Perché è una serie di podcast composta da 20 episodi di circa mezz’ora l’uno, nei quali esperti di diversi settori (storia, economia, poesia, teconologia, teatro, filosofia, cinema, logica e tanti altri) raccontano perché la loro specialità esiste ed è importante conoscerla. L’obiettivo è quello di aiutarti ad andare al cuore delle cose e a mettere fuorigioco luoghi comuni e definizioni superficiali. Con uno stile fresco e appassionante, i podcast Perché ti faranno passare delle mezz’ore curiose, coinvolgenti e sorprendenti.
Su Audible sarà disponibile un episodio al giorno al 6 al 25 aprile 2020. Dopo esserci occupati del primo podcast, il Perché la storia, a cura di Alessandro Barbero, oggi ti presentiamo il secondo, il Perché l’Economia, scritto e letto da Federico Fubini.
Classe 1966, riconosciuto esperto di economia e finanza, Fubini è vicedirettore del Corriere della Sera e autore di vari libri molto apprezzati.
In questo momento di pessimismo e incertezza è più che mai importante capire in che fase della nostra storia economica ci troviamo e che cosa ci possiamo aspettare dal futuro. Per fare questo però, spiega Fubini, è necessario prima guardare al nostro passato; ripercorrendo brevemente le tappe della crescita del nostro Paese dai primi anni dopo Cristo fino al 1945, l’autore ci fa capire come sia stata lunga e lenta la strada verso il benessere compiuta dall’Italia nel corso dei secoli, e quanto invece sia stata rapidissima l’evoluzione negli ultimi decenni. Nel 2007 ad esempio, il reddito medio pro capite annuo era di 37.000 dollari, 10 volte tanto rispetto agli anni ‘40, quando era ancora allo stesso livello del 1300! E allora come è possibile che nell’ultimo decennio l’Italia abbia perso così tanta ricchezza? I progressi tecnologici sono stati incredibilmente rapidi, e mantenersi al passo con le conseguenze di questa innovazione sul mondo del lavoro è risultato difficile. Fubini spiega come il problema odierno derivi dal fatto che il lavoro, da noi, non produce abbastanza reddito, e prova a ragionare su come si possa accorciare il divario con gli altri Paesi europei ed arrivare a, come diceva Keynes, superare il problema economico.
Se l’economia ti appassiona, ecco altri titoli consigliati per approfondire la tua conoscenza del tema.
Alan Friedman, giornalista e esperto di economia di origine americana, riesce in questo volume a rendere chiari e comprensibili concetti che per molti italiani sono ancora un mistero, nonostante vengano nominati ogni giorno sui mezzi di comunicazione. Debito pubblico, P.I.L., crescita, indici di borsa, azioni e tanti altri termini economici sono spiegati dall’autore senza tecnicismi e con molti esempi pratici. Un ascolto consigliato a chi non ha basi solide di economia e vuole capire meglio la situazione economica e politica contemporanea dell’Italia. La lettura di Lorenzo Loreti è stata recensita dagli ascoltatori con una valutazione media di 4,9 su 5 stelle… praticamente perfetta!
L’economista Carlo Cottarelli è una delle massime autorità in Italia per quanto riguarda il debito pubblico, e in molti lo conoscono come ospite fisso della trasmissione di Fabio Fazio Che tempo che fa, dove prova a spiegare agli italiani con parole semplici le problematiche economiche del Paese.
Cosa dobbiamo fare per evitare il default e tornare a crescere? Uscire dall’Euro potrebbe essere una soluzione? Sono davvero necessarie le politiche di austerità? A queste domande cerca di dare risposta Cottarelli in Il macigno, volume nel quale illustra il meccanismo del debito pubblico, ne spiega i problemi e analizza aspetti positivi e negativi delle possibili azioni che potrebbero ridurre il deficit e incrementare il PIL in Italia. La chiarezza espositiva è uno dei tratti tipici dell’autore, ma non si può negare che il tema sia complesso e che per l’ascolto sia necessaria una buona dose di concentrazione.
Mauro Magatti, sociologo ed economista, ti guida attraverso una lucida analisi di quei fenomeni socioeconomici che hanno portato, nel 2008, a una crisi di cui vediamo ancora gli strascichi e dei meccanismi che potrebbero aiutare ad uscirne migliori come società. L’autore analizza le responsabilità del neoliberismo nell’aumento delle disuguaglianze e dei disordini sia a livello sociale che politico, economico e ambientale e ipotizza due scenari per ribaltare le conseguenze di questo sistema: il primo dove si spremono economie già in difficoltà, il secondo dove si cerca invece di investire su una crescita del capitale umano e sociale. Magatti propende per la seconda soluzione e in questo saggio prova a convincere gli ascoltatori a credere che la crisi sia un’opportunità per creare un mondo più giusto.
Un breve podcast di 23 minuti per ripassare i vocaboli tipici del linguaggio economico che è indispensabile conoscere se si vuole capire come funziona il mondo che ci circonda. Spread, debito, rating, deficit e altre parole vengono spiegate dagli autori in modo chiaro e sintetico, comprensibile da chiunque.
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