La vanità dei pesci pulitori
La stravagante indagine di Martino Rebowsky
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Letto da:
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Walter Rivetti
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Di:
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Matteo Monforte
A proposito di questo titolo
Vi è mai capitato di svegliarvi da soli, all'improvviso, nella camera di uno squallidissimo albergo ad ore, alle dieci del mattino, vestiti da prete, con la testa che vi esplode, una bottiglia di gin vuota per terra, segni evidenti di sniffate di cocaina sul comodino, un film porno in pausa nello schermo della piccola tv, alcuni preservativi aperti e non avere la minima idea del perché siate finiti lì? Ecco, a Martino Rebowsky (trombettista grasso, pigro, sfacciato, irritante, ubriacone e misogino) sì.
Toccherà quindi a lui ricostruire, pezzo per pezzo, quella incredibile nottata di cui non ha il minimo ricordo; solo così potrà riuscire a scoprire che fine ha fatto Camilla, la ragazza che era con lui e della quale nessuno ha più notizie da quella sera. Come un grasso segugio, Rebowsky - aiutato dalla sua amica Marilù, metropolitana eroina naïf - si mette sulla pista che lo porterà a ricomporre quel surreale puzzle di cui si trova involontariamente tassello. Ed è così che tra musicisti paranoici, scorbutici gestori di locali notturni, ballerine di lap dance, preti dalla dubbia moralità, pusher marocchini, prostitute sudamericane, ricche signore annoiate della Genova "bene", artisti dal dubbio talento, "incensiste" senza arte né parte, ubriaconi corrotti e poeti sgangherati, Martino arriverà a sbrogliare un’intricata matassa di equivoci e fatti strani, fino a quando un cadavere si intrometterà all’improvviso nell'indagine, cambiando tutte le carte in tavola.
Matteo Monforte nasce a Genova nel 1976. Nella vita scrive per la tv e per il teatro. Ha collaborato per dieci anni come autore con Zelig e scritto testi per alcuni tra i più importanti comici del panorama italiano (Maurizio Lastrico, Antonio Ornano, Beppe Braida, Teresa Mannino, i Turbolenti, Enzo Paci, Baz). Ha pubblicato tre romanzi: Come siamo caduti in basso, Oscar (Chinaski edizioni), La Genova male (Chinaski edizioni), Prendo la sciarpa e arrivo da te (Grandi e associati). Instagram @mattemonfo
©2023 SAGA Egmont (P)2023 SAGA Egmont"Martino Rebowsky è probabilmente uno dei personaggi più sconclusionati e irriverenti con cui ti può capitare di bere una vodka al bancone di un bar dei vicoli di Genova."
-- Lorenzo Licalzi
"Questo romanzo è come un incontro fra De André, Bukowski e il tenente Colombo al bancone di un bar. È l’ironica, disincantata ed imprevedibile ebbrezza della vita."
-- Claudio Cabona, Il Secolo XIX
Cosa pensano gli ascoltatori di La vanità dei pesci pulitori
Valutazione media degli utenti. Nota: solo i clienti che hanno ascoltato il titolo possono lasciare una recensioneRecensioni - seleziona qui sotto per cambiare la provenienza delle recensioni.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Utente anonimo
- 01/09/2023
Dissonante
Non ascoltate questo audiolibro se non siete pronti (o non vi piacciono) le dissonanze.
Dal protagonista a Marilù.
Dalla trama al finale.
Una novità nello stantio panorama dei gialli con i classici investigatori e le trite trame.
Lettura superba ed evocativa.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Nicoletta Assante
- 30/08/2023
Consigliato
Davvero un bel libro. Una bella sorpresa. Un giallo ironico che fa bene all'umore. Spero arrivino anche gli altri
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1 persona l'ha trovata utile
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Generale
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Lettura
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Storia
- elisa vannuccini
- 22/08/2023
insopportabile
narratore bravissimo, ma dialoghi insopportabili.
la figura del protagonista, esagerata in tutto,
troppo alcool, troppo sesso, troppo fumo e troppo tutto.. tanto da essere inverosimile, e fastidiosa. le forzature dell'interpretazione dei dialoghi, lo rendono veramente fastidioso.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Utente anonimo
- 25/08/2023
Audiolibro
Fortunatamente non ho speso soldi per la versione cartacea. La storia è portata al limite dell'assurdità, ma ci sta, solo cinque ore per un "giallo". Così come la fine, ci potrebbe stare tutto, se non che da bravo "sinistrato" deve tirare fuori i fascisti, solo perché sono persone ricche. Il fascismo non esiste dal 1943, poi se uno si mette in gioco che male c'è a fare i soldi? Meglio andare in ferie in agosto e postare fotografie di scontrini, perché entrate in posti che non vi potete permettere?
Due note, se chiami al cellulare una persone che è stata assassinata il giorno prima, i "questurini", verrebbero a sentirti, come persona informata sui fatti. Tu invece no. Vito il tuo parrucchiere, deciditi se fuma Camel senza filtro o Nazionali senza filtro. Cos'è non ti bastava una marchetta? Oppure il partito a te come scrittore di regime, ti passa poco?
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