. In questa parte analizzeremo le origini della Scuola medica Salernitana, i motivi per cui sia effettivamente sorta a Salerno e le peculiarità geopolitiche che hanno contribuito a far crescere questa storica istituzione. Il melting pot e l'influenza di molteplici culture, nonché un proficuo periodo politico e infine l'arrivo di eminenti intellettuali dell'epoca hanno reso #salerno una meta unica nella penisola per lo sviluppo dell'arte e della professione medica in un periodo a cavallo tra il 900 e il 1200. Qui la #medicina potè effettivamente fiorire: vediamo come e perchè . Vi lascio qua sotto il link al libro della Dott.sa Federica Garofalo, dedicato proprio alle Mulieres Salernitanae, le mediche che hanno contribuito a rendere grande la Scuola Medica Salernitana: https://www.ibs.it/mulieres-salernitanaeIl podcast dedicato interamente alla Storia della Sanità in Italia: "Storia di un Sistema Sanitario" https://open.spotify.com/show/7BLH4Pa...Qui puoi trovarmi sui miei social: / pilloledistoriadimedicina / @pilloledistoriadellamedicina / pilloledistoriadimedicina Iscriviti alla newsletter mensile dedicata alla Storia della Medicina, "ApprofondiPillole"Chi sono? https://msha.ke/pilloledistoriadellam...Ogni tanto scrivo anche degli articoli: https://blog.parabellumhistory.net/au...Ho anche scritto un libro, dedicato alla Storia della gotta: https://www.amazon.it/dp/B0CCCPT8VL
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    50 min