Romanzi che raccontano le donne e la guerra
Si tende a dare per scontato che la guerra sia e sia sempre stata cosa da uomini; sono gli uomini (salvo alcune eccezioni) che vanno a combattere, gli uomini che tirano i fili della politica e delle strategie belliche, gli uomini che compiono azioni eroiche. In realtà, il ruolo delle donne nei grandi conflitti armati del XX secolo è stato molto importante: non solo vittime rassegnate degli eventi, che aspettano a casa il ritorno dei mariti o dei figli dal fronte, ma anche coraggiose protagoniste, in veste di infermiere, informatrici, portatrici di aiuto logistico e tanto altro. Molte di queste storie sarebbero rimaste sconosciute se non fosse stato per alcuni libri, che hanno avuto il merito di ridare dignità alle figure femminili coinvolte nelle guerre o semplicemente raccontare le loro storie di vita quotidiana in un’epoca così difficile. Su Audible puoi ascoltare alcuni di questi romanzi.
Libri che parlano di donne e di guerre
La storiografia ufficiale ha concesso poco spazio alle vicende delle donne in guerra. A parlare dei loro sacrifici ci ha pensato la letteratura, restituendo vite e storie sconosciute o dimenticate. In un periodo storico nel quale lo spauracchio della guerra torna a turbare i nostri pacifici sogni, è fondamentale invocare il potere salvifico dei romanzi e delle storie che parlano di donne e di guerra.
In questo articolo ti presentiamo una selezione di romanzi che raccontano la guerra dal punto di vista delle donne, insieme a storie di donne che hanno partecipato alle due guerre mondiali e testimonianze preziose di scrittrici e giornaliste in prima linea come Natalia Ginzburg e Giuliana Sgrena.
Le donne e la guerra sono argomento centrale in uno dei romanzi più belli di Ilaria Tuti intitolato Come vento cucito alla terra. In questo libro che parla del ruolo delle donne in guerra, viene narrata una vicenda storica realmente accaduta: il caso delle Lady Doctors, le donne chirurgo che, durante la prima guerra mondiale, lottarono contro ogni pregiudizio e stereotipo per aprire un ospedale interamente gestito da donne. Le vicende si svolgono tra Londra e Parigi a partire dal 1914. Oltre al racconto delle donne e della guerra, non mancano riferimenti alla sfera dei sentimenti soprattutto per quanto riguarda i due protagonisti: la dottoressa Cate Hill e il capitano Alexander Allan Seymour.
“Siamo qui perché le vostre competenze sono preziose. Le vostre mani sono preziose. Abbiamo bisogno di una come voi.”
Della stessa autrice ti consigliamo anche il libro Fiore di roccia, un bestseller da milioni di copie vendute.
La storia si è dimenticata delle portatrici carniche della prima guerra mondiale, giovani contadine che dalle valli friulane salivano in vetta per portare ai soldati italiani in trincea armi, cibo, vestiti puliti. Ragazze eroiche, pronte a camminare per ore nella neve con gli scarpetz ai piedi per essere più silenziose, sopportando fatica, dolore, freddo e paura, paura della morte che poteva essere in agguato dietro ogni angolo e paura di trovare, una volta arrivate in cima, compagni senza vita da riportare al paese sulle barelle. Ilaria Tuti racconta il coraggio e la resilienza di queste donne, ma celebra anche l’amore, che timido e inaspettato si fa strada anche nelle situazioni più dure. L’audiolibro è piaciuto molto agli utenti Audible, che ne hanno apprezzato lo stile delicato e commovente ma anche forte e austero, reso in tutte le sue diverse sfumature dalla lettura di Angela Ricciardi.
La Sibilla Vita di Joyce Lussu è un romanzo italiano biografico che racconta la guerra, la resistenza e il punto di vista di una donna: Joyce Lussu.
“Chi è, dunque, Joyce quando, a ventun anni, incontra per la prima volta Emilio Lussu a Ginevra?”
Joyce Lussu, autrice e partigiana anglo-marchigiana, oltre che moglie di Emilio Lussu, viene qui abilmente raccontata dalla scrittrice italiana Silvia Ballestra. Chi era Joyce Lussu? Una donna straordinaria il cui impegno politico e il cui esempio di vita sono ancora oggi fonte di ispirazione per tutti. La vita di Joyce Lussu si svolse tra missioni segrete, spedizioni (che solo una donna coraggiosa e intelligente come lei avrebbe potuto compiere) e operazioni di diplomazia clandestina. Poi ancora: la storia d'amore e di lotta con il compagno di una vita Emilio Lussu, fino al dopoguerra e alle sue preziose attività di traduttrice di poeti rivoluzionari.
La Sibilla Vita di Joyce Lussu è un imperdibile romanzo biografico incluso tra i dodici candidati al Premio Strega 2023 e libro vincitore del Premio Campiello 2023.
Un altro romanzo italiano incluso tra i dodici candidati al Premio Strega 2023 è un libro biografico che parla di identità e colonialismo, della guerra di Somalia e della diaspora che ne seguì. A scriverlo in formula di memoir è Igiaba Scego, autrice italiana di origine somala che in questo romanzo racconta, in una lunga lettera spedita alla nipote, la genealogia familiare alle prese con la guerra civile somala, l'esilio e la nuova difficile vita a Roma. Cassandra a Mogadiscio è un romanzo che parla di guerra e di pace: impareggiabile qualità, quest'ultima, che l'autrice fa sorgere nella mente del lettore grazie alla sua capacità narrativa.
“ Io sono qui, a Roma. Sono una donna made in Italy. Unico punto fermo di una famiglia sempre in movimento.”
E poi saremo salvi è un romanzo sulla guerra con protagonista una donna: Aida, prima bambina e poi donna, in fuga dalla guerra di Bosnia con la sua famiglia. Un romanzo di formazione nel quale le parole di esilio, rinascita e coraggio femminile trionfano, ma non in maniera struggente, piuttosto come pungolo per inseguire sempre la libertà. Aida e le vicende della sua famiglia, di suo fratello Ibro e della nuova vita a Milano, costituiscono la materia centrale di questo romanzo nel quale la guerra, la fuga e l'esilio formano gli episodi di vite travagliate a seguito del conflitto armato in Bosnia iniziato nel 1992.
“A casa ho chiesto a mia madre se era vero, se la guerra stava arrivando e lei mi ha detto: No, al villaggio non arriverà mai.”
Sempre a proposito di testimonianze di donne sulla guerra e sui campi di concentramento, ti segnaliamo il memoir Volevano uccidere anche la speranza di Renata Laqueur. Deportata nel campo di concentramento di Bergen-Belsen, nella Bassa Sassonia, Renata ha appena ventiquattro anni quando si trova a vivere dentro agli orrori del campo di sterminio. In questo libro biografico sui campi di concentramento, l'autrice restituisce dignità alla sua memoria, ricordando anche al lettore l'irreparabile peso della Storia della quale, ancora oggi, si pagano le conseguenze.
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Un romanzo storico e di formazione che racconta una vicenda ispirata dalla bisnonna dell'autrice al suo esplosivo esordio: la scrittrice salentina Francesca Giannone. In questo romanzo si parla di una donna, Anna, che ha fatto, nel suo piccolo, la Storia. Immigrata al Sud insieme a suo marito che è, invece, salentino, Anna spezza i pregiudizi legati al femminile partecipando e vincendo un concorso come portalettere. Prima donna della storia del Salento a salire in bicicletta per consegnare delle lettere, Anna consegna lettere di guerra, di amanti segreti e di tante altre storie che ti invitiamo a scoprire ascoltando il popolare audiolibro La portalettere, vincitore del Premio Bancarella 2023. Magistrale la lettura di Sonia Barbadoro.
“Quanto può essere tenace l'amore che cede il passo all'odio?”
Guerra e donna è un binomio che fa subito pensare alla conquista dell'emancipazione femminile nei tempi duri (e non sospetti) delle guerre del XX secolo in Occidente. Eppure, le storie delle donne in guerra, non possono essere relegate solo al loro ruolo di emancipazione femminile perché c'è stato chi, come le Streghe della notte, la guerra l'hanno vissuta e “fatta” da dentro. Una donna può tutto è un romanzo che racconta la guerra e la storia delle “streghe della notte”, un gruppo di aviatrici sovietiche che con i loro biplani ricoprirono un ruolo di primo piano nella battaglia contro il terzo Reich. A raccontarci questa storia vera, sapientemente scritta dall'autrice e giornalista italiana Ritanna Armeni, è Irina Rakobolskaja, vice comandante del 588° reggimento.
Scritto dalla stessa autrice di Una donna può tutto, Ritanna Armeni, Il secondo piano è un libro basato su una storia vera di donne e guerra consigliato dalla nostra redazione. Questa volta ad essere protagoniste non sono le eroine aviatrici sovietiche, ma le suore di un convento di Roma che misero in salvo migliaia di ebrei dai rastrellamenti dei nazisti. Il secondo piano è un nuovo romanzo che racconta la guerra e il punto di vista delle donne nell'ambientazione di un convento francescano di periferia nel quale, tra le bombe, la fame e la miseria, resistette, tenace, il nucleo dell'umanità e della fratellanza contro la violenza e le persecuzioni.
“Nel convento abitavano sette suore. Qui comincia la nostra storia.”
Lia Levi, autrice, giornalista e donna coraggiosa sopravvissuta all'Olocausto, scrive da sempre libri che parlano di donne, guerra e resistenza. L'amore mio non può è uno di questi: un romanzo ambientato durante la seconda guerra mondiale nel quale Elisa, la protagonista, ha l'arduo compito di salvare sua figlia dagli orrori della fame e della guerra. Suo marito, infatti, si è suicidato a seguito dell'inizio della persecuzione degli ebrei (e alla sua conseguente perdita del lavoro) per via dell'approvazione delle leggi razziali del 1939. Il coraggio di Elisa e la sua ferrea volontà di lottare per il futuro della figlia contro il fascismo e la guerra, trionfano in questo coinvolgente e toccante libro di Lia Levi sulla seconda guerra mondiale.
Sempre a proposito di leggi razziali e libri che parlano di guerra e donne, della stessa autrice potrebbe interessarti il romanzo La sposa gentile.
Questo non è un romanzo che parla di guerra e di donne, ma un audiolibro documentario nel quale Stanka e Maria, rom l'una e sinti l'altra, raccontano la loro storia di vita vera in un campo di concentramento in provincia di Udine. La testimonianza delle due donne è fondamentale per conoscere la deportazione dei rom e dei sinti in Friuli Venezia Giulia durante la Seconda Guerra Mondiale nel campo di concentramento di Gonars. Le storie di Stanka e Maria è un libro testimonianza di donne sulla guerra che serva da monito e da eco per scongiurare il ripetersi degli orrori dei genocidi a ogni latitudine del mondo.
“ Ci sono molti documenti del fascismo che testimoniano che quelle Regioni, cioè le Regioni della Slovenia e della Croazia annesse dovevano praticamente essere ripulite della popolazione originaria e sostituiti con popolazione italiana. ”
Chi meglio della nota giornalista italiana Giuliana Sgrena rapita in Iraq nel 2005 mentre stava realizzando dei reportage per il suo giornale, può raccontare da vicino la guerra e le donne? Dio odia le donne è un interessante libro di Giuliana Sgrena nel quale, grazie alla sua esperienza da giornalista in prima linea, la Sgrena analizza, ricorda e racconta il modo in cui le religioni del mondo sono impregnate di patriarcato. A metà strada tra un reportage narrativo e un memoir, Dio odia le donne è un libro di Giuliana Sgrena consigliato per la potenza evocativa e l'auspicio di liberazione della figura femminile dalle maglie della guerra, delle religioni patriarcali e della violenza.
“Al di là delle varie interpretazioni della Bibbia e del Corano, nessuna ha mai garantito alla donna una posizione dignitosa.”
Un libro biografico “classico” che racconta la guerra e il punto di vista delle donne è Lessico familiare della famosa scrittrice italiana Natalia Ginzburg(che non deve assolutamente mancare nella tua libreria). Lessico familiare, libro vincitore del Premio Strega nel 1963, è stato tradotto in molte lingue ed è un memoir che ripercorre la genealogia familiare e le vicende della famiglia Levi soprattutto durante il fascismo e la seconda guerra mondiale. Natalia Ginzburg, scomparsa a Roma nel 1991, è stata una figura di primo piano nella letteratura italiana del Novecento. Piacevole e toccante la lettura dell'audiolibro Lessico familiare da parte dell'attrice italiana Margherita Buy.
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Altri audiolibri che raccontano storie di donne durante la guerra
Un pezzo di storia poco conosciuto in Italia è quello che riguarda i kulaki, contadini russi perseguitati dal regime di Stalin che a partire dal 1924 furono deportati in massa nella disabitata e gelida Siberia. Il lungo romanzo d’esordio di Guzel' Jachina segue le vicende di Zuleika, contadina trentenne vessata dal marito e dalla suocera fino al giorno in cui, nell’ambito della “dekulachizzazione”, viene deportata in un carro bestiame fino alla taiga siberiana; insieme agli altri compagni di sventura, Zuleika dovrà inventarsi una nuova vita in questo luogo fuori dal mondo, trovare un po’ di umanità dove sembra non essercene e combattere per la sua sopravvivenza e quella del figlio. Personaggi indimenticabili, la convincente descrizione di un periodo tragico e una scrittura sensibile ed elegante sono i punti forti di questo romanzo storico.
Un romanzo e una testimonianza molto interessante sia perché racconta, come Figlie del mare, una pagina di storia sconosciuta ai più, sia perché è costruito su una narrazione corale innovativa, che riesce a far conoscere e capire le tante storie personali dietro il fatto principale. La vicenda è quella delle giovani donne giapponesi che abbandonarono, ai primi del 900, il loro paese per andare in spose a compatrioti sconosciuti immigrati negli Stati Uniti. L’autrice parte dal loro viaggio per poi continuare narrando la difficile integrazione in un luogo nuovo e la quotidianità fatta spesso di soprusi, fino all’arrivo della seconda guerra mondiale e il suo impatto sulle vite di queste donne e delle loro famiglie (il Giappone si trovava nello schieramento opposto agli Stati Uniti e i cittadini giapponesi residenti in America non ebbero vita facile in quegli anni).
Le donne ebree, ma anche quelle di etnia rom, polacche o con difetti fisici e mentali, furono vittime della persecuzione e dello sterminio nazisti durante la seconda guerra mondiale; a milioni morirono nei campi di concentramento, alcuni dei quali erano interamente destinati a persone di sesso femminile. Il pane perduto è l’autobiografia romanzata della vita di Edith Bruck, ungherese naturalizzata italiana, che da bambina sopravvive al lager e da adulta diventa donna di cultura nel nostro paese. Il pane a cui l’autrice si riferisce nel titolo dell’opera sono le pagnotte impastate dalla madre di Edith e rimaste intatte quando l’intera famiglia viene prelevata e deportata nei campi di concentramento; Edith all’epoca ha 13 anni e passa oltre 12 mesi tra Auschwitz, Birkenau e Dachau. Questo audiolibro è una preziosa testimonianza sull'Olocausto e uno spunto per riflettere sull’oggi e sul senso della vita.
La seconda guerra mondiale in Francia, durante l’invasione nazista, vista dagli occhi delle donne: questo è quello che troverai in questo romanzo di Kristin Hannah, che racconta le vicende delle due sorelle Vianne ed Isabelle, impegnate a difendere la libertà nell’assurdità del conflitto: una lottando nella resistenza al fascismo, l’altra cercando di proteggere la sua famiglia e la sua comunità nel quotidiano. Uno splendido affresco di un periodo storico che tutti abbiamo studiato nel dettaglio ma che forse non conosciamo da questo punto di vista, una prospettiva che rende onore alle donne della resistenza francese. L’audiolibro ha ottenuto una valutazione media di 4,8 su 5 stelle dai nostri utenti.
Ambientato in un paesino del Sud Tirolo, il romanzo si svolge negli anni della seconda guerra mondiale e del dopoguerra, quando una comunità di montagna che vive ancorata in un tempo antico è messa sottosopra da una serie di eventi: l’imposizione dell’italiano da parte di Mussolini, la fede ingenua nelle promesse di Hitler, il progresso millantato dagli ingegneri arrivati per costruire una nuova diga e sommergere le loro case… il tutto raccontato dal punto di vista di una donna, Trina, che dialogando con la figlia scomparsa le racconta la sua vita e quella del suo paese, Curon. Trina è una donna che combatte, che resiste alla guerra, ai drammi familiari e alla distruzione della sua casa, un personaggio che resta nel cuore e che probabilmente ti ritornerà alla mente ogni volta che vedrai la famosa immagine del campanile di Curon che emerge dal lago.
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