Nel 1989, in provincia di Cuneo, nasceva una delle band più importanti della musica rock italiana: i Marlene Kuntz. Gloriosi, eleganti, poetici, potenti, refrattari a piegarsi ai dettami delle mode, della critica e dei fan, hanno attraversato trent'anni di carriera inseguendo sempre e soltanto la loro ispirazione e il desiderio di battere terreni inesplorati e mai scontati.
Cristiano Godano, anima del gruppo, cantante, chitarrista e autore dei testi, racconta per la prima volta in un libro la genesi della band, gli incontri che ne hanno determinato la crescita e il percorso, la sostanza della loro ricerca, la forza dei legami e il desiderio di vivere sempre curiosamente nel presente. Ripercorrendo canzone per canzone i primi tre mitici dischi del gruppo - "Catartica", "Il vile", "Ho ucciso paranoia" - e illustrandone con minuzia i retroscena del processo creativo,
Godano scrive un'involontaria, anomala e generosa autobiografia delle origini, densissima di aneddoti, di riflessioni e materiale inedito (testi autografi, appunti, lettere del tempo): un vero e proprio atto d'amore verso il pubblico, verso la storia e il futuro della sua band, e soprattutto verso le parole e la musica, muse ispiratrici di ogni sua creazione.
"Poi 'Catartica' uscì. Da quel momento in avanti fummo ben decisi a giocarcela fino in fondo. Cosa che, in fin dei conti, stiamo facendo tuttora, lottando e lottando".
Tre amici, Marco, Misia e Livio. Le loro vite si intrecciano nel corso di trent'anni, mentre i loro rapporti passano dall'amicizia più entusiasmante alla passione, all'amore, alla rivalità, fino alla constatazione di non poter fare a meno uno dell'altro. Al centro di questo triangolo emotivo è Misia, che ispira e incoraggia gli altri due e li porta alla disperazione, secondo gli alti e bassi della sua bruciante interiorità.
Sono passati parecchi anni da quell'estate in Riviera: Elio, in piena confusione adolescenziale, aveva scoperto la forza travolgente del primo amore grazie a Oliver, lo studente americano ospite del padre nella casa di famiglia. Erano stati giorni unici, in grado di segnare le loro vite con la forza di un desiderio incancellabile, nonostante ciascuno abbia poi proseguito per una strada diversa.
Il nuovo romanzo di André Aciman si apre con l'incontro casuale su un treno tra un professore di mezza età e una giovane donna: lui è Samuel, il padre di Elio, sta andando a Roma per tenere una conferenza ed è ansioso di cogliere l'occasione per rivedere suo figlio, pianista affermato ma molto inquieto nelle questioni sentimentali; lei è una fotografa, carattere ribelle e refrattaria alle relazioni stabili, e in quell'uomo più maturo scopre la persona che avrebbe voluto conoscere da sempre.
Tra i due nasce un'attrazione fortissima, che li porterà a mettere in discussione tutte le loro certezze. Anche per Elio il destino ha in serbo un incontro inaspettato a Parigi, che potrebbe assumere i contorni di un legame importante. Ma nulla può far sbiadire in lui il ricordo di Oliver, che vive a New York una vita apparentemente serena, è sposato e ha due figli adolescenti, eppure... Una parola, solo una parola, potrebbe bastare a riaprire una porta che in fondo non si è mai chiusa.
Con la magistrale sensibilità che ha dimostrato nel raccontare i sentimenti, André Aciman riannoda i destini dei protagonisti di "Chiamami col tuo nome", in un romanzo che si interroga e ci interroga sulla durata dell'amore, al di là del tempo e delle distanze.
Dopo una lunga carriera nella polizia del Michigan, il detective Sunderson - appassionato di storia, di pesca e di donne - è a un passo dalla pensione ma non vuole abbandonare l'indagine su una setta religiosa che si è insediata a pochi chilometri dalla sua cittadina della Penisola Superiore, nel Grande Nord degli Stati Uniti. Non riesce a togliersi dalla testa l'ambiguo leader del gruppo, un uomo dalle molte identità che i suoi seguaci chiamano "Grande Capo".
Sunderson, affiancato da un'improbabile aiutante sedicenne, la sua vicina di casa Mona, una hacker esperta, riprende ufficiosamente a indagare e insegue la sua preda - un personaggio inquietante ma apparentemente inafferrabile, che ha organizzato la propria "religione" scimmiottando le tradizioni dei Nativi americani ed è accusato di violenze reiterate su bambine e ragazzine - dai boschi del Michigan a una piccola cittadina dell'Arizona ai confini con il Messico che pullula di criminali e trafficanti di droga.
La caccia è l'occasione per Sunderson di fare i conti con i propri demoni - la vecchiaia che avanza, un divorzio che non riesce ad accettare, l'abuso di alcol - e di abbandonarsi a un flusso ininterrotto di ricordi e riflessioni su se stesso, il suo posto nel mondo e la storia del proprio Paese.
Venezia. Su uno dei ponti del sestiere di Cannaregio due ragazzine si scontrano: hanno entrambe un appuntamento da rispettare, sono di corsa, ma l'incontro diventa subito un'occasione per essere curiose l'una dell'altra, per scambiarsi opinioni, per raccontarsi chi sono. Eppure c'è qualcosa che le rende molto particolari. Sì, perché Mirtilla e Nina appartengono a due "tempi" diversi: Nina è nostra contemporanea, Mirtilla viene dalla seconda metà del Cinquecento ed è arrivata nella Venezia di oggi grazie a una piega dello spazio-tempo.
Il colloquio è fitto: si parla di medicina, di relatività, di mostri, di uomini grandi e piccoli; si parla anche di moda (cosa sono quegli stivali colorati che porta Nina?), di cibo e naturalmente del presente e del futuro della città (non sa forse Mirtilla che sta nascendo un'opera faraonica pensata per difendere Venezia dall'acqua alta? No che non lo sa. Anche se non si stupisce affatto, visto che nel suo Cinquecento era stato ventilato un progetto per chiuderla dentro un giro di mura merlate). E che cos'è quell'enciclopedia "so tutto io" in cui Nina si specchia continuamente per avere informazioni?
Ma Mirtilla deve andarsene, perché c'è qualcuno di là che è molto malato e se ne deve occupare. Nina a casa ha una scatola di antibiotici (potrà passare quella scatola la barriera del tempo?). Ai rintocchi di mezzanotte della campana di San Marco - la Marangona - si dovranno salutare (sanno che appartengono alla stessa città ma a mondi diversi) e sono tanto impazienti di reincontrarsi quanto rassegnate a perdersi per sempre.
Che cosa riserva il destino alla loro amicizia?
Cosa è successo dal 2006 al 2016? Il rap italiano è sbarcato nel mainstream. Con Clementino, Fabri Fibra e Marracash il genere è uscito dai circuiti underground per approdare al grande pubblico. Dietro a questi artisti c'è il nome di una donna capace di interpretare le regole di un gioco fatto prevalentemente da uomini: Paola Zukar.
In questo audiolibro si ripercorre l'esperienza personale di Paola alla guida della sua agenzia di produzione, la Big Picture Management, e il percorso umano e artistico che l'ha portata a trasformare la sua passione in una professione.
Il caso Diciotti. L'intervento della Chiesa per sbloccarlo (e dell'Irlanda). L'uomo che non conosce il mare indagato per sequestro di persona, sequestro di persona a scopo di coazione, arresto illegale, abuso d'ufficio e omissione di atti d'ufficio. Il sistema australiano. La recrudescenza del razzismo. L'ONU che riconosce che nei campi libici i migranti vengono torturati, la guerra civile a Tripoli, i "cani selvaggi" addosso a Papa Francesco... Nel mezzo di tutto questo è arrivato anche il mio gran giorno, quello che è dato nella vita di ogni cane, e finalmente sono riuscito a salire a bordo di Open Arms.
La ventiseienne Jean Louise Finch - "Scout" - torna a Maycomb, in Alabama, da New York per visitare l'anziano padre, Atticus. Riaffiorano ricordi dell'infanzia felice passata a giocare con il fratello Jem e con l'amico Dill, sotto lo sguardo protettivo di Calpurnia, la cuoca nera.
Ma nella cittadina molte cose sono cambiate. La grande casa dell'infanzia non esiste più, l'anziana Calpurnia è tornata a vivere con i suoi e Atticus sembra essere diventato un'altra persona e contraddire tutto quello che le aveva insegnato con il suo esempio.
Scritto a metà degli anni Cinquanta, "Va', metti una sentinella" permette una comprensione più completa e più ricca di Harper Lee.
"Ho attraversato momenti difficili, ho preso decisioni sbagliate, ho visto persone care morire fra le mie braccia, ho passato notti in bianco senza concludere nulla, ma alla fin fine tutto questo ha reso la mia vita straordinariamente piena e magnifica".
Con la consueta maestria, Wilbur Smith racconta gli episodi più personali da cui hanno preso vita i suoi romanzi: dagli attacchi dei leoni agli incontri ravvicinati con feroci squali sulla barriera corallina, da quando si è perso nella savana senz'acqua o ha strisciato attraverso tunnel precari nelle miniere d'oro fino alla morte sfiorata durante un atterraggio d'emergenza su un Cessna, dalle terribili esperienze vissute a scuola fino alla rinascita attraverso la scrittura e l'amore.
Sincero, divertente ed emozionante, "Leopard Rock", dal nome della tenuta in Sudafrica che ha visto nascere i suoi personaggi più riusciti, è la testimonianza di uno scrittore la cui vita non ha nulla da invidiare ai romanzi che ci ha regalato.
Non esiste un luogo in cui l'amore non possa vincere.
Il cielo di un grigio sconosciuto incombe sulla fila di donne. Da quel momento non saranno più donne, saranno solo una sequenza inanimata di numeri tatuati sul braccio. Ad Auschwitz, è Lale a essere incaricato di quell'orrendo compito: proprio lui, un ebreo come loro. Giorno dopo giorno Lale lavora a testa bassa per non vedere un dolore così simile al suo finché una volta alza lo sguardo, per un solo istante: è allora che incrocia due occhi che in quel mondo senza colori nascondono un intero arcobaleno. Il suo nome è Gita. Un nome che Lale non potrà più dimenticare.
Perché Gita diventa la sua luce in quel buio infinito: racconta poco di lei, come se non essendoci un futuro non avesse senso nemmeno un passato, ma sono le emozioni a parlare per loro. Sono i piccoli momenti rubati a quella assurda quotidianità ad avvicinarli. Dove sono rinchiusi non c'è posto per l'amore. Dove si combatte per un pezzo di pane e per salvare la propria vita, l'amore è un sogno ormai dimenticato. Ma non per Lale e Gita, che sono pronti a tutto per nascondere e proteggere quello che hanno. E quando il destino tenta di separarli, le parole che hanno solo potuto sussurrare restano strozzate in gola. Parole che sognano un domani insieme che a loro sembra precluso. Dovranno lottare per poterle pronunciare di nuovo. Dovranno conservare la speranza per urlarle finalmente in un abbraccio. Senza più morte e dolore intorno. Solo due giovani e la loro voglia di stare insieme. Solo due giovani più forti della malvagità del mondo.
Il dolore che Lale e Gita hanno conosciuto e l'amore grazie al quale lo hanno sconfitto sono un insegnamento profondo: perché restano ancora molte verità da scoprire sull'Olocausto e non bisogna mai smettere di ricordare. Un romanzo sul potere della sofferenza e sulle luci della speranza. Su una promessa di futuro quando intorno tutto è buio.
Potente maga dotata della Vista, Morgaine ha sempre avuto la capacità di scrutare nella mente delle persone e di conoscere i loro pensieri. Ora, in là con gli anni e in pace con il mondo e con se stessa, ha deciso di ripercorrere la propria vita e di narrare l'epica storia dell'ascesa e della caduta di Camelot. E ha scelto di farlo non attraverso le gesta eroiche dei cavalieri della Tavola Rotonda, ma attingendo a ciò che il suo potere le ha permesso di conoscere, per dare finalmente voce alle donne che, insieme a lei, hanno visto il mondo che conoscevano cambiare radicalmente e l'Isola Sacra di Avalon svanire per sempre nelle nebbie.
È una storia che inizia quando Morgaine è ancora bambina, con una visione che annuncia a sua madre Igraine l'imminente visita della sorellastra Viviane, la Dama del Lago, e di Taliesin, il Merlino di Britannia, messaggero degli Dei. Sono giunti fino a Tintagel per annunciarle che sarà lei a portare in grembo il Sommo Re, l'uomo destinato a salvare il regno e a garantire la pace e l'unità tra i popoli. Stanca di essere una pedina al servizio di poteri più grandi, Igraine cerca di ribellarsi con tutta se stessa a quella profezia. Ma non si può sfuggire al destino, e ben presto la giovane donna si trova in viaggio verso Londra e verso un futuro che cambierà non solo la sua vita, ma anche quella di sua figlia Morgaine.
Il volume contiene la prima parte del primo capitolo del "Ciclo di Avalon", un grande classico del fantasy in nuova edizione con una nuova traduzione.
Per decenni ci hanno ripetuto che il pensiero positivo è la chiave per avere una vita intensa e felice. "Fan***o la positività", afferma Mark Manson. "Cerchiamo di essere onesti, ogni tanto le cose non vanno come avremmo voluto, ma dobbiamo imparare ad accettarlo".
L'autore, blogger seguitissimo, dice le cose come stanno: una dose di cruda, rinfrescante, pura verità. Il concetto sostenuto nel libro, avvalorato da studi accademici e arricchito da aneddoti di vita reali, è che migliorare la nostra vita non dipende dalla nostra capacità di affrontare con falsa positività le difficoltà che incontriamo, ma dall'imparare a riconoscerle. Una volta che abbracciamo le nostre paure, i difetti, le incertezze, possiamo cominciare a trovare il coraggio, la responsabilità, la curiosità, e il perdono che cerchiamo.
"La sottile arte di fare quello che c***o ti pare" è uno schiaffo in faccia a chi non vede l'ora di risvegliarsi da un triste torpore e vivere secondo le proprie aspirazioni.
Ludovico Aldisi, un ambizioso giornalista della "Nazione", conosciuto per le aperte simpatie interventiste, vede nella guerra appena dichiarata un'occasione di prestigio e ascesa sociale. È un uomo affascinante, che ha come amante Claudia, la bella moglie di un ricco avvocato, cui non esita a chiedere soldi e favori.
La sua esistenza subisce una svolta quando, durante una manifestazione pacifista, rivede Dante, amico e compagno di università. In quell'occasione conosce anche Irene, una ragazza francese, figlia di un suo ex professore universitario. La giovane lo impressiona per la verve intellettuale e la libertà di pensiero, oltre che per la fede pacifista. L'amicizia tra i due non attecchisce subito. L'uomo, infatti, si reca sulla Marna come inviato di guerra e qui si unisce a un battaglione scozzese. Conoscerà da vicino l'orrore delle battaglie, e questi eventi lo cambieranno profondamente.
Al ritorno, Ludovico non è più il giornalista spregiudicato di quando era partito, ma un uomo confuso e tormentato. Mentre il rapporto con Claudia comincia a sfaldarsi, l'unico a dargli una mano è Dante, che lo invita nella sua tenuta nel Chianti, la Torricella. Lì c'è anche Irene. Tra i due si crea un legame che aiuterà Ludovico a far chiarezza dentro di sé e a comprendere cosa ha davvero perduto, proprio quando anche su Firenze e sull'Italia cominciano ad allungarsi le ombre minacciose della prima guerra mondiale.
Con il cuore che le martella nel petto, Logan Copeland non riesce a concentrarsi sulle parole di Rowan Argyros. Mentre lui le comunica che la sua vita è in pericolo, Logan riesce solo a pensare che l'uomo che ha davanti è lo stesso che, una notte di tre anni prima, l'ha sedotta per poi offenderla soltanto la mattina dopo... e che è il padre di sua figlia.
Costretta a partire con lui per l'Irlanda e a una convivenza forzata nel suo castello, Logan si rende conto di essere ancora sensibile al fascino di Rowan. Ma scopre anche che, se vorrà entrare di nuovo nel suo letto, sarà costretta a sposarlo.
Sara: "Ho accettato di lavorare come babysitter per Grant Smithe perché ho bisogno di soldi per potermi prendere cura di mio padre. Questo non significa però che sia a sua completa disposizione, anche se la proposta che mi ha fatto è decisamente allettante..."
Grant: "Dopo il tradimento di mio padre l'ultima cosa che desidero è mettere su famiglia. Tuttavia, se voglio avere anche solo una possibilità di ottenere la custodia di Lily, la mia sorellastra, devo decidermi a prendere moglie. E Sara è sicuramente la donna giusta: affidabile, amorevole e... tremendamente sexy! Se accetterà di sposarmi, non mi accontenterò di una moglie a tempo determinato, ma la convincerò a dare una chance a questa imperfetta, splendida famiglia!"
Jasper Gwyn è uno scrittore. Vive a Londra e verosimilmente è un uomo che ama la vita. Tutt'a un tratto ha voglia di smettere. Forse di smettere di scrivere, ma la sua non è la crisi che affligge gli scrittori senza ispirazione. Jasper Gwyn sembra voler cambiare prospettiva, arrivare al nocciolo di una magia. Gli fa da spalla, da complice, da assistente una ragazza che raccoglie, con rabbiosa devozione, quello che progressivamente diventa il mistero di Mr Gwyn.
Alessandro Baricco entra nelle simmetrie segrete di questo mistero con il passo sicuro e sciolto di chi sa e ama i sentieri che percorre. Muove due formidabili personaggi che a metà romanzo si passano il testimone, e se a Mr Gwyn tocca mischiare le carte del mistero, la ragazza ha il compito di ricomporne la sequenza per arrivare a una ardita e luminosa evidenza.
Quali sono i più incredibili meccanismi della vita? Quali tecnologie ci hanno portato alle scoperte? Come fanno scoperte vecchie di cento anni ad influenzare ancora la nostra vita e le nuove tecnologie? In "Dieci! Biologia" Giuliano, Simone e Ilaria vi accompagnano nel mondo dei viventi cercando di capire come funzionano e quali sono state le intuizioni geniali che hanno cambiato per sempre il modo in cui guardiamo il mondo che ci circonda.
In collaborazione con Scientificast.it
Elenco episodi:
- La cellula;
- Il DNA;
- Le cellule staminali;
- I microbi;
- Il microbiota;
- Gli antibiotici;
- "La fotosintesi;
- Il sangue;
- La biodiversità;
- I ritmi circadiani.
È un podcast a due voci: Franco Bolelli e Manuela Mantegazza. È un podcast che - in una visione a tutto campo dove ogni cosa ottimizza e valorizza le altre - si collega a due libri ("Tutta la Verità sull'Amore" e "Per Tutti I Per Sempre"), a un programma di workshop, a un grosso Festival dell'Amore (che va in scena in Triennale a Milano). Ed è naturalmente un podcast sull'amore. Non l'amore retorico dei cuoricini e fiorellini, né tantomeno quello depressivo delle tante derive.
È un podcast sull'amore come impresa: sulla passione, il sesso, i grandi sentimenti come antidoto al virus letale del disincanto, del risentimento, della disillusione, del cinismo. È un podcast motivazionale, che vuole offrire a getto continuo visioni, suggestioni, slanci, energie per costruire grandi storie d'amore. È un podcast fatto di esperienze, racconti, riflessioni, che attraversano estasi e tormenti dell'amore con l'aiuto di ospiti illuminanti.
- "Perchè l'amore è l'impresa definitiva", con Andrea Colamedici e Maura Gancitano;
- "L'invincibile potenza dell'incanto", con Massimo Temporelli;
- "Come scegliere la persona giusta", con Mapi Danna e Jodi Cecchetto;
- "Ma quanti errori si fanno in amore!", con Federico Clapis;
- "Perchè la favola è molto più della favola", con Andrea Colamedici e Maura Gancitano;
- "La passione, il sesso", con Federico Clapis;
- "E qui si parla di gelosia possesso appartenenza", con Mapi Danna e Jodi Cecchetto;
- "I grandi archetipi del femminile e del maschile", con Massimo Temporelli;
- "Alcuni grandi miti e storie", con Andrea Colamedici e Maura Gancitano;
- "Se c'è un torto che possiamo fare all'amore è confinarlo nell'amore", con Mapi Danna e Jodi Cecchetto;
- "E se vi dicessimo che può essere per sempre?", con Massimo Temporelli;
- "L'amore deve essere più creativo di quella che chiamiamo creatività", con Federico Clapis;
- "L'amore non è una somma, è una moltiplicazione", con Massimo Temporelli;
- "Le cose che facciamo per amore", con Mapi Danna e Jodi Cecchetto;
- "Il decisivo passaggio dall'emozione al sentimento", con Andrea Colamedici e Maura Gancitano;
- "I dieci (più sei) comandamenti dell'amore", con Andrea Colamedici, Maura Gancitano, Massimo Temporelli, Mapi Danna, Jodi Cecchetto, Federico Clapis.
"Mi chiamo Teresa Ciabatti, ho quattro anni, e sono la figlia, la gioia, l'orgoglio, l'amore del Professore."
Il Professore è Lorenzo Ciabatti, primario dell'ospedale di Orbetello. Lo è diventato presto, dopo un tirocinio in America, perché è pieno di talento ma modesto, un benefattore, qualcuno dice un santo. Tutti lo amano, tutti lo temono, e Teresa è la sua figlia adorata: l'unica a cui il Professore consente di indossare l'anello con lo zaffiro da cui non si separa mai. L'anello dell'Università Americana, dice lui. L'anello del potere, bisbigliano alcuni.
Teresa dall'infanzia scivola nell'adolescenza, e si rende conto che la benevolenza che il mondo le riserva è un effetto collaterale del servilismo nei confronti del padre. Chi è Lorenzo Ciabatti? Il medico benefattore che ama i poveri o un uomo calcolatore, violento? Un potente che forse ha avuto un ruolo in alcuni degli eventi più bui della storia recente? Ormai adulta, Teresa decide di scoprirlo, e si ritrova immersa nel liquido amniotico dolce e velenoso che la sua infanzia è stata: domande mai fatte, risposte evasive.
Tutto, nei racconti famigliari, è riadattato, trasformato. Teresa Ciabatti ricostruisce la storia di una famiglia e, con essa, le vicende di un'intera epoca. Un'autofiction sincera, feroce, che nasce dall'urgenza di fare i conti con un'infanzia felice bruscamente interrotta.
Colpevole di aver risposto correttamente a tutte e dodici le domande di un quiz televisivo, e di aver vinto un miliardo di rupie, il cameriere diciottenne Ram Mohammad Thomas viene arrestato. Un goffo paria di Mumbai come lui, che non è mai andato a scuola e non legge i giornali, non poteva conoscere le risposte. Per questo i produttori della trasmissione sono convinti che abbia imbrogliato. Ma c'è una debole speranza di salvezza: rivelare a un avvocato in che modo la vita gli ha insegnato tante cose...
Inizia così un caleidoscopico racconto in cui va delineandosi uno spaccato contraddittorio dell'India di oggi, denso di orrori e meraviglie. Una storia dolceamara, comica e al tempo stesso drammatica, raccontata con voce fresca, scanzonata e autentica da un narratore indiano di indubbio talento.
Dopo la morte dei genitori, brutalmente uccisi per una ragione apparentemente oscura, il giovane Caldan viene allevato da una comunità di monaci che lo iniziano agli arcani misteri della magia. Ma una volta cresciuto, afflitto da domande sul proprio passato, decide di scoprire la verità sui suoi genitori.
La ricerca lo porterà oltre le mura del monastero, nella caotica vita della città di Anasoma. Qui, contando solo su un paio di misteriosi amuleti e una manciata di monete, Caldan dovrà dimostrare il proprio talento con le creazioni magiche e con la spada per diventare apprendista di una corporazione di maghi. Il mondo al di fuori del monastero, però, è un posto ben più complicato di quanto il ragazzo avesse mai immaginato, e la magia ha profondità inquietanti che lui non comprende appieno.
Immerso in un conflitto secolare che sta portando il mondo al limite della distruzione, per Caldan arriva il momento di scegliere da che parte stare e affrontare il prezzo di scoprire il proprio passato.
Quante volte ci capita di sentirci spenti, giù di tono, consapevoli che dentro di noi c’è una luce che non siamo capaci di esprimere? Diamo la colpa alla mancanza di sonno, allo stress o alla giornata sbagliata, ma non siamo consapevoli che la ragione è un'altra: i colori. Come le tempere sulla tavolozza di un grande pittore, anche la nostra pelle ha bisogno degli abbinamenti giusti per risplendere.
Ma come fare a orientarsi? Come capire quali sono i colori giusti per noi? Il segreto c'è, si chiama armocromia ed è il metodo ideato da Rossella Migliaccio per valorizzare la nostra bellezza naturale. Basata su un'analisi scientifica della composizione cutanea espressa dal nostro patrimonio genetico, l'armocromia identifica la nostra palette di colori personale. In questo libro scopriremo come riconoscere i colori che ci sono amici e come declinarli per scegliere abiti, accessori, make-up in modo da valorizzare la nostra unicità ed esaltare il nostro fascino.
Ma non è solo una questione di immagine: riscoprire i colori ci spinge a domandarci quando e perché abbiamo smesso di usarli, a rivedere la nostra storia e, talvolta, a iniziarne una nuova. Conoscere il linguaggio segreto dei colori, imparare a farceli amici può cambiarci la vita, rendendoci più sicuri, più belli e, di conseguenza, più felici.