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Le madri non dormono mai
- Letto da: Iolanda Granato
- Durata: 10 ore e 18 min
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Sintesi dell'editore
Diego ha nove anni ed è un animale senza artigli, troppo buono per il quartiere di Napoli in cui è cresciuto. I suoi coetanei lo hanno sempre preso in giro perché ha i piedi piatti, gli occhiali, la pancia. Ma adesso la cosa non ha più importanza. Sua madre, Miriam, è stata arrestata e mandata assieme a lui in un Icam, un istituto a custodia attenuata per detenute madri. Lì, in modo imprevedibile, il ragazzino acquista sicurezza in sé stesso.
Si fa degli amici; trova una sorella nella dolce Melina, che trascorre il tempo riportando su un quaderno le «parole belle»; guardie e volontari gli vogliono bene; migliora addirittura il proprio aspetto. Anche l'indomabile Miriam si accorge con commozione dei cambiamenti del figlio e, trascinata dal suo entusiasmo, si apre a lui e all'umanità sconfitta che la circonda. Diego, però, non ha l'età per rimanere a lungo nell'Icam, deve tornare fuori. E nel quartiere essere piú forte, più pronto, potrebbe non bastare.
«Miriam tornò ai suoi panni, e tolse l'aria dai polmoni con uno sbuffo. Il sole mattutino s'affaccendava a portare un po' di calore, permetteva ai bambini di restare fuori a giocare, ma proiettava l'ombra delle sbarre sulla parete alla sua destra, sezionava il muro come fosse una scacchiera. S'appese alle spranghe e allungò l'esile collo, come a voler uscire da lí, lei cosí minuta, e si ritrovò sulle punte senza volerlo, da dietro pareva un puma pronto a spiccare il balzo. Pensò di andarsi a riprendere quel figlio cretino che a quasi dieci anni si lasciava sfottere da una mocciosetta e manco lo capiva. Invece vide qualcosa d'inaspettato, vide la bambina ridere ancora per le parole del suo Diego, e però subito dopo vide anche il viso di lui aprirsi in un gioioso sorriso, e poi in una fragorosa risata che liberò farfalle, una risata per lungo tempo attesa, che le tolse l'ombra dalla faccia e la spinse a donare al cielo, alle nuvole dense che soffocavano quel carcere tra i monti, un moto appena percettibile di labbra».
Cosa pensano gli ascoltatori di Le madri non dormono mai
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Generale
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Lettura
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Storia
- federico
- 30/09/2023
Molto bella la storia
Il contenuto di spessore,i personaggi sembrava oramai di conoscerli veramente! Unica pecca il fatto che il libro sia prolisso e che si sofferma su alcuni particolari o momenti per troppo tempo!
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Generale
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Lettura
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Storia
- Utente anonimo
- 27/06/2023
realtà e sensibilità. scritto benissimo
mi è piaciuto molto. argomento tosto, ma affrontato da un punto di vista interessante. reale, sensibile, amaro. ti rimane addosso.
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Generale
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Lettura
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Storia
- EC
- 07/07/2023
Malinconia e tristezza
Malinconia e tristezza in un mondo così difficile!
Coinvolgente la lettera finale!
Qualche perplessità sulla lettura: vivace nei dialoghi, invece noiosa della narrazione.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Elisabetta Sogni
- 22/10/2023
Delicato e malinconico
Lorenzo Marone conferma, ancora una volta, una scrittura lineare e scorrevole, semplice, che arriva direttamente al cuore, capace di trasmettere una empatia più unica che rara.
Ambientazione particolare, fuori dai consueti schemi, quella del carcere. Un carcere dove le madri tengono necessariamente con sé i figli minori, che con loro vivono e respirano la stessa aria, gli stessi ritmi, vedono le stesse mura, e condividono la stessa ora d'aria.
Tra queste mura e questi ritmi crescono e si confrontano. Nascono amicizie e intese che vanno al di là delle colpe materne.
Inizialmente lento ma poi, piano piano, ti coinvolge nella storia, non puoi fare a meno di sapere cosa succederà, speri sono all'ultimo in un lieto fine.
Nella chiusa finale l'emozione è inevitabile.
Ho pianto, come difficilmente riesco a piangere catturata da un romanzo.
E quando uno scrittore riesce a toccare le corde del cuore, dimostra una sensibilità fuori dal comune.
Lettrice molto brava, specie quando si esprime in dialetto.
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Storia
- Utente anonimo
- 09/08/2023
Diego
questo libro mi ha lasciato dentro emozioni incredibili e contrastanti...spesso laceranti...nella vicenda drammatica e dolorosa serpeggia la speranza, contro ogni evidenza e in mezzo al male c'è tanto bene....ciascuno con le sue pene e le sue vicissitudini porta dentro anche delle luci, che brillano nonostante le tenebre siano spesse.
incantevole la lettrice che vorrei incontrare per ringraziarla di quanta bellezza aggiunga a questa vicenda con le sonorità meravigliose del dialetto, la narrazione pulita e chiara, i cambi voce e le sfumature di tono.
credo che la lettura di questo libro non riesca a renderlo altrettanto come il suo ascolto!!! grazie
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Storia
- Susi
- 30/08/2024
Vivere inconsapevolmente
Questo libro mi ricorda Mare Fuori.
Bambini costretti a vivere da adulti o a pagare le conseguenze delle loro scelte scellerate.
Ormai è tempo di riprodursi consapevolmente. Di non replicarsi solo perché ce lo impone la natura e poi lasciare che crescano così.
Diego così meraviglioso e così inconsapevole.
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Storia
- Elena book
- 24/01/2024
nella vita 4 o 5 giorni possono essere davvero felici.... aria
avrei voluto sapere della vita di tutti....
cosa è successo poi....
spero ci sia una continuazione
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Storia
- Allegra D'Errico
- 16/07/2023
Molto bello
È un libro particolare: nulla sapevo di questa tipologia di carcere. Scritto bene specie nella capacità di descrivere bene prospettive così diverse. Unica pecca: una certa desueta retorica nel racconto
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Storia
- Stefania
- 21/08/2023
Struggente e malinconico
La.storia di una realtà molto amara dove emergono ingiustizie, frustrazioni, rabbia, La malinconia lascia spazio alla speranza in un destino diverso, almeno per figli o fuori dal carcere. Carcere che diventa casa e branco che diventa famiglia per sopravvivere e sperare. Un libro lento e amaro dove fino all'ultimo si spera nel lieto fine.
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Generale
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Storia
- Utente anonimo
- 02/04/2024
Lorenzo Marone una certezza
Lo scrittore ha la capacità, che ritrovo in ogni sua opera, di entrare nella sensibilità delle anime complesse di alcune donne, considerate, dai più, fragili e bisognose di aiuto, quando in realtà sono fortissime, spesso inconsapevolmente. Ottima scrittura. Brava la lettrice
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