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La generazione ansiosa

Come i social hanno rovinato i nostri figli

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La generazione ansiosa

Di: Jonathan Haidt, Rosa Prencipe - traduttore, Lucilla Rodinò - traduttore
Letto da: Alessandro Castellucci
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A proposito di questo titolo

La Generazione Z, quella dei nati dopo il 1995, è la prima ad aver attraversato la pubertà con in tasca un portale verso una realtà alternativa eccitante, ma pericolosa. È la prima ad aver sperimentato la transizione da un'infanzia fondata sul gioco a un'infanzia fondata sul telefono: i teenager della Gen Z hanno trascorso ore e ore ogni giorno a "scrollare" post, a guardare video proposti da algoritmi programmati per trattenerli online il più a lungo possibile e hanno passato molto meno tempo a giocare, parlare, toccare, esperire il mondo reale. Sono stati privati, cioè, di quell'apprendistato sociale insostituibile per lo sviluppo delle competenze necessarie alla vita adulta.

Al progressivo spostamento dal mondo fisico a quello virtuale - dagli esiti catastrofici, soprattutto per le ragazze - è corrisposta anche la transizione da un'infanzia libera a una ipercontrollata: mentre gli adulti hanno infatti iniziato a proteggere eccessivamente i bambini nel mondo reale, li hanno lasciati privi di sorveglianza in quello online.

Attingendo alle ricerche più recenti e autorevoli, Haidt mostra come queste due tendenze siano alla base di una "riconfigurazione" dell'infanzia che ha interferito con lo sviluppo sociale e neurologico di bambini e adolescenti, causando ansia, privazione del sonno, frammentazione dell'attenzione, dipendenza, solitudine, paura del confronto sociale. E mentre ne espone le disastrose conseguenze, propone quattro regole per liberare la "generazione ansiosa" e chiama alle armi genitori, insegnanti, aziende tecnologiche e governi, affinché si impegnino per salvare la salute mentale dei più giovani.

©2024 Mondadori Libri (P)2024 Mondadori Libri
Comunicazione e competenze sociali Genitorialità e famiglie Relazioni Sviluppo personale

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Più rilevanti
Un libro molto interessante che dà un quadro di ciò che sta accadendo alle nuove generazioni esposte in maniera massiccia all'uso delle piattaforme Social e dei giochi on line. Un libro che offre anche strategie e alternative all'uso degli smartphone.

I danni da Social

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Prospettiva interessante e ben circostanziata, utile a genitori e comunità educante per comprendere le implicazioni dell’uso dei social (o più in generale dei dispositivi portatili) sui bambini e i ragazzi

Molto interessante e ottima lettura

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La lettura di questo libro, risulta davvero fondamentale se si vuole iniziare ad avere consapevolezza di ciò che sta accadendo ai nostri ragazzi. Fortemente consigliato

Indispensabile

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Le aziende di social media hanno i migliori psicologi, sociologi, evoluzionisti, behavioristi e neuroscienziati del mondo. Ma, gli informatici? Gli sviluppatori arrivano dopo. Molto dopo.

Grazie alla lobotomizzazione digitale del Sistema 2 e al pensiero laterale assente, questa informazione non desta dubbio o approfondimento, mentre invece tutto il sistema gira attorno a questo fulcro.

L'unica domanda che non ho risposta è: esisterà una prossima generazione se questa si è autoannientata? Come evolvere la specie umana?

Pensavo di essere un vero antipromotore, ma questo picchia più forte di me

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Ottimo punto di vista, ottima lettura. Super consigliato per affrontare questa emergenza insieme agli altri genitori e per riconoscere l’emergenza che stiamo vivendo senza accorgercene,

Fondamentale

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