Dopo l'ultimo devastante caso che l'ha vista in azione in Florida, Kay Scarpetta si trasferisce a Charleston, nel South Carolina, dove apre uno studio di patologia forense con l'irrinunciabile aiuto della nipote Lucy e del fidato Pete Marino.
Proprio quando sembra prendere avvio una tranquilla esistenza nella routine della provincia americana, Kay è chiamata a Roma per collaborare alle indagini sull'orrenda fine di una giovane campionessa di tennis statunitense. Un caso che sembra collegarsi a quello di un bambino morto proprio a Charleston in seguito alle privazioni e ai maltrattamenti. E a tutto ciò non sembra essere estranea una vecchia nemica di Kay, la psichiatra Marilyn Self.
Cosa lega questi casi? Perché l'assassino scrive alla dottoressa Self prima di uccidere le sue vittime e di accanirsi con inaudita ferocia sui loro corpi? Ancora una volta Kay Scarpetta dovrà mettersi sulle tracce del colpevole, interpretandone i messaggi prima che sia troppo tardi.
Emma Corrigan è una ragazza come tante altre. Conduce una vita senza grandi scosse, lavora come assistente marketing in un'importante multinazionale, ha un boyfriend simpatico, ma in fondo, come tutte, sogna una vita diversa...
Emma ha un terrore folle dell'aereo e quando, nel suo primo viaggio di lavoro, si trova ad affrontare un volo molto turbolento, non riesce assolutamente a stare calma, il panico si impadronisce di lei, ha paura di morire. E così, in preda a un incontrollabile nervosismo, racconta tutto di sé al vicino di posto. Un americano che ascolta divertito tutti i suoi segreti più intimi, fino a destinazione.
Emma, naturalmente, sopravvive e il mattino seguente si reca in ufficio, pronta ad accogliere come tutti gli altri colleghi il famoso fondatore della società per la quale lavora, in visita alla filiale inglese. Quando lui finalmente fa la sua apparizione, riverito da tutti, Emma lo guarda e si accorge con orrore che lui è... l'uomo dell'aereo. E lei gli ha confidato tutto di sé. Con questa dirompente commedia romantica, l'autrice affronta il tema delle relazioni umane e sentimentali. Quanto siamo tenuti a dire di noi a chi amiamo? Cosa può comportare aprirsi a degli estranei?
Sophie Kinsella ci regala una commedia sofisticata e brillante con una nuova irresistibile protagonista che ci farà, ancora una volta, ridere e commuovere con lei.
Peppe Vitiello, soprannominato "Braciola" per il suo fisico tondeggiante, è il sovrano incontrastato della trattoria Partenope, sul lungomare di Mergellina, dove dispensa buoni piatti e battute di un'arguzia fuori dal comune. Fra le mura domestiche, invece, subisce le angherie di sua moglie Angelina, una donna burbera e dispotica che lo ritiene un buono a nulla e gli impedisce persino di avvicinarsi ai fornelli.
L'ispettore Gianni Scapece lavora nel commissariato vicino alla trattoria, è un tipo solitario e ama la cucina non meno delle donne. Tra una risata e un bicchiere di vino, Vitiello e Scapece sono diventati amici, al punto che Braciola è ormai il confidente preferito del poliziotto. Quando un uomo viene trovato morto in circostanze bizzarre - vicino al corpo sono disseminati, come in una sorta di rituale, alcuni alimenti - Scapece decide di utilizzare l'intelligenza e le conoscenze gastronomiche di Vitiello per risolvere il caso.
Il killer, infatti, non solo ha voluto firmare il suo crimine, ma provoca l'ispettore inviandogli ogni giorno piatti da lui cucinati: impepate di cozze, fritture di pesce, caponate...
Questa versione audioBook letta da Dario Agrillo, risuona della musicalità dello straordinario patrimonio umano e artistico di Napoli, ma dà voce anche alla malvagità, sempre in agguato. "Aglio, Olio e Assassino", di Pino Imperatore è un audioBook realizzato con ambientazioni e sound design originali che vi regaleranno una nuova esperienza di ascolto. Una produzione Good Mood digital publishing in accordo con Malatesta Lit. Ag.
"Abbiamo tutti sedici, diciassette anni, ma senza saperlo veramente, è l'unica età che possiamo immaginare: a stento sappiamo il passato".
Da questo romanzo la serie "Little Fires Everywhere" con Reese Witherspoon e Kerry Washington.
1998, Shaker Heights, Cleveland, Ohio. Una comunità fondata su un insediamento Shaker e popolata da una maggioranza di benintenzionati democratici e abbienti, seguaci, anche se non proprio rigorosi, delle drastiche regole di vita stabilite dai loro predecessori. E due protagoniste diversissime: Elena Richardson, quattro figli, perfezionista, impegnata in attività benefiche, ricca, che incarna la filosofia Shaker; Mia, madre single che ha scelto una vita itinerante fatta di lavori saltuari per dedicare tutto il tempo libero alla fotografia artistica, al momento occupata come domestica in casa Richardson in cambio di un piccolo alloggio.
Mia ha una figlia adolescente, Pearl, che stringe amicizia con i ragazzi Richardson, si trova benissimo a Shaker Heights e convince la madre a metter fine al loro vagabondaggio. Ma presto quella che dovrebbe essere una svolta decisiva nella vita delle due donne diventa un problema.
Quando un'amica dei Richardson cerca di adottare una neonata sinoamericana, Elena e Mia si ritroveranno schierate su due fronti opposti nella successiva battaglia per la custodia, che vede contrapposte la madre adottiva americana e la madre naturale cinese. Nella mente della democratica Mrs Richardson scatta il sospetto che Mia nasconda un passato torbido, ed è decisa a fare chiarezza. Ma la sua indagine ossessiva avrà un costo altissimo per tutti.
Con uno stile fluido, paragonato dalla critica americana a quello di Elena Ferrante, Celeste Ng mette a nudo controversi, attualissimi, problemi sociali - immigrazione, povertà, razza, adozioni, e diffusa ipocrisia - e insieme esplora la natura di arte e identità, il peso dei segreti, la forza del legame materno. E il pericolo del credere che seguire le regole possa proteggerci dall’imprevisto.
Quando Katniss urla "Mi offro volontaria, mi offro volontaria come tributo!" sa di aver appena firmato la sua condanna a morte. È il giorno dell'estrazione dei partecipanti agli Hunger Games, un reality show organizzato ogni anno da Capitol City con una sola regola: uccidi o muori. Ognuno dei Distretti deve sorteggiare un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni che verrà gettato nell'Arena a combattere fino alla morte. Ne sopravvive uno solo, il più bravo, il più forte, ma anche quello che si conquista il pubblico, gli sponsor, l'audience.
Katniss appartiene al Distretto 12, quello dei minatori, quello che gli Hunger Games li ha vinti solo due volte in 73 edizioni, e sa di aver poche possibilità di farcela. Ma si è offerta al posto di sua sorella minore e farà di tutto per tornare da lei. Da quando è nata ha lottato per vivere e lo farà anche questa volta. Nella sua squadra c'è anche Peeta, un ragazzo gentile che però non ha la stoffa per farcela. Lui è determinato a mantenere integri i propri sentimenti e dichiara davanti alle telecamere di essere innamorato di Katniss.
Ma negli Hunger Games non esistono gli amici, non esistono gli affetti, non c'è spazio per l'amore. Bisogna saper scegliere e, soprattutto, per vincere bisogna saper perdere, rinunciare a tutto ciò che ti rende Uomo.
Maratona, Salamina, Adrianopoli, Legnano, Lepanto, Austerlitz, Waterloo, Gettysburg, Caporetto, Stalingrado: le battaglie che hanno segnato la Storia, raccontate dal più amato storico italiano, Alessandro Barbero. Ben oltre il semplice resoconto militare, quello che viene evocato in questi podcast, a cura di Frame, è tutto un mondo fatto di persone, idee, visioni. Lo sforzo prodigioso dei 300 spartani alle Termopili, la Grande Armée di Napoleone in marcia verso oriente, il Generale Lee a Gettysburg, il sogno nazista infranto a Stalingrado.
Le cause, le ragioni, le strategie politiche e militari messe in campo, il punto di vista dei soldati e dei generali, ma anche il contesto, la cultura, la società e la vita di quegli anni. Perché ogni battaglia è in sé una prova di forza, un momento di contrasto tra visioni del mondo diverse che arrivano alla "resa dei conti", per decidere come si scriverà il seguito della Storia.
È la primavera del 490 a.C. Medio Oriente. Il grande impero dei Persiani, fondato da Ciro il Grande, domina un immenso territorio che riunisce tutti i popoli più antichi dell'umanità: Sumeri, Assiri, Babilonesi, Fenici, Ebrei ed Egizi. La flotta persiana salpa dall'Asia Minore - una flotta che copre tutto il mare. Ma i Greci non sono uniti. Con uno sforzo prodigioso, gli opliti ateniesi coprono armati in poche ore i 40 chilometri che li separano dalla città e arrivano sulla spiaggia del Pireo per la battaglia che cambierà la storia.
"Perché" è una serie podcast pensata per tutte le età: dai ragazzi a tutti quegli adulti che non danno mai nulla per scontato e che non hanno mai smesso di porsi questa elementare, spiazzante, pervicace domanda. Grandi protagonisti del nostro tempo raccontano in circa 30 minuti, con un taglio di grande rigore scientifico, linguaggio semplice e tono leggero, il perché delle discipline che dall'infanzia all'età adulta ci accompagnano nella vita di tutti i giorni, di cui sono riconosciuti esperti: storia, matematica, biologia, legge, natura, economia, scienza, mito, tecnologia.
Lista episodi:
- Perché la Storia - Alessandro Barbero,
- Perché l'Economia - Federico Fubini,
- Perché la Psicoanalisi - Massimo Recalcati,
- Perché la Tecnologia - Maurizio Ferraris,
- Perché il Lavoro - Luca De Biase,
- Perché il Management - Severino Salvemini,
- Perché il Teatro - Monica Guerritore,
- Perché la Filosofia - Massimo Cacciari,
- Perché la Logica - Piergiorgio Odifreddi,
- Perché il Mito - Maurizio Bettini,
- Perché il Racconto - Stefano Massini,
- Perché il Romanzo - Alessandro Piperno,
- Perché la Cucina - Massimo Montanari,
- Perché la Diversità - Paolo Crepet,
- Perché la Razza - Guido Barbujani,
- Perché la Poesia - Giorgio e Lucilla Conte,
- Perché la Terra - Mario Tozzi,
- Perché il Diritto - Gustavo Zagrebelsky,
- Perché il Cinema - Marco Tullio Giordana,
- Perché la Costituzione - Gherardo Colombo.
Stay Om! è nato per gioco e per scommessa nei giorni drammatici e complicati del lockdown, del distanziamento sociale e della quarantena di tutto il Paese.
Gioco e scommessa non sono due concetti stonati nell'ora più buia, hanno senso se accogliamo una notizia fondamentale: quella che le nostre vite non sono sospese, che anche nello spazio chiuso delle mura casalinghe continuano, così come continua la necessità di confrontarsi e imparare, di pensare e applicare il pensiero laterale, quello che aggira ostacoli concreti.
Il suono OM è una sillaba fondamentale nella meditazione e nella pratica della yoga, un modo di liberarsi e accompagnare alla porta ogni negatività. Il suono OM ricorda molto da vicino altre due sillabe, quelle di HOME. Le dirette Instagram di questi giorni non hanno alcuna pretesa di spiritualità, è solo un gioco di parole per invitare a usare la calma e il confronto virtuale come strumento per migliorare questa condizione.
In cinque giorni sono stati OM artisti, cantanti, registi, attori, conduttori radiofonici, pubblicitari, sportivi, autori e amici.
Ognuno di loro ha portato la sua esperienza, la sua formula magica per la resistenza, la sua speranza, il dolore e l'umanità. Per questo motivo quella che è nata come una semplice e chiacchierata in video tra Michele Dalai e i suoi ospiti si trasforma ora in una serie di podcast monografici, intervista e racconto nello stesso spazio.
Non una recita a soggetto ma la libertà di muoversi nello spazio libero del racconto, anche quando quello fisico manca, con il suono sporco e familiare di Radio Londra, l'urgenza di sentirsi, la domanda più spontanea nel momento più adatto: Come stai?
Dopo l'ultimo devastante caso che l'ha vista in azione in Florida, Kay Scarpetta si trasferisce a Charleston, nel South Carolina, dove apre uno studio di patologia forense con l'irrinunciabile aiuto della nipote Lucy e del fidato Pete Marino.
Proprio quando sembra prendere avvio una tranquilla esistenza nella routine della provincia americana, Kay è chiamata a Roma per collaborare alle indagini sull'orrenda fine di una giovane campionessa di tennis statunitense. Un caso che sembra collegarsi a quello di un bambino morto proprio a Charleston in seguito alle privazioni e ai maltrattamenti. E a tutto ciò non sembra essere estranea una vecchia nemica di Kay, la psichiatra Marilyn Self.
Cosa lega questi casi? Perché l'assassino scrive alla dottoressa Self prima di uccidere le sue vittime e di accanirsi con inaudita ferocia sui loro corpi? Ancora una volta Kay Scarpetta dovrà mettersi sulle tracce del colpevole, interpretandone i messaggi prima che sia troppo tardi.
Due anni imprecisati della prima decade del ventunesimo secolo. Una città, Paneròpoli, evidente alter ego di Milano (la città della panerà, del formaggio, come la chiamava non senza sprezzo Ugo Foscolo). Una folla di uomini e donne che vivono tante storie intrecciate d'amore, di potere, di sesso - in una rete che costituisce la trama stessa del romanzo, come della loro vita. Diverse generazioni, ma una su tutte, quella dei cinquantenni, per la quale è suonata "la campana dell'ultimo round"; diversi ceti sociali; genitori e figli; linguaggi diversi.
Tanti fili con i colori del dramma, della satira, del sentimento romantico e del grottesco che disegnano pagina dopo pagina un arazzo fitto di figure e colori che trova senso e fine, proprio come la vita, soltanto nella sua improvvisa e imprevista conclusione.
Un romanzo di trama e di personaggi, ricco di fatti e di ritratti. Un romanzo fittissimo di riferimenti culturali, tra i più vari e diversi, dal rock'n'roll alla poesia romantica, dai manga alla pittura rinascimentale. Un romanzo talvolta non facile e spiazzante sempre, sostenuto da un mirabile tour de force linguistico - che, comunque, non può lasciare indifferenti. Un romanzo che, lontano da ogni pensiero debole e linguaggio minimalista, sfida il lettore a misurarsi con quei valori "alti" - amore e morte, e l'arte, nelle loro varie declinazioni - che soli possono dare un senso alla vita.
Ripercorrendo tra memoria privata e pubblica i momenti chiave degli ultimi settant'anni di storia sociale italiana, dal Concordato del '29, alla stagione dei diritti degli anni Settanta, al tema spinoso del fine vita con i casi Welby ed Englaro, Margherita Hack ci lascia questo suo ultimo pamphlet sulle libertà individuali, su cosa significhi essere laico e sulle eredità spesso taciute che ancora pesano sulle istituzioni e impediscono un dibattito veramente libero sui temi che ci toccano in prima persona.
Fecondazione assistita e testamento biologico, aborto e unioni civili, libera ricerca scientifica e multiculturalismo, sono le questioni care alla Hack e sulle quali il dibattito nel nostro Paese è pesantemente condizionato dalla Chiesa Cattolica. La società di domani dipenderà da come i giovani sapranno affrontare tali questioni. È a loro, quindi, che la Hack racconta chi eravamo e quali sfide ci attendono, avendo sempre come guida la nostra Costituzione, affinché gli italiani che verranno non si adagino sui diritti acquisiti e siano più liberi dei loro padri.
Perché la maggioranza degli italiani ha appoggiato e/o sopportato Silvio Berlusconi per tanti anni? Non ne vede gli appetiti, i limiti e i metodi? Risposta: li vede eccome. (Anche) per questo, spiegare il personaggio ai connazionali è una perdita di tempo. Ciascuno di noi ha un'idea, raffinata in anni di indulgenza o idiosincrasia, e non la cambierà. Ogni italiano si ritiene depositario dell'interpretazione autentica e discuterla è inutile.
Utile è invece provare a spiegare Berlusconi ai posteri: un giorno si chiederanno cosa è successo in Italia. Nella pancia della nazione si muovono tanti elementi: umanità e opportunismo, cautela e astuzia, distrazione e confusione, fantasia e ottimismo. Chi sa interpretarli e utilizzarli può andare lontano. Anzi: c'è già andato.
Questo audiolibro è un viaggio. La guida è acuta e incisiva, generosa di notizie, dettagli e informazioni, pronta a far discutere destra e sinistra. Un Severgnini in gran forma, che non rinuncia alla consueta ironia su se stesso e gli altri, ma deciso a farci riflettere sulle nostre scelte e sul cammino che tracciamo per i nostri figli.
Da questo romanzo la serie "Little Fires Everywhere" con Reese Witherspoon e Kerry Washington.
1998, Shaker Heights, Cleveland, Ohio. Una comunità fondata su un insediamento Shaker e popolata da una maggioranza di benintenzionati democratici e abbienti, seguaci, anche se non proprio rigorosi, delle drastiche regole di vita stabilite dai loro predecessori. E due protagoniste diversissime: Elena Richardson, quattro figli, perfezionista, impegnata in attività benefiche, ricca, che incarna la filosofia Shaker; Mia, madre single che ha scelto una vita itinerante fatta di lavori saltuari per dedicare tutto il tempo libero alla fotografia artistica, al momento occupata come domestica in casa Richardson in cambio di un piccolo alloggio.
Mia ha una figlia adolescente, Pearl, che stringe amicizia con i ragazzi Richardson, si trova benissimo a Shaker Heights e convince la madre a metter fine al loro vagabondaggio. Ma presto quella che dovrebbe essere una svolta decisiva nella vita delle due donne diventa un problema.
Quando un'amica dei Richardson cerca di adottare una neonata sinoamericana, Elena e Mia si ritroveranno schierate su due fronti opposti nella successiva battaglia per la custodia, che vede contrapposte la madre adottiva americana e la madre naturale cinese. Nella mente della democratica Mrs Richardson scatta il sospetto che Mia nasconda un passato torbido, ed è decisa a fare chiarezza. Ma la sua indagine ossessiva avrà un costo altissimo per tutti.
Con uno stile fluido, paragonato dalla critica americana a quello di Elena Ferrante, Celeste Ng mette a nudo controversi, attualissimi, problemi sociali - immigrazione, povertà, razza, adozioni, e diffusa ipocrisia - e insieme esplora la natura di arte e identità, il peso dei segreti, la forza del legame materno. E il pericolo del credere che seguire le regole possa proteggerci dall’imprevisto.
Quando Katniss urla "Mi offro volontaria, mi offro volontaria come tributo!" sa di aver appena firmato la sua condanna a morte. È il giorno dell'estrazione dei partecipanti agli Hunger Games, un reality show organizzato ogni anno da Capitol City con una sola regola: uccidi o muori. Ognuno dei Distretti deve sorteggiare un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni che verrà gettato nell'Arena a combattere fino alla morte. Ne sopravvive uno solo, il più bravo, il più forte, ma anche quello che si conquista il pubblico, gli sponsor, l'audience.
Katniss appartiene al Distretto 12, quello dei minatori, quello che gli Hunger Games li ha vinti solo due volte in 73 edizioni, e sa di aver poche possibilità di farcela. Ma si è offerta al posto di sua sorella minore e farà di tutto per tornare da lei. Da quando è nata ha lottato per vivere e lo farà anche questa volta. Nella sua squadra c'è anche Peeta, un ragazzo gentile che però non ha la stoffa per farcela. Lui è determinato a mantenere integri i propri sentimenti e dichiara davanti alle telecamere di essere innamorato di Katniss.
Ma negli Hunger Games non esistono gli amici, non esistono gli affetti, non c'è spazio per l'amore. Bisogna saper scegliere e, soprattutto, per vincere bisogna saper perdere, rinunciare a tutto ciò che ti rende Uomo.
Tutti noi abbiamo un'idea sbagliata dei rifiuti in Italia. Se pensiamo ai cassonetti incendiati, alle strade sommerse di sacchi, se pensiamo alla tragedia della Terra dei fuochi e delle discariche fuori legge sparse in tutto il Paese dovremmo disperarci. Ma in realtà noi italiani siamo migliori di quello che ci raccontiamo. Lo dimostra il movimento Rifiuti Zero, di cui Rossano Ercolini è il principale artefice in Italia.
Grazie a uno sforzo "dal basso" di molte associazioni, nel nostro Paese sono già 276 i comuni virtuosi che hanno abbracciato questo stile di vita: vivere senza mandare tonnellate di rifiuti in inceneritori o in discarica, azzerando l'inquinamento che da essi deriva e non immettendo microplastiche nei mari. È possibile?
La risposta è sì, e questo audiolibro ci indica un modello in dieci passi: dalla corretta raccolta differenziata porta a porta, al compostaggio che trasforma in concime il nostro umido, dal riciclo dei materiali al dare una seconda vita a molti oggetti ed elettrodomestici, da una bolletta che premi con incentivi i cittadini virtuosi a una accorta politica degli imballaggi che li riduca all'origine oli renda compostabili.
Questa rivoluzione silenziosa è già in atto. Va verso un nuovo mondo pulito, e dipende da una nuova collaborazione responsabile e lungimirante fra cittadini, istituzioni e produttori. Perché mai come nel caso dei rifiuti, si può dire che il futuro del mondo è nelle nostre mani.
Mentre Ronnie Joe Waddell sta per salire sulla sedia elettrica, la dottoressa Kay Scarpetta, capo dell'ufficio di medicina legale della Virginia, è intenta ai preparativi necessari per eseguirne l'autopsia. Ma la morte dell'uomo non è il solo evento di cui Kay debba occuparsi in quella fredda notte di dicembre. Poche ore prima è stato ritrovato un bambino col corpo orribilmente mutilato: un episodio di violenza sessuale che mostra inquietanti affinità con l'assassinio per cui Waddell è stato condannato.
Ma allora, chi è salito sulla sedia elettrica? Cosa lega questi due fatti avvenuti a più di dieci anni di distanza e ai quali faranno seguito numerosi altri delitti? Chi è lo spietato assassino? E, soprattutto, perché Kay Scarpetta è la principale sospettata? Tutto congiura contro Kay. Questa volta neppure la scienza sembra in grado di fornirle la prova in grado di scagionarla.
Prima della scienza, prima della religione, c'è il mito. Modo ingenuo - ci dicono -, modo fantasioso, spregiudicato e prescientifico, di spiegare l'origine delle cose e degli uomini, gli usi, i costumi e le leggi. Filologia, etnografia, antropologia hanno lacerato il velo del mito, evidenziandone le radici ideologiche, il retroterra di superstizione e di magia. Ma i miti, così dissezionati, ci vengono restituiti alla stregua di freddi reperti anatomici, buoni tuttalpiù per qualche museo.
Robert Graves è riuscito a rianimare questa materia ormai inerte, restituendocela con tutto il suo splendore, il suo sense of wonder e (anche) of humour. I miti greci, pur senza dover invidiare nulla ad altre raccolte analoghe condotte sulla scorta della filologia e dell'erudizione, ha un pregio fondamentale: i centosettantuno capitoli che lo compongono si snodano con la sveltezza e col brio di un racconto ben scritto, di una rievocazione partecipe e disincantata al tempo stesso, di un mondo incantato e incantevole. Nessuna retorica, nessun manierismo: le gesta degli dèi e degli eroi, che di per sé tendono all'epico, sono costantemente ricondotte alla nostra misura umana, immerse come sono nella quotidianità (sia pure dell'antica Grecia). Così Zeus, Era, Afrodite, Eracle compiono non solo prodigi e grandi imprese, ma sono afflitti da acciacchi, perseguitati dalla sfortuna, schiattano di rabbia, si concedono scappatelle e hanno le paturnie.
E tutto senza "smitizzare" i miti, ma - al contrario - con la preoccupazione di salvaguardarne, assieme alla sostanza, anche il sapore, con uno stile e un piglio che debbono più alla grande lezione del Ramo d'oro di Frazer che al forse necessario ma anche triste lavoro di scavo di un Freud, di uno Jung, di un Kerényi.