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Molière col morto
- Il Commissario Passalacqua 3
- Letto da: Pierfrancesco Poggi
- Durata: 8 ore e 13 min
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Sintesi dell'editore
"È una brutta storia. E proprio perciò la voglio raccontare." Così si apre il sipario su una vicenda che ha la più magica delle cornici, un teatro celebre in tutto il mondo, e il più brutale degli inizi, l’assassinio di una giovane donna. Siamo nell’ottobre del 1979 e alla Fenice di Venezia va in scena – o meglio dovrebbe andare in scena – Il misantropo di Molière, ma Marcellina Feltre, l’attrice che interpreta Celimene, viene trovata strangolata nel suo camerino. A indagare, assieme al suo braccio destro Bartolomeo Cadorna, è il commissario di origini siciliane Eriberto Passalacqua. Che sospetta di tutti: dall’irascibile regista Teffner al canuto primattore Romolo Lanfranchi e dalla chiacchierata Pentesilea Marcenaro alla costumista Odette, che ha appena subito un grave trauma per la perdita del figlio. Mentre tra un interrogatorio e l’altro fervono le prove, dal momento che lutto o non lutto lo spettacolo deve continuare, l’affascinante commissario si trova coinvolto dal nuovo caso più di quanto immaginasse. Forse perché non aveva mai visto un cadavere di tale impudica bellezza né un ambiente così suggestivo, forse perché il susseguirsi di misteriosi incidenti e rivelazioni incrociate dietro le quinte non gli dà tregua. O forse a tormentarlo è il ricordo di Silvia, la sua compagna morta pochi mesi prima? Di certo c’è che avere come indiziati un gruppo di attori non è affatto comodo: mentono tutti, ciascuno interpretando la propria parte in commedia. Raccontato e ricostruito grazie all’esperienza di prima mano di Pierfrancesco Poggi, il mondo del teatro emerge come il vero coprotagonista di un giallo a un tempo impeccabile e travolgente. In cui l’unico ruolo non segnato sulla locandina è il più importante: quello dell’assassino.
Cosa pensano gli ascoltatori di Molière col morto
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Generale
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Lettura
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Storia
- clara dellavia
- 19/08/2024
meglio
Rispetto al primo meno, rispetto al secondo più. Sarà che l' ambiente e le città hanno di più. Sono di Milano, e o amato le altre storie. Grande interprete l' autore. Torniamo giù, dai.
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Lettura
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Storia
- Giuseppe
- 19/08/2024
Terzo caso per il commissario Passalacqua
Terzo caso del commissario Passalacqua e come i precedenti bellissimo! La lettura da parte di Poggi dona quel quid in più con i vari accenti e voci, che bravo!!! Spero arrivi un altro episodio nel breve…
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Generale
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Storia
- Cliente Amazon
- 03/06/2024
Moliere
A parte la storia, quello che colpisce è la città di Venezia, protagonista elegante e misteriosa. Inoltre l’uso sapiente dei dialetti, resi ancora più vivi dalla voce narrante
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Storia
- Lumi 47
- 08/07/2024
non è un enologo!
un giallo bellissimo, ben scritto e ben letto! l' autore deve aver avuto esperienze abbastanza spiacevoli con psicologi, sacerdoti, ed altri tipi di autorità! purtroppo anche con qualche enologo: non credo proprio che Cipriani abbia mai servito un Tocai ungherese con dei piatti di pesce: a me è parso un vino dolce, al contrario del Tocai friulano di buona memoria!! Quanto al Verduzzo di Ramandolo, vino da meditazione, (niente a che fare col Verdicchio) invito l'Autore a scusarsi , per averlo fatto servire con un piatto salato, con i produttori ed il Friuli tutto....
Aspetto con interesse e pregusto il piacere della prossima storia del Commissario Passalacqua.
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Lettura
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Storia
- Angelica Ghira
- 26/09/2024
Lettura strepitosa
Veramente bello! I personaggi sono così vivi che pare di vederli. Nonostante la lunghezza del racconto è difficile staccarsi dall’ascolto. La storia si svolge nel teatro La Fenice di Venezia, ma è ricca di divagazioni anche storiche. La lettura è strepitosa, forse perché condotta dallo stesso autore, che è abilissimo a cambiare dialetti e accenti a seconda dei personaggi. Lo consiglio!
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Storia
- Federica
- 02/10/2024
Bravissimo
E’ bravissimo Pierfrancesco Poggi. A scrivere, a leggere, a imitare tutti i dialetti d’Italia. Davvero tre romanzi molto piacevoli che consiglio a tutti.
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Storia
- Monica
- 10/05/2024
Ottimo titolo, letto in modo magistrale
Da tanto non trovavo un libro così. Storia interessante, ben raccontata, con ironia tanto quanto basta, con bei personaggi ben caratterizzati.
E, soprattutto, con una lettura STREPITOSA! Un lettore che riproduce tutti i dialetti in modo credibile, che fa le giuste pause e usa i giusti toni. Veramente il migliore che abbia mai ascoltato!
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Storia
- Maria Luisa
- 04/08/2024
Sempre piacevole
E siamo giunti all' ultimo racconto, almeno per ora, è sempre triste lasciare i protagonisti che diventano amici e incuriosiscono ogni libro di più. Non mi resta che rinnovare i miei complimenti allo scrittore che legge in modo magistrale i suoi scritti. Spero di ritrovare qualcos'altro col tempo... Intanto grazie.
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Storia
- Utente anonimo
- 07/06/2024
Il teatro quello vero!
Se non fosse un giallo di spessore, letto magnificamente, ironico, sagace- senza però mai rinunciare al gusto per la profondità- sarebbe comunque una testimonianza impressionante del teatro, quello vero.
Un viaggio presso un mondo (quello del teatro di prosa, fatto di tournée e scenografie nomadi) già trasformato rispetto a quello di cui parla l’autore.
Un piacere per le orecchie, un’esperienza che rende più ricchi e felici
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Storia
- Cliente Amazon
- 06/09/2024
divertente e inaspettato
il lettore nonché scrittore è davvero bravissimo non solo nel delineare in personaggi ma anche a dare ad ognuno di loro una credenza regionale diversa. Fino alla fine settimana riesce ad intuire chi è il colpevole non si riesce a capire di chi è la terza voce che ogni tanto appare. da leggere
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