In questo episodio dell’Audible Club, ormai giunto alla nona tappa del suo bellissimo viaggio alla scoperta degli audiolibri, i nostri Andrea e Mauro si occupano di un romanzo che per molti di noi è stato un accompagnamento agli anni della giovinezza. Stiamo parlando di Piccole donne, il capolavoro del 1868 di Louisa May Alcott, uno dei bildungsroman (o “romanzo di fioritura” come lo chiama Andrea Colamedici) più celebri della letteratura. Recentemente, il libro è nuovamente stato portato al cinema dalla regista Greta Gerwig, che ha dato vita a una versione originale e moderna delle vicende delle quattro sorelle March. I drammi adolescenziali e le avventure di Meg, Jo, Beth e Amy, che crescono sviluppando caratteri molto diversi tra loro, nascondono dietro la facciata tenera e leggera una vena di profondità che rende il romanzo interessantissimo da analizzare.
Scopriamo quindi qualcosa di più sull’autrice e sul significato della sua opera maestra; si tratta solo di un assaggio, il resto lo potrai gustare ascoltando l’episodio.
Louisa May Alcott (1832-1888) è autrice di Piccole donne e di altri romanzi di rottura, che raccontano personaggi femminili diversi dal modello dominante della sua epoca; per capire meglio la scrittrice, è importante sapere da dove viene. Louisa nasce infatti in una famiglia illuminata: la mamma è un’attivista abolizionista e femminista e il papà un filosofo trascendentalista, ed entrambi i genitori frequentano i circoli culturali dell’epoca insieme a grandi intellettuali del loro tempo come Thoreau e Whitman; proprio Thoreau (l’autore di Walden) fu uno degli esponenti principali del filone trascendentalista, che predicava l’esaltazione dell'individuo nei rapporti con la natura e la società. Non a caso, in Piccole Donne si ritrova quell’idea fondativa del movimento dell’entrare in relazione con la natura, vista come un meccanismo intelligente che è parte integrante di noi.
A un certo punto della sua vita, quando si arruola come infermiera volontaria durante la guerra di secessione, la Alcott decide di iniziare a scrivere romanzi con giovani protagoniste femminili indipendenti ed emancipate. L’obiettivo dichiarato dell’autrice è quello di far arrivare questi scritti nelle mani delle bambine della sua epoca e poter così condizionare le loro scelte future.
La storia narrata in Piccole donne è quella di quattro bambine, quattro sorelle che si ritrovano intorno al fuoco, che parlano e giocano tra di loro, che maturano e si vogliono costantemente migliorare. E’ proprio questa loro spinta verso la crescita, questa curiosità genuina ad aver attratto così tanto le lettrici generazione dopo generazione. Devi pensare che senza Piccole donne, forse le eroine Disney come Mulan o Frozen non sarebbero esistite. E anche se alcuni ragionamenti e comportamenti descritti nel libro ti possono sembrare antiquati e moralistici oggi, vanno contestualizzati nell’ambito di un periodo storico in cui le donne non avevano diritto di voto ed esisteva ancora la schiavitù.
Se dopo aver ascoltato l’episodio dell’Audible Club ti sei convinto ad ascoltare (o riascoltare) questo rivoluzionario romanzo, letto da Laura Pierantoni, oggi ti consigliamo altri audiolibri che sono collegati in un modo o nell’altro a Piccole donne.
Dopo aver finito di ascoltare Piccole donne ed essersi affezionati alle quattro sorelle March, non si può non avere voglia di scoprire come proseguono le loro vite. In questo sequel, una storia storia semplice e piacevolissima, i personaggi crescono ed acquistano maturità e spessore. Il romanzo è una ventata di aria fresca in questo momento storico complicato, un inno alla volontà di perseguire i propri sogni senza però dimenticare l’importanza dei valori, del lavoro e della famiglia. La lettura di Laura Pierantoni rende il testo ancora più vivo.
Bianca Pitzorno è un’autrice di libri per bambini e ragazzi dove spesso le protagoniste sono ragazzine memorabili. E’ il caso di questo volume, adatto per lettori dai 9 anni in su ma consigliato anche ai loro genitori, che racconta gli anni ‘50 visti dalla prospettiva di un gruppo di bambine delle elementari. Elisa, Prisca e Rosalba crescono e scoprono il mondo con il modo di fare sensibile e divertente tipico dell’infanzia e danno vita a un racconto di sogni, piani fantasiosi, dispetti e avventure quotidiane appassionanti.
Ci sono tanti parallelismi tra questo romanzo di Jane Austen e Piccole donne. Per il personaggio di Jo March, la Alcott sembra infatti essersi ispirata a Elizabeth Bennet, protagonista di Orgoglio e pregiudizio. Jo è un po’ il suo alter ego, ma a differenza di Elizabeth lei riuscirà ad avere una realizzazione più piena. Tra i due testi passano infatti 50 anni (il primo è degli anni 10 dell’800, il secondo degli anni ‘60), e moltissime cose cambiano nella società: se la madre delle sorelle Bennet si augurava per le sue figlie che si sposassero con un uomo ricco e che fossero sempre belle e riverite, quella di Jo aspira alla realizzazione personale della sua bambina; nell’Inghilterra rurale dei tempi della Austen, lavorare per le donne era considerato svilente, mentre negli Stati Uniti di qualche decennio dopo l’emancipazione femminile cominciava ad essere una realtà. Al di là di differenze e similitudini con Piccole donne, Orgoglio e pregiudizio è un ascolto fondamentale sia perché il personaggio di Elizabeth è davvero irresistibile (ancor di più con la voce di Paola Cortellesi) sia perché alla Austen si ispirano tantissime autrici contemporanee di narrativa “femminile”.
Questo audiolibro non lo consigliamo, come potrai immaginare, per alcun tipo di affinità tematica con Piccole donne, da cui non potrebbe essere più distante; quello che avvicina queste due opere non è la trama, ma il fatto che a scriverle siano state due autrici femminili a loro modo rivoluzionarie, importantissime. Conosci la storia di Mary Shelley, autrice di Frankenstein? Nata a Londra nel 1797 da padre filosofo e mamma femminista, a soli 19 anni sposò il poeta ribelle Percy Shelley; è proprio con lui e con lord Byron che scrisse nel 1818 il suo primo libro praticamente per gioco: Byron, durante una vacanza con gli Shelley a Ginevra, suggerì che ognuno di loro scrivesse un racconto dell'orrore per poi leggerlo agli altri. Mary scrisse Frankenstein, nato da un suo incubo e ispirato al vecchio mito dell’uomo creatore della vita. Il romanzo ebbe un grandissimo successo ed
è considerato una delle pietre miliari del genere horror/mostri. L’audiolibro è letto da Massimo Popolizio e ha ottenuto una valutazione media degli utenti di 4,7 su 5 stelle.
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