• Sura 25, al-Furqan, il Discernimento
    Dec 25 2024

    tratto da: Il corano A cura di Alberto Ventura

    La sura, generalmente considerata di epoca meccana, trae il titolo dal primo versetto, dove compare il termine furqan, "ciò che separa o distingue", nel quale i commentatori hanno individuato uno dei nomi del Corano stesso, in quanto criterio discriminante del bene e del male: sul piano teologico esso distingue la verità dall’errore, sul piano giuridico il lecito dall’illecito.

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  • SURA 36 - Ya Sin
    Dec 22 2024

    tratto da: Il corano A cura di Alberto Ventura Aperta da due lettere isolate che le danno il titolo, la sura di epoca meccana, forse con rare aggiunte medinesi, è estremamente venerata: secondo la tradizione , il Profeta ﷺ disse: «Tutte le cose hanno un cuore, e la Ya-Sin è il cuore del Corano». Un detto dello stesso Muhammad, , vuole che la recitazione notturna della sura Ya-Sin comporti la remissione dei peccati al risveglio; essa viene recitata in punto di morte, e durante le funzioni funebri.

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  • SURA 72 - Al-Jinn - I Demoni
    Dec 22 2024

    tratto da: Il corano A cura di Alberto Ventura Gli esegeti propongono diverse versioni a proposito della rivelazione di questa sura. La più accreditata riferisce che di ritorno da Tà’if l’Inviato di Allah (pace e benedizioni su di lui) recitò nella notte qualche parte del Santo Corano. La sua recitazione fu udita da un gruppo di dèmoni che toccati dall’intrinseca potenza di quelle parole, lo riconobbero come profeta e si convertirono all’IsIàm. Creature invisibili, i dèmoni vennero creati a partire dal fuoco e più esattamente dalla parte più pura di esso, la linguetta di energia che non emette fumo e che si trova sull’estremità della fiamma. Allah (gloria a Lui l’Altissimo) nel Corano li nomina ben trentuno volte. I dèmoni hanno volontà propria e libero arbitrio e vivono in un mondo contiguo ma separato da quello degli uomini, al quale hanno accesso attraverso meccanismi e varchi preclusi ai figli di Adamo.

    I jinn seguono, come gli uomini, seguono vie differenti, alcune verso il bene, altre verso la perdizione. Per l’esegesi, i jinn, situati ai margini del cielo, ne sono scacciati da frecce celesti, si interrogano sui disegni divini riguardo agli uomini e si chiedono se Dio intenda punirli o guidarli sulla retta via. Scacciati dal cielo, questi jinn avvertono l’onnipotenza divina che si esercita anche sulla terra.

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  • SURA 7, Al-A'râf, Il Limbo
    Dec 22 2024

    Il «velo» (hijab) è interpretato in genere come un limite o una barriera che impedisce alle genti del fuoco infernale di entrare nel giardino paradisiaco; il «limbo» (a‘raf), che dà il titolo all’intera sura, sarebbe una sorta di orlo o crinale dal quale si possono vedere sia il giardino sia il fuoco. Non è chiaro, però, chi siano gli uomini che di lì osservano i beati e i dannati: perlopiù i commentatori li identificano con una categoria di esseri che, all’atto del giudizio, si distinguono per una uguale quantità di opere buone e cattive, e che sono quindi lì trattenuti in attesa dell’intercessione del loro Profeta. Alcuni studiosi hanno ipotizzato che l’idea del purgatorio, estranea sia all’Islam sia all’Ebraismo e al Cristianesimo primitivo, sia nata nella tradizione cristiana medievale proprio a partire da questa immagine del limbo coranico, molto amplificata nelle leggende islamiche sull’aldilà che ebbero una larga diffusione anche nell’Europa del Medioevo.

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  • Sura 38 - Sad
    Dec 22 2024

    tratto da: Il corano A cura di Alberto Ventura

    Il titolo di questa sura meccana è tratto dall’unica lettera isolata posta all’inizio; un altro titolo, assai più raro, è Davide, dal v. 17. Quasi interamente costruita attorno alla condanna della miscredenza, si chiude con il racconto della isubbidienza di Iblis, Satana, e con la minaccia dell’inferno

    per i miscredenti. Sulla lettera isolata che apre questa sura, cfr. il commento a 2:1. I commentatori propongono diverse spiegazioni della consonante Sad posta in apertura. Molti la intendono come abbreviazione della formula Sadaqa Muhammad, cioè «Muhammad ha detto il vero» in tutto quel che ha annunciato da parte di Dio; così leggono «per il Corano che porta l’avvertimento» come un giuramento che rafforza quell’attestazione. Ma il termine dhikr, qui tradotto con «avvertimento», significa anche «rammemorazione dei nomi divini»; perciò alcuni leggono Sad come abbreviazione dei «bellissimi nomi» che iniziano con questa lettera, per esempio Samad (cfr. il commento a 112:2).

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  • Sura 54 - Al-Qamar - La Luna
    Dec 22 2024

    La sura, divisa in tre o quattro parti, contiene molti segni che le conferiscono una reale unità

    Dopo l’evocazione del giudizio finale sotto forma di avvertimento rivolto ai meccani increduli (vv. 1-8), seguono i consueti racconti sui profeti del passato e l’accanimento colpevole dei loro popoli nel respingerne gli appelli: Noè, il profeta degli ‘Ad, quello dei Thamud, Lot, Mosè nei confronti di Faraone (vv. 9-42). Ciascun racconto inizia con il constatare che il popolo in questione «ha gridato alla menzogna» a proposito del rispettivo profeta, e la frase ripetuta produce l’effetto di un ritornello. Ora, ogni sequenza si conclude con la ripetizione del ritornello del versetto, che risuona come una eco del tema ricorrente iniziale. La struttura identica e ricorrente sottolinea che Dio interviene nella storia secondo una legge immutabile e giusta. Per «rendere il Corano facile al ricordo», il testo stesso deduce, nei vv. 43-47, l’insegnamento di questi racconti. La sura si conclude con un’evocazione più precisa del giudizio, proseguimento naturale dell’introduzione che si era interrotta su un’immagine sorprendente della resurrezione. I vv. 3-5 appaiono dunque come il perno dell’insieme: riepilogano il tema, tornano nel ritornello e trovano un’ultima allusione nel v. 51.

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  • SURA 86 - At-Tariq - L'Astro Notturno
    Dec 22 2024

    La sura è meccana ed è costituita da due parti distinte, ciascuna delle quali, introdotta da un giuramento, riprende gli argomenti delle sure antiche. Si sarà potuto notare che le rivelazioni meccane di quest’epoca, nettamente più brevi delle altre, presentano le stesse caratteristiche di stile e composizione. La loro struttura è profondamente diversa da quella delle sure medinesi, e i ritocchi nella compilazione (per esempio l’inserimento di versetti o sequenze) sono meno numerosi.

    «Guardiano»: probabilmente un angelo guardiano; potrebbe trattarsi di quello che registra le azioni. Questi dati compaiono più esplicitamente in altre sure: qui il guardiano è uno solo, mentre in rivelazioni successive sono più di uno. Altri commentatori fanno notare che il «Guardiano» è uno dei nomi divini.



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  • SURA 90 - Al-Balad - La Contrada
    Dec 22 2024

    tratto da: Il corano A cura di Alberto Ventura Il Corano, come si può vedere, favorisce l’emancipazione degli schiavi. Il loro statuto giuridico è misto: sul piano economico sono delle cose; ma hanno dei diritti – dunque sono persone –, in particolare quello di riscattare la loro libertà. Il padrone non può impedire che lavorino per proprio conto, una volta assolti gli obblighi verso di lui (cfr. 24:33).

    D’altra parte, il figlio di una schiava (umm walad) era libero alla nascita. Il testo sacro non condanna tuttavia la servitù in sé, anche se raccomanda ai padroni di trattare dignitosamente gli schiavi (Dc 753-755). Sin dagli inizi del suo apostolato Muhammad cercò di creare una solidarietà nuova, basata sulla religione e sull’eguaglianza degli uomini davanti a Dio, mentre la società pagana conosceva solo i legami di sangue o di clan.


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