Una città sorta ai piedi di un vulcano ancora attivo, il Vesuvio, non poteva che possedere un’energia esplosiva. Nel corso della sua lunga storia, Napoli ha sedotto cumani, greci, romani, aragonesi, è sopravvissuta ad invasioni, eruzioni, terremoti, guerre e altre catastrofi, dando sempre prova di poter superare ogni avversità con ingegno e capacità di adattamento. Si tratta di quella “napoletanità” che l’ha resa unica al mondo, ovvero la facoltà che hanno i suoi abitanti di affrontare la vita con i suoi alti e bassi tirando fuori risorse inaspettate, sempre con un pizzico di leggerezza e senso dell’umorismo.
Il brulicare di vita e storia che si respira nei vicoli di Napoli, l’incanto struggente del suo golfo, il “genio e sregolatezza” che fa parte del suo dna hanno affascinato intellettuali di ogni credo e reso la città una delle ambientazioni più ricorrenti nei romanzi italiani.
Se anche tu sei un estimatore della bellezza partenopea, oggi ti consigliamo alcuni ascolti che vedono Napoli e i suoi “mille culure” protagonisti.
Audiolibri ambientati a Napoli
Scritto da Nicola Pugliese nel 1977, Malacqua è considerato uno dei più bei libri italiani del secondo Novecento e tra i più intensi mai dedicati a Napoli. Nonostante anche Italo Calvino lo considerasse un capolavoro, il romanzo all'epoca sparì in fretta dalla circolazione, e solo di recente è stato ripubblicato ed è oggi disponibile anche in formato audiolibro su Audible, letto da Roberto Saviano.
Attraverso uno stile sospeso tra cronaca e thriller, capace di rendere attraverso le parole, e la voce, lo scroscio continuo dell'acqua e la trasformazione stessa della città partenopea in acqua, Nicola Pugliese racconta quattro giorni di pioggia a Napoli. In Malacqua si respira un clima di attesa e di paura, la sensazione che oltre a crolli e frane in quei giorni stia per compiersi anche "un accadimento straordinario".
Napoli, la vera protagonista del romanzo, viene "omaggiata" dall'interpretazione intensa e partecipe di Roberto Saviano.
L'ambientazione
Come dicevamo, è Napoli il personaggio principale del romanzo; una Napoli grigia ma al tempo stesso animata da una sinfonia di rumori che diventano musica, una città misteriosa dove le vite degli abitanti si intrecciano diventando eccezionali nella loro normalità. La Napoli di Malacqua è bella quanto enigmatica ed inquietante, e si scioglie lentamente sotto il peso dell'acqua che scorre.
Potrebbe interessarti anche: Le mani sul mondo, il primo podcast di Roberto Saviano
Autrice napoletana che ama scrivere storie che raccontano la sua terra, Viola Ardone ha dato alle stampe tre romanzi, due dei quali sono disponibili su Audible. Il treno dei bambini, pubblicato nel 2019, è stato un successo tra i nostri utenti: ha infatti collezionato quasi 1500 recensioni con una valutazione media di 4,7 su 5 stelle. Da qualche giorno sulla piattaforma puoi ascoltare anche il secondo lavoro della scrittrice, Una rivoluzione sentimentale, letto da Jolanda Granato. L’audiolibro narra le vicende di Zelda, ricercatrice universitaria napoletana bella e benestante che vive una quotidianità asettica, distanziata dalle emozioni forti, fino a quando accetta la cattedra in un liceo di provincia nell’immaginario (ma non troppo) Scogliano, paese della terra dei fuochi.
E’ qui che entra in contatto con quegli studenti “invisibili”, adolescenti dimenticati dalla società in quanto espressione di un territorio problematico. Gli ingredienti inizialmente potrebbero sembrare già sentiti, con il cliché dei due mondi (la giovane donna agiata e annoiata da un lato e i ragazzini emarginati con tanta voglia di farsi ascoltare dall’altro) che si incontrano e si contaminano. L’autrice però ha un grande talento narrativo e riesce a trasmettere la passione e l’autenticità delle persone e i fatti che racconta, contagiando a chi ascolta la voglia di sporcarsi le mani e trovare la forza per cominciare la propria “rivoluzione sentimentale”.
L’ambientazione
Scogliano è un paese inventato dalla Ardone ma ispirato ai piccoli e martoriati centri della periferia napoletana più inquinata, la cosiddetta “terra dei fuochi”, dove i rifiuti sono il business principale del malaffare. E’ qui che i ragazzi del liceo dove insegna Zelda decideranno di lottare per salvare la zona dove vivono e chiudere la controversa discarica.
I quattro audiolibri che fanno parte della serie de L’amica geniale, scritti da Elena Ferrante e letti da Anna Bonaiuto, si sono conquistati un posto d’onore tra gli ascolti più amati dagli utenti Audible. La qualità della scrittura, la bellezza della storia e l’intensità dell’interpretazione hanno sedotto anche i più scettici, che si sono trovati a diventare partecipi della vita delle due protagoniste e a vivere con trasporto sempre crescente le loro avventure. Dagli anni ‘50 ad oggi, sullo sfondo di un sobborgo napoletano, seguirai giorno dopo giorno l’esistenza di due amiche complementari nella loro diversità, Lenù e Lila, dall’infanzia alla vecchiaia. Consigliata a chi cerca emozioni messe a nudo e protagonisti vividi, questa serie letteraria serve anche a riflettere sull’evoluzione della figura femminile in Italia nell’ultimo mezzo secolo.
L’ambientazione
Il primo libro è ambientato nel rione della periferia di Napoli dove abitano Elena (Lenù) e Raffaella (Lila). Si tratta di un quartiere popolare di edifici piuttosto squallidi che sorge vicino alla ferrovia; seppur nato dalla fantasia della scrittrice Elena Ferrante, è da molti stato identificato con il Rione Luzzatti, che si trova nella zona di Gianturco, nella periferia est di Napoli. Altri luoghi di Napoli che hanno un ruolo importante nella trama della saga sono Corso Umberto, le librerie di Port’Alba, via Chiaia, piazza dei Martiri e Posillipo.
Potrebbe interessarti anche: I migliori scrittori italiani contemporanei
Matilde Serao è stata una delle intellettuali italiane più importanti di inizio 900: scrittrice e giornalista napoletana, fondò vari quotidiani tra cui Il Mattino e pubblicò diversi romanzi e racconti molto coraggiosi ed espliciti per l’epoca. Il ventre di Napoli è la sua opera più conosciuta e racconta, sotto forma di un reportage lungo vent’anni, la situazione reale del popolo partenopeo; l’autrice ti porta nei vicoli, nelle case e nei negozi di una città abbandonata, attanagliata dalla povertà, dalla sporcizia e da problemi che il governo centrale finge di non vedere, e da ogni pagina traspare la sua indignazione e il grande amore per Napoli e la sua gente. Dall’iniziale salto nel passato, che serve alla Serao per introdurre le caratteristiche e il modo di vivere della popolazione locale, si arriva al presente, il 1904, ma nonostante gli anni passino quello che la scrittrice sottolinea è la costante mancanza di un piano strutturato della politica per aiutare la città a guardare con fiducia al futuro. E’ passato più di un secolo, ma i contenuti dell’opera sono ancora attualissimi e molti dei problemi presentati sono rimasti irrisolti.
L’ambientazione
Non è una Napoli da copertina, solare e patinata, quella che viene presentata da Matilde Serao, ma una città oscura, sporca, affamata, dove la miseria è dappertutto e le ombre prevalgono sulle luci. Alla fine dell’800 e nei primi anni del 900 questa era la situazione di Napoli, e chiunque la ami e sia cosciente della bellezza ma anche del dolore che la contraddistingue apprezzerà sicuramente il ritratto onesto e accorato che ne fa l’autrice.
I bastardi di Pizzofalcone è una serie di romanzi di genere giallo scritti da Maurizio De Giovanni, che comprende undici titoli pubblicati tra il 2012 e il 2020. Su Audible gli audiolibri disponibili sono sette e il primo in ordine cronologico è appunto I bastardi di Pizzofalcone, opera che introduce il commissariato di Pizzofalcone, una zona collinosa di Napoli che fa parte del quartiere San Ferdinando, e i suoi sette poliziotti, che hanno in comune due cose: sono stati chiamati per ridare lustro a una questura logorata dagli scandali e hanno tutti qualcosa da nascondere. Gli uomini, guidati dall’ispettore Giuseppe Lojacono, devono subito risolvere un caso di omicidio nell’alta società.
Un romanzo poliziesco dal ritmo serrato che fa anche riflettere sulla situazione di Napoli e della sua gente oggi.
L’ambientazione
Chi non è napoletano probabilmente non conosce Pizzofalcone, un quartiere della città appollaiato sulla collina nota come Monte di Dio, che sorge tra il Borgo Santa Lucia, il Chiatamone e Chiaia; la zona, pur essendo poco estesa, custodisce vari luoghi di interesse e merita sicuramente una visita. Il commissariato è divenuto famoso soprattutto grazie alla serie tv di Rai 1 tratta dai romanzi di De Giovanni, e il set televisivo si trova a pochi metri dalla questura reale, a Palazzo Carafa di Santa Severina, in via Egiziaca a Pizzofalcone 44.
Potrebbe interessarti anche: I Bastardi di Pizzofalcone - libri in ordine cronologico
L’altra serie per cui è conosciuto Maurizio De Giovanni è quella del commissario Ricciardi, protagonista di 12 dei suoi romanzi, dei quali sei sono disponibili su Audible. Luigi Alfredo Ricciardi è un commissario di polizia che opera a Napoli negli anni ‘30 durante il regime fascista; ricco, elegante, ombroso e solitario, è un poliziotto onesto e poco ambizioso, dal fiuto infallibile e i modi poco convenzionali che non tengono conto né del rango né della classe sociale degli indagati. Ricciardi però ha anche un segreto: può comunicare brevemente con gli spettri di chi è morto in modo violento, e sapere quindi cosa stava pensando la vittima attimi prima di morire. In questo suo primo caso, Ricciardi indaga su un grande tenore del San Carlo ucciso nel suo camerino.
Se sei indeciso sul cominciare la serie o meno, sappi che i romanzi del commissario Ricciardi sono tra i gialli più amati dal pubblico Audible: hanno infatti ottenuto il “massimo dei voti” in più di 7.700 recensioni. Oltre alle trame e al personaggio, entrato subito nel cuore degli ascoltatori, a conquistare è anche la lettura di Paolo Cresta, giudicata magistrale.
Potrebbe interessarti anche: Il commissario Ricciardi - libri in ordine cronologico
L’ambientazione
L’autore è lo stesso, ma la Napoli dei Bastardi e quella del Commissario Ricciardi sono molto differenti: la prima è violenta, sempre in movimento, irrequieta, mentre la seconda è riflessiva, pausata, forse più sensibile; anche gli anni sono diversi, i duemila da un lato e i trenta dall’altro.
La città del commissario è splendida e decadente allo stesso tempo, un agglomerato di umanità dove convivono sfarzo estremo e povertà assoluta. Alcuni dei luoghi iconici ricorrenti nei romanzi sono il caffè Gambrinus, bar dove si incontra a colazione la Napoli bene, e il Teatro San Carlo, ma anche i vicoli popolari del centro e i lussuosi locali frequentati dai nobili.
Un romanzo agile, asciutto e onesto molto adatto a un pubblico giovane ma anche a quegli adulti che coi giovani ci lavorano e che dovrebbero ricordarsi ogni giorno quanto contino l’esempio e le parole giuste. Il tema trattato non è di certo nuovo: i bassifondi di Napoli dove non è facile crescere, un ragazzino costretto a spacciare dalla famiglia, la solitudine e la facilità di sbagliare. Tonino, il protagonista, assomiglia a tanti ragazzi reali che hanno bisogno di qualcuno che li aiuti a tenere vivi i sogni, che dica loro che valgono qualcosa e che possono riuscire a trovare la loro strada. Antonio Ferrara, scrittore di Portici specializzato in letteratura per ragazzi, racconta la storia travolgente di un ragazzo coraggioso che riesce a invertire la rotta di un destino già segnato.
L’ambientazione
Siamo in un quartiere malfamato di Napoli dove le famiglie, e i loro figli, campano nell’illegalità, ad esempio vendendo droga. E’ il caso dello “scugnizzo” Tonino, che a 13 anni spaccia già come se fosse la cosa più normale del mondo. La realtà descritta è probabilmente quella con cui ha avuto a che fare Antonio Ferrara, educatore per molti anni in una comunità per minori proprio a Napoli.
Il protagonista di Nostalgia è Felice Lasco, complice involontario da ragazzino di un omicidio compiuto dal caro amico Oreste Spasiano e costretto per questo a fuggire lontano da Napoli, tra Medio Oriente e Africa, e a rimanere separato dalla sua città per 45 anni. Obbligato a tornare a casa per accudire l’anziana madre malata, Felice deciderà poi di rimanere nel quartiere, circondato da nuovi, peculiari amici. Ermanno Rea racconta con “nostalgia” la vita del Rione Sanità, la storia dei suoi cunicoli scavati nel tufo e la dignità dei suoi abitanti.
L’ambientazione
Il Rione Sanità, quartiere popolare di Napoli conosciuto soprattutto per il suo straordinario sottosuolo, che conserva intatta la complessa stratificazione archeologica, è protagonista indiscusso di questo romanzo. Con la scusa di parlare dell’amicizia tra Felice e Oreste, Rea racconta malavita, fascino, problemi, eroi e vittime di una delle zone di Napoli più intriganti e complicate. Nelle parole dell’autore: “La Sanità è piena di grotte, gallerie, anfratti, androni bui che si aprono su imprevedibili giardini, vie strette inaccessibili alle automobili, bassi fatti apposta per ingoiare fuggiaschi. Se Napoli è un mondo a parte rispetto al resto del pianeta, la Sanità è un mondo a parte rispetto alla stessa Napoli”.
Potrebbe interessarti anche: Audiolibri urbani ambientati in città
La “bomba di Maradona” citata nel titolo del libro di Vincenzo Salemme non ha a che fare con il calcio o con il famoso calciatore ma con le esplosioni; si tratta infatti di un “botto”, usato specialmente a Capodanno, molto pericoloso perché ripieno di circa 2 kg di polvere da sparo. Nel romanzo, proprio questo ordigno rudimentale ma potente viene utilizzato per innescare l’autobomba che fa saltare in aria il giudice anticamorra Peppino Picone e la moglie nel 2008. Dieci anni dopo, il regista Gualtiero Maggio è incaricato di dirigere una fiction che racconta proprio il fattaccio, ma mentre prepara la messa in scena e raccoglie informazioni utili alle riprese, si rende conto che c’è qualcosa che non quadra nella ricostruzione ufficiale dell’attentato. E così, mentre gira per Napoli in lungo e in largo permettendo a chi ascolta di assaporare il gusto della città, sempre con ironia, prova a incastrare tra loro senza reale volontà investigativa i pezzi del puzzle.
L’ambientazione
Nell’esordio narrativo di Vincenzo Salemme, napoletano doc e attore teatrale erede di Eduardo De Filippo, Napoli non poteva che avere un ruolo di rilievo. E infatti la città che il suo protagonista Gualtiero esplora per le riprese della fiction sul giudice Picone è un luogo stupendo, ricco di storia, gastronomia, arte e umorismo. Una città affascinante ma anche ambigua e mutevole, dove si è ostaggio di sentimenti contrastanti, si ha voglia di perdersi e poi ritrovarsi.
Il “ragazzo normale” a cui Lorenzo Marone si riferisce nel titolo del suo romanzo è Giancarlo Siani, giornalista napoletano del Mattino ucciso a soli 25 anni dalla camorra per le sue indagini sulla criminalità. Marone lo ricorda qui indirettamente attraverso lo sguardo di un ragazzino dodicenne, Mimì, che vive nel suo stesso condominio al Vomero. Considerato strano da tutti per il suo linguaggio forbito che cozza con il contesto sociale umile e la passione per i libri, Mimì vedrà la sua vita cambiare in quel fatidico 1985, quando il suo “supereroe” Giancarlo viene ammazzato.
L’autore ti parla di amicizia, amore e importanza delle parole mentre fai il pieno di nostalgia per gli anni ‘80 e per Napoli.
L’ambientazione
Il Vomero, quartiere collinare di Napoli, è descritto dall’autore come un rione familiare, dove tutti si chiamano per nome e dove i ragazzi dell’età di Mimì si affacciano con curiosità al mondo che sta fuori dalla loro piccola realtà quotidiana. Napoli appare malinconica, forse perché per chi scrive è quella dell’infanzia, dolce ma anche crudele.
Il protagonista di questo breve romanzo, dove ogni capitolo è una fugace e colorata istantanea di vita, è Monte di Dio: un antico quartiere di vicoletti a Napoli, costruito nel tufo, dove l’aria sa di mare, i pescatori svuotano le loro reti, il bucato profumato di marsiglia è steso sui tetti, le famiglie passeggiano prendendosi per mano e i venditori gridano per attrarre clienti. L’autore racconta piccole storie di gente comune, che vive stretta tra un palazzo e l’altro e che si fa conoscere attraverso vivaci e brillanti espressioni napoletane, contrapposte all’italiano quieto e piatto; il ragazzino di tredici anni che sta imparando a fare il falegname e conosce l’amore con Maria, o il calzolaio ebreo finito a Napoli per errore… Erri De Luca riesce meravigliosamente a narrare e fare amare la propria “casa”, il suo luogo del cuore, con semplicità e poesia.
L’ambientazione
Ascoltando l’audiolibro ti sembrerà di passeggiare per le stradine di Monte di Dio, sentire il profumo della pizza, l’odore del cuoio che esce dalla bottega del calzolaio, respirare il sapore del sale marino, riempirti le orecchie della chiassosa atmosfera dei vicoli e dell’energia dei suoi abitanti. Un po’ come se si trattasse di un film, Monte di Dio prende vita in una serie di immagini che ti permettono di vedere e vivere il quartiere.
Altri audiolibri ambientati a Napoli
Se ami gli autori italiani, su Audible troverai moltissimi audiolibri di narratori locali contemporanei e non: Lorenzo Licalzi, Paolo Cognetti, Umberto Eco, Alessandro Baricco, Teresa Ciabatti e tanti altri. Scoprili tutti!