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Sto mentendo
- Letto da: Naila Carlisi
- Durata: 7 ore e 9 min
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Sintesi dell'editore
È un'alba di novembre, e l'Etna ha appena sputato cenere su tutta Catania quando, nel suo appartamento in pieno centro, ritrovano il corpo di Carlo Spadaro, un geriatra sul quale pendeva la più infamante delle accuse: aver abusato della figlia. Dell'omicidio viene imputato il suo datore di lavoro, Damiano Crisafulli, che con la vittima aveva avuto recenti e incendiate discussioni. Dopo alcuni mesi, e per strane vie traverse, ad assumerne la difesa è chiamata Emilia Moncada - "Ilia" per gli amici - una giovane penalista con una passione sincera per la Legge, una spiccata fobia a parlare in pubblico e una vita sentimentale aggrovigliatissima. Ma anche con un gran talento a leggere nell'anima dei clienti, nelle carte di un processo e nei segreti annidati tra le pieghe di un delitto. Il caso però mostra molte, troppe spine: Damiano aveva un ottimo movente per uccidere, è senza alibi e sulla scena del crimine sono state ritrovate tracce della sua presenza. E poi sa essere sgradevole, come uomo è tutto tranne che irreprensibile. L'esito del processo, insomma, appare scontato e il cammino intralciato da una girandola di bugie. In aula, infatti, ognuno sembra avere un buon motivo per mentire. Impegnata nel gestire questioni familiari e dilemmi del cuore, riuscirà Ilia a portare a galla la verità?
Cosa pensano gli ascoltatori di Sto mentendo
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Generale
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Lettura
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Storia
- Utente anonimo
- 07/11/2024
thriller ben scritto
Maria Elisa Aloisi in questo thriller tra termini puramente legali, e pittoresche espressioni prettamente siciliane, ci fa vivere tutta la causa contro il suo assistito con interrogatori e controinterrogatori, testi e colpi di scena sia in tribunale che fuori.
Oltre alle vicende di chi circonda la protagonista sia nella vita privata che lavorativa.
Sto mentendo, prende quota verso la metà del libro quando l’avvocato Moncada si inizia a sospettare che, nonostante tutto porti a lui, non è il suo cliente il colpevole dell’omicidio.
"Poteva bastare, potevo fermarmi e la parola sarebbe passata a Federico per il controesame. Io però non volevo più accontentarmi. Anche se non toccava a me scoprire l’identità del colpevole (…) sentivo l’esigenza di andare fino in fondo".
E proprio a questo punto, fa partire qualche indagine personale, cercando di sbrogliare una matassa che sembra non avere un capo, fino a portare il lettore a cercare di risolvere l’enigma per conto proprio prima ancora della stessa Ilia la protagonista del romanzo.
L'autrice ci regala un finale a sorpresa degno di un giallo misterioso, proprio quello che nessuno si aspetta.
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Generale
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Storia
- Luciano Camilleri
- 08/11/2024
Buon romanzo “legal” storia gradevole
Un avvocato donna tenace e convinta del suo ruolo professionale, afflitta da problemi sentimentali in senso lato e con un amore sconfinato per il suo cane . Una storia gradevole,reale narrata con scioltezza da Naila Carlisi
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