Se cerchi sul dizionario il significato della parola “follia”, questa è la definizione che ti viene proposta: “stato di alienazione mentale determinato dall'abbandono di ogni criterio di giudizio; pazzia, demenza”. Nonostante il concetto di follia possa significare cose diverse a seconda del momento storico e dalla cultura circostante, in generale chiunque decida di allontanarsi dalle convenzioni morali stabilite e deviare dagli standard della società del suo tempo viene considerato (più o meno) psichicamente instabile. E cosa c’è di più stimolante per uno scrittore della possibilità di creare un personaggio che sfida le regole e si comporta in modo assurdo?
La pazzia è lo strumento perfetto nelle mani di un autore per spingersi oltre il limite e sperimentare con pensieri, azioni e stati d’animo. E’ anche un modo per incoraggiare chi legge a riflettere sulla relatività del bene e il male, del normale e il diverso, e interrogarsi su cosa è accettabile o no e perché.
Se il tema della follia ti intriga, ecco alcuni romanzi che puoi ascoltare su Audible che hanno per protagonisti individui quantomeno singolari.
Può un libro dal contenuto moralmente discutibile diventare un capolavoro? Può un pedofilo, un uomo intrappolato consapevolmente in una depravazione senza cura, diventare uno dei protagonisti più intensi della letteratura? E, soprattutto, si può arrivare a provare una certa sintonia o tenerezza verso questo personaggio senza per questo essere d’accordo con ciò che fa e pensa? Nabokov riesce in un’impresa che solo i più grandi hanno saputo compiere: andare al di là della scabrosità del tema trattato per scavare nella complessità delle pulsioni umane e nell’inconfessabilità dei sentimenti. Affascinante e complesso, ironico e tormentato, Lolita è scritto benissimo e l'interpretazione dell’audiolibro da parte di Marco Baliani ha ricevuto critiche entusiaste.
Esiste un sottogenere letterario che si può collegare al tema della follia che si chiama “nonsenso”; si tratta di opere che stanno in equilibrio tra ordine e caos, presentando un mondo alterato che diverte proprio perché non ha senso. E’ in questa categoria che si inserisce uno dei libri per bambini più famosi al mondo, Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie. Scritto nel 1865 da Lewis Carroll, pseudonimo di Charles Lutwidge Dodgson, è una storia talmente strana che potrebbe tranquillamente averla pensata qualcuno sotto l’effetto di un potente allucinogeno. La vicenda è quella di una ragazza chiamata Alice che cade nella tana di un coniglio e si ritrova in un mondo fantastico dove vivono vari personaggi assurdi e memorabili che influenzeranno poi enormemente l’immaginario collettivo infantile e non solo. Il Cappellaio Matto, la Lepre Marzolina, il Coniglio Bianco, il Brucaliffo, la Regina di Cuori e tutte le altre creature che popolano il sogno di Alice sono una più folle dell’altra, e Anna Foglietta le interpreta a meraviglia.
Ha circa 60 anni, vive al 221b di Baker Street a Londra, ha un coinquilino di nome John Watson (che è anche il suo migliore amico) ed è un grande detective. Ma oltre ad essere un mago della logica e della deduzione, Sherlock Holmes ha anche un lato oscuro: freddo, distaccato, arrogante, non sembra essere interessato alle relazioni di amicizia (eccezion fatta per Watson) o d’amore. Iperattivo, quando non ha nessun caso da risolvere Holmes cade in depressione e abusa di cocaina e morfina. Insomma, non si tratta proprio di un individuo che ispira simpatia… eppure Sherlock è diventato l’investigatore più apprezzato della letteratura, segno che a volte anche un antipatico (e pure un po’ sociopatico) può diventare un personaggio molto amato dai lettori. Se anche tu sei un suo fan, su Audible troverai tanti audiolibri di Conan Doyle che lo vedono protagonista.
Nessuno sa veramente chi sia Jay Gatsby e come sia riuscito a diventare così ricco; tra i tanti pettegolezzi che girano sul conto di quest’uomo misterioso, l’unica cosa che sembra essere sicura è che nel suo passato c’è qualcosa di torbido e che l’uomo è coinvolto nei loschi affari della malavita. Oltretutto la sua ossessione per Daisy, la donna che ha deciso di impressionare vivendo nello sfarzo, è vagamente inquietante, così come disturba la sua fissazione per l’immagine e l’assenza di valori morali. Ma nonostante tutto, Il Grande Gatsby è un capolavoro e gli ascoltatori finiscono per affezionarsi al personaggio complesso e decadente di Jay.
In questo caso non è tanto Gregor Samsa, il commesso viaggiatore protagonista de La Metamorfosi che da un giorno all’altro si trova trasformato in un gigantesco scarafaggio, ad essere folle, ma alla follia e alla diversità è legato il messaggio che Kafka vuole trasmettere ai suoi lettori utilizzando un personaggio allegorico. L’animale che genera ribrezzo serve all’autore per trasmettere il senso di alienazione dell’uomo nella società e la solitudine a cui è costretto chiunque sia diverso, condannato a non essere accettato e a non riuscire a comunicare con gli altri. Chi più chi meno, tutti passiamo da una metamorfosi nella nostra vita, e la reazione di chi ci sta intorno ai cambi inaspettati porta in certi casi a conseguenze molto tristi.
Alonso Quijano ama così tanto i romanzi epici che parlano di cavalieri erranti che si convince di essere anch’esso uno di loro. Così, ribattezzato don Chisciotte della Mancia, parte per un viaggio in Spagna con l’obiettivo di difendere i più deboli, accompagnato dal prode scudiero (ovvero un contadino suo compaesano) Sancho Panza. Alonso si cala così tanto nella parte da trasfigurare completamente la realtà: i mulini a vento diventano ai suoi occhi giganti con braccia rotanti, le pecore al pascolo sono pericolosi eserciti arabi… purtroppo il povero don Chisciotte perde tutte le “battaglie”, nonostante questo però continua a credere nei suoi grandi ideali senza curarsi del giudizio di chi gli sta intorno. Un elogio romantico della follia, letto stupendamente da Claudio Carini.
“Spavalderia, disprezzo degli altri, immoralità, empietà” sono alcune delle caratteristiche che Patrick Süskind attribuisce a Jean-Baptiste Grenouille, il protagonista del suo romanzo più famoso: Il profumo. Grenouille è in effetti un uomo spregevole, segnato da un passato difficile e solitario, che possiede come unico punto di connessione con il mondo il suo formidabile olfatto. La maggior parte degli odori che lo circondano lo disgusta, finché un giorno ne scopre uno che lo inebria e affascina: appartiene a una donna, e per catturare questo profumo di cui ha molta invidia deve ucciderla… la ragazza è solo la prima di una lunga serie di vittime che servono al protagonista per mettere a punto il suo piano diabolico: creare un profumo che gli permetterà di farsi idolatrare e conquistare il cuore degli uomini. Un personaggio fuori dal comune, cupo e disturbante, che però riesce incredibilmente a suscitare anche un pizzico di vicinanza.
Il maestro e Margherita è senza dubbio uno dei romanzi più folli e geniali che siano mai stati scritti. Uno di quei libri che si possono rileggere, o riascoltare, infinite volte senza mai stancarsi e scoprendo sempre elementi e interpretazioni nuove. Si tratta di un’opera che vuole smascherare l’idiozia umana attraverso due storie principali, una ambientata a Mosca e l’altra a Gerusalemme, e le vicende di personaggi complessi: Woland, Ponzio Pilato, il Maestro, Margherita… secondo Bulgakov, i veri pazzi non sono quelli che si trovano negli ospedali psichiatrici, ma la maggioranza delle persone che popolano il mondo. Siamo curiosi di sapere se sarai d’accordo con lui alla fine dell’ascolto, nel frattempo goditi la magica interpretazione di Moro Silo.
Insieme a don Chisciotte, l’Orlando è forse il più folle tra i “cavalieri” della letteratura. In questo poema della metà del ‘500, Ariosto racconta di come Orlando diventa pazzo quando, mentre vaga per il bosco, scopre che la sua amata Angelica si è innamorata e sposata con il saraceno Medoro. La rivelazione del fallimento in amore porta Orlando a perdere completamente il senno e a distruggere qualsiasi cosa gli capiti a tiro. Le tappe del viaggio che lo conduce alla follia vengono descritte dall’autore in modo tanto preciso quanto comico: dall’illusione e non accettazione della realtà, all’accusa gratuita fino al dolore e poi la pazzia come fuga dal mondo. Alla fine il senno di Orlando verrà ritrovato sulla Luna, insieme alle ampolle di tutti coloro che hanno perso la ragione sulla Terra.
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