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Audiolibri di Cesare Pavese

Audiolibri di Cesare Pavese

Nato a Santo Stefano Belbo, un piccolo paese del Piemonte, nel 1908, Cesare Pavese è uno dei più importanti scrittori italiani del 900, autore di romanzi, racconti e poesie che hanno narrato la sua terra ma soprattutto la realtà delle cose più profonde che influiscono sulla vita degli uomini e delle donne. Così, nei libri di quest’uomo schivo e definito dagli amici “triste”, che quando si suicidò in una camera d’albergo all’età di 42 anni lasciò il messaggio “Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi”, un uomo senza casa, né moglie né figli che aveva scelto di dare tutto alla letteratura, si trovano solitudine, famiglia, scoperta dell’amore e del sesso, sfortuna, amicizia, l’attrazione esercitata da ciò che non si conosce e, naturalmente, la morte. Non sono opere frivole le sue, ne felici, ma il disagio raccontato da Pavese è stato capito ed amato da milioni di lettori alle prese, un po’ come lo scrittore, con il difficile “mestiere di vivere”.
Ecco una panoramica degli audiolibri di Cesare Pavese che puoi ascoltare su Audible.

Audiolibri dei romanzi di Cesare Pavese

La spiaggia

La spiaggia narra il reincontro tra due amici che rivivono nostalgicamente la loro giovinezza e i tempi passati e riflettono sull'amore, la soltudine, i problemi della vita e la difficoltà dell'essere adulti. La spiaggia diventa il luogo ideale dove stare soli a pensare, e Pavese la descrive con un linguaggio semplice e scarno, con una prosa lenta che ispira tranquillità.

Niente è più inabitabile di un posto dove siamo stati felici.

La casa in collina

Si tratta di uno dei romanzi più noti di Cesare Pavese, pubblicato nel 1949. Il tema principale è l’orrore della guerra che semina morte e amplifica i sentimenti di solitudine e spaesamento dell’uomo di fronte alla storia. Il protagonista è Corrado, un professore che si rifugia sulle colline piemontesi per sfuggire ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e in un’osteria della zona incontra un suo amore di gioventù e il figlio. La serenità ritrovata da Corrado con le persone che frequentano questo ambiente rassicurante dura però poco, perché l’armistizio lo costringerà a tornare a casa, una casa distrutta dal conflitto.
Le descrizioni sono splendide, l’analisi del personaggio molto approfondita e il lessico è pura poesia.

Con la guerra divenne legittimo chiudersi in sé, vivere alla giornata, non rimpiangere piú le occasioni perdute.

Il compagno

Uscito nel 1947, Il compagno non è tra i romanzi più noti di Pavese e sicuramente non è uno dei più semplici, per lo stile frammentato e ricco di dialoghi che lasciano molti temi in sospeso, ma è molto interessante ascoltarlo per capire meglio le diverse sperimentazioni stilistiche dell’autore. La trama segue l’evoluzione di Pablo, un uomo del proletariato, che da suonatore di chitarra a Torino si avvicina alla militanza politica quando si trasferisce a Roma. Il romanzo è ambientato negli anni Trenta durante la guerra di Spagna ed è il protagonista stesso a narrare i fatti in prima persona. Oltre al tema politico anche la relazione con le donne, come succede spesso nelle opere di questo autore, è molto presente.

Ma ne avevo abbastanza e capivo che ormai tutta quanta Torino e il mestiere e le strade e le pietre di casa non bastavano più a darmi pace.

La luna e i falò

La luna e i falò è probabilmente il romanzo più noto e apprezzato di Pavese, incentrato sulla ricerca delle proprie radici e sulle descrizioni della regione dell’autore, le Langhe. Così come l’anguilla in un momento determinato della sua vita sente la necessità di fare un lungo viaggio attraverso l’oceano, allo stesso modo il protagonista del romanzo fa un viaggio dall’America, paese dove anni prima era emigrato, al paese d’origine in Piemonte. Il ritorno è però intriso di nostalgia e malinconia: la guerra e la povertà hanno rovinato tutto e il destino non è stato generoso con le persone care della sua infanzia.
Con una prosa poetica e pulita, Pavese ci parla dei nostri antenati, del nostro dolore e del legame con la nostra terra. La lettura di Tommaso Ragno ha ricevuto ottime recensioni.

Che cos’è questa valle per una famiglia che venga dal mare, che non sappia niente della luna e dei falò? Bisogna averci fatto le ossa, averla nelle ossa come il vino e la polenta, allora la conosci senza bisogno di parlarne.

La bella estate

La bella estate è un romanzo breve che affronta la fase di passaggio dalla giovinezza all'età adulta di due ragazze molto diverse tra loro tra le quali nasce un’amicizia. Amelia è affascinante e spigliata e si guadagna da vivere facendo la modella per i pittori; quando conosce Ginia, annoiata e infelice, la introduce in questo nuovo ambiente fatto di sessioni di studio, chiacchiere e erotismo. Non succede molto in La bella estate, ma Pavese riesce con poche parole a tratteggiare la complessità dei personaggi e descrivere con nitidezza una fase delicata della vita di una donna.

Si era fermata e si era messa a piangere perché dormire era una stupidaggine e rubava tempo all'allegria.

Il diavolo sulle colline

Questo romanzo breve fa parte di una raccolta che nel 1950 vinse il Premio Strega e che contiene anche La bella estate, che da il nome all’opera, e Tra donne sole. Il titolo racconta le vicende di tre universitari torinesi che, nel primo dopoguerra, passano un’estate in campagna e sperimentano il contrasto tra l’attrazione per la terra e il mondo contadino e quella per i ricchi e i loro vizi che affascinano e corrompono. Anche in questo caso, in poco spazio Pavese ha la capacità di condensare tantissimo e coinvolgere il lettore, nonostante una scrittura che oggi possiamo considerare classica e un ritmo narrativo lento.

Non c'è niente che sappia di morte più del sole in estate della gran luce, della natura esuberante. Tu fiuti l'aria e senti il bosco e ti accorgi che piante e bestie se ne infischiano di te. Tutto vive e si macera in se stesso. La natura è la morte.

Tra donne sole

Ancora Torino e Roma, ancora il dopoguerra. Clelia, donna forte e emancipata, è scappata dalla povertà torinese per cercare successo come modista nella Capitale; dopo 17 anni lontana, viene incaricata di tornare nella sua città natale per inaugurare un nuovo negozio e questo ruolo la porta a contatto con quel mondo che aveva sempre visto da lontano e desiderato. Un mondo luccicante e falso, quello dell’alta borghesia, che nasconde però un grande vuoto. I personaggi del romanzo, nonostante siano giovani, belli e ricchi, sono infatti sopraffatti dalla noia e dalla mancanza di spessore e le loro vite sembrano un inutile viaggio senza meta.
Una curiosità: il film di Michelangelo Antonioni Le amiche è tratto da questo romanzo.

Momina che mi stava raccontando quanto forte la prendesse a volte il disgusto - non la nausea di questo o di quello, di una serata o di una stagione, ma lo schifo di vivere, di tutto e di tutti, del tempo che va così presto eppure non passa mai.

Audiolibri dei diari di Cesare Pavese

Il mestiere di vivere

Il diario di Cesare Pavese raccoglie appunti, riflessioni e considerazioni sparse, scritte tra il 1935 e il 1949, sulla vita, i sogni, i ricordi, l’arte, il percorso creativo, il lavoro. Al centro ci sono sempre onnipresenti due temi fondamentali: la letteratura e l’amore, avvolti da un’atmosfera cupa e solitaria che sembra già lasciar presagire la fine, quel suicidio che avverrà solo pochi giorni dopo le ultime righe scritte nel diario. Anche in questo caso l’interpretazione di Tommaso Ragno è risultata particolarmente azzeccata.

Tutto il problema della vita è questo: come rompere la propria solitudine, come comunicare con gli altri.

Audiolibri dei racconti di Cesare Pavese

Dialoghi con Leucò

L’audiolibro contiene 27 dialoghi in cui gli dei e eroi della Grecia classica discutono di vari temi: rapporto tra uomo e natura, destino, dolore e morte. Le conversazioni di Pavese con queste figure classiche dimostrano il suo amore verso la storia antica ma anche la necessità di comprendere, attraverso le parole di Edipo, Eros, Achille e gli altri, le radici dell’umanità. Si tratta dell’opera più cara a Pavese, che proprio sulle pagine di un esemplare di Dialoghi con Leucò scriverà le sue ultime parole prima del suicidio. L’audiolibro è interpretato da sei bravissimi lettori e lettrici.

Tànatos. Che per nascere occorra morire, lo sanno anche gli uomini. Non lo sanno gli olimpici. Se lo sono scordato. Loro durano in un mondo che passa. Non esistono: sono. Ogni loro capriccio è una legge fatale. Per esprimere un fiore distruggono un uomo.

Notte di festa

Una raccolta di racconti brevi pubblicati postumi che contengono tutti i temi cari a Pavese: la sua terra e il fascino doloroso e commovente della campagna, la tristezza, la malinconia, la solitudine e la morte. L’amarezza e l’ombra del suicidio aleggiano su tutte le storie, che solo all’apparenza parlano di un tema per poi affrontarne tra le righe un altro. L’interpretazione di Alberto Rossatti è stata definita “estremamente espressiva”.

Solo ciò che è trascorso o mutato o scomparso ci rivela il suo volto reale.

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