
Cose che non si raccontano
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Rosa Palasciano
A proposito di questo titolo
Non è mai il momento giusto per fare un figlio. Prima vogliamo vivere, viaggiare, lavorare. Antonella vuole diventare una scrittrice: la sua è un'ambizione assoluta, senza scampo. Per questo a vent'anni, per due volte, interrompe volontariamente la gravidanza. Quando anni dopo si sente invece pronta, con un compagno a fianco, è il suo fisico a non esserlo. E cosí inizia l'iter brutale dell'ostinazione, dell'ossessione, della medicalizzazione. Certi supplizi, le aspirazioni inconfessate, la felicità effimera e spavalda, la sofferenza e la collera. Si direbbe una storia già scritta, ma qui non c'è nulla di consueto: è come raccontare da dentro una valanga, con la capacità incredibile, rotolando, di guardarsi e non crederci, e sfidarsi, condannarsi, sorridersi per farsi coraggio.
In un crescendo di indicibile potenza narrativa, Antonella Lattanzi descrive (sulla sua pelle) la forza inesorabile di un desiderio che non si ferma davanti a niente, ma anche i sensi di colpa, l'insensibilità di alcuni medici, l'amicizia che sa sostenere i silenzi e le confidenze piú atroci, il rapporto di coppia sempre sul punto di andare in frantumi, la rabbia ferocissima verso il mondo (e le donne incinte). Tenendo il lettore stretto accanto a sé, incollato alla pagina, con un uso magistrale del montaggio, capace di creare una suspense da thriller. La cosa strabiliante è che pur raccontando una storia eccezionale, e cruda, questo romanzo riesce in realtà a parlare in modo vero, e profondamente attuale, di tutte le donne - madri e non madri - che in un punto diverso della loro vita si sono chieste: desidero un figlio? Qual è il momento giusto? Dovrò rinunciare a me stessa, alle mie ambizioni? E perché tutte restano incinte e io no?
«Ho una diga nella testa dove stanno nascoste tutte le cose che fanno davvero troppo male. Quelle cose, io non voglio dirle a nessuno. Io non voglio pensarle, quelle cose. Io voglio che non siano mai esistite. E se non le dico non esistono».
Cosa pensano gli ascoltatori di Cose che non si raccontano
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Generale
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Lettura
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Storia
- lia ruffo
- 26/06/2023
Quanto dolore
All’inizio non mi prendeva ma ho continuato e alla fine ho provato grande empatia e comprensione. La lettura asciutta è perfetta per il racconto di un dolore tanto grande, raccontato con dignità e coraggio e senza inutili piagnistei. La solitudine in queste esperienze è inevitabile anche con un compagno che ci prova.
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Generale
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Storia
- Doubles
- 18/06/2023
Fortissimo
molto duro, al punto da dovere interrompere più volte la lettura, ma scritto da dio
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Generale
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Storia
- cristina venezia
- 08/09/2023
Doloroso e bellissimo
Cammino introspettivo doloroso ed emozionante. Fatti e sensazioni raccontate magistralmente dall'autrice. Brava anche la lettrice.
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Storia
- Carla
- 08/07/2024
Cose che non si dimenticano
È stato come ripercorrere il fiume di sensazioni che accompagna la ricerca della maternità : rabbia, speranza, ossessione, disperazione, felicità, terrore. Il mio libro ha avuto il lieto fine, ma non può essere compreso da chi non lo ha mai sfogliato. Grazie per aver saputo raccontare tutto il dolore.
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Lettura
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Storia
- Antonella
- 16/02/2025
dolore
molto dioroso e alcune cose descritte le ho vissute anch'io. se è una storia vera il dispiacere grande è per colei che ha vissuto tutto questo baratro
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Lettura
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Storia
- davide grosso
- 15/03/2025
Noioso
Monotematico. presenza ingombrante della protagonista. Restanti personaggi non approfonditi.
Narrazione priva di variazioni. Lettore poco coinvolto
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Storia
- Utente anonimo
- 17/08/2023
Bello
Bel romanzo, anche se l’argomento è straziante. All’inizio la voce narrante può sembrare irritante, andando avanti l’ho trovata adeguata
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Storia
- sandro
- 21/06/2023
Duro
l'argomento in sé è trattato in modo crudo che si addice alla tematica del libro. l'unica pecca sono gli improvvisi cambi temporali che fanno un po' perdere il filo del discorso. è vero che si tratta di un monologo interiore ma avrei preferito un discorso più lineare. Lettrice bravissima
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Storia
- Bamo
- 18/06/2023
Coraggioso
Quanto coraggio deve esserci voluto per scrivere questo libro... Un viaggio nel dolore.
Un libro scritto benissimo, intenso, sincero, che ti strazia il cuore. Vorrei abbracciarti forte, Toni.
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Generale
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Storia
- pianalto maria
- 30/06/2023
Crudo ma coinvolgente !
Sinceramente ,dopo aver ascoltato pochi capitoli ,avevo deciso di interrompere ,nutrivo una istintivo pregiudizio nei confronti della protagonista ,ma questo pregiudizio che non mi piaceva mi ha spinto a continuare l’ascolto ,e devo dire che questo romanzo è riuscito a far vibrare molte emozioni ,tanto da provare sempre più empatia ,più simpatia e ammirazione per la protagonista ,che riesce con cruda ironia a far sorridere anche davanti al dolore più profondo ,che non si sottrae a descrivere i sentimenti o i desideri più difficili da confessare ,in quanto ritenuti eticamente sbagliati ,quindi è un romanzo che mi ha colpito ,anche nello stile della narrazione.
Bravissima la narratrice,che ha saputo dar voce ,in maniera coinvolgente e magistrale , a dolore ,speranza ,rabbia ,frustrazione della protagonista .
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