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Fortuna
- Letto da: Alessio Mizzan
- Durata: 13 ore e 45 min
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Sintesi dell'editore
Nella sua prova narrativa più matura e provocatoria, Govoni immagina un futuro possibile governato dall’egoismo e dalla competizione, per ricordarci che è soltanto insieme, restando uniti, che noi esseri umani possiamo davvero salvarci. In fuga da un’Europa al collasso, Hans, Juju e Nonna affrontano mille pericoli fingendosi una famiglia: una donna anziana e i suoi nipotini, in realtà tre estranei che lentamente imparano a tenersi per mano.
Quando raggiungono Truva, la "Città della Speranza" - un gigantesco campo profughi in cui il potere è gestito dalla piattaforma online Fortuna - ricevono anche loro, come tutti gli ospiti, una tenda e un dispositivo elettronico. Niente cibo o vestiti, quelli te li devi guadagnare: ognuno è artefice del proprio destino, e nel campo la ricchezza si costruisce postando. Chi accumula più like e follower ha accesso privilegiato agli aiuti umanitari; i meno popolari si accontentano delle briciole. Mentre Hans lotta con i fantasmi del passato e la cinica Nonna cerca con ogni mezzo di procurarsi visibilità, è Juju a domandarsi che senso abbia un mondo in cui ci si salva solo a spese degli altri. Dentro di lei si nascondono uno spirito da leader e i semi della rivolta, ma dovrà imparare a credere in se stessa per alzare la voce e ritrovare - per gli abitanti di Truva e per quel bizzarro trio che chiama “famiglia” - “la speranza che ci sia ancora, anche qui dentro, un po’ di umanità”.
Cosa pensano gli ascoltatori di Fortuna
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Generale
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Lettura
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Storia
- Francesca C
- 03/04/2023
da ascoltare/leggere più volte
ho ascoltato questo libro con molta attenzione ed é stata una fonte inesauribile di riflessioni.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Cliente Amazon
- 19/02/2023
Da leggere... ASSOLUTAMENTE!
Leggete "Fortuna" di Nicolò Govoni (Rizzoli)
#tantaroba
⛔⛔⛔ SEMI-SPOILER ALERT! ⚠️⚠️⚠️
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E, niente, tu in copertina leggi Juju, Hans e Nonna e pensi ai protagonisti di una fiaba, anche se dovresti già essere coltə da un dubbio: ma la Nonna, quella di Hansel (toh, guarda) e Gretel (Juju è Giuliana) non era la vecchia strega che si voleva mangiare i bambini?
No, ecco infatti, subito dovresti accorgerti che il lieto fine in poche righe (posto che il libro ha 400 pagine) non arriverà presto e, forse, qualche (!) sorpresa te la dovresti aspettare. Anche perché, conoscendo le fiabe moderne, che tanto dialogano con la vita vera, sappiamo che i ruoli non sono rigidi e fissi come in quelle classiche, al punto che chi crediamo il cattivo della situazione (tanto per stare in tema di streghe, pensiamo a Maleficent) forse un motivo (o anche più?) per essere cattivo ce l'ha (ma lungi dal cercare giustificazioni, eh, ognuno sceglie ed è responsabile delle sue scelte) e magari cattivo non rimane e viceversa...
Ma con Fortuna non siamo solo nella fiaba - e, visto che inizia su un barcone nella notte che sta affondando con persone a bordo, quasi mi vergogno a definirlo fiaba, eppure... - è un romanzo complesso, in cui c'è tutto, dal Covid ai Social alla Guerra all'Accoglienza, con personaggi complessi e alcuni magnifici e, con una tensione di scrittura incredibile e una velocità di narrazione mozzafiato, ci troviamo nel thriller, nella spy story, nel film d'azione (giuro, ci sono parti che sono già una sceneggiatura: per registi e produttori all'ascolto, pensateci), in Oliver Twist e Il Diavolo Veste Prada, in Matrix e The island, in Jojo Rabbit e Arrivederci, ragazzi, in V per Vendetta e Cruella e anche La Casa di Carta, tra vicinanze e ribaltamenti si alternano registri diversi, dal drammatico al sentimentale, al documentario alla fantascienza, che poi tanto futuristico il mondo raccontato nel libro non è e ti ritrovi a pensare quanto sia descritta impietosamente l'attualità. Si parla di tutto, del marcio e del buono, dello schifo e della bellezza, senza alcuna remora e ci siamo dentro tutti in tutto; senza divisioni e con tutte le diversità, ma al di là degli stereotipi.
Ma, in fondo in fondo, Nicolò ci dice che una speranza per salvarci (nessuno escluso!) c'è e, a mio parere, è racchiusa in tre parole: umanità, verità e insieme.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Barbara D.
- 04/02/2023
Un libro che lascia il segno!
Faccio fatica a riordinare i pensieri per scrivere una recensione su questo libro, perché è un libro che ti risucchia in un tempo e in un luogo che potrebbero benissimo appartenere al futuro di tutta l'umanità. È un racconto di denuncia delle cose che accadono realmente intorno a noi, nei tanti campi profughi pensati più per dare apparente lustro a chi li fonda che per fare veramente del bene a chi è costretto ad entrarci. Ma è anche un racconto di speranza e resilienza perché i protagonisti non accettano di essere privati della loro libertà e di adeguarsi a ciò che i potenti si aspettano da loro, ma scelgono di andare contro corrente, di rischiare le loro vite, di portare alla luce la Verità che sta distruggendo la loro dignità, ma che permetterà anche di cambiare le cose e di uscire dalla sofferenza con più forza. Nicolò Govoni ha scritto libro coraggioso e Alessio Mizzan lo ha letto bene.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Utente anonimo
- 24/01/2024
la fortuna è, nascere dall'altra parte del mondo
Questa storia ci fa capire che la libertà è la cosa più importante per l'uomo, ma non basta, ci sono troppe guerre nel mondo e le persone,bambini anziani, i sopravvissuti non hanno più niente ,nessun diritto di poter vivere nel loro paese nelle loro case,privati di tutto.
lo consiglio vivamente a tutti.
Non dobbiamo girarci dall'altra parte.
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