Bartleby lo scrivano. Una storia di Wall Street
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Letto da:
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Alberto Rossatti
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Di:
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Herman Melville
A proposito di questo titolo
Un avvocato, il suo studio, i suoi due impiegati, un giovanissimo fattorino, e infine l'arrivo di un terzo impiegato, pallido, scialbo in modo singolare: Bartleby. Bartleby si presenta come un impiegato modello, il primo ad arrivare e l'ultimo ad andare via (apparentemente), ligio al dovere, praticamente alieno ad ogni sorta di distrazione; copia gli atti legali. Sembra non fare altro. Sembra non volere fare altro. Sembra non amare fare altro. Forse non sa fare altro? Bartleby è "un'eterna sentinella nel suo angolo".
Bartleby, lo scrivano, un giorno si rifiuta di svolgere il proprio lavoro. "Preferirei di no": questa è l'unica spiegazione che concede. Bartleby semplicemente si ferma, seduto alla scrivania, al centro dell'ufficio o nella prigione di New York, e fissa il muro. Perché? Sulle motivazioni si sono interrogati filosofi e letterati, senza trovare una risposta unanime. E il fascino del piccolo capolavoro di Melville, apparso per la prima volta nel 1853 e oggi considerato uno dei più bei racconti dell'era moderna, è proprio qui, nel mistero di un uomo che nega l'accesso al proprio animo e alle proprie ragioni, mentre sfida pacificamente la rigida società di Wall Street e sconvolge equilibri e aspettative, che crollano come un castello di presunzioni senza fondamento. Bartleby è un sognatore o un disilluso? Melville con questo racconto spiega magistralmente come si esercita nell'animo umano la difficile arte della compassione.
©2018 il Narratore s.r.l. Tradotto da Alberto Rossatti (P)2018 il Narratore s.r.l.Cosa pensano gli ascoltatori di Bartleby lo scrivano. Una storia di Wall Street
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Generale
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Lettura
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Storia
- Mauro's Cooking
- 12/02/2022
Enigmatico
Bartleby l'enigmatico: non è scaltro, non è pretenzioso, non è antipatico, non è cattivo, non è avido, non è maleducato.. È più facile stabilire cosa non sia rispetto a cosa sia in realtà. Bartleby è come l'altra faccia della luna. Il suo "Preferirei di no" però è una voce che non fa abbastanza rumore sulla Terra, ma fa riflettere.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Cliente Amazon
- 11/03/2022
Intenso, profondo, commovente
"Le mie prime emozioni erano state di pura malinconia e di sincera, aautentica pietà ma, mano a mano che la solitudine e l’isolamento di Bartleby crescevano nella mia immaginazione, quella stessa malinconica trascolorava in paura, quella pietà in repulsione. […] Per un essere sensibile la pietà non è di rado sofferenza. E quando alla fine si intuisce che tale pietà non si traduce in un efficace soccorso, il senso comune impone all’animo di sbarazzarsene. […] Avrei forse potuto soccorrere il suo corpo, ma non era il corpo a dolergli; era la sua anima che soffriva, e non potevo raggiungere la sua anima". Vale la pena solo per questo passaggio. Non c'è quasi mai cura per i Mali Dell'anima e non c'è dolore più grande che assistere impotenti alla implacabile pena di chi semplicemente ha deciso di non volere più vivere. Un Melville di straordinaria intensità. Un lettore delicato capace di toccare le corde del cuore.
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Generale
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Lettura
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Storia
- laura
- 02/04/2022
commovente
libro fantastico e tristissimi che mi ha commosso e mi ha fatto piangere. super interessante la vita vuota di questo bartleby, come non ha voglia di fare niente e... la frase "preferirei di no" resterà sempre con me
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Generale
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Lettura
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Storia
- CM
- 14/12/2019
Racconto stupendo
Interpretazione 10!
Melville ci racconta di come indifferenza ed esclusione sociale possano emarginare una persona fino a lasciarla morire.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Erica e il granellino di senape
- 29/03/2023
La storia di un quotidiano straordinario
Stupendo! Un’opera meravigliosa! Penso che sia una delle storie più belle mai lette fino ad ora!
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Generale
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Lettura
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Storia
- RVdB
- 05/01/2023
un racconto sorprendente
bellisimo racconto. stile eccezionalmente scorrevole ed intrigante. trama inconsueta e nella sua fissità assolutamente avvincente
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Generale
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Storia
- Alberto
- 29/07/2019
Preferirei di no.
Trama semplice e lineare, ma in grado di stuzzicare continuamente l'interesse (e l'intelletto) del lettore.
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Generale
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Storia
- federico
- 30/10/2021
Immense Melville... Fantastic!!!
What a fantastic tale, story, what a picture of the loneliness of humans in this world, what an immense writer was Melville...
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Generale
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Storia
- Arianna Moscarelli
- 24/04/2021
Bellissimo
Barnaby si lascia andare, racchiude in sè il dolore di un'umanità scomparsa, che non è riuscita a sorreggere e sorreggersi. Lo accompagnamo in questo suo scemare pian piano nel mondo, e il mondo sparisce pian piano nei suoi occhi che si fanno sempre più velati.
Con una delicatezza e una forza devastante Melville ci racconta l'abbandono della vita, la perdita di ogni significato, l'amore che non muove più nulla.
Mi sembra incredibile che un'opera così incredibilmente moderna sia stata scritta a metà dell'800.
Melville ha una lucidità sorprendente.
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Generale
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Storia
- Calypso
- 02/09/2023
Preferirei… di no!
Un classico della letteratura che in pochi però conoscono. Eppure il nostro Bartleby è l’anti eroe che vorremmo essere un po’ tutti, capace di dire di no anche quando sarebbe costretto ad accettare. Figura enigmatica, solitaria, taciturna, inaccessibile che ci strappa un sorriso amaro.
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