• Zitta e buona - Germana Stefanini e le donne vittime del terrorismo rosso

  • Di: Radio 24
  • Podcast
  • 4,5 out of 5 stars (2 recensioni)

Zitta e buona - Germana Stefanini e le donne vittime del terrorismo rosso

Di: Radio 24
  • Riassunto

  • 28 gennaio 1983. Per la prima volta, in Italia, una donna muore perché bersaglio prescelto del terrorismo rosso. Si chiama Germana Stefanini, è un'agente di custodia nel carcere di Rebibbia e resterà la sola a detenere questo triste primato storico. Giuseppina Galfo, medico penitenziario, l'ha sfiorato per poco. Le accomuna una sentenza di morte arrivata dopo un processo proletario al quale sono state sottoposte e di cui rimane traccia su registrazioni degli stessi terroristi. Una pagina poco conosciuta degli Anni di Piombo.
    "Zitta e buona, Germana Stefanini e le donne vittime del terrorismo rosso" è un podcast di Elisabetta Fusconi che ripercorre, con audio originali dell'epoca e interviste ai protagonisti, le ore drammatiche vissute da Germana Stefanini e Giuseppina Galfo durante il loro sequestro da parte dei Nuclei per il potere del proletariato armato, una cellula delle Brigate Rosse composta da cosiddetti "irriducibili" tuttora in carcere .


    CREDITI

    “Zitta e buona. Germana Stefanini e le donne vittime del terrorismo rosso” un podcast di Elisabetta Fusconi prodotto da Radio 24, sound design di Luigi Speciale, producer Riccardo Poli, responsabile di produzione Guido Scotti, coordinamento editoriale Alessandra Scaglioni.

    2008 Radio 24 Il Sole 24 ore
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  • Trailer
    Nov 6 2023

    Due donne bersaglio della furia del terrorismo rosso. Sottoposte a un lungo interrogatorio, definito processo proletario, i terroristi hanno registrato tutto su audiocassette, ritrovate poi nel loro covo. Per puro caso, quei nastri sono arrivati in possesso di Elisabetta Fusconi che ha voluto ricostruire le loro storie a quarant'anni dall'avvenimento dei quei fatti. “Zitta e buona - Germana Stefanini e le donne vittime del terrorismo rosso” è il nuovo podcast originale di Radio 24 dove si racconta questa pagina poco conosciuta degli anni di piombo. Disponibile sul sito di Radio 24 e sulle principali piattaforme audio.

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  • 5. Gli irriducibili
    Nov 7 2023

    Barbara Fabrizi, la terza componente della falange armata dei Nuclei per il Potere Proletario, decide di costituirsi poco dopo l’arresto dei suoi complici. Lo fa presentandosi in lacrime nello studio del suo avvocato. Finisce così la breve stagione di sangue portata avanti da tre giovani che nel 1983 hanno inseguito, a qualsiasi prezzo, la chimera della rivoluzione del proletariato e dello smantellamento del sistema carcerario. Idee in cui continuano a credere fermamente anche da dietro le sbarre nei lunghi carteggi che si scambiano dai rispettivi istituti penitenziari dove sono rinchiusi. Condannati all’ergastolo per l’omicidio di Germana Stefanini e a 30 anni di reclusione per l’attentato al medico penitenziario Giuseppina Galfo, sono tra i pochi “irriducibili” che a differenza di gran parte dei brigatisti non si sono mai né pentiti né dissociati dalle azioni compiute.

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  • 4. Fuga di gas
    Nov 7 2023

    La banda di terroristi che ha lasciato dietro di sé la scia di sangue sparando alla dottoressa Giuseppina Galfo e uccidendo la vigilatrice penitenziaria Germana Stefanini è sparita nel nulla. Le indagini della Digos sono serrate ma dei tre nessuna traccia. Bisogna attendere un loro primo passo falso che non tarda ad arrivare. Il 12 maggio del 1983 una fuga di gas in un appartamento in zona Primavalle, a Roma, fa scoprire il loro covo ma non sono in casa al momento dell’irruzione. Si riesce però finalmente a risalire alle generalità degli autori dell’efferato omicidio della Stefanini. Si tratta di Francesco Donati, Barbara Fabrizi e Carlo Garavaglia. I tre decidono di portare a termine una rapina in un ufficio postale per finanziarsi la latitanza. Sarà il loro errore strategico, una chiamata di un anonimo cittadino fa accorrere sul luogo le volanti della Polizia. Uno dei terroristi, Francesco Donati, si asserraglia all’interno della posta prendendo in ostaggio due persone. Dopo un pomeriggio ad alta tensione, fatto di trattative estenuanti, Donati si arrende. Un altro, Garavaglia, viene arrestato appena tenta di darsi alla fuga. Barbara Fabrizi, la terza componente dei Nuclei per il Potere Proletario, riesce invece a scappare.

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