Finalità cosciente e Natura
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Letto da:
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Moro Silo
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Di:
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Gregory Bateson
A proposito di questo titolo
Quando Gregory Bateson, nella sua ricerca verso un'Ecologia della Mente, si imbatte nel problema della Coscienza, ne esamina il ruolo nei contesti ecosistemici entro cui la specie umana si è evoluta. Egli afferma che "la coscienza è di necessità selettiva e parziale, cioè che il contenuto della coscienza è, tutt'al più, una piccola parte della verità sull'io"; è solo un "arco di circuito" della mente e in quanto tale non può apprezzare la totalità della rete mentale, compresa la rete più vasta delle interconnessioni ecologiche. Facilmente la coscienza umana si trasforma in razionalità finalizzata verso degli scopi, ma la "finalità cosciente" orientata a massimizzare un falso benessere dimostra la propria stupidità nei confronti della dimensione sistemica della natura. Gli attuali squilibri planetari ne sono il logico risultato.
(tratto da "Finalità cosciente e Natura" - Conferenza tenuta nell'agosto 1968 alla London Conference on the Dialectics of Liberation, in Dialectics of Liberation, 1968)
©2019 il Narratore audiolibri (P)2019 il Narratore audiolibriCosa pensano gli ascoltatori di Finalità cosciente e Natura
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Generale
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Storia
- Mario Gentili
- 28/07/2022
L'importanza dell'educazione
Il pensiero sistemico andrebbe insegnato, come l'educazione alla libertà e alla democrazia, fin dall'asilo.
Ritengo che l'impostazione sistemica sia tutt'altro che istintiva, naturale e spontanea: è esperienza, relazione, comunicazione e capacità di riflessione, interna ed esterna.
Non ritengo corretto demonizzare l'individuo e/o la società dei "fini": è quello che ci insegnano e che ci hanno insegnato da millenni. Fa parte della nostra cultura.
E come sempre, ci accorgiamo dell'importanza delle cose quando non le abbiamo più o stiamo per perderle, troppo tardi...
Ci vorrebbe un Bateson in ogni classe di asilo!
P.S.: a proposito di comunicazione: Audible vieta la riproduzione, anche parziale dell'audiolibro anziché permetterlo di diffonderlo (come Bateson vorrebbe di certo). Veramente poco sistemico...
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Generale
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Storia
- VALTER Laurent
- 18/06/2020
Illuminante!
Moro Silo sempre coinvolgente nella lettura
Salvarci con una coscienza sistemica...
Ma come in pratica?
Il Metodo Feldenkrais è un modo di farlo
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Generale
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Storia
- Cliente Amazon
- 06/01/2021
da ascoltare più volte
trovo che in questa breve opera siano condensati temi così vasti e profondi che sia necessario ascoltare più volte e ogni volta approfondire. per esempio quanto è vero che la politica, l'economia e la cultura abbiano tralasciato la biologia. Quanto sarebbe stato utile ragionare in terminj ecologici con un umile approccio sistemico. sebbene faticosa per la densità di concetti e nessi consiglio vivamente l'ascolto o ancor meglio la lettura
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Storia
- marchisio claudio
- 25/01/2021
L'approccio sistemico.
Quando, tanto tempo fa, ho scelto la facoltà alla quale iscrivermi sono stato fortemente influenzato dalla letteratura. Ciò che cercavo era il ritorno alla Natura che trovavo nei testi degli autori di cui mi nutrivo. Per questo ho scelto di laurearmi in Scienze Forestali. Può apparire una scelta contraddittoria: una laurea scientifica scelta sulla base di un influsso letterario, una laurea che ha come obiettivo il governo del mondo naturale per ottenerne benefici materiali scelta sulla base di riflessioni filosofiche. Ma lo spirito che mi ha animato nello studio è stato sempre quello: ricercare l'equilibrio tra due estremi in apparente antitesi.
Bateson apre questa relazione proprio con l'esame di una opposizione tra due opposti schieramenti che si contrappongono e che determinano la continuazione del conflitto impedendone la risoluzione. Non è lo schierarsi che permette di concludere il conflitto né il porsi in una posizione terza, quella che prevede la comprensione. Ma questa terza posizione, anche se non assicura una soluzione stabile, permette di contenere l'entità dei disequilibri che il conflitto genera.
Bateson esamina il modo in cui le popolazioni naturali si riproducono e evidenzia come l'evoluzione esponenziale delle popolazioni sia un fenomeno naturale che denota salute nelle specie che lo attuano; sono poi le dinamiche dell'ambiente che circoscrivono e limitano questi sviluppi contenendo entro limiti che garantiscono la stabilità. Ma in assenza di limiti, in assenza di fattori di contenimento l'aumento esponenziale può esso stesso diventare il limite.
La comprensione di questo meccanismo diventa essenziale per la sopravvivenza.
I meccanismi che hanno permesso alla specie umana di contrastare le forze che ne hanno limitato la diffusione e moltiplicazione stanno generando squilibri di dimensioni vastissime. Meccanismi nati per favorire la sopravvivenza - il pensiero finalizzato all'ottenimento di risultati in tempi rapidi - sta minando in profondità la nostra possibilità di sopravvivere in un pianeta che si sta facendo sempre più piccolo.
Ma la capacità di costruire soluzioni sempre più raffinate e necessariamente settoriali ci sta allontanando da una visione d'insieme, dalla visione sistemica di un tutto che stiamo perdendo e dal quale ci stiamo rapidamente allontanando.
Molto bello il passaggio in cui Bateson commenta il ribaltamento nella gerarchia tra mondo e mente, tra uomo e protozoi: nella concezione classica è la mente che crea il mondo; nella concezione moderna la mente prende avvio dal mondo. Siamo arrivati a questa conclusione ma sembra che non vogliamo rispettare i genitori cui dobbiamo la nostra esistenza.
Insomma, un bellissimo saggio.
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Storia
- cristina
- 07/10/2021
l'inossidabile Bateson
sempre interessante rilebbere questo breve sabbio.
Sebbene per alcune questioni sia superato da nuovi approcci e ricerche rimane un punto di riferimento, diciamo, almeno della epistemologia.
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Storia
- pasquale tarantini
- 23/10/2023
Una parte di Bateson
Questa lettura di Betta mi sembra molto parziale anche se ci possono essere punti sulla teoria della mente e sulla teoria sistemica
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