-
La Vita è nella Respirazione
- Letto da: Stefano Trillini
- Durata: 11 min
Impossibile aggiungere al carrello
Rimozione dalla Lista desideri non riuscita.
Non è stato possibile aggiungere il titolo alla Libreria
Non è stato possibile seguire il Podcast
Esecuzione del comando Non seguire più non riuscita
Ascolta ora gratuitamente con il tuo abbonamento Audible
Acquista ora a 2,95 €
Nessun metodo di pagamento valido in archivio.
Sintesi dell'editore
Ogni molecola di cibo o bevanda deve essere ossigenata, per poter essere in grado di cedere ai tessuti e al sangue il nutrimento e trasformare i residui e le scorie in modo tale, da poter venire eliminate. Riassumendo: povertà di ossigeno = nutrizione carente, purificazione imperfetta, salute cagionevole. Perché respirare è vivere.
Chi sa respirare, ha molte minori probabilità di raffreddarsi e di solito ha una circolazione talmente vigorosa e tale abbondanza di sangue, che sa reagire positivamente di fronte a qualsiasi cambiamento di temperatura.
Non solo, ma il movimento di inspirazione ed espirazione, agisce sugli organi e muscoli interni. Gli scienziati e medici occidentali, in genere, non danno grande importanza a tale ginnastica degli organi e muscoli interni, mentre gli yogi sanno darle tutto il valore che merita.
Una respirazione limitata impedisce a moltissimi alveoli polmonari e a moltissimi capillari di attivarsi, e man mano certe zone dei polmoni vanno atrofizzandosi; la capacità dei polmoni diminuisce e tutto l'organismo ne soffre, data la carenza di ossigeno.
Sia i popoli selvaggi, che tutti gli animali e gli insetti dotati di respirazione polmonare, vivendo secondo le leggi naturali, respirano correttamente in modo spontaneo.
Invece il cosiddetto uomo civile vive in modo sempre più anormale; e non sa respirare come si deve respirare. Tanto che tutta la specie umana paga le conseguenze disastrose di tale deviazione. E solo se torneremo alla natura, potremo salvarci.