A cavallo tra 800 e 900 furono milioni gli italiani emigrati all’estero in cerca di fortuna. Una buona parte dei nostri connazionali in fuga, soprattutto braccianti e piccoli proprietari terrieri, aveva come meta gli Stati Uniti, terra promessa dove si diceva abbondasse il lavoro e fosse facile costruirsi una vita più dignitosa che in patria. Quelli che sopravvivevano alla durissima traversata oceanica però, dovevano poi passare il filtro dell’ufficio immigrazione di Ellis Island prima di confrontarsi con la vera sfida: superare i pregiudizi che gli americani avevano nei loro confronti, molto simili a quelli che oggi riserviamo agli immigrati che arrivano in Italia. Discriminati e considerati inferiori o mafiosi, gli italiani hanno però influito moltissimo sulla cultura americana e in alcune città ancora oggi le comunità italo-americane sono numerosissime.
E’ passato più di un secolo ma l’America odierna continua ad esercitare un enorme fascino specialmente sui giovani italiani; c’è chi vi risiede per studio, chi per lavoro, chi sogna di diventare un “cervello in fuga” nella Silicon Valley o nei tanti centri di eccellenza per la ricerca negli USA, chi si è fatto una famiglia oltreoceano…
Ti proponiamo alcuni ascolti che raccontano, da diversi punti di vista, l’emigrazione italiana in America.
Lo scrittore Francesco Pacifico racconta “senza veli” la vita di una coppia di romani arrivati a New York, per la precisione a Williamsburg, il cuore hipster di Brooklyn, per inseguire le proprie aspirazioni artistiche. La storia è raccontata da Daria, una narratrice che dall’interno della testa della protagonista Ludovica e di vari personaggi maschili, racconta la sua versione dei fatti. Secondo i critici statunitensi, il romanzo di Pacifico ha uno stile ingarbugliato che cattura e ha il pregio di riuscire a inquadrare un angolo di mondo e una serie di personaggi con una trasparenza e una schiettezza che i romanzieri statunitensi non riescono ad avere.
L’audiolibro è letto dall’autore stesso.
E’ il 1903, Diamante ha 12 anni e Vita 9 e insieme partono, con pochi dollari e tanti sogni, da un paesino del basso Lazio alla volta del nuovo mondo; un mondo dove però tutto sembra difficile, dove li aspettano miseria, sacrifici, pregiudizi, dolore. Per fortuna i due ragazzini si fanno forza a vicenda, il sentimento che li lega è molto forte e da affetto fraterno si trasforma poco a poco in qualcosa di diverso, annunciato da turbamenti e batticuori. Un amore adolescenziale che sarà però messo a dura prova dal disegno del destino… L’autrice, Melania Mazzucco, ricostruisce la storia di due dei suoi familiari e attraverso le loro vicissitudini riesce a raccontare la storia di tutti gli italiani emigrati in America in cerca di fortuna.
Questa eccezionale saga familiare racconta le vicende di una famiglia calabrese a partire dai primi del 900 e poi per tutto il secolo scorso. La prima parte è dedicata all’emigrazione in America del protagonista Giuseppe, il seguito si focalizza invece sull’evoluzione della sua famiglia e dei tanti figli, tra alti e bassi e sullo sfondo dei principali avvenimenti del Novecento. La storia di una famiglia del Sud diventa così un po’ la storia di un intero popolo, narrata con uno stile epico, struggente, profondamente emozionante.
Un saggio che ricostruisce, con una grande quantità di dati e materiale d’archivio, l’altra faccia dell’emigrazione italiana; non quella vincente di cui andiamo molto fieri, fatta di storie dei nostri antenati che hanno fatto fortuna in America, ma quella più “sporca”, vergognosa, che racconta la discriminazione e gli insulti nei paesi di arrivo, dove ci consideravano degli esseri inferiori, dei criminali o degli scansafatiche indegni di essere accettati.
Ci siamo dimenticati del nostro passato o ce lo siamo raccontati solo in un certo modo, ci dice Stella, e oggi tendiamo a trattare con disprezzo o a avere pregiudizi nei confronti di chi arriva in Italia e si trova a vivere quello che noi abbiamo vissuto tanto tempo fa. Un’opera illuminante che dovrebbe essere ascoltata da tutti e fatta conoscere nelle scuole.
L’ultimo romanzo di Cesare Pavese racconta la storia di Anguilla, un emigrato che torna nel suo paese nelle Langhe dopo tanti anni trascorsi in America. Il ritorno però non è come l’aveva immaginato, perché la guerra ha irrimediabilmente cambiato tutto, seminando morte e lasciando in eredità un’estrema povertà per chi resta. Passeggiando per le strade del paese natale, Anguilla ricorda la sua gioventù insieme all’amico Nuto. Pavese ci parla della difficoltà di lasciare la propria terra per emigrare e la necessità di tornare, perché le radici non si spezzano e ci riportano sempre verso le nostre origini.
In questo romanzo autobiografico, Claudia Durasanti racconta la storia della sua famiglia, una famiglia fuori dal comune per tanti motivi: i due genitori di Claudia sono infatti affetti da sordità ed entrambi sono emigrati dalla Basilicata agli Stati Uniti; l’autrice si concentra sulle loro vicende di coppia innamorata ma in perenne conflitto fino alla separazione definitiva, tra stravaganze, atti di coraggio e creatività portati avanti per rimanere a galla in un mondo complicato. E poi racconta di lei e del fratello, sballottati tra New York e la Basilicata.Una storia familiare che parla di migrazione, disabilità, appartenenza di classe e tanto altro, scritta con uno stile originale ricco di riferimenti musicali e cinematografici.
Se ti interessano i romanzi che raccontano il nostro passato, trova altri ascolti imperdibili nella sezione Audible dedicata alla narrativa storica.