Teodoro Tabino
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Teodoro Tabino

Teodoro Tabino è un autore e regista di cortometraggi. Non ha mai abbandonato la sua città natale: Palermo, nella quale è nato il 4 luglio del 1986. Si definisce un uomo che ha vissuto intensamente la vita anche e soprattutto nei momenti più difficili. Il suo pensiero si proietta a comunicare che la morte più umiliante si ha quando ci si perde nell'infelicità senza avere l’audacia e il coraggio di reagire. Soltanto l'individuo che rinasce almeno una seconda volta ha accesso alla “gioia di vivere”. Il dolore nella vita non è importante ma essenziale. I suoi testi tendono a scardinare costrutti e costumi socialmente accettati in quanto gabbie. Nello stesso tempo promuovono ed esaltano le parti più spigolose dell'animo che non devono essere assolutamente soppresse in quanto parte integrante del sé più intimo. Non nasciamo per piacere agli altri, per essere buoni o per percorrere giuste strade e soprattutto non dobbiamo combattere le emozioni negative perché rappresentano la fonte energetica che danno l'incipit a nuovi modi di vivere e di vedere il mondo. Oggi è molto difficile trovare il silenzio. Il silenzio interiore è quella dimensione nella quale si scopre l'irrazionalità, l'istinto primordiale e una grandiosa armonia con sé stessi e la natura. Chi son si perde nel silenzio inoltre non può accedere alla dimensione del vuoto. Entrare nel vuoto vuol dire sottrarsi non solo a sé stessi ma all’universo tutto, entrare in una dimensione dove l’Io perde di significato e con lui tutto ciò a cui è legato. Ma è proprio in questo profondo buio che l’anima si rinnova, ritrova la sua natura e ci ricorda che tutto ciò a cui siamo legati, tutto ciò che consideriamo problemi o difficoltà: valgono meno di zero. Inoltre, la forza dell’individuo si raggiunge grazie alla consapevolezza del “non sapere”. La consapevolezza del non sapere è un’arma molto più potente rispetto chi pensa di sapere tutto. Uno degli errori più gravi che si possono fare nella vita è identificarsi nei propri ruoli e nelle proprie mansioni. Noi non siamo ciò che facciamo e soprattutto non siamo ciò che rappresentiamo. Mestieri e rappresentanza sono un qualcosa che riguarda soltanto a chi ci guarda dall’esterno. Per far si che l’animo si evolva; questo non deve mai far l’errore d’identificarsi in qualcosa perché sarebbe come tranciare l’infinito che è in noi. Infine, la concezione di vita è di tipo aristotelico: il corpo non è un contenitore dell’anima ma piena espressione dell’energia che gli dà vita. La vita è un legame indissolubile tra materia ed energia: l’una non sopravvive all’altra. La morte può essere fine solo per l’individuo ma se ci trasportiamo nella dimensione universale rappresenta un magnifico rinnovamento.
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Titoli dell'autore

Elenco prodotti
    • Dieci spunti di riflessione
    • Di: Teodoro Tabino
    • Letto da: Ivan Anoè
    • Durata: 36 min
    • Data di pubblicazione: 04/03/2022
    • Lingua: Italiano
    • 4 out of 5 stars 13 recensioni

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